La sedia Plia, disegnata da Giancarlo Piretti, ha compiuto cinquant’anni. Per l’occasione il brand Codiceicona ne ha curato la riedizione, Plia 2019.
Era il 2019, durante l’ultima edizione del Salone del Mobile di Milano, prima che l’arrivo del Covid 19 spegnesse i riflettori sulla kermesse milanese. Nel flagship store Woolrich di Corso Venezia veniva presentata la riedizione dell’iconica sedia pieghevole Plia, disegnata da Giancarlo Piretti.
Un gradito coming back realizzato dal brand Codiceicona, che ne ha curato la produzione e la distribuzione.
Sedia Plia 2019, il ritorno di un classico del design
Creata nel 1969 dal designer Giancarlo Piretti e prodotta da Anonima Castelli, la sedia Plia é la sedia pieghevole più famosa al mondo. Potete trovarla nell’esposizione permanente del Moma di New York, il tempio del design contemporaneo. Vanta inoltre premi prestigiosi come l’Asid (Usa) nel 1990,il Compasso d’Oro nel 1991 e il G Mark (Giappone) nel 1992.
Il perché di tanto successo si deve al progetto innovativo, alla forma minimalista e all’estrema funzionalità.
La sedia presenta una struttura in tubolare d’acciaio composta da tre pezzi: seduta, gambe posteriori in un pezzo unico, come pure le gambe anteriori, unite allo schienale. La spalliera e la seduta sono costituite da due pezzi in plastica trasparente stampata, che riportano la firma del designer. Il meccanismo che permette di piegare la sedia, e che unisce tutti e tre i pezzi, é costituito da un semplice cilindro in acciaio. Una volta chiusa, Plia ha uno spessore di soli 5 centimetri. Il meccanismo brevettato permette di regolare la tensione dello schienale in base al peso della persona seduta. Una rivoluzione per l’epoca, tanto che il successo fu immediato e planetario.
Perfetta nella sua semplicità, Plia è oggi riproposta nella versione Plia 2019 con materiali più attuali, e arricchita da una texture ideata dal designer.
Codiceicona, il brand che ridà vita agli oggetti indimenticabili dei grandi maestri
Il brand veronese Codiceicona nasce nel 2019 da un’idea di un gruppo di designer. La mission del brand è semplice: si tratta di individuare gli oggetti indimenticabili dei grandi maestri del design, e di ridare loro una seconda vita. I progetti di riedizione vengono realizzati in collaborazione con i designer stessi, e la produzione è affidata ad artigiani selezionati.
Un altro marchio punto fermo di Codeicona è rappresentato dall’adesione ai dettami del made in Italy, che riguarda tutti gli oggetti del catalogo. Un ulteriore valore aggiunto per queste meravigliose e indimenticabili icone del design.
Il focolare Ecomonoblocco 16:9 3D di Palazzetti scelto per la zona giorno di una villa degli anni cinquanta nel nord della Sardegna completamente ristrutturata.
Panorami mozzafiato, architettura dal fascino moresco, forme arrotondate e organiche. All’inizio degli anni ’60 il Principe Karim Aga Khan, innamoratosi a prima vista della Sardegna e delle sue ville degli anni ’50, ha iniziato il percorso che ha portato la Costa Smeralda a essere una delle mete da sogno più ambite.
Il progetto Casa PA
Un interno moderno e accogliente, dove forme sinuose e minimali sono rese calde dall’utilizzo del legno: ecco il progetto di Casa PA che ha curato la splendida ristrutturazione di una villa degli anni cinquanta nel Nord della Sardegna.
I proprietari di casa PA si sono affidati allo studio domECO di Sassari, che ne ha curato la progettazione.
Grazie alla riprogettazione a cura degli architetti Salvatore Putzu, Valentina Madrau e Barbara Fele, Casa PA si presenta ora in modo totalmente diverso: la zona giorno è un ambiente unico dalle linee morbide e curve, che sfrutta tutte le finestrature esistenti per affacciarsi con leggerezza sul terrazzo e sulla splendida vista sul mare.
Nella zona giorno/cucina è stato mantenuto l’originale intonaco rigato per le pareti perimetrali (che costituiscono l’involucro originale), al quale sono stati abbinati un pavimento in resina grigia, pareti bianche dalle forme morbide e falegnameria su misura, in castagno. Una scelta dei colori minimale ma comunque calda, grazie all’uso del legno e di tessuti in tinte neutre.
La funzionalità è elemento caratterizzante anche per il divano, componibile secondo l’esigenza del caso, e per il tavolo su misura realizzato con prolunghe sollevabili che gli permettono di diventare anche un comodo piano di lavoro.
Camere da letto e bagno sono stati mantenuti nelle dimensioni originarie, riprendendo però il design del resto della casa.
La scelta del focolare Palazzetti per Casa PA
“Avevamo bisogno di un prodotto angolare, con un design minimale, ma che allo stesso tempo garantisse una buona performance, fosse di qualità e avesse un’assistenza e una rete vendita presenti sul territorio” affermano i progettisti.
Il focolare Ecomonoblocco 16:9 3D di Palazzettiè stato installato nell’open space dell’area giorno della villa. Il camino è stato rivestito con un pannello di cartongesso resistente al fuoco, che ha permesso di realizzare le curve che caratterizzano il progetto. Lo stesso cartongesso funge anche da sfondo per il proiettore, che sostituisce la tv. Nel rivestimento sono state inserite tutte le ventilazioni necessarie, nascondendole nelle nicchie o optando per griglie a foro maggiorato quando a vista.
Come ulteriore dettaglio di finitura, i bordi metallici del focolare sono stati rivestiti con listarelle di basalto, per migliorare il raccordo tra il cartongesso e il basamento.
PIQUÉ la collezione di ceramiche disegnata da José Manuel Ferrero
Storia e tecnologia si fondono per dar vita all’inedito concept di ceramica ideato da José Manuel Ferrero di estudi{H}ac per Harmony. Il designer riesce ad esprimere e trasformare la passione per tessuti e stoffe in un concept di ceramiche basato sul grande impatto visivo e tattile.
Nel tardo XVIII secolo, l’industria del cotone Lancashire sviluppò un processo meccanico per tessere a doppio filo vestiti con trama pesante arrivando a creare il tessuto piqué. Alcune fonti riportano che questo tipo di tessuto sia stato sviluppato specificatamente per realizzare parti dell’abito da sera tradizionale. Questo capo maschile in bianco diventa il completo più formale che l’uomo può indossare per le cerimonie importanti.
La texture del tessuto e la ricerca dell’effetto geometrico che può rompersi tra i vari strati per creare volumi tridimensionali costituiscono la base per analizzare questo tipo di stoffa e reinterpretarla come una collezione di ceramiche elegante e contemporanea.
La collezione Piqué offre tre varianti che caratterizzano le diverse proposte in ceramica.
Piqué Waffle rappresenta la proposta più pura e concettuale. Persegue l’idea di trasmettere la texture vera del tessuto, nel suo stato più puro e naturale. La combinazione di rilievo con finitura opaca testurizzata offre il realismo voluto. È disponibile in 4 tonalità: antracite, bordeaux, sabbia e bianco, prodotto in porcellana 20x40cm.
Piqué Mosaic rappresenta l’esplorazione del rilievo come simbolo distintivo, che crea così un effetto mosaico tridimensionale al rovescio. Il gioco sta nella combinazione della stuccatura con effetto ton-sur-ton o in contrasto con un colore di base. É disponibile in 2 tonalità: antracite e bianco, prodotto in porcellana 20x40cm.
Piqué 3D nasce a partire della estrusione lineare della trama di fili che compongono il tessuto per ottenere due pezzi dal carattere più iconico. Le diverse combinazioni in composizione creano effetti chiaro-scuro dati dal gioco di luce che valorizzano il rilievo. É disponibile in 4 tonalità: antracite, bordeaux, sabbia e bianco, prodotto in porcellana 10X10cm o 10x40cm.
Sempre più spesso, per arredare la propria abitazione, ci si rivolge ad un interior designer, ovvero un professionista capace di trovare tutte le soluzioni più indicate per ogni ambiente, con competenze specifiche in materia e con un occhio sempre attento alla ricerca di nuove tendenze. Tuttavia, seguendo qualche suggerimento per non commettere errori, è possibile anche affidarsi al fai da te, scegliendo per ogni stanza l’arredo più adeguato.
La scelta dell’arredo
La scelta dell’arredo è un processo graduale, che non deve essere guidato dalla fretta. Infatti, scegliendo tutto in maniera veloce, si rischia di acquistare pezzi inutili, oppure monocromatici, incapaci di dare un senso all’ambiente. Pertanto, la prima cosa da fare è quella di scegliere uno stile preponderante che possa guidare la scelta: moderno, minimale, shabby chic ecc. Per far ciò, è possibile ispirarsi alle foto delle riviste di arredamento. Dopo aver individuato lo stile che si ha intenzione di seguire, è bene focalizzarsi sugli elementi necessari in ogni stanza e partire da quelli, facendo, magari, una lista che permetta di organizzare al meglio ogni stanza. Prima di partire alla ricerca, poi, occorre prendere le misure senza sbagliare di un millimetro. Solo dopo aver inserito gli elementi principali di ogni stanza (ad esempio, il divano e la parete attrezzata nel soggiorno, il letto nella stanza da letto, la scrivania nello studio ecc.) è possibile poi dedicarsi alla ricerca dei complementi d’arredo più piccoli, che devono essere coordinati con quelli principali e che devono essere posizionati in modo da riempire gli spazi vuoti.
Arredamento su misura
Se tutti i mobili e complementi d’arredo dovessero sembrare banali, già visti, è possibile optare per una soluzione su misura. Sono diversi gli showroom di arredamenti Roma, Milano, Napoli e altre città d’Italia che offrono la possibilità di acquistare arredo personalizzato in base alle proprie esigenze. Infatti, optando per una scelta di questo tipo, è possibile avere un progetto personalizzato effettuato considerando gli spazi a disposizione, senza, però, trascurare i dettagli. In genere si utilizzano complementi d’arredo combinabili per ottimizzare gli spazi, specialmente negli ambienti più piccoli, e creare un effetto estetico armonioso.
Gli errori da evitare
Nella scelta dell’arredamento fai da te è fondamentale evitare errori per un effetto esteticamente piacevole. Uno degli errori più frequenti riguarda certamente la scelta dei colori. Infatti, bisogna far riferimento ad una palette di colori e non esagerare con le tinte, specie se in contrasto tra loro. Un ulteriore sbaglio che viene effettuato riguarda la predisposizione dei mobili, che deve essere funzionale in una stanza, e permettere di recuperare spazio utile. Posizionare i mobili sui lati, lasciando un vuoto al centro, tendenzialmente da un effetto di “accozzaglia” dato dalla sovrapposizione dei mobili. Ancora, è possibile sbagliare tentando di riciclare tutti i pezzi del vecchio arredo. Se si vuole rinnovare, gli elementi troppo vecchi ed usurati non possono essere integrati al meglio nel nuovo ambiente, è meglio disfarsene, anche mettendoli in vendita. Combinare arredi vecchi e nuovi, infatti, deve essere prerogativa degli esperti di mix’n’match, non è per tutti, si rischia di ottenere un effetto confusionario.
Piu’ invecchio, piu’ apprezzo interni non complicati. Il ristorante con soli 8 posti Mãos all’interno del Blue Mountain School a Londra e’ un buon esempio di interno il cui fascino dipende da un intelligente e semplice uso di materiali e colori. Gli arredi sono funzionali e complementano lo spazio: aggiungono colore ed interesse senza centralizzare l’attenzione. Il pavimento in pino pieno di nodi dona a questo stellato ritrovo culinario nell’est della capitale inglese un aspetto naturale e familiare (mi ricorda il pavimento dei saloon del Far West!). In una stanza si abbina al colore dei muri e della maggior-parte degli arredi, nell’altra stanza il colore caldo del pino si abbina con il grigio chiaro delle pittura delle pareti e delle piastrelle. In emtrambi i casi, le sedie -molto diverse fra di loro- introducono un nuovo stile e un nuovo colore.
I sei piani di Blue Mountain Schoolospitano, a parte il ristorante Mãos, uno spazio per eventi (Grace), una spazio espositivo (Blue Project), una collezione di pezzi in edizione limitata e in vendita (Hostem Archive).
Photographies courtesy of The Blue Mountain School
Bisogna essere cauti quando si selezionano dipinti astratti per uno spazio. È importante essere informati sulle differenze di qualità tra un dipinto astratto su tela e una stampa d’arte astratta.
Il fattore più importante nella scelta dei quadri astratti su arredi murali per la tua casa è tutto dentro di te, cioè come ti senti riguardo alla sua presenza in casa. Dovresti trovare un buon equilibrio e integrazione tra la pittura astratta su tela e il resto dei mobili, decorazioni e arte nella stanza.
Un dipinto astratto su tela originale avrà tutta la consistenza, i colori vivaci e il calore personale che dovresti aspettarti da qualsiasi arredamento artistico portato nella tua casa. I quadri astratti moderni su tela svolgono un ruolo vitale in casa se ben inseriti nel contesto abitativo, quindi è doveroso collocarli nella giusta posizione per ottenerne degli ampi benefici.
Arte astratta come dono prezioso
“La parola astratto significa separare o ritirare qualcosa da qualcos’altro. Il termine può essere applicato all’arte che ha come base un oggetto, una figura o un paesaggio, dove le forme sono state semplificate o schematizzate”.
Se la tela di arte astratta che acquisterete è per un edificio per uffici o qualsiasi luogo di attività, è importante considerare l’impressione che rimarrà ai clienti o ai visitatori. Una riproduzione di bassa qualità sembrerà economica e potrebbe riflettersi male sulla tua attività. Un dipinto astratto su tela mostrerà l’autenticità.
La tela trasuderà: potere e risalto.
La giusta combinazione di design e originalità nell’arte astratta su tela lascerà un’impressione duratura nello spettatore.
Se hai intenzione di acquistare dipinti astratti su tela come regalo per qualcun altro, assicurati di pensare al messaggio che stai inviando con il tuo regalo. Una tela di arte astratta dipinta a mano esprimerà la relazione unica e l’interazione di alta qualità tra voi due. Questi tipi di emozioni personali vengono catturati con successo sulla tela perché l’artista che li dipinge lo fa con tale emozione. Tuttavia, un duplicato generato dalla macchina perderà la qualità unica di un originale.
Arta astratta, perché è così comunicativa
L’arte astratta è spesso vista come portatrice di una dimensione morale, in quanto può essere vista come sinonimo di virtù come l’ordine, la purezza, la semplicità e la spiritualità.
Viene applicato anche all’arte che utilizza forme, come forme geometriche o segni gestuali, che non hanno alcuna fonte in una realtà visiva esterna. Alcuni artisti di questa astrazione “pura” hanno preferito termini come arte concreta o arte non oggettiva, ma in pratica la parola astratto è usata a tutto campo e la distinzione tra i due non è sempre ovvia.
Dall’inizio del 1900, l’arte astratta ha costituito un flusso centrale di arte moderna. Ci sono molte idee teoriche dietro l’arte astratta. Mentre alcuni hanno preso l’idea di arte per l’arte, ovvero che l’arte dovrebbe riguardare esclusivamente la creazione di bellissimi effetti, altri hanno proposto che l’arte possa o debba essere come la musica, in quanto proprio come la musica e modelli di suono, gli effetti dell’arte dovrebbe essere creato da modelli puri di forma, colore e linea. L’idea, derivata dall’antico filosofo greco Platone, che la più alta forma di bellezza non risiede nelle forme del mondo reale ma nella geometria, è usata anche nella discussione sull’arte astratta, così come l’idea che l’arte astratta, dal momento che lo fa non rappresenta il mondo materiale, può essere visto per rappresentare lo spirituale.
DESCRIZIONE: L’arte astratta non cerca di rappresentare una realtà visiva ma utilizza invece forme, colori, forme e segni gestuali per ottenere il suo effetto.
Oluce tra i protagonisti della nuova mostra retrospettiva dedicata a Vico Magistretti e allestita in Triennale Milano
Triennale Milano dedica a Vico Magistretti una mostra che, per la prima volta, ripercorre l’intera opera dell’architetto e designer milanese che proprio nel Palazzo dell’Arte mosse i primi passi della sua straordinaria carriera.
Oluce, dopo aver partecipato alle celebrazioni del centenario di Magistretti nel 2020, si riconferma uno dei protagonisti immancabili di questa nuova mostra retrospettiva che verrà inaugurata l’11 Maggio, presenziando con numerosi pezzi delle più iconiche lampade disegnate dal grande architetto milanese.
Oluce, la più antica azienda italiana di design ancora attiva nel campo dell’illuminazione, deve molto del suo successo ad una lunga collaborazione proprio con Vico Magistretti. Il designer, che ha guidato Oluce come art director per molti anni, ha disegnato alcuni tra i più significativi prodotti dell’azienda, lasciando in essa una traccia inconfondibile e un patrimonio di riconoscibilità diffuso nel mondo intero.
La nuova mostra, attraverso sezioni tematiche, presenterà al pubblico il lavoro di Vico Magistretti per la prima volta in maniera unitaria, in un percorso in cui architettura e design, in tutte le loro molteplici declinazioni, sono intrecciati al fine di restituire l’ampiezza della sua attività, offrendo così un’interpretazione critica aggiornata ed estesa oltre la celebrazione delle sue icone più famose.
Oluce sarà presente con schizzi progettuali e numerosi pezzi delle più iconiche lampade disegnate da Magistretti che hanno fatto la storia dell’azienda: Sonora, lampada a sospensione disegnata nel 1976 e divenuta famosa per la sua forma geometrica pura, Atollo, icona indiscussa riconosciuta in tutto il mondo come l’archetipo della lampada da tavolo e vincitrice del Compasso D’oro nel 1979, ed infine Lyndon e Pascal, oggetti che esprimono alla perfezione l’estetica progettuale di Magistretti e il suo amore per le forme semplici.
La mostra sarà un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati e studiosi del design per conoscere e approfondire una delle pagine più rilevanti della storia del design italiano, un’opportunità per vedere materiale inedito conservato dalle aziende e dall’archivio Magistretti, oltre che ad una raccolta di oggetti tra i più significativi della produzione di Oluce.
Lo spazio Outdoor nella bella stagione è il luogo dove prendere una boccata d’aria e magari accogliere gli ospiti. Non importa se questo spazio è piccolo o grande, ma importante che sia funzionale e curato. Puoi usare decorazioni per balcone originali e rendere lo spazio confortevole e rilassante ma allo stesso tempo vivace e accogliente. In questo post vediamo quali sono i must have per decorare un balcone.
Decorazioni per balcone con il verde
Per arredare un balcone e avere sempre a portata di mano erbe aromatiche, la soluzione è l’orto verticale. Puoi utilizzare degli scaffali con più ripiani che non occupano tanto spazio e sfruttare l’altezza. Oltre ai vasi in terracotta o in plastica, si potrebbero sistemare le piante nelle fioriere in legno o metallo.
Per abbellire i vasi, si potrebbero utilizzare i piccoli decori colorati di Origami Steel. Sono piccole sagome degli animali che sono fatte con il metallo non trattato, ecosostenibile e riciclabile. Si possono inserire all’interno del vaso per dare un tocco di stile e impreziosire una pianta. Arredare gli spazi con personalità è fondamentale per creare un ambiente unico e sentire di appartenere allo spazio. Infatti i dettagli parlano di te e dei tuoi gusti personali ed è importante che vengano scelti con cura. I piccoli decori Origami Steel quando sono inseriti in un contesto verde, creano un contrasto stupendo grazie ai colori vivaci.
Una pergola abbellita con delle piante rampicanti, dei cuscini comodi e delle ghirlande luminose per creare atmosfera la sera, non possono mancare. Se disponi dello spazio sufficiente inserisci un tavolo da esterno per organizzare le cene all’aperto con gli amici oppure fare colazioni e pranzi all’aperto.
Ti ho fatto un pò sognare ad occhi aperti? Allora è tempo di trasformare i tuoi desideri in realtà segui i miei consigli e se hai bisogno scrivimi nei commenti.
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Pareti vetrate, elementi contemporanei, vintage e i giusti abbinamenti creano l’ispirazione industriale anche in un piccolo loft.
Situato a Parigi, questo appartamento di 54 mq rivisita lo stile industriale rendendolo più attuale e di design.
Ophélie Doria ed Edouard Roullé-Mafféïs, architetti fondatori dell’agenzia Space Factory e proprietari della casa, hanno completamente reinventato gli spazi combinando con brio volumi industriali, arredi contemporanei e note vintage ben scelte. Un bel mix di stili sapientemente messi in scena dai due progettisti, che hanno saputo dare un carattere deciso e trovare numerose soluzioni su misura.
Inizialmente, visitando questo spazio al piano terra, un tempo galleria d’arte, Ophélie ed Edouard ne hanno subito colto le potenzialità: un open space che avrebbe permesso di creare una raffinata atmosfera da loft industriale. Per questo i due professionisti hanno voluto preservare l’anima del luogo.
Gli architetti hanno iniziato a togliere il cartongesso da porzioni di pareti, rivelando la pietra originale o i mattoni. Per guadagnare luminosità, hanno pensato a pareti vetrate che riprendono gli infissi d’epoca della facciata, che sono in metallo verniciato di bianco e vetro retinato. C’è una chiara prevalenza del bianco e di linee pure e contemporanee, che si combinano con lo stile industriale.
Gli ambienti che compongono il loft ristrutturato, piccoli e confortevoli, sono stati organizzati per venire incontro alle esigenze della coppia, con soluzioni su misura di grande fascino.
Alcune aree funzionali (ingresso, cucina, angolo lettura…) sono state delimitate visivamente grazie all’uso di alcuni materiali come il compensato di betulla, la palladiana a pavimento, il marmo o segni grafici neri.
Come abbiamo detto, i diversi spazi di questo piano terra sono delimitati da pareti vetrate di tipo industriale con vetro retinato: ne troviamo una tra la cucina e l’ingresso, l’altra tra il soggiorno e la camera da letto, la terza nel bagno. Un modo per lasciar passare la luce rendendo omaggio allo stile originale.
Nella zona soggiorno open space alcuni arredi vintage e dal design senza tempo, danno una nota di calore, in armonia con il resto delle scelte stilistiche.
Nell’angolo cucina, i mobili neri di Ikea (Kungsbacka) si combinano con eleganza con il muro di pietra, il paraspruzzi in marmo e le mensole in legno chiaro. Il tavolo è un oggetto di design disegnato dalla coppia.
Interessante l’ingresso con pavimento palladiana e con la parete rivestita in compensato di betulla, così come l’armadio della camera, realizzato su misura. Sia in ingresso che in camera, panche con seduta rivestita di velluto rosa cipria conferiscono una nota di design essenziale, ma glamour.
In spazi come questi, è sempre utile sfruttare la doppia altezza, in questo caso il soppalco riesce a creare una zona ufficio per due. Nella parte inferiore lo studio di Edouard, sul soppalco l’accogliente spazio di lavoro di Ophélie, splendidamente illuminato da un lucernario.
Divano reclinabile, divano recliner, divano relax: tre nomi, un solo modello di divano. In qualunque modo lo chiami le sue caratteristiche non cambiano, si tratta di un divano con seduta trasformabile, schienale inclinabile e poggiapiedi alzabile. Un divano che permette di sollevare gambe e piedi riattivando così la circolazione, alleviando la sensazione di pesantezza e affaticamento alle gambe, favorendo un rilassamento del sistema nervoso.
Un divano reclinabile può presentare diversi gradi d’inclinazione, per il massimo del comfort e della personalizzazione dello spazio di seduta e di relax. La maggior parte dei modelli di divano in commercio permette di scegliere di quanto reclinare lo schienale e di quanto alzare il poggiapiedi, per un comfort davvero su misura. Alcuni modelli permettono di reclinare solo lo schienale o solo il poggiatesta, altri consentono di adattare anche la seduta, altri ancora prevedono anche un poggiapiedi a pedana alzabile.
Vediamo ora le domande più comuni sui divani reclinabili: approfondimenti su modelli, meccanismi relax, utilizzi, meccanismo “zero wall”, foto di divani recliner.
Divano reclinabile: i modelli
divano con schienale reclinabile
divano con schienale reclinabile e seduta estraibile / alzabile / allungabile
divano con schienale e poggiatesta reclinabili in modo indipendente
divano con poggiatesta reclinabili
divano con braccioli reclinabili
DIFFERENZA DIVANO RECLINABILE E DIVANO CON SEDUTA ESTRAIBILE
Divano reclinabile: modello di divano con schienale inclinabile, seduta e poggiapiedi alzabile. Divano con seduta estraibile: modello di divano con seduta scorrevole allungabile, una sorta di chaise longue da trasformare quando serve.
Divano con schienale reclinabile
Divani con schienali mobili e movibili che consentono di inclinare indietro la schiena, mantenendo sempre le gambe ferme e piegate.
Divano con schienale reclinabile e seduta alzabile / allungabile
Divani che permettono di distendere indietro il busto e portare le gambe in alto fino a raggiungere una posizione quasi orizzontale. Schienale, seduta e poggiapiedi si muovono in simultanea.
Divano con schienale e poggiatesta reclinabili in modo indipendente
Divani recliner che offrono un elevato grado di personalizzazione della seduta. Schienale, seduta e poggiapiedi si muovono in simultanea mentre il poggiatesta è totalmente indipendente, liberamente posizionabile a prescindere da tutti gli altri elementi.
Divano con poggiatesta reclinabili
Divano con poggiatesta multiposizione, indispensabile per offrire un corretto sostegno alla zona cervicale in modo assolutamente personalizzato.
Divano con braccioli reclinabili
Più che reclinabili potremmo parlare di braccioli flessibili, quasi modellabili. I braccioli con snodo a frizione di un divano possono essere inclinati a piacere. Il modello qui in foto prevede un’escursione massima di 10 cm verso l’esterno e 6 cm verso l’interno.
Divano reclinabile: meccanismi
divano con recliner manuale / meccanico
divano con recliner motorizzato / automatico / elettrico
La seduta dei divani relax può essere trasformata manualmente o in modo elettronico. Nel caso di divani reclinabili manuali è necessario azionare una levetta o schiacciare un bottone posto sul bracciolo o sul fianco della struttura per trasformare la seduta. Alcuni modelli possono inclinarsi semplicemente con la pressione del corpo sulla seduta.
Per trasformare divani relax con motore elettrici e automatici è sufficiente azionare il sistema elettrico integrato tramite telecomando pulsantiera.
Ricordati che è possibile scegliere ogni volta l’inclinazione, per raggiungere il maggior comfort desiderato.
I divani reclinabili sono sicuri, con meccanismi testati. La struttura è studiata per offrire massimo comfort unito a massima sicurezza, in qualunque posizione si decide di bloccare la seduta, a prescindere dal peso di chi utilizza il divano.
Divano con recliner manuale
Divano con recliner elettrico
Divano reclinabile: meccanismo “zero wall”
Il meccanismo “zero wall” dei divani reclinabili è un sistema che permette di reclinare schienale e poggiatesta a piacere senza dover allontanare il divano dal muro. Lo schienale non scivola indietro, non richiede spazio libero sul retro, il divano può essere inclinato senza essere spostato dalla parete.
Divano reclinabile: a chi è adatto
Un divano reclinabile è adatto a chiunque è in cerca di relax e di una postazione comoda in cui trascorrere del tempo per guardare un film, leggere un libro, sorseggiare un bicchiere di vino o una tazza di thé, ascoltare della musica o semplicemente rilassarsi.
È perfetto per le persone anziane: il movimento automatico della seduta permette di distendersi, allungarsi e riposare le gambe senza fare sforzi per raggiungere la posizione desiderata. Per il massimo della comodità e per chi ha problemi di deambulazione si può optare per un meccanismo alzapersona.
Divano reclinabile: quanti posti a sedere
A seconda della dimensione del divano e del modello si possono avere 1, 2 o più sedute relax. Le sedute reclinabili si trovano in genere ai lati del divano, in prossimità dei braccioli dove viene in genere inserito il meccanismo che ne consente il movimento.
Foto gallery divani reclinabili
Divano 2 posti reclinabile
Divano 3 posti reclinabile
Divano 4 posti reclinabile
Divano angolare reclinabile
Divano in pelle reclinabile
Divano in similpelle reclinabile
Divano in tessuto reclinabile
Divano relax con contenitore
Vorresti un divano reclinabile? In questo articolo hai trovato la foto di un modello di divano recliner che ti piace? Hai bisogno di un divano relax con particolari caratteristiche? Contattaci. Siamo a disposizione per informazioni, consigli e preventivi.