Sfogliavi una rivista e tac! Hai visto una parete colorata ed è stato subito un colpo di fulmine.
Sei corso in coloreria e hai scelto la nuance più simile. Poi, pieno di entusiasmo hai iniziato a stenderla e lì, la delusione. Non era come ti aspettavi. E adesso che si fa?
Ti è capitato, vero? Se non ti è mai accaduto sei nella rosa dei pochi fortunati che hanno scampato il pericolo di ritrovarsi in casa con una parete indesiderata.
Basta un soffio per cadere nel tranello delle nuances “cugine”, che, pur essendo simili fra loro, hanno un carattere diverso (proprio come noi!) e sono in grado di suscitare, di conseguenza, sensazioni differenti, seppur simili.
Ho sbagliato anche io, sai? Con una tinta delle rarissime pareti colorate della Casetta: quella del bagno. Alla fine del post, ti mostrerò una foto “inconfessabile” di quello che si è rivelato, una volta steso, il colore che avevamo scelto dalla palette.
Da quel momento, che ricordo ancora con terrore, ho deciso che non mi sarebbe mai più accaduto ed ho elaborato degli escamotages per andare a colpo sicuro quando mi trovo davanti alla scelta di un colore per le nostre pareti. Ho il piacere di condividerli con te, per evitarti spiacevoli inconvenienti cromatici!😳
1. ATTENZIONE ALLE MAZZETTE/TABELLE COLORI
Il mezzo più diffuso con cui le persone scelgono definitivamente il colore da portare a casa è la mazzetta, quella ruota di strisce di cartoncino ricoperte da colori organizzati per tonalità. Un oggetto meraviglioso, che però, nasconde un pericolo inaspettato!
A tal proposito, è difficile, anche per l’occhio più allenato, immaginare quale sarà l’effetto di una parete colorata, basandosi su un campione di pochi centimetri.
Scendendo nel dettaglio delle mazzette e delle tabelle colori, ho notato che può essere fatta una distinzione. Esistono campionari stampati e campionari che hanno il tassellini dei colori incollati nella tabella. Nelle prime, i colori sono semplicemente impressi sul cartoncino, le seconde invece sono frutto di un processo manuale che consiste nel ricavare i piccoli quadrati colorati da grandi fogli verniciati. Per via di questo processo, dal mio punto di vista, ritengo più “affidabili” le tabelle colori appartenenti alla seconda categoria.
Per non sbagliare, sarebbe consigliato acquistare una piccola quantità di colore da stendere sulla propria parete per sincerarsi che l’aspetto sia quello auspicato. Qualora questo non fosse possibile, scopri, di seguito, quali sono i due mezzi per approfondire la tua ricerca a partire da un catalogo o dalla mazzetta dei colori.
2. USA LE APP
Uno screenshot di un test con l’app di Jotun su una parete della Casetta
Ognuna delle aziende più famose ha la sua app, attraverso la quale puoi virtualmente colorare le pareti inserendo una foto della tua casa.
Questi mezzi tecnologici ti forniscono la possibilità di provare tutte le tinte che vuoi senza muovere un dito (o, meglio, solo muovendo l’indice sul cellulare).
Per sfruttare al meglio questa possibilità è opportuno avere una foto nitida e ben illuminata della zona della casa che contiene la parete in questione. Nella foto, è bene che tu includa, quanto più possibile anche i mobili all’interno della stanza, al fine di avere un quadro d’insieme ben chiaro. Un altro vantaggio delle app, infatti, è che puoi valutare dal digitale se ti piace come i tuoi arredi comunicano con le varie tinte.
Noterai come i colori, estesi su un muro, seppure virtuali, cambiano rispetto alla cartella dei colori di partenza. Questo perchè ti viene mostrata una porzione più estesa di quel colore, attraverso la quale riesci meglio a carpirlo.
Ti segnalo 2 app che io trovo fantastiche!
SIGMA Home Painter: se hai a che fare con i sistemi NCS o RAL, non puoi tralasciare questo tester virtuale!
La percezione del colore dallo schermo è super affidabile e chiarisce davvero le idee. Puoi colorare ambienti prestrutturati o inserire la tua foto.
Inoltre. puoi anche effettuare una ricerca per codice colore, e questo è uno dei motivi per cui amo questa app (il perchè lo capirai a fine paragrafo!)
Jotun ColourDesign: Jotun è un brand che non vende in Italia, ma il suo catalogo ha i colori e gli styling più fighi del momento, almeno per me.
Quando devo scegliere un colore mi affido sempre alle ispirazioni che le bellissime immagini di questo brand sanno darmi.
Utilizzo l’app (per accedere, ho selezionato un paese a caso tra quelli in cui Jotun vende i suoi prodotti) per selezionare il colore e poi “traduco” il codice Jotun in NCS utilizzando la tabella su questa pagina -> JOTUN LADY – NCS
TRUCCO NERD: Per cercare velocemente il nome del colore Jotun Lady, nella tabella, premo F3 sulla tastiera del pc e scrivo il nome del mio colore. In automatico il nome viene evidenziato in arancio.
Un trucchetto super furbo, lo conoscevi?
Isomma, grazie a questa app ed a questo stratagemma, posso avere accesso ai colori che bramo dal catalogo dei miei sogni, ed ottenerli anche se sono in Italia.
Queste due strategie sarebbero già sufficienti di persè, ma possiamo matematicamente evitarci sorprese cromatiche adottando un terzo accorgimento! Te lo lascio qui di seguito.
3. GUARDA LE FOTO DEI CLIENTI
Se hai scelto il colore di un brand con un profilo Instagram (come ad esempio Sikkens, Wilson&Morris, Jotun, Farrow & Ball), scandaglia meticolosamente le immagini e gli hashtag. Molte di queste aziende, infatti, a fine post scrivono il nome del colore e lo abbinano ad un hashtag. Per esempio, nel profilo di Jotun c’è questa immagine, di un super adorabile rosa. Il colore si chiama Devine e, come puoi notare, a fine post c’è l’hashtag #devine (ma puoi cercare anche #Jotundevine). Cliccando sull’hashtag si apriranno le immagini Instagram delle persone che hanno assegnato questo hashtag al loro post, e che, quindi, hanno fotografato il risultato dell’uso di questo colore nelle loro abitazioni. In questo modo puoi sbirciare nelle case dei clienti e verificare come la tinta cambia in base alla luce. Avrai, dunque, davanti una versione più realistica del colore, anche perchè non tutte le foto sono scattate da professionisti, come su catalogo.
Puoi cercare anche nei post in cui l’azienda è stata taggata per avere altre immagini “autentiche”.
Ora che hai acquisito questi tre suggerimenti, la probabilità che tu acquisti un colore sbagliato è ridotta all’osso!
Adesso posso rivelarti il motivo per cui mi sono promessa di seguire sempre questa strategia per scegliere un colore per le pareti della Casetta.
Durante la ristrutturazione, c’erano sempre mille cose da fare. Eravamo sempre di corsa tra un negozio e l’altro, destreggiandoci tra i turni di entrambi per incontrarci.
Una mattina, stavamo andando a comprare qualcosa (che non ricordo) per la casa ed eravamo, come sempre, di fretta. Il sant’uomo che ha eseguito i lavori era alle prese con la preparazione del rivestimento del bagno e ci ha dato un ultimatum per scelgiere il colore. Abbiamo, quindi, preso in mano la mazzetta e scelto la tinta che più ci rappresentava. Entrambi, contemporaneamente: un verdeblu, desaturato e rilassante. è stato amore a prima vista e non vedevo l’ora di vederlo applicato alle pareti.
Quando sono tornata a casa, prima di entrare in bagno ho visto un fascio di luce turchese, e sottolineo, turchese, che usciva dalla porta riflettendosi sul parquet. Entrando è questo lo spettacolo che mi si è presentato. Il colore in sè è molto appariscente e simpatico, ma non è nelle mie corde (se hai imparato a conoscermi, lo sai già).
Il povero sant’uomo ha ripetuto la verniciatura con un nuovo colore, che ho selezionato dopo aver redatto il mio codice anti – shock cromatico.
E a te, è mai capitata un’esperienza simile? Come hai risolto?
Hai tenuto il colore o l’hai coperto con una nuova tinta?
Se ti va, raccontamelo in un commento qui sotto!
Special thanks: conosco Jotun da tempo, ma posso attribuire gran parte della mia passione per questa azienda a Camilla di latazzinablu.com (una delle mie muse ispiratrici) che molto spesso ne parla sul suo delizioso blog.
Da quando ho scoperto Design*Sponge questo blog è stata la mia fonte principale e continua a esserlo anche ora, che ha chiuso. Con proposte di interior sempre al di fuori dall’ordinario e con quella marcia in più, che pone al centro la casa come luogo di vita. Il tour di oggi è proprio tratto da Design*Sponge: si tratta di un’abitazione eclettica, che mescola stili ed epoche differenti, e ha come base una serie di colori che trovo rassicuranti.
La casa si trova nei Paesi Bassi. I proprietari sono una coppia, Manda Collins di Moody Magpie e il marito Billy, che sono fuggiti da Amsterdam per una meta più tranquilla vicina al mare.
E’ difficile intrappolare questa abitazione in uno schema, perché racchiude più epoche, più stili, ha influssi olandesi e francesi, mescola con eleganza oggetti antichi preziosi con altri ben più economici. E’ appunto eclettica.
Da quando si sono trasferiti, Manda e Billy hanno aumetato la metratura sul retro della casa, hanno aggiunto spazio per cenare comodamente lì. Il modo in cui hanno posizionato il tavolo della cucina all’interno di questa aggiunta è inusuale: hanno spinto il tavolo sotto l’isola, dove di solito si trovano gli sgabelli da bar, estendendo il piano di lavoro e aggiungendo posti a sedere.
Come si legge in Design*Sponge {e mi è piaciuto tanto} questa coppia non cerca l’approvazione degli altri per le loro scelte “strane” o per la fusione di stili. Rimangono fedeli a un mantra secolare: “Se ti sembra giusto, fallo”. Enjoy!
DESCRIZIONE
L’esterno della casa è già un mix, richiama sia il cottege inglese sia il cottege olandese.
Nell’ingresso piastrelle originali in stile liberty
La wall gallery che ogni casa dovrebbe ospitare, realizzata con quadri costosi ed economici. La mia l’ho fatta in corridoio e ho colorato le pareti dello stesso azzurro polvere. E’ un colore calmante e raffinato, a me molto.
L’armadio svedese del soggiorno – che la coppia ha trovato su eBay – è adornato con oggetti vintage.
Lo stile eclettico è ben visibile in cucina, anche per la scelta dell’arredo: ancora quadri abbinati a cornetti di animali, le sedie industriali, la cucina moderna e, a sorpresa, anche un divano rosa. La cucina di questa famiglia rappresenta il cuore della casa. E’ il mio ideale di cucina, quel luogo dove si passa gran parte della vita. Si cucina, si mangia, si studia, e tutte le confidenze, i segreti e i segretucci di mamme e nonne, amiche varie, di solito è in cucina il luogo in cui avvengono. Per cui non mi capacito quando vedo quelle cucine simil-ospedali, bianche, asettiche, lucide, acciaiose, in cui non vien voglia né di mangiare né di cucinare.
La cucina offre una visuale meravigliosa sulla sala da pranzo. Le sedie in velluto giallo, abbinate a un antico tavolo di legno, sono indescrivibili. Peccato che Design*Sponge non ci dia qualche dettaglio, citando soltanto quella verde di Herman Miller.
Ed ecco, infine, il corridoio del piano superiore e la camera padronale che emana un’atmosfera calda grazie ai tessuti e ai colori.
Che ne pensi? Hai apprezzato questa casa?
Tutte le immagini e la storia di questa villetta le ho trovato su Design*Sponge