11 Giugno 2021 / / Dettagli Home Decor

climatizzatore a parete

L’emergenza sanitaria in corso ha acceso i riflettori sul tema della qualità dell’aria negli ambienti interni. Uno dei sistemi efficaci per migliorare la qualità dell’aria e inibire la carica virale di batteri e virus è certamente la tecnologia nanoeTMX di Panasonic. La tecnologia nanoeTMX trae le sue origini 20 anni fa, quando gli ingegneri Panasonic hanno scoperto il potere dell’acqua per la purificazione dell’aria.

La tecnologia nanoeTMX è presente sia nelle applicazioni residenziali che commerciali. I modelli della linea residenziale dotati di tale tecnologia sono la linea Etherea, l’unità console da pavimento e le unità VZ a parete.

Le nuove unità interne della linea Etherea rappresentano il top di gamma della linea residenziale Panasonic e sono disponibili nei colori bianco e argento. Si adattano agli arredi di più alto pregio, grazie all’estetica accattivante, ai colori discreti e alle dimensioni contenute (meno di 20 cm di profondità); punti di forza confermati più volte in passato dall’IF Design Award, uno dei premi più prestigiosi per l’eccellenza del design di prodotto.

Anche le console a pavimento sono state premiate nel 2019 con l’IF Design Award. Dotati di un design innovativo, questi modelli si integrano perfettamente con qualsiasi stile e struttura interna e sono la soluzione ideale per la sostituzione di vecchi sistemi di riscaldamento a caldaia. L’installazione è prevista a pavimento, a parete, semi incassata e incassata.

Classe energetica A +++ e massimo comfort per il sistema VZ a parete. Questa potente unità ad accumulo di calore è progettata per la climatizzazione di aree residenziali localizzate in aree con temperature esterne fino a -30°C e che richiedono sistemi di riscaldamento ad elevate prestazioni.

climatizatore Etherea di Panasonic

La tecnologia alla base di nanoeTMX permette di raccogliere l’umidità invisibile presente nell’aria e applicare al vapore acqueo raccolto una tensione elevata per produrre radicali ossidrilici contenuti nell’acqua che inibiscono la crescita di sostanze inquinanti come determinati batteri, virus e muffe. I radicali ossidrilici prodotti con questa tecnologia hanno lunga durata e possono propagarsi per lunghe distanze, con effetti inibitori sia sulle sostanze presenti nell’aria sia sulle superfici, assicurando così un ambiente pulito.

La tecnologia nanoeTMX può essere attivata indipendentemente dalle funzioni di raffrescamento e riscaldamento del climatizzatore permettendo così di averne i benefici in qualsiasi periodo dell’anno e con un consumo di appena 25W. Un altro grande vantaggio di questa tecnologia è che grazie all’assenza di filtri non necessita di alcuna manutenzione.

Durante gli anni sono stati condotti diversi test e i più recenti effettuati da Texcell, organismo internazionale spin off dell’Istituto Pasteur di Parigi specializzato nei test sui virus e nella immunoprofilazione, hanno dimostrato che questa tecnologia è in grado di inibire anche le cellule contenenti il virus Sars-CoV-2. Il doppio test è stato effettuato utilizzando un condizionatore Etherea CS-Z25VKEW, che rilascia 4,8 miliardi di radicali ossidrilici al secondo, in una camera di test di 6,7m3 nella quale è stato posizionato un pezzo di garza satura di soluzione del virus Sars-Co V-2. Il potere infettivo è stato inibito del 91,48% in 8 ore e del 99,78% in 24.

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11 Giugno 2021 / / Dettagli Home Decor

rivestimenti HDsurface per antica dimora

HDsurface ha contribuito con le sue superfici alla ristrutturazione di un palazzo storico di Lecce, tra le più belle città d’arte del Sud Italia. Il progetto dell’architetto Francesco Greco ha reinterpretato gli interni di un’antica dimora rispettandone la storia attraverso la conservazione di elementi originali come muri, architravi e pilastri, lasciati in pietra a vista a testimonianza delle stratificazioni storiche e delle tecniche costruttive originali. Un altro elemento invece, il camino, è stato realizzato in parte assemblando cornici di pietra rinvenute nel corso dei lavori.

rivestimenti HDsurface soggiorno

rivestimenti HDsurface soggiorno

Un intervento dove passato e presente convivono, non solo nel progetto di interior ma anche nella scelta degli arredi e dei complementi caratterizzata da un mix raffinato di proposte di design e mobili antichi.

rivestimenti HDsurface cucina

rivestimenti HDsurface cucina

HDsurface si inserisce in questo contesto con PerfectCombination, utilizzato, nel colore beige, per rivestire il pavimento di tutto l’appartamento, creando una continuità visiva tra le varie stanze. Una superficie che grazie al suo linguaggio minimal non tradisce l’eredità storica del luogo ma la esalta.

rivestimenti HDsurface bagno

rivestimenti HDsurface

Grazie alle sue eccellenti performance, PerfectCombination è stato inoltre utilizzata per rivestire le pareti dei bagni, della doccia e dietro la cucina. Facilità di pulizia, resistenza alle muffe, alle macchie e agli agenti chimici, impermeabilità, resistenza al calore e all’usura sono solo alcune delle proprietà che rendono le collezioni HDsurface adatte anche all’utilizzo in ambienti più delicati.

superfici continue in bagno

Una nuova referenza che riconferma HDsurface come punto di riferimento sul mercato per la produzione di rivestimenti in soluzione continua per interni ed esterni, capaci di offrire un ampio spettro di possibilità estetiche, pensate per accontentare tutti i gusti e gli stili.

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11 Giugno 2021 / / Coffee Break

Questa casa, realizzata dallo studio di architettura Frankie Pappas occupa un posto unico nella riserva naturale nelle montagne Waterberg del Sud Africa; è una casa scompare nel paesaggio tra le rocce, gli alberi e gli uccelli,offrendo agli animali, alle piante e all’uomo pari opportunità di trovare riparo.

Chiamata House of the Big Arch, l’idea originaria è quella creare un collegamento tra la foresta fluviale e la collina di arenaria, elevando lo spazio abitativo all’altezza della chioma degli alberi, senza tagliarne nessuno.

Per rispettare l’ambiente naturale è stata effettuata una ricostruzione in 3d dell’intero sito con un laser scanner, in modo da poter vedere ogni albero e ogni ramo e progettare l’edificio in una foresta digitale e la casa è stata progettata come un lungo edificio di soli 3 metri di larghezza, adattando i volumi del costruito alla posizione e dimensioni degli alberi circostanti.

La casa è interamente realizzata in mattoni e legno di coltivazione sostenibile, ed è completamente autosufficiente.

An arch between the river forest and the sandstone hills

This house, built by the architectural firm Frankie Pappas occupies a unique place in the nature reserve in the Waterberg mountains of South Africa; it is a house that disappears into the landscape among the rocks, the trees and the birds, offering animals, plants and man an equal opportunity to find shelter.

Called the House of the Big Arch, the original idea is to create a connection between the river forest and the sandstone hill, raising the living space to the height of the canopy of the trees, without cutting any of them.

To respect the natural environment, a 3d reconstruction of the entire site was carried out with a laser scanner, so that you could see every tree and every branch and design the building in a digital forest and the house was designed as a long building only 3 meters wide, adapting the volumes of the building to the position and size of the surrounding trees.

The house is made entirely of brick and wood from sustainable cultivation, and is completely self-sufficient.

VIA

11 Giugno 2021 / / Coffee Break

La necessità di risparmiare energia e ridurre l’inquinamento ambientale, ha condotto ad un’ondata di innovazione anche nel mondo dell’edilizia. Si sente parlare sempre più spesso di edilizia green, ma non essendo chiaro il significato del termine “green”, si riscontra difficoltà ad accostarlo al vocabolo “edilizia”

Cos’è l’edilizia green?

La parola “Green” viene impiegata per connotare tutte le attività e i prodotti che si propongono di rispettare l’ambiente nel loro ciclo produttivo, nel loro risultato e nel loro smaltimento.

Possiamo quindi dire che con “edilizia green” si intende una tipologia di edilizia che opera attuando dei protocolli di lavori rispettosi dell’ecosistema. Attraverso delle certificazioni, si può verificare che l’impresa ha operato seguendo certi protocolli per definire un prodotto o un servizio come ecologici.
L’edilizia green o sostenibile, fa riferimento a 4 aree:

  • Materiali. Per fare edilizia green è necessario utilizzare prodotti naturali, ottenuti in modo sostenibile, o locali, per ridurre i costi del trasporto, o ancora riciclati.
  • Energia. Una progettazione che sfrutti l’illuminazione naturale, così come un ottimo isolamento delle finestre, comporta un notevole risparmio energetico. Anche turbine eoliche e pannelli solari sono ottime soluzioni green.
  • Acqua. Sistemi di captazione delle acque piovane per l’irrigazione o per lo scarico dei WC o fontane che si spengono autonomamente, sono solo alcune delle soluzioni che consentono di ridurre il consumo di acqua.
  • Salute. Materiali atossici e a emissioni zero, producono un ottimo impatto sulla salubrità della abitazione. La loro resistenza all’umidità e quindi alle muffe, protegge da spore e altri microbi.

Una costruzione “normale” parte svantaggiata e si differenzia soprattutto nella scelta dei materiali utilizzati. Questi ultimi nella bioedilizia risultano essere naturali e ottenuti mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili, gestiti e raccolti in modo sostenibile, reperiti a livello locale o riciclati da materiali di recupero. I prodotti non sono tossici migliorando così la qualità dell’aria e riducendo il tasso di mortalità causato dai cosiddetti “edifici malati”.

Gli edifici verdi, che impiegano materiali da costruzione rinnovabili appunto, risultano una tutela per l’ambiente e per la salute: nel caso del legno, la limitazione del suo utilizzo come materiale da costruzione significa preservare gli ecosistemi boschivi e la naturale azione di filtraggio che questi svolgono rispetto all’anidride carbonica.

Superbonus 110%: lavori di edilizia per il green

Il Superbonus 110% consiste in una detrazione fiscale per le spese sostenute atte a migliorare la classe energetica di un edificio o di una casa e a ridurre il rischio sismico.

Nel Superbonus 110% rientrano i lavori di isolamento termico degli edifici; gli interventi per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati a pompa di calore per riscaldamento; i lavori per riduzione rischio sismico (interventi trainanti).

L’aliquota del 110% si applica anche ad altri interventi di efficientamento energetico, come l’installazione di finestre, infissi e pannelli solari (interventi trainati), a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli altri interventi sopra citati.

Questi alcuni dei lavori trainati:

  • l’installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici (solo se gli interventi trainanti assicurano il doppio salto di classe energetica);
  • l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica con limite di 48000 euro di spesa;
  • l’installazione di impianti domotici per gestire, tramite la connessione internet, gli impianti e gli apparecchi della casa. E’ necessario avere una tariffa giga illimitati sul proprio smartphone, per monitorare il tutto in tempo reale e una promozione internet a casa, veloce ed efficiente.

Se stiamo per traslocare in una nuova abitazione, possiamo approfittare di questi incentivi per ristrutturare e rendere maggiormente efficiente la nuova casa. Queste agevolazioni consentono di risparmiare sui costi degli interventi, ma anche sui costi dei consumi in ottica futura: una casa efficiente, senza sprechi energetici, garantisce un vantaggio dal punto di vista del comfort ed economico. Per risparmiare maggiormente è bene fare la voltura o il subentro scegliendo tra i diversi fornitori il più adatto alle proprie esigenze di utilizzo e che produca energia 110% green (come Sorgenia; Green Network, Enel…)

Il mercato dell’edilizia green

Nel 2017 è stato fatto uno studio riguardo l’utilizzo degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edili e il risparmio energetico ed è emerso che nei 7 anni precedenti, le famiglie italiane avevano speso 169,1 miliardi per ristrutturare casa ed aumentarne la classe energetica.

E, dallo studio è emerso che gli interventi sostenuti dall’Ecobonus hanno prodotto un effetto positivo sull’ambiente: dal 2007 al 2016 hanno permesso un risparmio di energia di 12.886 Gwh.

“Appare ormai evidente come anche il mondo edilizio si stia preparando ad abbracciare un futuro sempre più green e attento alla sostenibilità.” (Paolo Novello, CEO di Chryso Italia)

Il mercato green dell’edilizia è in netta crescita, dall’indagine americana di Research & Markets si prevede, a livello mondiale, un raggiungimento a valore di 187,4 miliardi di dollari entro il 2027, con un tasso di aumento annuale dell’8,6%.

L’emergenza globale ha costretto industrie, governi e consumatori stessi a ripensare il proprio futuro in ambito edilizio, puntando a costruzioni sempre più attente alla salute e all’impatto ambientale.