3 Maggio 2021 / / Architettura

Alla scoperta dello studio di architettura attivo a Bolzano e in tutto il Nord Est.

Si chiamano Elisa Burnazzi e Davide Feltrin e sono i titolari dell’omonimo studio di architettura e interior design. All’attivo hanno numerosi premi e varie pubblicazioni su riviste internazionali e sono noti per aver progettato alcuni degli edifici di maggior successo architettonico del Trentino-Alto Adige, oltre che per aver ideato gli interni di alcune delle dimore più belle della città di Bolzano.
Attivo dal 2003, il loro studio di architettura è tra i più noti in zona. Questo, non solo per le opere realizzate e i successi professionali già citati. A farli conoscere, non solo agli addetti ai lavori, è la filosofia architettonica che li ha resi unici agli occhi del loro pubblico.

La filosofia degli architetti Bolzano.

Sogni sartoriali e strumenti esclusivi per realizzarli.

La frase “voi sognate, noi progettiamo” è molto più di uno slogan per Elisa Burnazzi e Davide Feltrin. Il payoff che sintetizza la filosofia architettonica dello studio è un vero e proprio mantra. Tutto nel processo, è stato organizzato per realizzare la promessa inscritta in queste 4 parole: dal primo contatto alla consegna dell’opera finita.
Primo importante mattone di questo approccio unico è il Libro dei sogni Burnazzi Feltrin Architetti. Uno strumento, di cui lo studio di architettura Bolzano si è dotato da sempre, che serve a raccogliere dai clienti idee, immagini, foto, disegni e non solo. Tutto ciò che emoziona un committente merita di entrare nel suo Libro dei sogni. Grazie a questo strumento esclusivo, i due architetti possono conoscere i gusti estetici dei loro clienti. Aspetto fondamentale che ha la stessa importanza delle loro esigenze e del budget a loro disposizione.

La progettazione dialogica dello studio di architettura Bolzano.

Oltre all’ascolto del cliente, che diventa un ascolto “visivo” grazie al Libro dei sogni, è fondamentale il dialogo progettuale che nasce intorno a ogni opera. Si tratti di un edificio, di uno spazio verde, di design d’interni o di allestimenti, il dibattito vede contrapposti due approcci progettuali antitetici: il minimalismo e il massimalismo. E, ogni volta, tra i due antipodi si raggiunge un unico e originale punto d’equilibrio.
Questa è la ragione per cui, tra le opere realizzate dallo studio di architettura Burnazzi-Feltrin, si trovano sia costruzioni in cui un numero limitato di elementi – come acciaio e vetro – fondendosi danno vita all’intera opera, sia edifici che prevedono un impiego massivo di materiali, incluse varie tipologie di legname, omaggio al territorio. È negli interni e negli allestimenti che i due architetti Bolzano e interior designer osano con materiali di riuso e di recupero che assumono valenze inedite.
Oltre che per l’opposizione tra massimalismo e minimalismo, la progettazione risulta dialogica per questioni caratteriali. Elisa Burnazzi e Davide Feltrin, il cui sodalizio professionale dura ormai da 18 anni, hanno caratteri e visioni a volte opposti. Questo permette di cogliere differenti opportunità e offre maggiori probabilità di accogliere il punto di vista del cliente, che probabilmente si troverà nel mezzo, perfettamente equidistante o un po’ più vicino a uno dei due professionisti.

La missione degli architetti Bolzano Burnazzi-Feltrin.

Se “voi sognate, noi progettiamo” esprime l’attitudine con cui i due professionisti si approcciano a ogni cliente, la loro missione va ben oltre realizzare i desideri dei committenti. Quando progettano gli architetti Bolzano lo fanno anche per la comunità, la loro e quella dei loro committenti. Valore pubblico, legame con la storia e armonia con il paesaggio sono elementi imprescindibili di ogni opera. E il senso della comunità è anche la ragione per cui, nella realizzazione, lo studio di architettura Bolzano collabora con artigiani e aziende del territorio.

Sostenibilità al servizio del territorio.

La sostenibilità di ogni progetto firmato Burnazzi-Feltrin è totale: ambientale, sociale ed economica. Da qui la progettazione secondo i criteri CasaClima, sistema di cui entrambi gli architetti sono esperti fin dal 2004, per garantire alti standard di prestazioni energetiche. E da qui anche l’utilizzo di tecnologie e materiali biocompatibili nel design d’interni.

Sostenibilità economica per i clienti.

Aspetto fondamentale e distintivo dello studio di architettura è la capacità di preventivare in modo chiaro e preciso sia i tempi sia i costi per la realizzazione dell’opera e di rispettarli. Dal progetto di massima al progetto definito, dal cantiere all’allestimento degli interni, il committente è accompagnato per mano dagli architetti. Dalla carta all’opera finita, che il cliente può toccare con le sue mani.

Premi e riconoscimenti Burnazzi-Feltrin.

Lo studio di architettura Bolzano ha ricevuto premi prestigiosi in cinque diversi paesi. Nel 2010 Elisa Burnazzi e Davide Feltrin sono stati finalisti del Premio della Fondazione Renzo Piano a un giovane talento, nel 2012 e nel 2018 hanno esposto progetti nel Padiglione Italia alla Biennale di Venezia – Mostra Internazionale di Architettura. Nel 2016 e 2019 sono stati presenti all’esposizione internazionale di Architettura sostenibile Wood – Architecture of Necessity in Svezia. Gli architetti Bolzano hanno vinto il premio internazionale Iconic Awards 2016, il premio internazionale German Design Award 2017 e sono stati finalisti al World Architecture Festival Awards 2016.
Nel 2016 Elisa Burnazzi è stata l’unica italiana finalista del premio internazionale Women in Architecture Awards nella sezione Moira Gemmill Prize for Emerging Architecture ed è stata citata nell’articolo “In Honor of Women’s Day, 15 Exceptional Projects” di ArchDaily, unica italiana con Lina Bo Bardi, nell’elenco delle 15 donne architetto che hanno realizzato progetti eccezionali nel mondo.

Pubblicazioni studio di architettura Bolzano.

Le opere dello studio sono pubblicate in Italia e all’estero su 76 riviste, 24 libri e in 11 paesi. Impossibile non citare Phaidon e Utet tra le case editrici e The Architectural Review, Ottagono, Arketipo, Abitare e Domus tra le riviste.

Per maggiori informazioni:

www.burnazzi-feltrin.it
info@burnazzi-feltrin.it
+39 329 023 1591

3 Maggio 2021 / / Idee

C’è una domanda ricorrente nelle vostre richieste d’aiuto ed è quella di cui oggi voglio parlare : “come posso ottimizzare lo spazio in casa? “

Grande o piccola che sia la casa ,la questione è sempre la stessa,

lo spazio non è mai abbastanza ,

questo perché spesso gli ambienti a disposizioni non sono stati divisi nel modo migliore o semplicemente non sono ben sfruttati,

insomma,

diciamo che non si tratta sempre di mancanza di spazio, ma a volte di come è utilizzato.

Per questo motivo, oggi vi darò qualche consiglio per ottimizzare lo spazio in casa e cercare di sfruttarlo al meglio.

Come ottimizzare lo spazio in casa e dividere gli ambienti

Troppo semplice dire la cucina va lì perché gli attacchi sono lì ,

è ovvio che gli impianti dettano la disposizione degli arredi , ma è proprio questo il punto,

spesso quando si ristruttura casa o si sta progettando la disposizione degli ambienti, si parte con il piede sbagliato.

La prima cosa da fare quando si ha in testa un progetto è quella di capire come si vogliono sfruttare gli ambienti:

  • Cucina a vista o separata?
  • Quante camere servono?
  • Uno? due bagni?
  • La lavanderia come locale a parte?

insomma,

c’è un elenco lunghissimo delle cose a cui pensare prima di imbattersi nei lavori.

Va da sé che, nel caso in cui non si è alle prese con una ristrutturazione importante che riguarda anche gli impianti, oppure una nuova costruzione in cui è possibile ancora definirli, ma si tratta di rivoluzionare gli interni per ottimizzare lo spazio in casa , la strada da percorrere è un progetto d’arredo che possa migliorare la funzione degli spazi,

perciò,

per darvi qualche consiglio , dividerò la questione in due casi (e in due articoli)

  • Come ottimizzare gli spazi in casa con la divisione degli ambienti
  • Dare nuova vita agli ambienti ottimizzando gli spazi con gli arredi e qualche ritocco.

Criteri e scelte per dividere gli ambienti di casa

La divisione degli spazi è una questione di esigenze e di misure, le prime dettate dalle proprie abitudini e dal numero dei componenti della famiglia, le altre invece imposte dalla legge.

La normativa infatti (ogni città ha il suo regolamento edilizio) ,prevede che la superficie degli ambienti di casa siano le seguenti:

  • Camera matrimoniale 14 mq
  • Cameretta singola 9 mq
  • Studio 7mq
  • Bagno padronale con vasca 6,85 mq

definito ciò, entrano in gioco le dimensioni degli arredi

ovvero,

vanno considerate le misure minime di alcuni elementi indispensabili:

  • Profondità di un armadio 60/65 cm a seconda del modello
  • Letto matrimoniale misure minime 160 x190 cm (ingombro rete e materasso standard)
  • Letto singolo misura minima 80 x190 cm
  • Profondità basi cucina minima 60 cm (esistono anche profondità 33 cm e 45 cm di serie ma non sono quelle in cui vengono incassati piano cottura e lavello)

e tante altre ancora,

ovviamente si tratta di misure indicative, utili come riferimento per chi non se ne intende.

Per ottenere un buon risultato è bene perciò , fare un elenco delle proprie esigenze:

  • dimensioni minime casa
  • numero dei locali bagno
  • numero posti letto
  • locale lavanderia
  • eventuale zona smart-working

Divisione ambienti e disposizione spazi

La normativa indica le superfici minime indispensabili per i vari locali, sta a noi dunque , o perlomeno a chi segue il nostro progetto , utilizzare lo spazio nei migliori dei modi.

Partiamo ad esempio da una cucina con zona pranzo ,

la sua superficie minima deve essere almeno 9 mq, mentre lo spazio cottura deve essere compreso tra i 4 e i 9 mq, possibilmente 7mq .

Tenuto conto di queste misure e della planimetria della casa sarà importante fare una scelta:

cucina a vista o separata?

l’open space oggigiorno è visto in maniera diversa rispetto a qualche anno fa

privacy, smart working, dad,

insomma, la casa è diventa anche luogo di lavoro, di studio, di allenamento,

allora cosa fare se in passato abbiamo scelto un locale unico per cucina e living ed ora abbiamo bisogno di rivedere gli spazi?

Si possono adottare alcune soluzioni non permanenti, ma eventualmente removibili come:

  • pareti in cartongesso
  • vetrate
  • separè
  • portali con ante scorrevoli

Divisione degli ambienti per ottimizzare lo spazio in casa: le soluzioni

In questo momento sto seguendo il progetto per una cliente che ha necessità di integrare una zona smart-working in cucina,

integrare, vuole dire che dovrò aggiungere una postazione home office nel locale cucina rendendola un tutt’uno con il resto,

In poche parole ?

Non si vedrà che si tratta di un elemento aggiunto.

La soluzione scelta per questo progetto è una nicchia in cartongesso,

così facendo, lo spazio che prima era inutilizzato, diventerà una postazione di lavoro ,

inoltre il cartongesso sarà sviluppato in continuità con l’abbassamento già esistente,

insomma alla fine dei lavori non si vedrà nessuna aggiunta.

Qualche tempo fa ho ricevuto una richiesta di progettazione per una mansarda.

Al momento lo spazio a disposizione assolve più funzioni:

  • camera/svago
  • smart-working
  • ripostiglio
  • locale biancheria

da qui la necessità di dividere il locale per ottimizzare lo spazio.

Il progetto prevede l’utilizzo di :

  • un portale in vetro con anta scorrevole
  • delle pareti in cartongesso

La divisione in vetro separerà la camera matrimoniale dalla zona smart-working e dalla cabina armadio, in questo modo il vetro filtrerà la luce proveniente dai lucernari così che il locale , nonostante la divisione, resterà comunque ben illuminato .

Con il cartongesso invece, verranno costruite le pareti della cabina armadio e quelle del ripostiglio.

Dividere con i separé

A breve seguirò un nuovo progetto ,

aiuterò una cliente a completare l’appartamento in cui vive già da qualche anno.

Tre i vari ambienti da sistemare, c’è anche una mansarda,

questo locale sarà la dimora di un teenager,

La richiesta è quella di ricavare più stanze:

  • Camera da letto
  • salottino per ritrovarsi con gli amici
  • zona studio.

Esclusi gli arredi divisori (di cui vi parlerò nel prossimo articolo su” come ottimizzare lo spazio in casa con gli arredi”) , che potrebbero essere una soluzione, ma non per questo progetto,

la scelta è quella di creare delle divisioni con separé fatti su misura in legno o metallo,

sarà una separazione leggera, un vedo non vedo,

in questo modo:

  • non si sottrae volume alle stanze,
  • si lascia filtrare la luce,

Nel prossimo articolo vi parlerò di come ottimizzare lo spazio in casa con gli arredi.

L’articolo Come ottimizzare lo spazio in casa proviene da Laura Home Planner.