Cromoterapia: come il colore interviene sulle caratteristiche biologiche e psicologiche naturali e come utilizzarlo nell’arredo di casa nostra.
Quest’anno più che mai, ci siamo trovati costretti a rimanere in casa per lunghi periodi e abbiamo capito quanto avere delle case sane e confortevoli sia importante per favorire il nostro benessere psico-fisico.
Oggi, in questo nuovo articolo per la rubrica “Home Therapy”, vorrei introdurre il tema della cromoterapia e dei suoi benefici sul nostro organismo: il colore interviene sulle caratteristiche biologiche e psicologiche naturali, favorendo la riduzione dello stress e la diminuzione del dolore.
I colori sono luce, i colori sono vita e nutrimento, sono una sferzata di energia e di positività anche nei momenti più bui; aiutano a migliorare le nostre facoltà aumentando le nostre potenzialità, perché influenzano notevolmente i nostri stati d’animo.
Nell’anno 2000, il neo sindaco di Tirana, Edi Rama, ereditò una città devastata dalla sporcizia e della criminalità organizzata, senza grossi budget per poter intervenire sul problema. Avendo una formazione artistica alle spalle, decise di mettere in pratica un’azione innovativa e ancora mai utilizzata: fece ritinteggiare di arancione un edificio storico della città e a questo ne seguirono molti altri.
Edi Rama credeva fermamente che i colori avessero un importante influsso sul comportamento e il tempo gli diede ragione. Questo metodo intelligente favorì la decrescita della criminalità, utilizzando mezzi molto diversi dal solito e sicuramente meno oppressivi.
Cromoterapia vs Cromofobia
In molti siamo consapevoli dell’importanza del colore e di come la cromoterapia sia in effetti un ottimo strumento per favorire la guarigione, tanto da essere oggi molto utilizzata come supporto per le terapie tradizionali.
Quando si tratta delle nostre case, però, sembriamo affetti da “cromofobia”, cioè dalla paura di utilizzare i colori preferendo quelli neutri, i colori “che non stancano”.
Questo non significa che dobbiate vivere in una casa “effetto Arlecchino”, però vi consiglio di cominciare ad accogliere il colore nelle vostre case, anche cominciando con piccoli passi.
Invece di pensare subito alle pitture, cominciate con qualche elemento, un cuscino, una decorazione, un tessile, magari del vostro colore preferito, così da sentirvi più a vostro agio e meno spaventati dal risultato finale.
Se invece vi sentite pronti a fare un cambiamento più radicale, scegliete una palette di riferimento che vi aiuti a capire quali colori si abbinano perfettamente tra loro, per evitare di avere brutte sorprese a lavori ultimati.
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Via Pinterest – mkwgraphics.com -
Scegliere la giusta palette
Quando faccio Home Therapy, dopo aver fatto un’ analisi approfondita e dettagliata del cliente, creo una palette personalizzata, che si adatti alla persona e alla sua attuale situazione psico- fisica
Di solito, quindi, evito di consigliare una palette o un colore unico per tutti. Considerando però la pesantezza e la chiusura di questo periodo, in cui siamo tutti coinvolti, consiglierei l’utilizzo di colori vivaci, freschi, che stimolino la creatività e portino allegria nelle vostre case, soprattutto se avete arredamenti o pavimenti molto scuri.
Un colore che in questo periodo eviterei di utilizzare è il blu, soprattutto nelle tonalità profonde come il blu notte e il blu oltremare. Per quanto elegante e sofisticato, stimola l’introspezione e favorisce l’isolamento, per questo è sconsigliato in caso di forte depressione.
Se avete bisogno di una consulenza colore visitate il sito www.sphomecoming.it e scrivetemi nella sezione contatti!