Materiali ecosostenibili per il design: anche una piccola scelta ha un grande impatto sull’ambiente. Scopri con me come.
Il discorso ecologia ti sta a cuore?
Quanto stai attento, nella vita di tutti i giorni, a quanto consumi e ricicli? Lo sappiamo tutti ormai, l’ecosostenibilità del nostro modo di vivere è sempre più importante.
Solamente sviluppando un senso critico possiamo ridurre l’eccesso dello stile di vita della nostra società.
Sì, perché per quanto ci sembre di essere minimalisti, c’è sempre qualche punto che potremmo sfoltire un po’.
Il design sta pian piano facendo la sua parte, sviluppando materiali sempre più green che è bene conoscere, per scelte ponderate.
Eccone qui quattro.
Materiali ecosostenibili per il design: una premessa
Qualche parola di introduzione è d’obbligo, per avere un quadro preciso del design ecosostenibile.
Cosa vuol dire design sostenibile?
Si tratta di un design che cerca di ridurre l’impatto sull’ambiente nella progettazione di prodotti industriali. Questo si può raggiungere riciclando materiali dismessi, riusando, montando, autocostruendo e utilizzando le energie rinnovabili.
Il design sostenibile ha anche diversi principi, che sono: l’utilizzo di materiali riciclabili e di energie rinnovabili, produrre oggetti resistenti e di qualità per ridurre la quantità di rifiuti, utilizzo di pochi materiali diversi nello stesso oggetto (per facilitarne lo smontaggio), pensare a processi produttivi che permettano di ridurre i consumi.
Ovviamente il design sostenibile ed i suoi principi si possono applicare a qualsiasi campo che entri in qualche modo in connessione col design. Quindi anche l’interior design e l’architettura.
Non è così raro sentire parlare di case ad impatto zero, in cui si utilizzano tecnologie moderne per sfruttare al massimo le energie rinnovabili e materiali ecocompatibili. Lo stesso si può fare nella scelta di arredi e complementi per casa, informandosi sulle opzioni possibili e agendo di conseguenza.
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Ecomalta® e Respet®: le nuove frontiere del riciclo consapevole
Hai mai sentito parlare di questi due materiali?
Molto probabilmente no, perché sono ancora poco conosciuti e diffusi nel campo dell’arredamento d’interni.
Alcuni grandi nomi del settore (come Euromobil e Novamobili) annoverano uno o entrambi i materiali per le finiture dei loro mobili.
L’ecomalta è un materiale incredibile, che non contiene calce, cemento e resine epossidiche. E’ composto al 40% da inerti che arrivano da riciclo certificato, facendo la sua parte nel mantenere la nostra società un po’ più pulita.
Quali sono i vantaggi di questo materiale? E’ traspirante, quindi lascia uscire il vapore ma non lascia entrare l’acqua, rimanendo così indeformato. E’ antistatica, ignifuga e ingeliva.
Così come il Fenix, anche l’ecomalta è estremamente flessibile ma resistente. Uno degli impieghi in la si vede maggiormente sono infatti i top della cucina con lavabo integrato. Dettaglio non da poco è che si possono creare superfici continue, senza giunzioni.
E se anche tu come me non ami particolarmente la pulizia di casa, sai cosa questo voglia dire: meno tempo da perdere nelle faccende di casa e più igiene.
Il Respet invece si ricava dal riciclo delle bottiglie di plastica. Non solo in parte: è prodotto al 100% utilizzando resina PET riciclata.
Se l’idea che sia un materiale che arriva dalla plastica ti lascia perplesso, è solo perché non sai quanti vantaggi abbia questo materiale innovativo.
E’ estremamente flessibile sia per le superfici lisce e dritte che per quelle curve e con forme particolari.
Si può avere con ogni tipo di decoro: colorato lucido o opaco, effetto legno, o con pattern che decidi tu.
Il Respet è trattato con verniciatura anti-ingiallente, per renderne il colore inalterato nel tempo. E’ resistente agli agenti chimici e all’abrasione, punti questi che lo rendono perfetto per essere scelto per la cucina, ad esempio.
Materiali ecosostenibili naturali? Il sughero ed il bambù
Non sono solo i materiali ipertecnologici ad essere amici dell’ambiente. Ci sono altri due materiali naturali al 100% che nell’ambito degli interni vengono usati davvero poco.
Sto parlando del sughero e del bambù, entrambi estremamente versatili e pratici.
Il sughero si ottiene dalla corteccia della quercia da sughero (Quercus Suber). Quindi non c’è bisogno di abbattere la pianta nel suo complesso, come nel caso del legno per arredamento
.
Si utilizza solo la corteccia esterna della pianta, per non intaccare le funzioni vitali della stessa (cosa che avverrebbe se si toccasse la corteccia interna). Tra un’estrazione e l’altra passano circa 3-10 anni e viene fatta rigorosamente a mano.
Questo è uno dei motivi che rendono il sughero un materiale amico dell’ambiente al 100%. Ma quali sono le sue caratteristiche principali?
E’ impermeabile e resistente all’umidità, dettagli questi che lo rendono perfetto sia in cucina che in bagno. E’ anche un ottimo isolante termico e acustico, così come antimuffa.
Ecco perché lo vedi spesso utilizzato come rivestimento per i pavimenti o sulle pareti.
Finiamo con il bambù: piante sempreverdi conosciute anche con il nome di Graminacee. Ovviamente quando dico bambù ti vengono in mente paesi come la Cina ed il Giappone, ma il bambù è coltivato anche in Africa, America e sempre più anche in Europa.
E per fortuna direi anche!
Ora ti spiego perché. Prima di tutto questa pianta assorbe 36 volte più anidride carbonica di una foresta tradizionale e anche a livello di prestazioni meccaniche non scherza per nulla.
Nel campo dell’arredamento e delle costruzioni la specie di bambù che si utilizza maggiormente è il Moso.
Lo sapevi che il bambù si è aggiudicato il nome di “acciaio vegetale”? Questo perché la resistenza alla tensione delle sue fibre è due volte quella dell’acciaio. La resistenza a compressione del bambù è maggiore di quella del calcestruzzo, così come la resistenza a tensione e compressione è maggiore nel bambù che nel legno.
Per cosa la puoi utilizzare in casa?
Per creare arredi su misura come comò, comodini, arredi particolari ma anche come parquet. Come ti ho già raccontato è estremamente durevole e resistente, ma è anche facile da pulire, anti-tarme e antimuffa.
Cosa vuoi di più?
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Scelte consapevoli anche nei piccoli dettagli di tutti i giorni
L’essere consapevoli dei nostri modi di vivere passa anche dalle piccole azioni di tutti i giorni.
Scegliendo ad esempio uno spazzolino in bambù, praticamente indistruttibile. Oppure cominciando ad usare i saponi solidi, che impattano davvero molto meno sul ciclo produttivo ed ambientale rispetto ai tradizionali saponi nei contenitori di plastica.
Ti propongo alcuni prodotti belissimi ed amici dell’ambiente.
Chi non ha un costante bisogno di contenitori nel quale stipare cibo o liquidi? Questi di Curated Pieces sono in bambù (con tappo ermetico) e sono in colori davvero irresistibili. Così non dovrai più usare sacchetti e contenitori usa e getta.
Sottopiatti o sottopentole in plastica o carta?
Ma no. Prediligine uno in sughero, come questo a stampa animalier, prodotto da Top Drawer, azienda che ha fatto dell’ecosostenibilità del design il suo motto.
Sempre della stessa azienda ci sono questi ombrelli richiudibili prodotti al 100% con plastica riciclata.
Le possibilità sono davvero infinite, a te la scoperta.
Piccoli gesti per grandi cambiamenti: cosa ne pensi di questi materiali ecosostenibili per il design?
Anche se compiere una sola scelta come questa ti sembra abbia un peso irrilevante, non è così.
Scegliendo materiali e prodotti come quelli di cui ti ho parlato oggi contribuisce a dare rilievo a tutte quelle realtà che davvero si stanno impegnando per cambiare un po’ la situazione e le coscienze.
Pensa che con una scelta del genere contribuisci ad avere meno rifiuti, meno produzioni devastanti per l’ambiente e di conseguenza è qualcosa in più verso una Terra più sana.
Ti sembra poco?
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