Immagina di essere a casa in un giorno di pioggia. All’improvviso, il campanello suona. Ti avvicini alla porta d’ingresso, la apri dolcemente, e ti sporgi verso l’esterno.
Non vedi nessuno, così, incuriosito, inizi a guardarti intorno. Lo sguardo cade ai tuoi piedi, su una scatola di cartone. Una scatola semplice, a base rettangolare, con uno stampo di cera chi tiene fermo uno spago bianco e poi una scritta: “Therapybox”.
Resti a guardarla per un po’, poi, curiosa, ti decidi a portarla dentro per scartarla. D’altronde, se qualcuno l’ha lasciata lì, il contenuto dovrà appartenerti.
Inizi a scartarla ed ecco, una tazza! – che bel pensiero! -. La scatola però è troppo grande per un oggetto solo, quindi infili di nuovo le mani al suo interno, ed ecco arrivare un vaso, poi un paio di cartoline illustrate, una rivista di design, un sottobicchiere..e tanti altri meravigliosi oggetti!
-Sembra una favola- ti dici.
-Tutto per me? Chi sarà l’artefice di questo pacchetto?-.
Nel frattempo, ti eri anche dimenticato della pioggia.
Questa non è una storia frutto della mia fantasia da sognatrice, bensì il racconto di una mattina trascorsa a tirare fuori da una scatola miriadi di oggetti accuratamente selezionati da Manuela di Design Therapy (la testimonianza è nell’unboxing che ho salvato qui!).
Design Therapy è uno spazio virtuale che racconta di case, arredamento e design. Manuela è una collega, insomma! Il suo blog è pieno di ispirazioni di cui fare tesoro se ami particolarmente il settore “home” o se hai intenzione di rinnovare o arredare da zero i tuoi spazi.
La Therapy box è stata pensata per deliziare gli occhi con una “dose di design”. Scartarla è davvero un’esperienza strepitosa. Una sensazione simile a quella che provavi da bambino quando qualcuno arrivava da te con un regalo.
Aprire la scatola diventa un percorso sensoriale. Tagliare lo spago è un po’ come una liberazione e sentire lo scricchiolio dell’imballaggio fa crescere le aspettative nei confronti del tanto ambito contenuto.
Il momento più bello è decisamente quello in cui afferriamo tra le mani uno dopo l’altro gli accessori e possiamo finalmente “sentirli” con il tatto, provarli e dargli un posto ed una funzione a in casa.
La Therapy box è una super scatola! Super, per via dell’insana quantità di meravigliosi oggetti al suo interno e per la squisita selezione di prodotti unici e particolari.
Prima di parlarvi di come e dove accaparrarvi un pacchetto del genere, vi lascio sbirciare un po’ al suo interno!
La tazza BFF ideata da CO•SE è in alluminio smaltato. Un omaggio all’amicizia, quella vera, che dura tutta la vita. La tazza BFF è già la mia preferita. Le sue dimensioni generose le permettono di contenere il mio doppio caffè mattutino!
La selezione è incentrata sulla celebrazione degli oggetti di uso comune, quelli che teniamo tra le mani ogni giorno con un umore differente. A loro è affidato l’arduo compito di facilitarci la vita con le loro funzioni, ma cosa succede se sono anche belli? Il risultato è sorprendentemente gradito. Preparare un caffè diventa una vera gioia se puoi gustarlo nella tazza che ti fa pensare alla tua best friend e la corsa verso il sottopentola, con il canovaccio avvolto tra le mani per non scottarti, è più lieve se al traguardo c’è un esagono colorato!
La vedete quella tipa che mi assomiglia? Si tratta di una cartolina di un set di due illustrata da CO•SE.
Le therapy box sono in edizione limitata. Ogni due mesi Manuela ce ne preparerà una nuova!
Svelerà il suo contenuto pezzetto per pezzetto, lasciandoci un po’ sulle spine, ma noi già sappiamo con quanta cura quegli articoli saranno selezionati. Il concept della Therapy Box gioca proprio sulla sorpresa.
Un vasetto in cartone riciclato, ideale per la semina o per il rinvaso di una talea in terra. Io ci ho piantato una baby Monstera Adansonii!
È una “coccola” per noi e per la nostra casa che possiamo concederci ogni due mesi.
Una sensazione super positiva che ci meritiamo, ogni tanto!
Nella TB trovi anche la rivista di Design Therapy: un concentrato di ispirazioni per i tuoi interni!
È possibile abbonarsi e, quindi, affidarsi del tutto al buon gusto di Manuela oppure acquistare quando si vuole la sua scatola delle meraviglie.
avrai diritto ad uno sconto del 10% sulla prima Therapy Box!
Le spedizioni sono aperte, quindi non ti resta che prenotare la tua box e scoprire gli altri 3 oggetti contenuti nella box, di cui ti ho tenuto all’oscuro in questo post!
Stai pensando di aprire un bar ed hai già in mente tutto, progetto ed arredi compresi? Oppure hai già quasi tutto pronto ma sullo stile dell’arredamento sei ancora in dubbio? Se cerchi una risposta a questa seconda domanda, ecco qualche idea utile per far sì che il tuo bar diventi un luogo di incontro confortevole e di relax…il cappuccino buono e il caffè però dovrai saperli fare tu!
Design confortevole, ma che rispecchi la tua personalità.
Il bar è senza dubbio un luogo in cui molte persone si ritrovano per rilassarsi, fare due chiacchiere prima di cominciare il lavoro, dare uno sguardo alle notizie sui giornali facendo colazione. Alcuni eleggono poi questo posto ad una sorta di oasi nel deserto, in cui staccare la spina dal tran tran quotidiano. Altri infine usano il bar per lavorare tranquilli, isolandosi da tutti. Insomma, in qualunque modo il tuo cliente concepisca il bar, è necessario che sia uno spazio arredato bene e che non comunichi sensazioni di distacco ma di accoglienza. Il design dovrà dunque essere confortevole ma non potrà prescindere dalla personalità del proprietario, altrimenti i clienti lo noterebbero. Un bar dallo stile industriale o Urban Style, ad esempio, mal si concilierebbe con un proprietario che ama l’arte provenzale, la natura e i colori pastello. Per indovinare alla perfezione l’arredo di un bar, dovrai, pertanto, seguire anche i tuoi gusti e tener conto del target a cui vuoi rivolgerti.
Nessuno dovrà sentirsi a disagio.
Nel pensare alla progettazione dell’arredamento di un bar, quindi, tutto dovrà essere studiato nei minimi dettagli affinché nessuno si senta a disagio: né il proprietario né i clienti. Prendi spunto da una tua grande passione o da un tuo hobby: ami la musica rock? Allora basa l’arredamento sul metallo, colori scuri, qualcosa di rosso, dettagli particolari e poi appendi fotografie o gigantografie di rockstar, magari qualche chitarra vintage, qualche pezzo storico, vinili, etc. Ami invece i viaggi e vorresti convertire il tuo bar ad una sorta di sala d’attesa per partire per qualche località nel mondo? Anche questo potrai farlo: basta un po’ di creatività ed affidarsi ad un team serio di professionisti, che si occupi di progettazione e di design per il tuo arredo negozio.
Scegli i materiali migliori: niente dovrà essere dozzinale.
Non commettere l’errore di ripiegare su materiali dozzinali per risparmiare sull’arredamento del tuo bar! Non scegliere la plastica, ad esempio, se vuoi che il tuo locale sia di un certo livello, a meno che non si tratti di un certo tipo di plexiglass riservato ad alcuni dettagli. Accanto ad un buon design affianca sempre materiali come il metallo, il legno, per sgabelli e tavolini, che oltre ad essere più belli sono anche decisamente più resistenti e durevoli nel tempo. Ricordati anche di personalizzare l’ambiente e di curare i particolari: tovaglie a tema, così come i menu (neanche questi in plastica, per carità!), eventualmente dei coprisedili, colori delle pareti mai banali così come l’illuminazione, e così via.
Rendi possibili più tipologie di sedute e personalizza il banco.
Per il tuo bar, infine, rendi possibili diverse tipologie di sedute: vanno bene le sedioline e i tavolini, ma molto puoi fare anche con dei divanetti ed altri tavoli più strutturati. Non dimenticare poi il banco, che dovrà essere spazioso, in un materiale estremamente resistente e ricco di offerta anche dal punto di vista del cibo e degli elettrodomestici a vista (spremiagrumi, tostapane, macchina per il caffè, etc.). Bella anche l’idea di numerose bottiglie in bella vista per i clienti, se si servono numerosi alcolici ed è un bar che vuole specializzarsi nella preparazione dei cocktail.
La Festa del papà si avvicina, e magari non avete idee sulla scelta del regalo. Ecco le nostre proposte per regali originali e di design.
Il 19 marzo cade la festa del papà, e magari non avete idee quale regalo scegliere. Ecco una selezione di oggetti di design che, oltre a essere utili, si distinguono per originalità. Dopo aver regalato al vostro babbo cravatte e profumi per anni, stupitelo con un regalo diverso dal solito.
Arredi e complementi da regalare
Tra gli arredi e i complementi che saranno sicuramente utili al vostro papà, ecco il bellissimo servomuto di Ebanisteria Meccanica. Realizzato in wenge, rovere o faggio, è caratterizzato da linee che coniugano armoniosamente tradizione e modernità. La gruccia è un modello dei primi del Novecento, reinterpretata in versione bicolore. La stecca, sempre in legno, è sorretta da un’asta in acciaio che crea un piacevole contrasto. Questo servomuto è adatto sia ad ambienti classici che moderni e il vostro papà lo apprezzerà per la sua praticità.
Per il suo angolo studio, perché non pensare ad una lampada portatile, come DINA+ di Rotaliana. Si tratta di una piccola abat-jour a luce LED, realizzata in policarbonato e alluminio. La particolarità di questa lampada è che si può installare ovunque, anche in esterno, visto che è alimentata da una batteria al litio. Inoltre, Dina+ è dotata di una presa USB per caricare dispositivi come telefono o tablet.
Se vostro padre lavora da casa, sarebbe utile regalargli una sedia da ufficio ergonomica, come Skate prodotta di Sitland. Skate è caratterizzata da uno schienale snello dalle forme sinuose e da un’ampia seduta. Grazie alla sua elevata flessibilità, si adatta ad ogni movimento del corpo, e risulta comoda anche dopo molte ore di lavoro.
Per un angolo ufficio in casa completo, invece, meglio puntare sulle proposte di Thonet, un classico. Elegante e adatto sia ad ambienti classici che moderni, la scrivania S 1200 porterà un tocco di classe nello studio o in soggiorno.
Festa del papà con gli accessori sempreverdi
Un accessorio sempre utile è senz’altro il calzascarpe. Può sembrare un regalo un po’ scontato, ma il modello Castello di Pieces of Venice, disegnato da Giulio Iacchetti è un oggetto che non passa inosservato. Comodo e maneggevole, grazie al lungo manico, è realizzato in legno di rovere di recupero. Inoltre, grazie al supporto in legno, si trasforma in una piccola scultura, che può arredare con originalità l’ingresso di casa.
Per finire, tra gli accessori che il vostro babbo apprezzerà ci sono i set di asciugamani e accappatoi di Gabel e Somma, al 100% ecosostenibili. Realizzati in Italia con filati provenienti da colture biologiche, sono caratterizzati da un alto standard qualitativo. La nuova collezione 2021 si distingue per le fantasie ispirate alle nuove tendenze, ideali per dare una sferzata di novità alla camera da letto.
Collezione Memoria by SommaCollezione Scilla by Gabel
Lavorare su una terrazza, pranzare in giardino, rilassarsi sul bordo di una piscina, Lapalma con i suoi arredi risponde al desiderio, sempre più forte, di vivere all’aperto e a contatto con la natura. Perché l’outdoor Lapalma non è uno dei mondi dell’azienda, bensì un universo che li contiene tutti: Lounge, Light office, Home, Café.
Gli arredi Lapalma escono dalle mura domestiche vestiti di materiali di ultima generazione resistenti all’acqua, ai raggi UV, alle nebbie saline, ai funghi e alle muffe, per affrontare con estrema disinvoltura tutti gli agenti atmosferici e garantire la massima durata nel tempo. Dall’acciaio inox AISI 316L – ideale anche per il settore nautico, al Fenix – resistente e morbido al tatto, proposto anche nei due nuovi colori Rosso Jaipur e Grigio Londra, dal marmo nelle varianti Carrara bianco e Marquinia nero, al cemento, sabbiato fine e trattato per resistere ad ogni agente macchiante, fino al legno iroko di provenienza certificata e a tessuti che pur della massima resistenza, regalano trame, colori e filati di sofisticata eleganza.
Attorno all’azzurro di una piscina, gli imbottiti invitano a piacevoli momenti di pausa.
sedute componibili ADD Lapalma
Ci si può accomodare sui versatili sistemi di sedute componibili disegnati da Francesco Rota: ADD, successo a livello internazionale, accompagna anche in esterno il piacere di stare insieme, regalando infinite combinazioni e nella sua variante Soft, con profilo avvolgente e cuscini generosi, offre momenti di appoggio e dolce relax, mentre le morbide forme di PLUS in ogni sua soluzione, dal pouf alla seduta al divano, si allargano per accogliere il corpo comodamente sdraiato.
sedute PLUS Lapalma
E come morbidi sassi levigati dal vento i pouf KIPU di Anderssen & Voll si alternano nelle combinazioni anche in outdoor grazie all’entusiasmante varietà di forme e colori.
pouf KIPU + tavolino bianco JAY + tavolino nero AUKI di Lapalma
Per pranzare all’aperto, in un giardino a casa o al ristorante, o lavorare in outdoor, le collezioni di tavoli Lapalma soddisfano differenti aree di gusto e necessità.
tavolo ADD T + sedie MIUNN di Lapalma
C’è il tavolo ADD T disegnato da Francesco Rota, con il suo disegno minimale, la sua radicale, elegante semplicità e la possibilità di creare differenti soluzioni. Due o più tavoli possono essere accostati mantenendo una continuità di superfici, grazie alle due gambe esterne che, l’una a fianco all’altra, sembrano fondersi in una.
Tavolo APTA e sedie MIUNN di Lapalma
C’è APTA, design Romano Marcato, che solleva con grazia il piano dalla struttura, creando un vivace contrasto tra la solidità delle basi e la leggerezza del piano. C’è AUKI, disegnato da Hee Welling, presenza insostituibile, anche in versione tavolino, in ogni ambiente outdoor. FORK, il tavolo a due altezze disegnato da Tomoya Tabuchi, che nell’essenzialità del disegno e nello slancio straordinario della base in alluminio, crea intorno a sé un concerto di energie positive. E c’è BRIO, l’eclettico tavolo a tre altezze fisse disegnato da Romano Marcato, quell’elemento in più che aggiunge una nota di spensieratezza ad ogni ambiente.
tavolino alto FORK + sgabelli MIUNN di Lapalma
Attorno ad essi tre versatili collezioni di sedute, disponibili a due altezze – sedia e sgabello.
Contraddistinta dalla cordatura che avvolge lo schienale e dall’ampia seduta quadrata ARIA, disegnata da Romano Marcato, da cinque anni accoglie il pubblico della Biennale di Venezia superando a pieni voti la prova salsedine. MIUNN, disegnata da Karri Monni, in acciaio inossidabile e scocca in Baydur, porta la sua linea sinuosa anche in esterno. Infine, SEELA, design Antti Kotilainen, con le sue basi leggerissime, la scocca in polipropilene, nei colori della roccia, del ghiaccio, della neve, e la sua linea continua che dalla seduta, di assoluto comfort e con pad intercambiabile, prosegue nello schienale avvolgente.
sedia ARIA + tavolino AUKI di Lapalmasedie SEELA + tavolo BRIO di Lapalma
Grazie all’utilizzo del legno iroko per il sedile, vanno in outdoor anche una vera e propria icona di Lapalma, lo sgabello LEM, disegnato da Shin & Tomoko Azumi – una linea continua, come in assenza di gravità, che racchiude tutte le funzioni in un disegno minimale – e l’eclettico sgabello con tavolino AARON di PIO&TITOTOSO, caratterizzato da un’anima in metallo che si sdoppia per ospitare, da un lato, un confortevole sedile e, dall’altro, un piano girevole, rivelandosi ideale nei momenti di relax, lavoro, attesa, o incontro.
sgabello LEM + tavolino FORK di Lapalmasgabello AARON di Lapalma
Versatili attori non protagonisti, i complementi si posizionano con disinvoltura tra un divano, una poltrona, o a servizio di una zona pranzo. Dal tavolino JEY di Francesco Rota, con base in cemento o marmo, lo stelo in tubolare che sostiene il piano in varie forme geometriche e la chiusura a maniglia, a YO e TOÈ di Romano Marcato. Il primo, caratterizzato da una base decentrata che permette gli accostamenti più acrobatici e garantisce stabilità al piano in varie forme geometriche, mentre il secondo, proposto in due altezze, due colori e due forme ritma il suo profilo, curvando delicatamente il tubolare quadrato che incornicia e dà forza alla struttura.
tavolini JAY Lapalma
Il paesaggio che anima il catalogo outdoor di Lapalma è un paesaggio infinito.
Sono vigneti, giardini tropicali, architetture contemporanee, piscine, angoli di mare azzurro, montagne innevate. Sono momenti della nostra quotidianità vissuti a latitudini diverse nel comfort di arredi dalle linee contemporanee.
“Casa Politeia” si basa sull’interazione della luce con differenti forme e materiali, per offrire un’esperienza di benessere unica. A firmarla è lo studio AK Praxis, che ha scelto Lapitec per realizzare l’isola cucina.
Inserita nell’omonimo quartiere residenziale di lusso, a nord del centro storico di Atene, “Casa Politeia” si sviluppa sugli ultimi due livelli di un edificio di tre piani e culmina con una copertura che offre una visuale sconfinata sul Monte Parnete e sulla verde regione Attica.
Il progetto dell’appartamento, a cura dallo studio AK Praxis, si racconta attraverso forme pure, colori chiari e spazi permeabili invasi dalla luce naturale, che entra attraverso le vetrate a tutta parete. Ogni zona della casa è articolata come in un loft: fluido e arioso, l’interior è pensato per eliminare le barriere tra indoor e outdoor e guadagnare configurazioni diverse a seconda del momento della giornata o delle stagioni. I colori scelti sono neutri e le tonalità selezionate dallo studio contemplano il bianco, il grigio chiaro, il legno di rovere, intervallati da dettagli in metallo cromato o in nero e da grandi opere d’arte contemporanea.
Nella purezza dell’organizzazione spaziale e delle cromie, spicca la zona cucina aperta sul soggiorno, nella quale si contrappongono due elementi: un tavolo da pranzo, rettangolare e in colore nero, è fronteggiato da un’isola, della medesima lunghezza e completamente bianca. Il blocco cucina conferma il linguaggio progettuale dell’abitazione e si configura come un monolite, dove il lavabo e l’induzione sono perfettamente integrati nel piano. Sormontata da un abbassamento delle stesse dimensioni con luce diffusa, l’isola presenta il top, il lavabo e i fianchi in Lapitec in nuance Bianco Artico finitura Satin: candido e monocromatico, il materiale conserva il calore e il fascino propri delle pietre naturali, garantendo allo stesso tempo prestazioni più elevate anche in chiave sostenibile. La composizione di Lapitec, una miscela di minerali 100% naturali, è infatti del tutto priva di inchiostri, resine e altri additivi tossici e permette la massima igiene e durabilità, grazie alla totale assenza di pori sulla superficie.
L’estensione del blocco cucina porta infine il Lapitec alla massima espressione: il top è infatti realizzato in un’unica lastra di oltre 3 metri di lunghezza e non presenta giunzioni sulla sua superficie, affermando ancora una volta l’attenzione al dettaglio e la scelta di linee essenziali da parte dello studio Ak Praxis.
“La luce è stata l’elemento fondamentale che ha ispirato sia il design sia la selezione dei materiali” raccontano Spyros Konstantakis e Christina Konstantaki, fondatori dello studio. “Abbiamo cercato di tracciare il viaggio della luce attraverso gli ampi affacci esterni e migliorare la trasparenza dell’ambiente, offrendo in ogni angolo un’esperienza di benessere. Abbiamo lasciato che fosse la luce ateniese a dipingere le varie aree della casa, attraverso un gioco di luci ed ombre sempre diverso durante le varie fasi del giorno e della notte”.
E proprio sul grande affaccio esterno, delineato da un perimetro verde su più altezze che richiama il profilo delle montagne all’orizzonte, si compone anche una pratica zona barbecue con piano di lavoro in Lapitec. La pietra sinterizzata, infatti, grazie alle sue caratteristiche è in grado di resistere anche in ambienti esterni senza mai subire alterazioni.
I divani letto sono quegli elementi d’arredo che semplificano la vita. Con un semplice movimento offrono riposo notturno confortevole per una notte o per tutti i giorni. Il divano letto non rappresenta infatti solo la soluzione di emergenza per ospitare comodamente gli ospiti in visita, ma è anche utile come mobile salvaspazio per camere piccole ed è una vera salvezza per ottimizzare lo sfruttamento dello spazio di un monolocale. Siccome comprare un divano letto può rappresentare una spesa significativa, prima di fare un acquisto è bene considerare che cosa si cerca dal divano letto e l’utilizzo al quale è destinato.
Scegli il divano letto adatto a te
La gamma di divani letto si è notevolmente estesa negli anni proprio per andare incontro alle diverse esigenze di chi cerca questo mobile salvaspazio. La versione classica è quella che ha la seduta e lo schienale completamente indipendenti. Il materasso che serve per dormire è contenuto all’interno. Ma le varianti disponibili che comunque in comune mantengono la facilità di conversione da divano a letto sono molte.
Il divano letto per tutti i giorni
Il divano letto non è più solo un complemento d’arredo d’emergenza. Oggi sempre più persone lo utilizzano per dormire quotidianamente. Il motivo è semplice, con un comodo divano letto è possibile sfruttare meglio lo spazio a disposizione in un piccolo appartamento o in un monolocale. In questo caso è molto importante scegliere un modello di buona qualità. Visto che deve essere sottoposto a apertura e chiusura quotidiana, gli elementi che compongono i meccanismi devono essere robusto e in grado di tollerare il continuo lavoro. Colore e materiali del rivestimento sono una questione di gusto personale, ma se si cerca un divano rapido che si dispiega rapidamente, conviene puntare sui modelli i cui cuscini restano attaccati alla struttura del divano. Attenzione allo spessore del materasso: se il divano letto viene usato per dormire regolarmente, serve un materasso adeguato, di almeno 18 cm di spessore.
Il divano letto per gli ospiti in vacanza
Il divano letto per ospitare gli amici nella casa di vacanza o per avere un posto in più dove fare dormire i parenti in visita, anche se viene utilizzato saltuariamente può necessitare di qualche attenzione in più. Per questo utilizzo sono comodi i divani letto che si aprono estraendo da sotto la seduta il materasso con la rete a doghe. Del resto, quando si deve dare ospitalità per diversi giorni, è necessario offrire un posto dove poter riposare serenamente. Questo genere di letti è comodo perché offre un’ottima seduta da chiuso ed è confortevole per la notte. La praticità di aprire il letto con un solo gesto, mantenendo i cuscini al loro posto è sempre impagabile.
Il divano letto per le emergenze
Il divano letto d’emergenza, quello che usano i figli per ospitare gli amici, è quello che viene usato per dormire solo occasionalmente. Pertanto, il materasso può avere uno spessore ridotto, anche solo 8 cm, e ripiegarsi in tre parti quando viene richiuso. Ovviamente si tratta di una soluzione di qualità inferiore, ma può garantire una notte di riposo serena anche se non con lo stesso comfort assicurato dagli altri modelli. Più o meno equivalente sono i divani letto futon, modelli essenziali ripiegati in due o tre parti, che si aprono su una struttura a doghe in legno.
Il racconto esclusivo a tre voci d’eccezione: il Direttore artistico Davide Rampello e i progettisti Carlo Ratti e Italo Rota. Nell’approfondimento un dizionario dei materiali innovativi e sostenibili della vetrina dell’Italia all’Esposizione Universale
Italian beauty: questo è il titolo dell’articolo che INTERNI, the magazine of interiors and contemporary design, rivista del Gruppo Mondadori, dedica al Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai. Sul numero di marzo in edicola da oggi, la pubblicazione in anteprima dell’architettura e dei contenuti del Padiglione.
L’Esposizione Universale, in programma dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022, sarà la prima a tenersi in un Paese dell’area ME.NA.SA., Medio Oriente, Africa Settentrionale e Asia Meridionale, un evento di importanza strategica per i temi legati alla sostenibilità, in chiave di economia circolare e di ottimizzazione delle risorse.
Expo Dubai rappresenta l’occasione di una riaffermazione dell’Italia in tutte le sue espressioni di ingegno e know how, in linea con il concetto espresso dal claim dell’atteso evento globale “Connecting minds, creating the future“ (“Connettere le menti, per creare il futuro”) che il nostro Paese declina in “La Bellezza unisce le Persone”, la bellezza italiana da sempre elemento di connessione tra popoli, talenti e ingegno, eredità culturale mediterranea e ponte verso il futuro.
In esclusiva per INTERNI, diretto da Gilda Bojardi, tre voci narranti d’eccezione – il Direttore artistico del Padiglione Italia Davide Rampello e i progettisti Carlo Ratti e Italo Rota – svelano i segreti della struttura, frutto di creatività, ricerca avanzata e innovazione sostenibile made in Italy.
All’interno dell’articolo, una Guida-Glossario dei materiali utilizzati per l’architettura e gli interni del Padiglione, elencati e descritti in ordine alfabetico, diventa uno strumento di dialogo e confronto per architetti, progettisti, designer, arredatori e naturalmente un’ispirazione per le aziende del Made in Italy.
L’iniziativa editoriale si inserisce nella media partnership tra Mondadori Media, Official Gold Sponsor del Padiglione, e il Commissariato italiano per Expo Dubai. Per rafforzare con attività culturali, editoriali ed eventi il progetto di partecipazione del nostro Paese alla prossima Esposizione Universale 2021-2022, sono infatti previste numerose attività di comunicazione del Gruppo editoriale Mondadori sia nel periodo di avvicinamento che durante il semestre espositivo.
Partecipa alla nuova edizione del concorso Covet International Awards rivolto a designer e interior designer, le iscrizioni sono aperte fino al 26 marzo. Scopri come partecipare.
Dettagli Home Decor, nella veste di media partner dell’evento, ha il piacere di proporre a professionisti e creativi un nuovo concorso dedicato al design in unione all’artigianato e alle arti figurative. Parliamo del Covet International Awardsorganizzato da Covet House e Covet Foundation, che ha aperto il bando lo scorso 15 gennaio 2021 alla ricerca di interior designer e designer del prodotto che siano capaci di modernizzare l’artigianato, valorizzarloe reinterpretarlo offrendo un nuovo ruolo all’interno del panorama artistico contemporaneo.
Questa idea non punta a sconvolgere un progetto bensì a riqualificarlo mantenendo intatta l’essenza per la quale è nato e offrendogli un nuovo ruolo al centro della scena del mondo di oggi.
Covet International Awards
Come detto il concorso è organizzato da Covet House, il noto brand portoghese specializzato nella produzione e commercializzazione di mobili e complementi d’arredo di lusso. Il gruppo, composto da ben 12 marchi tra cui Essential Home, è presente in tutto il mondo con diversi show-room e pubblica una rivista specializzata, CoverED, oltre a una guida annuale dedicata alle ultime tendenze.
Con ben 15 anni di esperienza Covet House si occupa di progetti di alto livello puntando sul valore dell’arte e della manualità che si trasmette da generazioni ed ora, dopo il successo della prima edizione del concorso è alla ricerca di VOI, nuovi talenti creativi, VOI che avete grande ispirazione e voglia di realizzare qualcosa di davvero autentico combinando l’artigianato e il lusso.
Gli ambiti per i quali proporsi sono diversi: product design per la sezione craftsmanship e mid century mentre più ampio è il campo dell’interior design, dal residenziale all’ hospitality, commerciale, home office e sostenibilità.
Oltre a proporvi con i vostri progetti, singolarmente o in team, tra le categorie sono previsti dei riconoscimenti extra come “Thinker of the Year” e “Maker of the Year” per la creazione di prodotti particolarmente meritevoli e votati da una giuria speciale.
Covet Awards vuole così trasmettere il linguaggio del design e la storia fatta di passione ed emozioni che fa da sfondo.
Chi può partecipare
Il Covet Awards è aperto a designer, interior designer, artigiani e creativi di tutto il mondo. I progetti presentati saranno valutati in base al processo di progettazione, che deve avere come punto fermo l’artigianalità. Il concetto, la creatività, l’uso dello spazio, l’impatto dei materiali sono altri criteri di cui terrà conto la giuria. I progetti devono essere completi e possono riguardare nuove costruzioni o ristrutturazioni. Ogni designer o team può presentare un solo progetto che potrà essere inserito in più categorie: Residenziale, Ospitalità, Commerciale, Design sostenibile, Home Office, Artigianato e Mid Century.
Perché partecipare
I vincitori del Covet Awards otterranno la visibilità che meritano: saranno intervistati e ogni progetto sarà pubblicato sia nella versione stampata che in quella online di CovetED Magazine e su BestInteriorDesigners.com. Tutti i progetti vincitori saranno inoltre presentati nel libro COVET INTERNATIONAL AWARDS VOL I.
Ma i vantaggi non finiscono qui, infatti un comunicato stampa con tutti i progetti vincitori sarà inviato a una banca dati internazionale con oltre 10.000 contatti nella stampa di alto livello; tutti i vincitori avranno accesso ad una strategia unica di marketing online a 360º per promuovere i loro progetti; il logo del concorso sarà disponibile per essere utilizzato per promuovere i progetti premiati; un trofeo speciale disegnato da un rinomato designer garantirà un riconoscimento internazionale. Infine, i vincitori delle categorie prodotti artigianali e mid-century avranno la possibilità di vedere realizzati i prototipi che saranno inseriti nelle collezioni di Covet House e dei marchi midcentury: Essential Home (Furniture Design) eDelightFULL(lighting design).
Come partecipare?
Partecipare al Covet International Awards è facile, basta registrarsi su www.covetawards.comentro il 26 marzo2021 per presentare il progetto.
Il letto, si sa, è il luogo di relax per eccellenza. Alti, bassi, dalle dimensioni ridotte o, al contrario, ampi e con più funzioni, in un solo materiale o in una combinazione di tessuti, legni, metalli: niente più del letto è un regno dove vige la personalità di ciascuno e dove le abitudini private del sonno devono poter essere soddisfatte in ogni momento. Le collezioni notte di Zanette, accompagnate da un’offerta di arredi a completamento e disegnate da importanti progettisti, sono concepite proprio sulla base dei principi fondanti di personalizzazione, design e versatilità.
Letto Morfeo
Nato dalla collaborazione con il designer Giuseppe Bavuso, Morfeo è molto più di un letto: è una composizione che nasce dall’unione di un letto a una struttura portante che include anche i comodini laterali. Funzionale e dalle linee precise e geometriche, con spessori calibrati e accostati tra loro, si presenta retrofinito, per permettere un posizionamento libero all’interno della stanza, e comprende anche un vano nella parte posteriore, utilizzabile come porta oggetti. Le “estensioni” della base a definizione dei comodini, che possono essere dotati di illuminazione led integrata, si armonizzano con la doppia testiera imbottita, reclinabile e rivestita in tessuto o pelle. Personalizzabile nelle finiture e negli accessori, Morfeo è proposto in quattro varianti dimensionali e può essere richiesto anche in versione contenitore.
Letto Skin
Skin è una collezione letti concepita per avere una grande flessibilità e lasciare spazio alla personalizzazione. La sua struttura, dalle linee geometriche e contemporanee e in differenti finiture, integra in corrispondenza della testiera una parte imbottita, rivestita in pelle o tessuto per il massimo comfort. La testiera può essere estesa sino a comprendere la parte dedicata ai comodini e, grazie al movimento dello schienale, è possibile raddoppiare il piano di appoggio e modificare la configurazione del letto in qualsiasi momento. In quattro varianti dimensionali, Skin è disponibile anche nella versione contenitore.
Letto Mercury
Nella collezione Mercury, il segno estetico identitario proviene dall’accostamento della struttura, con finitura laccata opaca, alle superfici imbottite. I due elementi creano un continuum estetico e funzionale, disegnando sia la base sia la testiera, con linee geometriche ed essenziali e segni in diagonale. L’imbottitura ha spessore importante e può essere rivestita in una vasta gamma di tessuti e pelli, arricchiti da cuciture tono su tono. Il letto matrimoniale Mercury è proposto in quattro varianti dimensionali e, rialzato rispetto al pavimento, regala un’immagine di grande leggerezza e contemporaneità.
Sembra semplice da dire, ma arredare casa per molti è un vero dilemma
“mi piace lo stile industrial , ma anche quello vintage” ,
“vorrei il parquet, ma amo la resina”,
“la cucina la voglio calda e accogliente ma adoro l’effetto metallico”,
Insomma,
Come fare per arredare casa e non sbagliare?
Chi mi conosce sa che per me non esistono regole, ci sono solo alcuni aspetti da considerare e consigli pratici da seguire.
Arredare casa : di cosa tener conto?
Per arredare casa, la prima cosa da fare è
1) preparare un elenco di tutti i generi che ci piacciono, proprio come fosse la lista della spesa, ed eliminare man mano quello quello che ci convince meno,
In che modo?
Prendiamo per esempio lo stile shabby, quali sono gli aspetti di questo genere che vi piacciono? Tutti? Insomma c’è qualcosa che cambiereste?
Mobili dall’ effetto “sciupato “?
Colori tenui?
E dello stile industriale? Siete convinti di volere tubi a vista, mixare ferro, cemento e legno e mattoni a vista ?
O che ne dite dello stile moderno ? Tutto liscio, lucido , definito, un po’ freddo?
Qualcuno starà pensando “ma io voglio una casa che possa mixare tutti gli stili che mi piacciono “
Niente paura,
è la conclusione a cui giungono in molti, per questo è meglio fare un elenco, eliminare ciò che non convince e poi partire con le scelte.
2)fare un secondo elenco , quello più importante , che riguarda leproprie esigenze
single ?
coppia?
famiglia numerosa?
figli grandi o piccini?
animali in casa?
smart working?
quanto tempo trascorrete in ogni stanza?
chi cucina?
zona relax?
vi piace la compagnia e siete soliti invitare parenti ?
studio, stanza degli ospiti, quali sono le esigenze oltre a quelle abituali ?
l’elencazione potrebbe essere molto lunga o brevissima ,
non tutti abbiamo uguali necessità.
Arredare casa: mix and match
Siete tra quelli che hanno deciso che lo stile della propria casa sarà un mix and match, insomma vi piace l’idea di mescolare tra vari generi?
Bene, ecco qualche consiglio :
Non esagerare
va bene mischiare , ma atteniamoci ad un paio di tendenze,
Non fare di testa propria
per quanto riviste e social possano aiutare, spesso, non essendo del mestiere, il rischio è di creare confusione, quindi,
se volete ottenere un buon risultato, affidatevi a qualcuno che ne sa più di voi in fatto di arredi, tendenze..
Fissate un budget
questo è fondamentale per capire quali materiali utilizzare e con quali finiture.
Dunque ,
lo stile mix and match, lo dice il termine stesso “mescola” più generi per crearne uno unico ed inconfondibile,
il proprio.
In questa prima parte della mia guida per arredare casa, vi darò qualche dritta sui vari generi che si possono mischiare bene tra di loro.
Mix & Match: classico e moderno
Questo tipo di stile, spesso è sinonimo di “risparmio economico”,
infatti,
per arredare casa in questo modo, vengono spesso utilizzati mobili già in uso, magari ereditati, come vecchi tavoli, madie, sedie antiche, comò d’epoca,
in sostanza mobili di cui disponiamo , che non dobbiamo comprare, ma ai quali daremo nuova vita.
Uno dei rischi di questa scelta però, è il sovraffollamento della casa,
nel senso che,
disporre di molti mobili e volerli utilizzarli tutti si può, dipende però da quanto spazio abbiamo a disposizione.
Se consideriamo una casa dalle misure “normali” (che poi la normalità non si sa mai qual’è)
allora, é meglio verificare come sistemare ogni pezzo a disposizione, per evitare di dar vita ad un ambiente confusionario e disordinato.
Fortunatamente però, chi ama questo mix tra classico e moderno ha un vantaggio rispetto ad altri generi,
Spesso infatti,
I mobili antichi, d’epoca o comunque datati, possono svolgere funzioni diverse rispetto a quelle d’origine ,
Prendiamo ad esempio un comò ,
Quante volte vi è capitato di trovarlo in una sala da pranzo come fosse una credenza per tovaglie?
e nell’ ingresso di casa? Per abbellire e per riporre sciarpe, chiavi, borse
Un baule?
A volte i baule vengono riutilizzati come tavolini davanti ad un divano,
Oppure come porta scarpe in ingresso,
insomma, come si sente dire spesso, un pezzo classico o antico , trova sempre il suo posto in casa,
Perciò,
Con un po’ di creatività ed eleganza si può creare uno stile mix & match d’effetto.
Arredare casa : vintage e pop
Appassionati degli anni ’50 e ’60?
Vi piacciono i mobili in legno vintage ma anche i colori sgargianti?
Lo stile vintage -pop è pronto per entrare nelle vostre case.
contrasti cromatici, forme “abbondanti ” che si mischiano alle linee pulite del design di altri tempi, un mix tra plastica e legno,
Sto parlando di una delle tendenze più trasgressive dell’ interiordesign,
Chi vuole adottare questo stile per la propria casa è disposto ad esagerare,
Anche in questo caso però meglio non abbondare con i pezzi di design, ne tanto meno con i colori,
Meglio focalizzarsi su pochi elementi e concentrarsi su un paio di tonalità di colore ,
evitando così l’effetto mercatino dell’ usato.
Come creare un effetto wow?
Il living è l’ambiente che più si presta alle ambientazioni,
Questo perché è il luogo del relax, degli incontri, spesso il punto focale della casa.
Per adottare questo genere potete scegliere tra divani e poltrone “formose” e colorate, abbinate a madie in legno lucido con piedi alti,
Carta da parati con decori geometrici che fanno da sfondo ad uno scrittoio in legno la cui seduta è un pouf dai colori sgargianti
in sostanza è come immaginare la casa dei nonni degli anni ’60 dai colori un po’ “spenti” rallegrata con pezzi dal design chiassoso
Occhio alle dimensioni però,
Lo stile pop è ingombrante in tanti aspetti.
Industrial e shabby chic ?
Vi piace lo stile shabby ma non vi piacciono tutte le sue sfumature?
Insomma volete uno stile consumato, non troppo romantico e un pò ruvido?
Industrial shabby è la parola d’ordine.
Per creare questo stile è necessario abbandonare un pò del romanticismo dello stile shabby,
no a fiori, merletti, e tonalità pastello ,
quello che serve per un mix perfetto ?
la mascolinità dello stile industriale per pareti e pavimenti con mattoni a vista e cemento
il tocco retrò di complementi d’arredo , con una poltrona bergère e delle ceramiche adagiate su un tavolino
tessuti naturali per cuscini e tende
ferro, tubi a vista, colori scuri che si mischiano a tonalità chiare
Arredare casa in stile etnico e ..
Quanto ci manca viaggiare? scoprire culture nuove e portare un “pezzo ” del nostro ultimo viaggio in casa?
Ecco,
lo stile etnico ci permette di essere in luoghi lontani , di mischiare la nostra cultura a quella degli altri e di immaginare di essere in posti unici in cui abbiamo lasciato una parte di noi .
Questo stile si può mischiare a qualsiasi altro genere presente in casa,
ovviamente però,
come per tutti i mix & match, deve esserci un senso ,
quindi, non basta appendere una maschera africana o metter un nargilè in vetrina.
Per far si che lo stile etnico si introduca in casa , bisogna aver passione per i colori, per il legno, per i materiali naturali in genere, per tutte le cose artigianali.
Come fare allora?
Scegliere gli elementi giusti è indispensabile,
Arredare casa con un mix in stile etnico cosa vuol dire?
Innanzitutto dire etnico è generico,
quando si parla di etnia , si parla di un gruppo di persone che hanno in comune la stessa cultura, gli stessi linguaggi, religioni, costumi,
perciò,
non è detto che ci piacciano tutti i generi e i costumi di una sola etnia,
magari amiamo l’Africa e la Cina,
o più semplicemente ci piace viaggiare e ci piace avere in casa un pezzo per ogni luogo visitato,
per questo motivo la scelta d’inserire complementi d’arredo che trovano la giusta collocazione è importante.
Il consiglio vi do , è quello di studiare bene l’involucro , la scenografia della vostra casa, ovvero le pareti,
meglio privilegiare i colori neutri e dare un tocco di etnico ad una sola parete, magari con una carta da parati che rievoca i luoghi a cui vogliamo ispirarci,
oppure con dei colori che lo caratterizzano , ma sempre e soltanto in maniera minima,
questo perché è importante che si crei armonia con tutto il resto .
Per quanto riguarda l’arredamento ci sono due strade da seguire,
la prima è quella di arredare un solo ambiente della casa in questo stile, come ad esempio una parte della zona living, la camere o il corridoio,
l’altra è quella di osare,
in fine dei conti , come vi ho detto, arredare casa con uno stile mix & match vuol dire creare un genere unico e proprio,
l’importante è che ci faccia star bene, che sia di nostro gusto e che ci faccia stare in armonia.
Nel prossimo articolo di questa” guida per arredare casa” vi darò qualche dritta su come disporre i mobili e scegliere le dimensioni .