In occasione della Fall Design Week appena terminata Belgium is Design ha proposto uno speciale showcase di prodotti e protagonisti del design belga. Molti sono stati infatti gli eventi, moltissimi online, per mantenere viva l’attenzione sul mondo del design e per farlo vivere anche se a distanza nell’attesa di poterlo toccare con mano al più presto.
Vediamo insieme alcuni prodotti presentati in questa occasione che, come sempre, stupiscono per il loro stile e la loro originalità.
Luci di Ulle von Folador
Design Plate Planète dello studio Ulle von Folador è una lampada avvolta in un foglio di pietra naturale. La lastra di pietra, una foglia di scisto o da una foglia di marmo rosa testurizzata, presenta ondulazioni di sfumature e variazioni di materiali che creano fantasie uniche, e disponibile a sospensione o in piantana. Questo oggetto luminoso soddisfa gli amanti dei materiali nobili, sensibili agli oggetti raffinati, durevoli e autentici.
Complementi e accessori da Belgium is Design
Per Atelier Belge funzionalità, atemporalità e personalizzazione sono i valori che hanno dato la spinta nel ramo creativo. Le loro idee stravaganti vagano dalle tavole alle pareti con un tocco di vivacità espressiva di colori e materiali. Gli accessori alternativi e funzionali decorano le case con personalità. Molti elementi sono modulari e personalizzabili a seconda delle esigenze del cliente.
Lampade in legno
Art Maker è una piccola azienda che conserva il suo DNA fatto di artigiano, design e contatto diretto con i propri clienti, cari al suo creatore Yves Dejardin.
È un marchio di lampadari in legno dal design leggero e arioso e l’identità del marchio è caratterizzata da un approccio artigianale alla lavorazione, con materiali naturali e un design che offre un gioco di sfumature. I materiali sono scelti con cura così come l’attenzione dei dettagli.
Torno a parlare del prestigioso premio internazionale di design A’ Design Award & Competition, presentandovi 20 progetti vincitori nella categoria Good Industrial Design per l’edizione 2019-2020.
A’ Design Award è uno dei più importanti premi internazionali di design, organizzato da OMC Design Studios SRL, membro di ADI e ICSID, con sede a Como. Nel caso ti fossi perso il post di presentazione, puoi trovarlo a questo link: Sei un creativo? Partecipa a A’ Design Award 2020-21.
Come e perché partecipare
Se sei un creativo o un’azienda che opera nei campi dell’architettura, della grafica, del design o della moda, puoi presentare la tua candidatura al concorso. I vincitori di A’ Design Award possono accedere ad una ricca serie di servizi che includono mostre di design, partecipazione all’annuario, certificati di premi di design, trofeo del premio, partecipazione a serate di gala, inviti ad eventi di alto livello, inviti al Megastore del Design, traduzioni in lingua madre, networking aziendale, marketing del design, comunicati stampa, inserimento nel World Design Index e nel World Design Rankings, solo per citarne alcuni.
Iscriversi è semplice, basta cliccare su questo link:
Importante: la data limite per le iscrizioni è il 28 febbraio 2021!
Al momento dell’iscrizione, avete la possibilità di scegliere fra più di 100 categorie, tra le quali Good Industrial Design Award, Good Architecture Design Award, Good Product Design Award, Good Communication Design Award, Good Service Design Award, Good Fashion Design Award.
Per consultare la lista delle categorie clicca qui: category listing.
20 progetti vincitori nella categoria Good Industrial Design
Oggi vi presento una mia selezione di 20 progetti, vincitori per l’edizione 2019-2020 nella super categoria Good Industrial Design Award, che comprende ben 20 categorie, tra le quali: Furniture, decorative items and Homeware, Lighting, Bathroom furniture and sanitary ware design, Home appliances, Street furniture, solo per citarne alcune.
Sotto ogni immagine trovate il link alla scheda del progetto. Vi consiglio di cliccarci sopra, scoprirete quanto sono geniali e innovative queste proposte, e conoscerete più da vicino il designer o l’azienda che le ha create.
Per la categoria Furniture, Decorative Items and Homeware Design:
Per la categoria Lighting Products and Projects Design:
Per la categoria Art Materials, Stationery Supplies and Gift Items Design:
Per la categoria Bathroom Furniture and Sanitary Ware Design:
Per la categoria Digital and Electronic Devices Design:
Per la categoria Home Appliances Design:
Per la categoria Street Furniture Design Category:
Vi ricordo ancora una volta che potete iscrivervi entro il 28 febbraio 2021, registrandovi a questo link:
Ormai lo scatto è diventato virale, letteralmente. Chi può dire di non essersi scattato una foto davanti allo specchio? O semplicemente un selfie in un locale, in una via, o per controllarsi il trucco. Insomma, il selfie è diventato un metro di misurazione, un modo di comunicare, uno strumento per apparire – meglio se alla perfezione.
Alessandra Baldereschiha deciso di chiamare così la sua nuova linea di specchi, esattamente Selfie, e la simbologia di questo modo di fotografare contemporaneo si riflette, in tutti i sensi, nella vita di tutti i giorni e in questo caso anche nel suo nuovo progetto.
La collezione che Alessandra Baldereschi ha realizzato per Mogg segue lo stile anticonformista del marchio e proprio per questo si caratterizza da dettagli ricercati e contemporanei.
Per identificare Selfie enfatizza la dimensione illusoria dello specchio e moltiplica la realtà attraverso una serie di mani posizionate sul bordo degli specchi creando differenti configurazioni.
Le mani fanno da sostegno, come fisicamente accade con i nostri smartphone, e per gli specchi a parete diventano decorazione ai lati delle strutture tonde, rettangolari, ovali e quadrate.
Ampia quindi la scelta per forme e dimensioni degli specchi da posizionare all’ingresso, sopra ad una madia, oppure in camera con una buona luce, mi raccomando, altrimenti che Selfie sarebbe?
Prima di uscire di casa allora, fate un Selfie davanti allo specchio, questa volta firmato Alessandra Baldereschi.
Il nuovo progetto firmato Italia and Partners reinterpreta gli spazi di un appartamento in un palazzo d’epoca, al primo piano nobile di un edificio di fine Ottocento nel cuore di Torino, e lo trasforma in una dimora calda, accogliente e contemporanea.
Caratterizzato da bellissimi soffitti a volta, alti quasi 4 metri, l’appartamento si trovava in condizioni estremamente precarie, poiché giaceva in stato d’abbandono da circa quarant’anni. Il progetto di ristrutturazione è intervenuto in modo deciso sul layout interno, compatibilmente con la presenza di diversi muri portanti e vincoli strutturali, riuscendo tuttavia a ridistribuire gli spazi in modo decisamente più razionale, rendendoli più adatti allo stile di vita contemporaneo.
Ad esempio la cucina, che nel layout originale si trovava dove ora è stato collocato uno dei due bagni, è stata spostata in una posizione più comoda rispetto al soggiorno, rendendola più fruibile in un piacevole dialogo con la zona living.
Il corridoio originario era totalmente buio: l’intervento dell’architetto lo ha reso invece completamente aperto, in corrispondenza della cucina e del soggiorno, attraverso alcuni tagli appositamente realizzati. Una di queste aperture è stata creata per accedere alla cucina, attraverso una porta di Rimadesio in vetro fumé. In questo modo si è riusciti a dare luce al disimpegno e ad aprire la vista sulla cucina, creando inoltre un gioco simmetrico con il biocamino fatto realizzare su misura da Biofireplace, che risulta così in posizione centrale e diventa punto di attrazione, particolarmente piacevole in inverno.
Dall’ingresso, sulla sinistra si trova la sala da pranzo, caratterizzata da un tavolo in marmo calacatta, di Bonaldo, realizzato anche questo su misura e con un tocco particolare, dato dalle gambe verniciate in un particolare punto di grigio antracite. Il tavolo è completato da poltroncine Bahia in un piacevole velluto color rosa polvere.
“Abbiamo voluto lavorare, in questo progetto, su colori pastello molto tenui”, afferma l’architetto Matteo Italia, “giocando sulle tonalità del rosa chiaro e dell’azzurro carta da zucchero, che abbiamo voluto poi riprendere anche nella carta da parati per la sala da pranzo: ne abbiamo scelta una di Hermés molto bella, di nuovo con toni tra il carta da zucchero e il blu, che caratterizzano con un bel tocco cromatico un ambiente per il resto molto minimal. Abbiamo voluto mantenere un ambiente molto elegante e raffinato, ma che avesse anche un interessante elemento di colore.”
Sopra al tavolo spiccano le luci di Tom Dixon, coordinate con le appliques, mentre le altre luci della casa sono tutte iGuzzini, con la sola eccezione della sospensione Zero Round di Panzeri collocata all’ingresso.
Per il soggiorno, che dialoga con la sala da pranzo, sono stati scelti divani in un tono neutro, a contrasto con la poltroncina in carta da zucchero, vivacizzati da un gioco di cuscini in colori pastello e dall’accostamento di un tavolino laccato in colore un po’ più scuro, in un gioco costante tra tinte pastello e abbinamenti tra i materiali. Le soluzioni cromatiche sono enfatizzate dalla scelta della pavimentazione, un caldo rovere posato a spina, che si ritrova in tutti gli ambienti della casa.
Un elemento molto prezioso di questa casa sono gli stupendi vetri cattedrale, originari dell’epoca, per i quali sono state scelte tende leggere, di Dedar, che permettono di mantenere gli ambienti molto luminosi e valorizzano il gioco di colori delle vetrate.
Un altro fulcro del progetto di ristrutturazione è la cucina, caratterizzata da colonne a scomparsa e dall’elemento geometrico della grande penisola centrale, intorno alla quale può comodamente riunirsi tutta la famiglia. Sulla sinistra, una grande libreria di Modulnova a tutta parete sottolinea per contrasto i vetri cattedrale.
La parte notte, composta da tre camere da letto, uno studio, due bagni e una lavanderia, oltre alla cabina armadio, è del tutto separata dalla parte giorno.
Per uno dei due bagni è stato scelto, per le pareti, un rivestimento di Mutina vintage e decò al tempo stesso, che ricorda le ceramiche di un tempo, con i tipici decori floreali, mentre il pavimento è in rovere come il resto della casa.
Nel secondo bagno si è invece usato il marmo calacatta, in lastre di grande formato, abbinato a mobili in legno canaletto scuro verniciato, realizzati sempre su misura. Si ritrovano qui i tagli di luce tipici dello stile dello studio, incorniciati dalla consueta gola nera, adottati anche nel corridoio. Per entrambi i bagni sono state scelte rubinetterie Fantini.
Per la camera da letto principale, anch’essa dotata di cabina armadio, è stato ripreso il rosa tenue già usato nella zona giorno, mentre per il resto la zona notte è stata lasciata neutra, a parte il tocco personale dato dal velluto che riveste il letto.
Per mantenere il più possibile il carattere della casa d’epoca, si sono mantenute le porte originali, dopo averle spostate e restaurate. Per le altre porte, alte fino a 2,5 metri, si sono scelte soluzioni a scomparsa, in modo da non creare sovrapposizione di stile con le originali e mantenere una situazione d’insieme estremamente elegante.
Chi non ha mai sognato di tornare a casa nelle fredde serate e accendere il camino? Grazie ai caminetti ecologici di nuova generazione puoi portare la magia del fuoco in ogni ambiente migliorando il comfort domestico.
Il 2020 lascerà dietro di sé esigenze abitative del tutto nuove, unite a un interesse crescente per la tutela ambientale.
La casa oggi viene necessariamente ripensata, per essere più funzionale e confortevole nella quotidianità, ma anche in grado di rispondere alle esigenze di chi la abita. È diventata il luogo in cui trascorrere il tempo in modo piacevole, rilassato, all’interno di spazi pratici ma allo stesso tempo belli, che mettano il buonumore.
Questa ricerca di benessere è facilmente attuabile, grazie a piccoli cambiamenti frutto di scelte consapevoli, in grado quindi di ripercuotersi virtuosamente nelle azioni quotidiane. Per offrire un tocco in più, in grado di fare la differenza, è possibile scegliere un caminetto ecologico di nuova generazione.
I caminetti ecologici di maisonFire
A bioetanolo o elettrico ad acqua, il focolare sostenibile senza canna fumaria permette di portare con estrema semplicità la magia del fuoco in ogni ambiente. Non sono necessari permessi, interventi di muratura, manutenzione e pulizia. Queste soluzioni garantiscono inoltre la massima libertà d’impiego e quindi d’arredo. Possono essere collocati a contatto con superfici delicate, come il legno (nel caso degli elettrici ad acqua), cartongesso, marmo o in prossimità della tv. Si possono appendere alle pareti come quadri, poggiare sui mobili o per terra, oppure in apposite nicchie create nelle pareti.
I biocamini in particolare utilizzano un alcool naturale di origine vegetale, la cui combustione genera unicamente calore, anidride carbonica e vapore acqueo, come il nostro respiro.
Le versioni elettriche ad acqua, invece, sono in grado di riprodurre in modo incredibilmente realistico la legna che arde e l’effetto fumo, mediante una tecnologia a ultrasuoni brevettata, vapore acqueo e luci colorate. Il fuoco che nasce dall’acqua è la massima espressione di un focolare che rispetta l’ambiente e offre una totale sicurezza d’impiego.
maisonFire da anni si impegna a portare nelle case e negli hotel più esclusivi, di oltre 20 paesi nel mondo, la bellezza del focolare ecologico, grazie a soluzioni senza canna fumaria dal design elegante e che sappia rispondere a qualsiasi gusto di arredo.
I caminetti ecologici di maisonFire permettono un restyling degli ambienti, in pochi semplici passaggi, con un risultato finale sorprendente, per creare atmosfere di benessere e comfort, senza tralasciare la salute del pianeta.
Rientrare a casa, nelle fredde serate autunnali e poter godere in pochi secondi, senza alcuna fatica, della magia del focolare, leggere un libro, guardare la tv o semplicemente chiacchierare accompagnati dal crepitio della legna che arde, offre un’immediata sensazione di relax, di calore familiare, come lo definiscono i danesi, popolo tra i più felici al mondo, “hygge”.
Ritmonio per La Casa delle Acciughe: un appartamento nel centro storico di La Spezia completamente rimodernato e trasformato in guest house.
L’appartamento si trova in un edificio tipico costruito negli anni 60. L’obiettivo del progetto è stato quello di creare tre camere da letto con bagno privato, moderne e flessibili, destinate all’attività turistico – ricettiva.
La definizione del concept è partita dal recupero del pavimento originale in graniglia verde presente in tutto l’appartamento, che ha portato a delle scelte progettuali che potessero armonizzarsi con lo stesso, grazie all’utilizzo di materiali semplici come alcuni elementi di servizio in legno finitura rovere miele, dettagli in marmo di carrara e metallo laccato bianco.
Le porte dei bagni sono state riprodotte ispirandosi a quelle originali con telaio bianco e specchiatura centrale in vetro retinato rivisitate in chiave moderna. L’ingresso, come nell’impianto originario, svolge la funzione di spazio distributivo centrale tra le tre camere da letto. Le camere sono di ampia metratura, molto luminose grazie all’ampia superficie finestrata e tutte servite da un ampio balcone che affaccia sulla città.
Altro elemento distintivo del progetto sono i bagni, caratterizzati dal rivestimento con piastrelle bianche rettangolari posate creando un disegno geometrico. I sanitari e la rubinetteria minimale sono stati decisi per enfatizzare la modernità del contesto.
Scelta vincente quella della serie Diametro35 di Ritmonio, un classico in grado di rinnovarsi costantemente, per offrire all’ambiente bagno comfort, carattere e uno stile all’avanguardia, rispecchiando appieno le esigenze dell’hospitality contemporanea. Geometrie armoniose e design di tendenza sono le caratteristiche distintive delle serie, che si uniscono a ergonomia e maggiore comodità di utilizzo: in questo modo, gli ospiti potranno godere di una nuova esperienza estetica e funzionale dello spazio dedicato al benessere.
Quando ci si trova a dover arredare casa si cerca di creare un ambiente il più possibile accogliente e gradevole, che consenta di sfruttare al meglio gli spazi e che soddisfi il proprio senso estetico. Una volta centrato l’obiettivo, si tende a voler ad ogni costo mantenere l’effetto, anche quando si aggiungono o sostituiscono mobili e complementi d’arredo, che vanno scelti e posizionati con cura affinchè si possano integrare con lo stile del resto dell’abitazione.
Questa accortezza vale anche in caso si decida di installare un montascale, strumento utile per affrontare eventuali difficoltà riscontrate nel percorrere quotidianamente le scale domestiche, magari per acciacchi dovuti all’età.
Invece di limitare la propria libertà di movimento, un montascale affidabile e dalla tecnologia avanzata è infatti una soluzione efficace, che abbatte le barriere architettoniche restituendo autonomia e gioia di vivere e fare.
L’idea diffusa a questo proposito è che il montascale sia un apparecchio brutto ed ingombrante, che va a rovinare la bellezza e l’armonia degli ambienti, ma la realtà è ben diversa, soprattutto se ci si affida ad uno dei leader del settore in Italia come Handicare, che vanta lunga esperienza ed un catalogo ricco di opzioni per tutti i gusti.
Questa azienda rende infatti semplice la scelta di un montascale che vada pienamente incontro alle esigenze del cliente, non solo dal punto di vista funzionale e strutturale, ma anche da quello estetico, offrendo la possibilità di individuare il modello migliore attraverso una specifica consulenza, un sopralluogo gratuito e l’elaborazione di un accurato progetto con disegno 3D, per visionare il prodotto e le sue caratteristiche in maniera molto realistica, all’interno del contesto abitativo.
Si può così realizzare in tutta semplicità un vero e proprio montascale su misura, individuando dimensioni, finiture e rivestimenti della poltroncina che ben si accordino con la struttura delle scale e lo stile e le tinte predominanti dell’arredo domestico. Si ottiene un montascale elegante, dalle linee raffinate e dal funzionamento silenzioso e discreto, che rappresenta un aiuto concreto per la mobilità quotidiana ed un valore aggiunto per la casa, sia a livello pratico che estetico.
Un prodotto di alta qualità, che garantisce i più alti standard di sicurezza grazie per esempio a cinture fascianti, pedanina automatizzata, blocco automatico in caso di ostacolo e batterie di emergenza, utili in occasione di interruzione di elettricità.
Rendere la propria casa pienamente agibile e comoda non è più in conflitto con il desiderio di godere di un ambiente bello e curato grazie ad un montascale di nuova generazione, che gode inoltre di significative detrazioni fiscali proprio per l’importante ruolo sociale svolto nel supportare persone con difficoltà di deambulazione a riconquistare tutta la loro indipendenza.
Non resta quindi che cogliere l’opportunità di aggiornare la propria casa e semplificare la vita e gli spostamenti attraverso un montascale personalizzato, definito in ogni dettaglio per essere realmente funzionale e di gradevole aspetto.
E’ uno dei dubbi che hanno spesso i miei clienti : come abbinare tavolo e sedie
Molti pensano che sia più facile scegliere la cucina,
ed in effetti a volte è così.
Per quanto mi riguarda le sedie devono essere:
belle
comode
pratiche da spostare
Partendo dal fatto che bello e comodo è soggettivo ,
con questo post proverò a darvi qualche consiglio per creare una zona pranzo che sia d’effetto.
come abbinare tavolo e sedie : i miei consigli
MIX & MATCH:
Questa soluzione è perfetta quando il tavolo da abbinare è semplice ,
per renderlopeculiare basterà un mix di sedie
come?
gialle, rosse, in plastica, in legno
insomma una miscela di materiali e colori che non segue regole
In questo modo si crea uno stile unico nel suo genere
NEW CLASSIC: per chi ama il passato e lo vuole rivisitare in chiave moderna , il dettaglio perfetto è un tavolo in legno abbinato a delle sedie in plastica
Il tavolo e le sedie sono protagonisti,
è un abbinamento che non passa inosservato
A PROVA DI DESIGN: chi ama le icone del design non può fare a meno di renderle proprie e sfoggiarle
In questo caso la scelta di sedie rosso lucide come Panton Chair, Verner Panton per Vitra rende l’ambiente elegante , un contrasto d’effetto con il tavolo in legno e il muro in pietra
A TINTA UNITA PER NON SBAGLIARE: Per chi in casa non se la sente di osare con forme e colori, come abbinare tavolo e sedie? Con un tono su tono
per non sbagliare basta scegliere il colore protagonista.
A TUTTO TONDO: Chi mi conosce sa della mia preferenza per il tavolo rotondo
elegante, semplice, versatile
non ci sono regole per abbinarci le sedie ,
poltroncine o sedie in legno? plastica o tessuto , io preferisco un abbinamento a tutto tondo, sedie che seguono la sua forma .
il consiglio in più?
concentrarsi sui dettagli può aiutare nella scelta ,
escludi i materiali e i colori che non ti piacciono e che centrano poco con il tuo stile, punta su una sedia alta o su un effetto poltroncina per dare più eleganza,
pensa a chi utilizzerà le sedie :
se ci sono bambini piccoli ok a eco pelle, eco cuoio o polipropilene, facili da pulire.
Un design sostenibile è l’atto finale di tutte quelle attività volte a migliorare l’impatto sull’ambiente. Deve essere in armonia con la natura minimizzandone l’impatto negativo, e caratterizzato da prodotti di qualità capaci di durare nel tempo, sia a livello di stile, sia a livello di performance, ponendo in primo piano la salute e il comfort delle persone.
Questa la filosofia perseguita da Pedrali che presenta le sue prime collezioni completamente realizzate in materiale plastico riciclato: una vera rivoluzione in grado di consentire all’azienda 100% Made in Italy di raggiungere un altro importante traguardo nel suo percorso a supporto della sostenibilità ambientale.
Un nuovo materiale composto per il 50% da scarto di materiale plastico post consumo e per il 50% da scarto di materiale plastico industriale.
Gli scarti di materiale plastico post consumo derivano da bottiglie in plastica o imballaggi alimentari, e sono il frutto di una corretta raccolta differenziata porta a porta. Quelli industriali provengono invece dalle lavorazioni industriali e rappresentano un tema già perseguito da Pedrali che, da sempre, reinserisce nel processo produttivo parte degli scarti interni delle proprie fabbriche. La componente industriale del nuovo materiale 100% riciclato proviene da scarti di materie plastiche, dai contenitori, dai film plastici.
Il 50% di scarti post consumo rappresenta il limite massimo che permette a questo materiale di garantire al prodotto alti standard qualitativi in termini di resistenza e durabilità.
I prodotti realizzati in questo nuovo materiale sostenibile hanno in comune il caratteristico colore grigio, una colorazione neutra scelta per rendere omogenee e celare le tradizionali imperfezioni proprie di un materiale riciclato. Si chiamano “recycled grey” e sono contrassegnati da una tampografia che riporta l’indicazione “100% recycled”, ad indicarne la connotazione spiccatamente “eco-friendly”.
Remind Recycled grey
Pedrali presenta quindi Remind “recycled grey”, disegnata da Eugeni Quitllet, una delle due novità in questo nuovo materiale. Riprendendo la memoria delle curve morbide e sinuose delle sedie in legno della seconda metà del XIX Secolo e reinterpretandole in modo completamente innovativo, Remind si caratterizza per una forma sensuale e romantica che riporta alla mente qualcosa di mai visto prima. Una monoblocco realizzata in polipropilene stampato a iniezione la cui seduta e schienale si caratterizzano per una texture traspirante che contribuisce a renderla ariosa e ancor più leggera, oltre che confortevole e avvolgente. Una sedia funzionale e versatile dalle dimensioni contenute in cui l’armonia delle linee e la leggerezza del materiale, combinate ad una forte resistenza, la rendono particolarmente adatta sia a contesti outdoor, sia a spazi indoor.
Babila XL collezione Recycled grey
Odo Fioravanti disegna invece Babila XL, disponibile anche in “recycled grey”. In Babila XL, ultima nata della famiglia Babila, l’alternanza di linee più razionali e rettilinee a linee curve crea un collegamento tra il mondo artificiale dei prodotti industriali e quello più naturale e morbido dei corpi umani. La poltroncina Babila XL ha una scocca stampata in polipropilene che si connota per le dimensioni ampie della seduta e del bracciolo. L’obiettivo è quello di offrire un comfort generoso di seduta.
Già in fase di progettazione, i designer pensano a prodotti in grado di soddisfare i criteri di comfort e avvolgenza, ma ottimizzando le risorse.
La nuova Babila XL “recycled grey” è un prodotto 100% “green” perché, oltre ad avere una scocca realizzata interamente in plastica riciclata, può essere dotata di gambe in legno.
Pedrali wood division a Manzano – fotografo F. Romano
Al fine di proseguire il percorso aziendale a supporto della sostenibilità ambientale, i prodotti Pedrali realizzati in legno sono certificati FSC C114358. A partire dal 2018 inoltre, per le collezioni in legno, vengono utilizzate vernici a base acqua composte per lo più da resine di origine vegetale.
In occasione della Milano Design City, nella cornice dell’esclusivo Concept Store di Corso Sempione, viene presentato Princype, il nuovo progetto immobiliare su iniziativa di Fondo Leone gestito da Dea Capital Real Estate SGR, con advisor RedBrick Investment Group, che vede la collaborazione di tre delle firme più prestigiose nel panorama milanese: Studio Marco Piva che ha realizzato il progetto architettonico e di interior design, Abitare Co. in qualità di broker agency eMilano Contract District, la design platform partner del progetto per i prodotti e i servizi legati all’home design che ha realizzato anche il concept dell’esclusivo store di Corso Sempione, pensato per poter vivere in anteprima l’esperienza della futura casa.
L’esclusivo complesso residenziale, ubicato in via Principe Eugenio, cattura subito l’attenzione per il suo fascino iconico, che inaugura una nuova era dell’abitare a Milano. L’architettura dell’edificio, con le grandi terrazze verdi poste ai vari livelli che digradano verso la corte interna, contribuiscono a sottolineare ulteriormente la leggerezza della composizione, regalandole slancio e rievocando la tradizione di eleganza e stile caratteristica delle residenze storiche milanesi.
“Il complesso residenziale Princype rappresenta un nuovo episodio di architettura urbana sostenibile, in un’area strategica della città di Milano” – racconta Marco Piva. “Un progetto che nasce con lo scopo di sanare dopo anni di abbandono un vasto vuoto urbano, attraverso la creazione di un complesso residenziale di grande pregio, caratterizzato da un concept abitativo inedito, che trae ispirazione dalla consolidata esperienza dello Studio Marco Piva nell’ambito dell’hotellerie e dei servizi ad esso connessi, per tradursi in un lifestyle residenziale innovativo, dinamico e altamente funzionale. La cura dei dettagli, con una particolare ricerca dei materiali per la facciata dell’edificio e per gli interni, richiama il lavoro che lo Studio Marco Piva sviluppa da anni: una continua ricerca formale, funzionale ed emozionale, che mira a creare nuovi riferimenti di eccellenza tecnica, senza mai perdere di vista la dimensione umana del progetto.”
Il progetto d’interior degli appartamenti prevede l’inclusione di alcuni dei migliori brand di interior design e di home fit-out (tra gli altri Ernestomeda, Lema, Gessi, Cesana, Lualdi) che enfatizzano ulteriormente l’eleganza e lo charme che contraddistinguono il progetto.
Grande cura dei dettagli, eccezionali amenities dedicate al condominio a fianco di un’attenta e precisa progettazione degli spaziinterni favoriscono il benessere psico-fisico dei futuri abitanti.
Milano Contract District, grazie al servizio interno di Store-development, ha anche studiato e realizzato l’esclusivo Info-Point che consente ad ogni acquirente di vivere in anteprima l’esperienza della futura casa compiendo un percorso emozionale che inizia al suo interno e prosegue poi, su invito, nello showroom privato di Milano Contract District.
Per maggiori informazioni:
Abitare Co | Tel. +39- 02 48.95.84.16 – 02 48.95.86.82