25 Ottobre 2020 / / Interiors

Armadio battente o armadio scorrevole?

Per qualcuno è un vero dilemma:

  • Qual’ è il più capiente?
  • Il più conveniente?
  • Quello più robusto?

Queste sono solo alcune delle tante domande che mi fanno i miei clienti,

Per rispondere a tutte , li metterò a confronto svelando i pro e i contro di entrambi.

Armadio battente o armadio scorrevole? :

  • CAPIENZA

A parità di dimensione la capienza è la stessa,

insomma, se si tratta di un armadio L270 cm 6 ante battente, la sua capienza sarà tale e quale a quella di un armadio 3 ante scorrevoli da 90 cm o due ante scorrevoli da 137cm per intenderci,

il numero delle ante non fa differenza in termini di capienza se la misura finale è la stessa.

E’ importante però precisare che se ad esempio la misura della parete dove andrà inserito l’armadio è L295cm, sarà più semplice riempire l’intero spazio progettando un armadio battente ,

questo perché il battente ha più dimensioni disponibili rispetto a quelle scorrevoli,

inoltre,

esistono delle tipologie di moduli come l’angolare, il terminale, l’angolo cabina,

che l’armadio scorrevole invece non ha.

  • CONVENIENZA

In fin dei conti è una delle cose di cui tener conto qual’ è il più costoso?

Se confronto due armadi fatti con le stesse finiture per ante e struttura e con gli stessi accessori interni, costa meno quello battente.

  • RESISTENZA

Sfatiamo il falso mito che l’armadio scorrevole è meno robusto di quello battente a causa delle ante che si possono scarrellare dai binari,

forse una volta era così,

ma stiamo parlando di una vita fa,

un periodo in cui l’armadio scorrevole non era tanto apprezzato e richiesto come oggi, in cui le aziende probabilmente non avevano ancora perfezionato alcuni aspetti tecnici.

  • PROBLEMI DI SPAZIO

Spesso,

se la profondità della camera è ridotta, la tendenza è quella di scegliere l’armadio con anta scorrevole, questo perché quando lo si apre non ingombra altro spazio,

ed in effetti è così,

ma è bene fare delle precisazioni:

l’armadio scorrevole quando è chiuso è più profondo di quello battente,

la sua profondità totale , che solitamente è intorno ai 65/ 67 cm, è determinata dalla somma della struttura più lo spessore delle ante,

mentre, l’armadio battente chiuso è solitamente profondo 60 cm .

battente o scorrevole? ecco qualche consiglio:

  • Se soffrite di allergia meglio il battente,

una volta chiuse le ante, grazie ai para polvere, difficilmente entrerà lo sporco,

le ante scorrevoli invece,

a causa della loro sporgenza, fanno filtrare sempre un pò di polvere

  • se puntate all’estetica, l’armadio scorrevole ha più possibilità di creare effetti scenografici,

grazie alla componibilità dei pannelli di cui è formata l’anta

  • se state cercando un armadio che possa riempire ogni centimetro dello spazio in altezza e larghezza e che non ha vincoli di progettazione ,

scegliete un armadio battente

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L’articolo Armadio battente o armadio scorrevole? proviene da Laura Home Planner.

24 Ottobre 2020 / / Architettura

Un laboratorio diventa un loft abitabile vicino Parigi

Oggi ti portiamo nella casa dell’architetto francese Marion Tixier. La casa ti affascinerà sicuramente, grazie ai soffitti alti, alla luce naturale e agli interni dal design moderno in stile nordico contemporaneo, con tonalità chiare e neutre.

Per gli architetti gli ex spazi industriali o artigianali sono sempre un’opportunità per dare forma ad una casa da zero. E’ quello che è successo all’architetto Marion Tixier che nei dintorni di Parigi ha creato il suo loft da sogno per sé e suo marito. L’edificio si trova a La Garenne-Colombes, un tranquillo comune a circa 14 km dal centro di Parigi, in cui abbondano gli spazi verdi.

Così un cambio di destinazione d’uso e un’attenta ristrutturazione di questi 70 mq in pessime condizioni, hanno trasformato uno spazio commerciale in una splendida casa. Ci è voluto quasi un anno per completare le procedure amministrative e poi sei mesi per la ristrutturazione avvenuta alla fine 2018, con un costo che supera i 100.000 euro, ma ne è valsa la pena.

Situata alla fine di un cortile privato, la dimora è silenziosa e tranquilla. Al laboratorio di 70 mq con soffitti molto alti (3,70 m), si è aggiunto un soppalco. Così, l’appartamento ora è diventato di 95 mq ed ospita un ampio soggiorno con cucina luminosa, due camere da letto, uno spazio ufficio, una zona lavanderia, due bagni e una cabina armadio. Una terrazza esposta a sud sta per essere ultimata.

All’interno, Marion Tixier utilizza una tavolozza di colori e materiali neutri e caldi: bianco, legno e tocchi metallici, che esaltano i diversi livelli della casa. L’atmosfera è contemporanea, chiara e raffinata, con qualche cenno allo stile industriale.

Molto luminosa con le sue vetrate dai profili grigio antracite – dotate di vetri antieffrazione – la casa ha un’atmosfera serena, grazie anche alla scelta dei colori chiari e alla semplicità dei materiali scelti. Uno stile pulito e moderno, caro ai proprietari.

L’ampia superficie di legno a pavimento dona calore al soggiorno, che è completamente aperto sull’esterno e beneficia dei quasi 4 metri di altezza. La grande vetrata è attrezzata con una tenda oscurante elettrica nascosta nella parte superiore del soffitto. Una parete del soggiorno è arricchita con mattoni a vista bianchi, che fanno da sfondo al televisore nero.

Protagonista, al centro del grande spazio centrale, è la lampada Vertigo, ormai una vera icona di design, progetto dello Studio francese Constance Guisset.

Aperta sul soggiorno, la cucina, elemento chiave dell’arredamento, ha un’altezza impressionante! Realizzata su misura, alterna elementi in laminato bianco ad ante a doghe di rovere, che in particolare nascondono il frigorifero. La penisola della cucina funge anche da tavolo da pranzo per otto persone.

L’idea da copiare: le due sospensioni sopra il piano di lavoro sono state realizzate da Marion. Per ognuna ha assemblato un cavo in tessuto intrecciato e una lampadina a filamento racchiusa in un globo di vetro soffiato.

Sul pavimento, il parquet ha lasciato il posto a piastrelle semplici bianche, che risultano più funzionali. Il miscelatore in ottone dona un tocco di originalità e raffinatezza alla cucina.

La scala che porta al soppalco, in legno e ferro con parapetti in vetro, è stata progettata su misura e realizzata da un fabbro. I suoi materiali e toni evocano quelli tipici del loft contemporaneo.

La proprietaria aveva bisogno di un’area ufficio per lavorare a casa e il soppalco (con un altezza di 2,10 metri) ha risolto questa esigenza. L’arredamento gioca anche qui la carta della sobrietà. Lo spazio soppalcato di 25 mq ha permesso anche l’inserimento della camera da letto principale, dalle proporzioni generose, che beneficia di una bellissima luce naturale. La carta da parati in bianco e nero con un’atmosfera tropicale porta un tocco decorativo alla moda, proprio come i tavolini in metallo usati come comodini.

Il piano terra, oltre alla zona giorno, ospita la camera degli ospiti, la cabina armadio, i bagni e un ripostiglio sotto le scale.

Sono tanti i dettagli da cui trarre ispirazione, dall’intera vetrata, al muro che imita il mattone verniciato bianco, alla libreria su misura in soggiorno o alla cucina con penisola.

Un laboratorio diventa un loft abitabile vicino Parigi

Un laboratorio diventa un loft abitabile vicino Parigi

Un laboratorio diventa un loft abitabile vicino Parigi

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Un laboratorio diventa un loft abitabile vicino Parigi

Un laboratorio diventa un loft abitabile vicino Parigi

Progetto: Marion Tixier / Fotografia: Eddy Boulares

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Anna e Marco DMstudio – CASE E INTERNI