28 Novembre 2020 / / Design

Materiali ecosostenibili per il design: anche una piccola scelta ha un grande impatto sull’ambiente. Scopri con me come.


Il discorso ecologia ti sta a cuore?

Quanto stai attento, nella vita di tutti i giorni, a quanto consumi e ricicli? Lo sappiamo tutti ormai, l’ecosostenibilità del nostro modo di vivere è sempre più importante. 

Solamente sviluppando un senso critico possiamo ridurre l’eccesso dello stile di vita della nostra società.

Sì, perché per quanto ci sembre di essere minimalisti, c’è sempre qualche punto che potremmo sfoltire un po’. 

Il design sta pian piano facendo la sua parte, sviluppando materiali sempre più green che è bene conoscere, per scelte ponderate. 

Eccone qui quattro.

Materiali ecosostenibili per il design in un soggiorno con divano grigio, tappeto a righe ed erba pampa.

Materiali ecosostenibili per il design: una premessa

Qualche parola di introduzione è d’obbligo, per avere un quadro preciso del design ecosostenibile.

Cosa vuol dire design sostenibile? 

Si tratta di un design che cerca di ridurre l’impatto sull’ambiente nella progettazione di prodotti industriali. Questo si può raggiungere riciclando materiali dismessi, riusando, montando, autocostruendo e utilizzando le energie rinnovabili.

Il design sostenibile ha anche diversi principi, che sono: l’utilizzo di materiali riciclabili e di energie rinnovabili, produrre oggetti resistenti e di qualità per ridurre la quantità di rifiuti, utilizzo di pochi materiali diversi nello stesso oggetto (per facilitarne lo smontaggio), pensare a processi produttivi che permettano di ridurre i consumi. 

Ovviamente il design sostenibile ed i suoi principi si possono applicare a qualsiasi campo che entri in qualche modo in connessione col design. Quindi anche l’interior design e l’architettura. 

Non è così raro sentire parlare di case ad impatto zero, in cui si utilizzano tecnologie moderne per sfruttare al massimo le energie rinnovabili e materiali ecocompatibili. Lo stesso si può fare nella scelta di arredi e complementi per casa, informandosi sulle opzioni possibili e agendo di conseguenza.

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Ecomalta® e Respet®: le nuove frontiere del riciclo consapevole 

Hai mai sentito parlare di questi due materiali? 

Molto probabilmente no, perché sono ancora poco conosciuti e diffusi nel campo dell’arredamento d’interni. 

Alcuni grandi nomi del settore (come Euromobil e Novamobili) annoverano uno o entrambi i materiali per le finiture dei loro mobili. 

L’ecomalta è un materiale incredibile, che non contiene calce, cemento e resine epossidiche. E’ composto al 40% da inerti che arrivano da riciclo certificato, facendo la sua parte nel mantenere la nostra società un po’ più pulita. 

Quali sono i vantaggi di questo materiale? E’ traspirante, quindi lascia uscire il vapore ma non lascia entrare l’acqua, rimanendo così indeformato. E’ antistatica, ignifuga e ingeliva

Così come il Fenix, anche l’ecomalta è estremamente flessibile ma resistente. Uno degli impieghi in la si vede maggiormente sono infatti i top della cucina con lavabo integrato. Dettaglio non da poco è che si possono creare superfici continue, senza giunzioni. 

E se anche tu come me non ami particolarmente la pulizia di casa, sai cosa questo voglia dire: meno tempo da perdere nelle faccende di casa e più igiene. 

Il Respet invece si ricava dal riciclo delle bottiglie di plastica. Non solo in parte: è prodotto al 100% utilizzando resina PET riciclata.

Se l’idea che sia un materiale che arriva dalla plastica ti lascia perplesso, è solo perché non sai quanti vantaggi abbia questo materiale innovativo. 

E’ estremamente flessibile sia per le superfici lisce e dritte che per quelle curve e con forme particolari. 

Si può avere con ogni tipo di decoro: colorato lucido o opaco, effetto legno, o con pattern che decidi tu. 

Il Respet è trattato con verniciatura anti-ingiallente, per renderne il colore inalterato nel tempo. E’ resistente agli agenti chimici e all’abrasione, punti questi che lo rendono perfetto per essere scelto per la cucina, ad esempio. 

materiali ecosostenibili per il design: scala in legno con lampadari a goccia e poltrona classica

Materiali ecosostenibili naturali? Il sughero ed il bambù

Non sono solo i materiali ipertecnologici ad essere amici dell’ambiente. Ci sono altri due materiali naturali al 100% che nell’ambito degli interni vengono usati davvero poco. 

Sto parlando del sughero e del bambù, entrambi estremamente versatili e pratici. 

Il sughero si ottiene dalla corteccia della quercia da sughero (Quercus Suber). Quindi non c’è bisogno di abbattere la pianta nel suo complesso, come nel caso del legno per arredamento

Si utilizza solo la corteccia esterna della pianta, per non intaccare le funzioni vitali della stessa (cosa che avverrebbe se si toccasse la corteccia interna). Tra un’estrazione e l’altra passano circa 3-10 anni e viene fatta rigorosamente a mano. 

Questo è uno dei motivi che rendono il sughero un materiale amico dell’ambiente al 100%. Ma quali sono le sue caratteristiche principali? 

E’ impermeabile e resistente all’umidità, dettagli questi che lo rendono perfetto sia in cucina che in bagno. E’ anche un ottimo isolante termico e acustico, così come antimuffa. 

Ecco perché lo vedi spesso utilizzato come rivestimento per i pavimenti o sulle pareti. 

Finiamo con il bambù: piante sempreverdi conosciute anche con il nome di Graminacee. Ovviamente quando dico bambù ti vengono in mente paesi come la Cina ed il Giappone, ma il bambù è coltivato anche in Africa, America e sempre più anche in Europa. 

E per fortuna direi anche!

Ora ti spiego perché. Prima di tutto questa pianta assorbe 36 volte più anidride carbonica di una foresta tradizionale e anche a livello di prestazioni meccaniche non scherza per nulla. 

Nel campo dell’arredamento e delle costruzioni la specie di bambù che si utilizza maggiormente è il Moso. 

Lo sapevi che il bambù si è aggiudicato il nome di “acciaio vegetale”? Questo perché la resistenza alla tensione delle sue fibre è due volte quella dell’acciaio. La resistenza a compressione del bambù è maggiore di quella del calcestruzzo, così come la resistenza a tensione e compressione è maggiore nel bambù che nel legno. 

Per cosa la puoi utilizzare in casa? 

Per creare arredi su misura come comò, comodini, arredi particolari ma anche come parquet. Come ti ho già raccontato è estremamente durevole e resistente, ma è anche facile da pulire, anti-tarme e antimuffa.

Cosa vuoi di più? 

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Scelte consapevoli anche nei piccoli dettagli di tutti i giorni

L’essere consapevoli dei nostri modi di vivere passa anche dalle piccole azioni di tutti i giorni. 

Scegliendo ad esempio uno spazzolino in bambù, praticamente indistruttibile. Oppure cominciando ad usare i saponi solidi, che impattano davvero molto meno sul ciclo produttivo ed ambientale rispetto ai tradizionali saponi nei contenitori di plastica. 

Ti propongo alcuni prodotti belissimi ed amici dell’ambiente. 

Chi non ha un costante bisogno di contenitori nel quale stipare cibo o liquidi? Questi di Curated Pieces sono in bambù (con tappo ermetico) e sono in colori davvero irresistibili. Così non dovrai più usare sacchetti e contenitori usa e getta. 

Sottopiatti o sottopentole in plastica o carta? 

Ma no. Prediligine uno in sughero, come questo a stampa animalier, prodotto da Top Drawer, azienda che ha fatto dell’ecosostenibilità del design il suo motto

Sempre della stessa azienda ci sono questi ombrelli richiudibili prodotti al 100% con plastica riciclata. 

Le possibilità sono davvero infinite, a te la scoperta. 

Piccoli gesti per grandi cambiamenti: cosa ne pensi di questi materiali ecosostenibili per il design? 

Anche se compiere una sola scelta come questa ti sembra abbia un peso irrilevante, non è così.

Scegliendo materiali e prodotti come quelli di cui ti ho parlato oggi contribuisce a dare rilievo a tutte quelle realtà che davvero si stanno impegnando per cambiare un po’ la situazione e le coscienze. 

Pensa che con una scelta del genere contribuisci ad avere meno rifiuti, meno produzioni devastanti per l’ambiente e di conseguenza è qualcosa in più verso una Terra più sana. 

Ti sembra poco?

Pronto a diventare un esperto dell’interior design?

Rispettiamo la tua privacy.

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28 Novembre 2020 / / Idee

Una nicchia non è altro che uno spazio ricavato all’interno della parete o del muro, che spesso,

nel caso di nicchia già esistente ,

non si sa come utilizzare.

A volte infatti, viene ricavata di proposito,

altre invece , si tratta di una condizione già presente.

La nicchia si può trovare in qualsiasi ambiente della casa,

in camera, in soggiorno, nel disimpegno, in bagno, e, a seconda della sua collocazione è possibile sfruttarla in vari modi .

Ma partiamo da quelle più in voga del momento,

quelle che vengono ricavate di proposito in fase di ristrutturazione o costruzione degli spazi.

L’esempio più comune sono le nicchie della stanza da bagno, che, oltre ad abbellire l’ambiente,

lo rendono più funzionale.

Riviste di arredamento e reality in tv ci presentano stanze da bagno come fossero piccoli centri benessere,

locali dedicati al wellness di cui è impossibile non innamorarsi.

In effetti , se le nicchie vengono corredate da luci, ripiani in legno o finiture di pregio, possono rendere l’ambiente davvero elegante,

non solo , l’ordine sarà il sovrano , niente più salviette appese al muro e bagni doccia che cercano il loro posto appoggiati qua e la.

Nicchia come sfruttarla: idee e consigli

Come sfruttare una nicchia dipende non solo dalla sua posizione all’interno dell’ambiente, ma soprattutto dalla sua dimensione.

Sappiate che io sono abbastanza contraria alle nicchie aperte,

insomma ,

se si ha a disposizione uno spazio, grande o piccolo che sia , preferisco sempre riuscire a sfruttarlo chiudendolo.

Ad ogni modo ,

non sempre è possibile chiudere una nicchia e non sempre è la soluzione ottimale.

in soggiorno:

Una situazione tipica in cui spesso è facile ricavare anche involontariamente una nicchia , è la presenza di un camino in casa,

questo perché il corpo centrale del camino viene rivestito, con il cartongesso, con la pietra, con dei marmi, con delle travi,

insomma si creano delle sporgenze e dei cambi di volume tra una parete e l’altra che vanno a formare delle nicchie.

A seconda della loro misura, possono essere utilizzate come piccolo angolo relax, utilizzando dei cuscini imbottiti,

Oppure,

se si tratta di nicchie strette e alte o basse e lunghe, è possibile ricavare dei porta legna

Un altro modo per utilizzare le nicchie, è quello di creare scenografie.

La casa ,si sa, negli ultimi tempi ha assunto un valore ancora più importante per le nostre vite,

perciò,

renderla accogliente , funzionale , ma soprattutto appagante agli occhi, è diventata una priorità assoluta.

in alcuni casi addirittura , le nicchie possono prendere il posto del mobile soggiorno

anche se non è una situazione così frequente,

In altri invece,

è possibile ricavarne un angolo studio

in cucina:

Solitamente, quando si tratta di nicchie presenti in cucina, la prima parola che salta in mente è dispensa.

é così, lo spazio in casa manca sempre,

per questo motivo, elementi chiusi oppure a giorno, utili per sistemare barattoli, spezie, piatti e chi più ne ha più ne metta, è sempre ben accetto.

Non solo,

Anche in cucina, grazie ad una nicchia della giusta misura, è possibile ricavare un angolo studio .

Nicchia in camera e in corridoio

In camera si possono trovare:

  • Nicchie scenografiche, solitamente posizionate dietro la testata del letto, che possono fungere da librerie, comodini, punti luce,
  • Nicchie sfruttabili dove ricavare degli armadi

giacche e cappotti, vestaglie, la tuta per stare in casa,

tutte cose che hanno bisogno di uno posto dedicato per no restare appoggiate da qualche parte,

e lo stesso vale per il corridoio,

da una nicchia è possibile ottenere dei veri e propri ripostigli dove riporre l’aspirapolvere, lo spazzolone , i detersivi,

insomma ,

tutte quelle cose che in mancanza di un locale lavanderia o di un disimpegno, non si sa mai dove lasciare.

L’articolo Nicchia nella parete: come sfruttarla proviene da Laura Home Planner.

28 Novembre 2020 / / Interiors

Una villetta minimalista nascosta in un edificio del XVIII secolo, un tempo adibito a rimessa per carrozze. Una trasformazione firmata dall’architetto olandese Jan Evert de Brouwer.

villetta minimalista

A prima vista non si direbbe che questa elegante costruzione del XVIII secolo nasconda al suo interno una casa in stile minimalista. Eppure, appena varcata la soglia, le cornici e le modanature che decorano la facciata lasciano spazio a pavimenti in cemento e a pareti grigio chiaro.

L’edificio, un tempo destinato a rimessa per carrozze, è caratterizzato da una pianta rettangolare e si sviluppa su tre livelli, dal piano terra al sottotetto mansardato.

L’architetto Jan Evert de Brouwer, che ne ha fatto la sua abitazione, ha collocato a piano terra la zona living, con il soggiorno da un lato e cucina con zona pranzo dall’altro, mentre la zona notte è situata ai piani superiori. 

La luce protagonista

Nei paesi nordici, si sa, la luce scarseggia, e l’architettura è influenzata da questo fattore. In questo caso l’architetto è riuscito a veicolare la luce naturale nel cuore della casa, ricavando un lucernario nella parte centrale del tetto.

Da questa apertura la luce zenitale filtra fino al piano terra, grazie alle aperture nei solai, coperte da vetri antisfondamento adatti al calpestio. Attorno a questo cuore luminoso, che accoglie i pianerottoli, si sviluppa la scala.

Le ampie finestre che si aprono tutto attorno all’edificio completano l’illuminazione naturale.

Materiali naturali per una villetta minimalista

Oltre alla luce, i protagonisti di questo progetto sono i materiali, rigorosamente naturali. Come spiega Jan Evert,

“mi piace lavorare con materiali puri come legno, metallo, pietra e cemento. I colori “reali” dei materiali sono il punto di partenza dei miei progetti”.

Ecco allora che i pavimenti del piano terra sono in cemento, mentre per i piani superiori l’architetto ha scelto il legno di rovere, che richiama le travi a vista dei solai.

villetta minimalista
villetta minimalista

In cucina campeggia il marmo, mentre nei bagni protagonista assoluta è la Pietra di Vicenza di Grassi Pietre, nella variante Grigio Alpi. Un prodotto dell’eccellenza Made in Italy che l’architetto ha scelto per i rivestimenti e i pavimenti dei bagni di servizio e del bagno padronale, dove dialoga in modo squisito con i pannelli in rovere.

villetta minimalista

Uno spazio organico

Pur essendo strutturata in spazi delimitati, questa villetta minimalista è caratterizzata da una straordinaria armonia dell’insieme. Spiega infatti Jan Evert de Brouwer che

“una casa non è costituita da più parti separate, è un insieme organico in cui è importante la sinergia tra tutte queste diverse parti. Gli spazi devono essere in relazione tra loro per far sì che la casa si percepisca come un unico spazio“.

Per ottenere questo risultato, l’architetto adotta uno stile che viene replicato in tutti gli ambienti, compresi gli esterni. Ogni dettaglio è studiato alla perfezione e deve integrarsi in modo armonioso con l’insieme. La coerenza non riguarda solo lo stile, ma investe anche i materiali e l’arredo.

Arredi ridotti al minimo

Fedele alla volontà di lasciare ai volumi, alla luce e ai materiali il ruolo di primo piano, l’architetto ha scelto pochi selezionati arredi. Tavoli, sedie e sedute, letti e qualche panca costituiscono l’esiguo arredo, mentre gli armadi a muro accolgono e nascondono al tempo stesso. La cucina è formata da tre blocchi a tutta altezza, oltre che dall’isola di marmo, e lo stesso accade nelle camere e nei disimpegni.

Nessuno spazio a giorno, nessuna anta vetrata, nessuna mensola: lo spazio è pulito e lineare. Unica concessione al “superfluo”, i sontuosi tendaggi in lino che schermano le finestre. Spetta a loro, insieme ai materiali e alla luce, il compito di riscaldare l’ambiente.

Credits PH Serge Brison // Ph courtesy Grassi Pietre

28 Novembre 2020 / / Design Ur Life

Le belle case su Instagram sono davvero tante e attraverso questi home tour cerco di esplorare, trovare ispirazione e idee di design nelle case italiane che hanno un profilo Instagram.

Oggi pubblico ultimo post della rubrica Case su Instagram, e Martedì 15 Dicembre ci sarà la casa che vincerà il premio. Ma prima andiamo a visitare la casa di Francesca (il profilo Instagram si chiama @ la_colorette). Villa Carolina era un b&b per tanti anni che due anni fa è diventata la casa di Francesca. Si trova sulle prime montagne dell’Appennino modenese.

Case su Instagram
Lei mi racconta cosi la sua casa:

Mi sono innamorata subito della sua architettura: fuori la parte della struttura è ricoperta da enormi sassi di fiume e al primo piano c’è una splendida veranda (che mi godo tantissimo) e balconi ampi che corrono per quasi tutto il piano.Non abbiamo fatto grandi lavori di ristrutturazione perché la casa è in ottime condizioni.

Case su Instagram

Lei si definisce una sfrenata amante del vintage, Infatti, ha preferito mantenere pavimenti, infissi e spazi così com’erano. Con il fai da te e tanto tanto colore però ha completamente immaginato e rivisto gli spazi. Nel novembre 2018 aveva ripulito e dipinto tutto di bianco; poi ha cominciato a dipingere e a dar vita alla casa che aveva in mente.

La sua casa è dello stile eclettico e tutta personalizzata da lei. Le Porte, finestre, muri, mobili… non importa il supporto, il colore la fa da padrone. Insieme alle piante, molti dei mobili provengono dai negozi e mercatini vintage, che Francesca frequenta spesso.

Lei dice: Amo accostare stili diversi e alle volte in apparenza discordanti per creare il mio stile eclettico e personalissimo.

Home Tour

La casa è composta da due camere, un bagno, la sala e la cucina. Il progetto più lungo e importante che ha fatto Francesca è quello del pavimento della cucina. Ha completamente coperto con rasante e resina e ha dipinto a mano utilizzando uno stencil che simula una clementina. I mobili della cucina tutti dipinti da lei in colore rosa antico abbinato con il colore azzurro per il tavolo e alcuni mobili e il turchese per le piastrelle. Una happy house a tutti effetti!

Case su Instagram
Case su Instagram

Il bagno è molto piccolo ma in origine era completamente in color senape anni 70. Lei ha rinnovato il bagno schiarendo i mobili, il rivestimento ed anche il pavimento.

Case su Instagram

La parete rossa dietro al divano blu nella sala e il giallo delle finestre, crea un’atmosfera molto allegra. Il tocco finale del verde delle piante rende tutto armonioso e interessante.

Case su Instagram
Case su Instagram

In camera da letto invece, il punto focale è la parete dietro al letto decorata con la carta da parati dallo stile jungle.

Case su Instagram
Case su Instagram

Ogni angolo di questa casa colorata è un piacere per gli occhi e rispecchia perfettamente la filosofia del mio hashtag  che ho creato diversi mesi fa su Instagram #happycornerathome .

Entra a far parte della community di appassionati di architettura e interior design e usa l’ Hashtag #happycornerathome per pubblicare le foto di casa tua e le più belle verranno condivise nelle mie storie.

Rubrica case su Instagram e Home Tour in diretta sul mio Instagram

Se volete vedere l’home tour di questa casa oggi venerdì 27 Novembre alle 13:30 facciamo una diretta Instagram con Francesca.

Come ho già detto all’inizio questa è l’ultima casa della rubrica Case su Instagram, e il 15 di dicembre ci sarà un regalo per la casa che ha avuto più successo qui sul mio blog. Quindi, l’articolo più letto vincerà una lampada di design (scopri di più sulle mie storie Instagram). Il regalo è in collaborazione con Lampade.it e ha gentilmente offerto di premiare la casa vincitrice.


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