L’articolo Bagno su misura, una scelta importante. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.
Per sfruttare al massimo un bagno stretto e piccolo o al contrario uno grande e di rappresentanza, è importante scegliere un arredo bagno su misura. Mastrofiore ama accontentare la sua clientela offrendo mobili di spessori diversi per risolvere qualunque esigenza.
La linea System si caratterizza per uno stile pulito, robusto e componibile. I top lavabo sono realizzati in due spessori: il top 5 è pieno con fissaggi a scomparsa, mentre il top 10 è assemblato a 45° su tre lati e lascia vuota la parte inferiore conferendo leggerezza e stile minimale alla sala bagno.
La collezione Industrial S-line si distingue per la geometricità, i materiali all’avanguardia e per la resistenza. Fiore all’occhiello di Mastrofiore è la collezione Minimal ispirata al principio “Less is More”: design semplice ed essenziale, ma altamente versatile, finiture e materiali in grado di integrarsi con qualunque contesto architettonico.
I mobili bagno, costruiti con cura dei particolari, appaiono semplici, ma sono solidi, pratici e capienti. Le cassettiere bagno non hanno l’ingombro di colonne degli scarichi, mentre eventuali pensili e colonne sono abilmente nascosti alla vista.
Se si desidera un bagno su misura open, di ampio respiro, la risposta è la linea Start: gli arredi sono comodi, funzionali, ma non banali: i lavabi in ceramica sono completati da mobili a griglia a vista in rovere o in pregiate finiture laccate e classiche.
La collezione Frame è l’ideale per chi ama i mobili sospesi dalla struttura massiccia e dal disegno geometrico. I cassetti interni a filo struttura e gli angoli in bella mostra sono una particolarità della linea. Chi preferisce un bagno su misura dallo stile classico e ricercato si innamorerà dell’intramontabile gamma Zeus: mobili classici rivisitati in chiave eclettica. Il risultato sono arredi “poetici”: le proporzioni sono perfette e la sala da bagno regala all’occhio dell’osservatore un’armonia senza tempo.
La collezione Soul integra consolle in ceramica e/o polyminerale con mobili di fatture e dimensioni diverse per un bagno informale, ma altamente personalizzato. La gamma Wild incontra il gusto di chi desidera uno stile vintage e incontaminato dalle influenze naturalistiche e selvagge. Un bagno rustico, ma chic grazie alla combinazione tra lavabo free-standing appoggiato su una base, con la rubinetteria incastonata nella parete, e specchiera. Il tutto incorniciato da legni quali il Castagno, l’Olivo, il Rovere e la Quercia. Il catino è la particolarità della linea Wild: si può acquistare nelle forme sinuose e bombate della ceramica bianca o in quelle squadrate e trasparenti del vetro.
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Dai stile alla tua casa con Photowall scegliendo tra le numerose carte da parati proposte online. Ecco la nostra esperienza.
Negli ultimi anni la carta da parati è tornata ad essere protagonista di moltissimi progetti di interior design. Un trend in forte crescita che deve il suo successo non solo alle numerose grafiche disponibili sul mercato e alla qualità dei materiali con cui vengono realizzate, ma anche per l’estrema facilità di posa. Oggi, infatti, chiunque può applicare fai da te una carta da parati, e con risultati eccellenti. Qualsiasi stanza anonima della casa può essere valorizzata in poco tempo grazie all’inserimento di una bella carta da parati, persino la stanza da bagno.
Ma dove acquistare online una bella carta da parati di qualità? Noi abbiamo scelto Photowall.
Chi è Photowall?
Photowall è un’affermata azienda svedese fondata nel 2006 dai fratelli Niklas e Charlie Johansson. I due fratelli, appassionati di design, dopo essersi resi conto di quanto fosse limitata la selezione di wall art personalizzati sul mercato, hanno acquistato la loro prima macchina da stampa digitale per dare il via a Photowall, un’azienda che punta tutto su qualità, design creativo e prodotti su misura. Dal 2006 ad oggi, Photowall è diventata un’azienda affermata con uffici e fabbrica vicino a Stoccolma, in Svezia. I due fratelli volevano che il loro marchio fosse conosciuto non solo per le bellissime decorazioni murali, ma come azienda eticamente responsabile. Photowall, infatti, compie ogni sforzo per ridurre l’impatto ambientale.
“Photowall pianta circa 5000 alberi ogni anno nell’area circostante il lago Vittoria in Africa orientale”.
Ogni prodotto Photowall è realizzato su ordinazione, in questo modo l’azienda evita inutili sprechi e non ha costi per la gestione di un magazzino. L’inchiostro utilizzato per la stampa delle carte da parati è biodegradabile e durante il processo di stampa non sono presenti solventi o qualsiasi altro prodotto chimico nocivo. Qualsiasi rifiuto derivante dalla produzione viene riciclato in modo appropriato.
Carta da parati Photowall: la nostra esperienza
Su Photowall le grafiche tra cui scegliere sono davvero molto numerose, infatti l’unica difficoltà sta proprio nella scelta del disegno. Per valorizzare una parete di casa nella zona giorno, abbiamo scelto “Circulation II” dell’ illustratore americano Michael Mullan, in versione premium quindi con finitura opaca, antiriflesso e lavabile.
Dopo pochi giorni dall’ordine è arrivato il pacco contenente il rotolo di carta da parati e un sacchetto di colla in polvere con il quantitativo necessario per la posa. Dopo averla tagliata nei punti indicati, l’applicazione a parete è stata estremamente facile e veloce.
Come acquistare online la carta da parati con Photowall:
- In primo luogo, decidi il tipo di decorazione murale che desideri tra carta da parati, tela e poster.
- Una volta selezionata la tipologia “wallpapers” non ti resta che scegliere il disegno. Per restringere la ricerca puoi utilizzare le opzioni di filtro come colore, stile e formato. Oppure, se preferisci, puoi caricare la tua immagine per una decorazione personalizzata.
- Una volta scelta la grafica inserisci le misure della parete sulla quale andrà applicata la carta da parati e scegli la qualità. Puoi optare per una carta di qualità “standard” oppure “Premium”. La carta da parati standard è realizzata in materiale ecologico robusto e durevole, resistente al fuoco e non sbiadisce alla luce del sole. La carta premium offre in più uno strato extra che gli conferisce una finitura opaca. È lavabile, resistente ai graffi e non riflette la luce solare.
- Per completare l’ordine scegli se desideri acquistare il kit per applicare la carta da parati, inserisci i tuoi dati, la modalità di pagamento e il gioco è fatto. La tua nuova carta da parati sarà spedita entro 48 ore!
La spedizione per l’Europa è gratuita, la carta arriva bene imballata e nella confezione è presente anche un sacchetto di colla per la posa a parete.
Come detto l’applicazione è molto semplice ma, per facilitare il lavoro, Photowall mette a disposizione dei clienti sia delle istruzioni scritte che un video online da cui prendere spunto. Inoltre, per tutti i clienti c’è una garanzia di soddisfazione del prodotto, per cui si hanno 30 giorni per restituirlo qualora ci fosse un ripensamento ed essere rimborsati.
Siete pronti a dare stile alla vostra casa con una delle tante grafiche di Photowall? Approfittate del nostro codice sconto del 25% – dettaglihomedecor25 – che potete utilizzare tutte le volte che desiderate nell’arco di un mese per acquistare qualsiasi prodotto del sito Photowall!
Grazie a Photowall!
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Le belle case su Instagram sono davvero tante e attraverso questi home tour cerco di esplorare, trovare ispirazione e idee di design nelle case costruite da designer, architetti oppure semplice appassionati di Interior.
La rubrica di case su Instagram, oggi fa un piccolo viaggio in Grecia in una bella casa di un’architetta Italiana Enrica (su Instagram @ Enricaquattrocchio ). Il loro buen retiro, adatto al loro stile di vita, da poter condividere con gli amici è composto da un grande soggiorno-pranzo, una cucina, due camere da letto, una camera di ospiti, due bagni, una lavanderia, un balcone e una veranda. Al piano terra un altro piccolo appartamento indipendente per amici e ospiti.
Questa casa, nel centro di Lefkada, è realizzata con la tecnica costruttiva tradizionale in legno a graticcio e rivestita in lamiera. Ha una superficie di circa 150 metri quadrati e comporta due appartamenti di cui uno di circa 45 metri quadrati destinato alla locazione o all’ospitalità.
Gli interventi e il restauro della casa
Il restauro della casa di Lefkada è stato condotto con grande cura e attenzione alla tradizione costruttiva di questa particolare isola dell’Eptaneso (zona del mar Ionio).
L’esterno è caratterizzato, qui, come nel resto della cittadina, da un rivestimento in lamiera. I colori che possono ricordare l’architettura coloniale inglese, sebbene Lefkada sia di origine veneziana.
All’interno, la scala in legno che conduce al primo livello, oltre ad essere un elemento caratteristico è sempre realizzata con una certa raffinatezza costruttiva.
Il restauro ha comportato il rifacimento dei bagni, la realizzazione di una nuova cucina. Ci sono anche interventi radicali di riqualificazione delle murature e di tutte le pavimentazioni. Infatti, Sono state realizzate in legno di rovere piallato e spazzolato con finitura oliata naturale.
La cucina e il bagno del primo livello hanno invece un pavimento in cementine esagonali realizzate a mano nell’isola di Creta. Infatti, il colore è uno degli elementi distintivi dei più raffinati interni lefkaditi e qui non poteva essere altrimenti.
L’arredamento è completato da pezzi realizzati su disegno: in particolare un tavolino in ferro naturale trattato trasparente e una grande libreria con console in rovere scuro.
Tutti gli angoli di questa casa rispecchiano perfettamente la filosofia del mio hashtag che ho creato diversi mesi fa su Instagram #happycornerathome
case su Instagram in diretta sul mio Instagram
Se volete vedere in diretta questa bella casa oggi venerdì 28 agosto alle 18:00 facciamo una diretta Instagram e l’Home tour con Enrica, vi aspetto in live.
Vuoi vedere la tua casa sul mio blog puoi contattarmi e inviarmi le foto.
L’articolo Case su Instagram, Home Tour #12 proviene da Design ur life blog.
L’armadio della camera da letto è un elemento chiave nell’organizzazione dell’intero spazio domestico. Contiene abiti e biancheria, ma in caso di necessità anche scarpe, borse e molto altro. Non sempre infatti gli spazi che abbiamo a disposizione ci permettono di avere un secondo contenitore in cui riporre calzature, vestiti e accessori, in particolare quelli che non stiamo usando quotidianamente.
In altre parole, non sempre abbiamo la fortuna di poter organizzare il “cambio di stagione” in un guardaroba separato da quello che abbiamo in camera.
Ed è qui che interviene l’armadio 4 stagioni.
Il significato? Si tratta di una soluzione capiente che permette di organizzare tutto l’abbigliamento in un unico mobile, idealmente a 6 / 8 ante (se battenti) o a 3 / 4 ante (se scorrevoli). È progettato per contenere la collezione completa di capi di vestiario estivi e invernali di una coppia e per riparare dalla polvere ciò che viene stipato nella zona del fuori stagione.
Ecco di cosa parliamo:
- 3 modi per organizzare l’armadio 4 stagioni
- misure
- quattro stagioni battente: dimensioni e modelli
- quattro stagioni scorrevole: dimensioni e modelli
- non hai abbastanza spazio in camera? ecco altre soluzioni
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3 modi per organizzare un armadio quattro stagioni x 2 persone
- 1.
nella configurazione perfetta l’idea di base sarebbe quella di aprire solo le ante dove si trova quello che usiamo e di tenere chiuse tutte le altre. In quest’ottica bisogna prevedere una cassettiera integrata accessibile dall’esterno. - 2.
ovviamente la prima opzione non sempre è possibile. Più spesso succede infatti che vi sia una divisione tra sotto e sopra, a 3 o più livelli: il sopra ospita quello che usiamo meno, il sotto quello che indossiamo quotidianamente in un determinato periodo dell’anno. La parte più alta, accessibile con una scala o uno sgabello, diventa lo spazio per buste e scatole con gli indumenti della stagione successiva. Con un poco di spazio in più queste scatole – ma anche scarpe o maglioni – potrebbero andare in un comparto ad anta singola con ripiani, ottenendo un 7 ante (o un 5 se si parte da un guardaroba a 4 ante)La suddivisione a due livelli può essere gestita in un altro modo. In passato infatti per armadio 4 stagioni si intendeva un tipo di armadiatura con ante su due livelli. Meno in voga in questi ultimi anni, ma sempre valido, questo armadio a doppia stagione presenta una divisione orizzontale dei volumi interni: ante e scomparti sono nettamente divisi a metà, con accesso suddiviso in vani inferiori e vani superiori. In questo modo si ottiene una vera e propria separazione dove “il sopra” è dedicato agli abiti non in uso e “il sotto” a quelli in uso.
- 3.
c’è anche una terza opzione. L’anta o il vano centrale è dedicato ad un guardaroba passepartout “per tutte le stagioni”, con i capi che indossiamo tutto l’anno (biancheria intima, magliette, jeans, camicie, pigiami…). Di conseguenza le ante laterali ospiteranno nella parte bassa i vestiti esclusivamente del periodo dell’anno in corso, e nella parte alta quelli non in uso
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Per decidere come dividere internamente lo spazio ricorri a questa tabella delle dimensioni dei capi di abbigliamento più comuni. Pensa bene al tuo guardaroba, a cosa possiedi (più gonne, più pantaloni, più vestiti e abiti lunghi, più maglieria…) e parti da qui per progettare ripiani, cassettiere, accessori estraibili e porta camicie. Con una corretta spartizione riuscirai ad avere un armadio ordinatissimo per tutte le stagioni.
Armadio 4 stagioni: le misure
Sono in molti a chiedersi quali siano le misure standard di un armadio quattro stagioni per una camera matrimoniale.
Tutto dipende dal modello, dal numero di ante e dalla misura dei moduli utilizzati per comporlo.
Queste sono le dimensioni indicative degli armadi componibili battenti e degli scorrevoli con cui, con un minimo di progettazione preliminare, è possibile realizzare di tutto.
MISURE STANDARD INDICATIVE |
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BATTENTI | |
dimensione singoli moduli componibili | 1 anta battente: 45 – 60 cm 2 ante battenti: 90 – 120 |
armadio a 5 ante | da 225 cm |
armadio a 6 ante | da 260 cm – 360 cm circa |
armadio a 8 ante | da 380 cm |
altezza profondità |
da 180 a 300 cm intorno ai 60 cm |
SCORREVOLI | |
dimensione singoli vani | cm 70 – 75 / 85 – 90 / 95 – 100 / 110 – 120 / 130 – 140 / 140 – 150 |
armadio a 3 ante | da 230 cm |
armadio a 4 ante | da 300 cm |
altezza profondità |
da 220 a 290 cm intorno ai 60 cm |
Oltre alle dimensioni totali dell’armadio quello che fa la differenze è una corretta organizzazione interna dei vani. Studiando bene come e dove inserire i ripiani, le cassettiere e altre utili attrezzature interne, è possibile trovare un posto per ogni cosa.
Armadio 4 stagioni battente
6 ante
Il più diffuso è l’armadio quattro stagioni a 6 ante. In questa configurazione la parte centrale può essere condivisa dalla coppia (con divisione sopra / sotto) oppure contenere il fuori stagione di entrambi. Nel secondo caso ognuno avrà il suo lato allestito in maniera differente a seconda del periodo dell’anno. È una soluzione versatile, dalle dimensioni ideali per camere standard (una matrimoniale intorno ai 14 mq). Con un po’ di pianificazione preliminare è davvero possibile farci entrare di tutto. Prendi esempio dai nostri suggerimenti qui sopra per ricavare il meglio dal tuo 6 ante.
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7 ante
Se lo spazio lo consente un aiuto in più può venire da una settima anta. In questo vano singolo, solitamente equipaggiato con soli ripiani, si possono mettere scarpe, piumoni, scatole con maglioni e maglieria, borse, piccole valigie e trolley, attrezzature sportive. Essendo separato da tutto il resto basta predisporre i ripiani all’altezza desiderata per ricavare degli scomparti in cui possono trovare posto accessori come scarponi da sci, skate, bici pieghevoli e molto altro.
8 ante
È ovvio che l’ideale è un armadio a 8 ante battenti (4 vani interni) di cui 2 vani dedicati alla stagione in corso e 2 vani al fuori stagione (o agli accessori che non usiamo o cambiamo ogni giorno come biancheria da letto, borse prettamente invernali o estive, abiti lunghi ed eleganti per occasioni speciali…). Questa misura consente di dividere nettamente gli abiti dell’estate da quelli dell’inverno, utilizzando alternativamente le due grandi zone dell’armadio in base alla stagione in corso.
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Per esigenze particolari si può sempre ricorrere a lavorazioni ad hoc. Puoi trovare più informazioni nella nostra guida sugli armadi su misura.
Armadio 4 stagioni scorrevole
Anche un armadio ad ante scorrevoli può essere adibito a quattro stagioni. La soluzione migliore sarebbe un 3 o 4 ante, per le stesse ragioni già espresse riguardo al battente: avere una parte separata dalle altre due per riporre in ordine e al riparo dalla polvere il fuori stagione. Ovviamente se lo spazio a disposizione – o il tuo gusto – ti spingono verso un due ante, l’organizzazione interna seguirà la “regola” del sopra e sotto. La stratificazione degli abiti e degli accessori avverrà in base a cosa serve in un determinato periodo dell’anno: sotto quello che usiamo, sopra quello che non usiamo o usiamo con minore frequenza.
2 ante scorrevoli
Come scritto sopra, la soluzione ideale è un 3 ante, ma ci sono modelli a 2 porte davvero molto capienti con vani interni che possono raggiungere i 150 cm di larghezza.
La stagionalità sarà suddivisa su vani inferiori e vani superiori, magari aggiungendo un ripiano nella parte più alta per le scatole, e un ripiano o dei cassetti nella parte più bassa. Ciò che viene utilizzato quotidianamente sarà logicamente appeso o riposto nei punti più accessibili, ovvero quelli raggiungibili senza doversi piegare / inginocchiare o salire su una scala.
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3 ante scorrevoli
Anche questo sistema segue quello dell’armadio battente a 6 ante, cioè quello di avere uno spazio ciascuno per le proprie cose, ed un terzo condiviso per tutto il fuori stagione.
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4 ante scorrevoli
Il top di gamma per chi desidera un armadio stagionale. Valgono gli stessi vantaggi del battente a 8 ante. Con un armadio configurato in questo modo ognuno avrà due spazi per sé, uno per gli abiti primavera-estate, l’altro per quelli autunno-inverno.
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Non hai abbastanza spazio? Aiutati con queste soluzioni
Se la camera è molto piccola, per varie ragioni si è costretti ad optare per un armadio a 2 ante scorrevoli o 4 battenti, o ancora si ha semplicemente bisogno di più spazio di contenimento, non disperare. Ci sono tantissime opzioni.
Innanzitutto valuta di aggiungere o ricavare un’armadiatura in altri spazi della casa, come in corridoio, in un disimpegno, nel locale lavanderia, nello studio, nella camera degli ospiti. Se hai una casa di dimensioni ridotte, un monolocale o un bilocale, potrai predisporre degli armadi multifunzione anche in soggiorno o all’ingresso. In alcuni casi potrebbero anche rivelarsi degli utili divisori per delimitare varie aree.
Oltre a questo cerca di ottimizzare al massimo la camera da letto, sfruttando arredi multifunzione e mobili aggiuntivi come cassettiere e settimanali. Una scelta davvero intelligente è il letto con il contenitore che, se utilizzato al massimo, offre la capienza di un piccolo guardaroba a due ante.
Vediamo tutti gli esempi:
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armadi a profondità ridotta battenti fino a 40 cm oppure tra i 41 e i 55 cm, ma anche scorrevoli
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armadio in lavanderia
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armadio multifunzionale all’ingresso, potrà essere bifacciale se vuoi dividere un open space oppure a parete se hai un ingresso separato
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armadio in cucina o soggiorno, a parete o divisorio (in caso di open space o monolocale)
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armadio a ponte, una soluzione salvaspazio per sfruttare gli spazi in altezza
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armadio con modulo spogliatoio: un’idea per avere una mini cabina in cui riporre tutti gli indumenti di utilizzo quotidiano, lasciando i fuori stagione negli altri vani dell’armadiatura
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armadio nello studio, nella camera degli ospiti, nell’home office, nella cameretta in più
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sfrutta il corridoio con un armadio lungo tutta la parete, meglio bianco per mimetizzarsi con le pareti (puoi anche integrarci la lavatrice!)
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se hai un sottotetto abitabile o una mansarda, sfrutta tutte le pareti con armadiature su misura
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perfetti per biancheria letto, cuscini, scatole per maglioni e molto altro sono i letti con contenitore
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un aiuto in più può venire dai sempre utili comò, cassettiere o settimanali
Abbiamo visto il significato di armadio quattro stagioni (un armadio di dimensioni tali da permettere di riporre al suo interno tutti gli indumenti stagionali di una coppia), le misure, i modelli e alcune idee per l’organizzazione degli interni.
Le ultime proposte sono alternative e soluzioni in più per completare una camera da letto super organizzata, ma di dimensioni ridotte. Tutte sono state pensate per andare ad integrare gli spazi di contenimento indispensabili in questa stanza, ma abbiamo anche aggiunto alcuni espedienti che spesso vengono sottovalutati: ricavare un armadio in altri punti della casa, usare le pareti in altezza, sfruttare anche il soggiorno, il corridoio, la stanza in più…
In realtà sono consigli che valgono per tutte le abitazioni, grandi e piccole, perché siamo sicuri che l’ottimizzazione e l’ordine dell’ambiente domestico siano una priorità per tutti, oltre che il modo migliore per vivere la propria casa in assoluta serenità.
Hai bisogno del consiglio di un arredatore esperto? Clicca qui sotto e raccontaci cosa stai cercando.
Se vuoi approfondire il tema armadi, puoi leggere anche:
Com’è fatto un armadio
Armadio scorrevole o battente? Dimensioni e differenze
Guida agli armadi componibili: crea la soluzione perfetta per la tua camera
Cabina armadio o armadi?
Come progettare l’interno dell’armadio
Come progettare una cabina armadio
Guida all’armadio su misura
L’articolo Usi e impieghi del cotto artigianale fatto a mano. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.
Considerato per molto tempo un prodotto povero, il cotto non è solo uno dei materiali da costruzione più antichi che si conosca, ma anche un materiale di grande tenacia. Particolarmente resistente all’usura e con buone capacità di isolamento acustico e termico, il cotto artigianale ha trovato da sempre un larghissimo impiego nella costruzione di edifici pubblici e privati.
Cotto artigianale e tradizione Italiana.
Il mattone in laterizio, era assai diffuso nell’Italia Centrale già al tempo dei Romani. Questo per via della grande disponibilità di argille nel territorio e per la semplice realizzazione. L’argilla, una volta pressata in uno stampo, dopo l’essiccazione e la cottura in fornace diveniva materiale edile molto versatile. La storia ne ha fatto un prodotto distintivo dell’architettura italiana conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Quasi tutte le città medievali del centro Italia hanno ancora botteghe artigianali specializzate nella lavorazione del cotto. A Castel Viscardo, in particolare, la produzione del cotto è attività tra le più antiche. Qui avviene da XVI secolo e le imprese artigiane tuttora presenti usano ancora l’antico forno a legna. (Fonte Wikipedia)
Cotto fatto a mano e recupero architettonico.
È noto come la nostra penisola sia ricca di edifici storici, di monumenti e architetture secolari dove il cotto è stato ampiamente impiegato. Si tratta di un enorme patrimonio culturale che necessita di cure per il suo mantenimento. Il restauro e la conservazione di tali edifici storici richiede prodotti artigianali realizzati ad hoc. Nel caso dei manufatti in cotto, solo poche fornaci artigiane specializzate possono realizzare dei mattoni in cotto artigianale adatti per restauro. In questi laboratori artigianali la produzione di laterizi per la ristrutturazione è rispettosa della storia e delle tradizioni. Le antiche tecniche di fabbricazione sono strumento indispensabile per realizzare ciò che occorre per una conservazione filologica delle architetture storiche.
Pavimenti in cotto artigianale.
In molti edifici del patrimonio architettonico nazionale, anche in quelli religiosi, l’utilizzo del cotto per le pavimentazioni interne ed esterne era piuttosto diffuso. Il pavimento in cotto fatto a mano o il rivestimento in cotto di una scala, siano questi collocati all’interno o all’esterno dell’edificio, oltre ad essere particolarmente resistenti si prestavano alla realizzazione di ambienti caldi ed accoglienti.
Non solo restauro.
Nelle ristrutturazioni, così come nelle nuove costruzioni è possibile unire alle soluzioni progettuali più moderne, l’uso di materiali più tradizionali come il cotto fatto a mano, per ottenere interessanti risultati estetici. In soggiorno, in cucina o in bagno il calore e il fascino della tradizione di un pavimento in cotto fatto a mano può armonizzarsi anche in contesti moderni e di design.
Il pavimento in cotto fatto a mano è una buona scelta tecnica per realizzare un sistema di riscaldamento radiante a pavimento, visto la capacità dei laterizi a condurre calore esistente.
Nell’architettura del paesaggio e nell’arredamento di giardini e spazi esterni, il cotto artigianale e ancora tra i materiali più apprezzati dai progettisti. Il suo aspetto naturale è di grande impatto estetico negli spazi esterni, dove si lascia apprezzare anche per alcuni aspetti tecnici quali l’ingelività, la robustezza del materiale al calpestio pesante e la sua superficie antisdrucciolevole.
Produzione del cotto artigianale.
Per meglio comprendere le potenzialità espressive del cotto fatto a mano è interessante conoscerne l’affascinante sistema produttivo messo in atto nelle fornaci artigiane così come una volta.
Formatura.
Quella della formatura è la fase produttiva vera e propria. L’impasto malleabile di argilla e acqua viene “stampato” manualmente entro casse-formi di legno che possono avere qualsiasi forma e dimensione si desideri. L’utilizzo di tali stampi in legno, non solo produce un materiale dall’aspetto totalmente artigianale, ma permette anche di poter soddisfare qualsiasi necessità di formato, anche quando si tratta di dover produrre piccoli quantitativi di cotto da integrare con quello originario opportunamente recuperato e restaurato.
Ogni mattone viene stampato uno alla volta e posto a terra per l’essiccazione. Un‘operazione manuale durante la quale ogni pezzo riceve la sua identità. Ogni mattone è diverso dall’altro ed in questa caratteristica sta il fascino di un prodotto artigianale come il cotto fatto a mano.
Essiccazione.
Il mattone appena formato è lasciato ad asciugare all’aria aperta. Durante questa fase l’impasto acqua e argilla prende consistenza fin quando, essiccandosi i mattoni acquisiscono una resistenza meccanica tale che permetta di accatastarli per la cottura.
Cottura.
La fase più affascinante dell’intero ciclo produttivo è certamente quella della cottura dei mattoni, ma è anche la fase più delicata. La disposizione dei mattoni all’interno del forno a legna tradizionale e tutto il processo di cottura, sono decisivi per l’ottenimento di un cotto di qualità.
La cottura a legna dell’argilla è assai laboriosa: per circa 60 ore il forno viene alimentato con legna da ardere ben asciutta per portare gradualmente i laterizi posti al suo interno ad una temperatura di circa 1000° C; raggiunta questa temperatura sarà necessario mantenerla per circa 20 ore in modo che i minerali dell’argilla subiscano le trasformazioni chimiche e fisiche necessarie per avere un cotto “suonante” e resistente.
La cottura ad alte temperature rende il laterizio ingelivo, cioè capace di resistere a temperature ambientali molto basse. Tale caratteristica è indispensabile perché il cotto sia idoneo per la pavimentazione di spazi esterni. È interessante notare come, per questo impiego, la superficie del mattone viene arrotata o sabbiata per avere una superficie antisdrucciolevole.
Finitura.
La lavorazione di finitura è effettuata, per conferire particolari aspetti alla superficie del mattone che a seconda del trattamento a cui viene sottoposta, può presentarsi più o meno ruvida.
Si possono ottenere finiture ruvide o lisce intervenendo manualmente sul mattone secco pronto per essere cotto. Finiture antichizzate o levigate sono effettuate meccanicamente invece solo dopo la cottura.
Per gli ambienti rustici di ville e casali di campagna la pavimentazione grezza è quella più ideale. Sono mattoni a cui non è stato fatto alcun trattamento superficiale di finitura. Per pavimenti restaurati e ristrutturazioni sono indicate le finiture antichizzate che riproducono l’effetto dei mattoni vecchi e vissuti. Per inserimenti in contesti moderni il pavimento in cotto fatto a mano a finitura levigata è l’ideale.
Colore e formati.
Il colore del cotto dipende dalla qualità delle argille che attraverso la cottura assumono cromie dal giallo al rosa, fino ad arrivare al rosso bruno, passando per un infinità di varianti cromatiche di grande effetto. È il tipico cotto umbro con tutte le sue bellissime sfumature. Grazie all’aggiunta di ossidi naturali, il cotto può assumere anche altre colorazioni, come il grigio, il bianco, il nero e tutte le nuance intermedie.
Un pavimento in cotto fatto a mano può avere tutte queste piacevoli tonalità e la sua varietà può essere ampliata grazie ai tanti formati realizzabili nelle misure desiderate. Le mattonelle possono essere rettangolari, quadrate, esagonali ecc… e personalizzate all’infinito con schemi di posa dai più semplici ai più fantasiosi.
Trattamento del cotto.
Il cotto artigianale è naturalmente poroso con una capacità di assorbimento molto elevata. Motivo per cui, dopo la posa è necessario trattarlo adeguatamente per renderlo impermeabile e facile da pulire. Per un buon trattamento si usano prodotti idonei per il lavaggio, la protezione e la finitura del pavimento.
- Il lavaggio si fa con acido tamponato con il quale si possono eliminare i residui cementizi della posa e della stuccatura, così come le macchie bianche dei sali naturalmente presenti nelle argille che tendono a risalire in superficie. Inoltre il lavaggio apre i pori del cotto prima del trattamento di protezione.
- La protezione si esegue applicando sul pavimento in cotto prodotti impregnanti e traspiranti con capacità idro-repellente e oleo-repellente.
- Completa la protezione il passaggio di finitura che dona al cotto l’aspetto finale e lo rende anti-sporco e anti-usura. Per questa procedura, utile prevalentemente per i pavimenti in cotto di ambienti interni, si impiegano delle cere naturali. Queste conferiscono alla superficie del mattone un aspetto che può andare dal lucido, al satinato fino all’opaco. L’uso di cere tonalizzanti permette di variare il colore del cotto naturale in toni più scuri.
Conclusioni.
Per la grande durevolezza e solidità, e per il loro aspetto ricercato, i pavimenti in cotto artigianale sono la scelta ideale per gli interni e gli spazi esterni di nuove costruzioni, oltre che per le ristrutturazioni e per gli interventi di recupero e restauro conservativo. Il particolare fascino e il calore unico del cotto artigianale fatto mano è in grado di valorizzare e rendere raffinato qualunque ambiente.
L’articolo Usi e impieghi del cotto artigianale fatto a mano. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.
An eco-sustainable house in Brazil
Questa casa situata in un edificio storico è stata rinnovata nel rispetto della tradizione e con ispirazioni mediterranee. Visitiamo insieme questa dimora luminosa con soffitti con travi a vista e un giardino dotato di una piccola piscina.
Costruita da contadini nel 1830, la casa rimase per lungo tempo disabitata fino a quando Marta Tobella, designer d’interni (e anche proprietaria del negozio Sacum a Barcellona), non decise di acquistarla e di ristrutturarla.
L’abitazione è una piccola oasi di pace nella città di Barcellona, tanto da farla sembrare una casa di vacanza. Affiancata da edifici multipiano, la casa si è miracolosamente salvata dalla demolizione e dalla crescita urbana, che ha interessato questa parte di città.
Il progetto di ristrutturazione dell’edificio su due livelli ha conservato gli elementi architettonici esistenti, anche perché il complesso è sottoposto a vincoli. L’intervento ha modificato, però gli interni con nuove finiture e soluzioni tecniche. Nonostante i vincoli, è stato possibile costruire una piscina nel giardino: avere una piscina privata, anche se piccola, è un vero lusso per qualsiasi abitante di una città popolosa come Barcellona.
Gli ambienti rinnovati con uno scrupoloso lavoro di recupero, rispettoso della tradizione, sono sobri e luminosi ed hanno pavimenti rivestiti in cotto, pareti in finitura di calce bianca e finestre in legno naturale.
All’interno della casa di città (che sembra in campagna), la palette cromatica è tendenzialmente neutra. L’abitazione è stata arredata ispirandosi alle atmosfere mediterranee più moderne, dosando design contemporaneo, mobili in vimini ed opere d’arte.
Fonte: El Mueble
Fotografia: Pere Peris
Styling: Monica Klamburg
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Anna e Marco DMstudio – CASE E INTERNI
La giusta illuminazione permette di generare ambientazioni molto suggestive; per avere uno spazio esterno accogliente e rilassante occorre studiarla attentamente. In questo articolo vedremo come illuminare il giardino in modo efficace e d’effetto per godere al massimo questa zona verde.
L’illuminazione nel giardino è di fondamentale importanza non solo per renderlo più d’impatto, ma anche per renderlo un luogo più sicuro. Infatti un corretto posizionamento delle luci permette di vedere bene quegli elementi potenzialmente pericolosi, come i dislivelli, anche al buio.
Una volta predisposto questo tipo di illuminazione necessaria, si può pensare a valorizzare altri punti secondari del giardino, per ottenere un effetto più scenografico. In questo modo, lo spazio esterno a disposizione consentirà la sicurezza e il comfort giusti per viverlo appieno e in totale relax.
Per avere un giardino confortevole ricordate anche di usare delle luci calde e verificate che siano adatte per essere collocate all’esterno.
L’illuminazione degli elementi principali
Partiamo con le idee per illuminare gli elementi principali presenti nel giardino.
1) Evidenziate percorsi
Rendete ben visibile il sentiero principale che porta dal cancello di accesso all’ingresso della casa e, se presenti, i sentieri secondari che conducono alle varie aree. Utilizzate segnapasso a terra o paletti luminosi.
2) Illuminate le scale
Altro elemento che necessita di una giusta illuminazione sono le scale. È possibile inserire dei faretti sul muretto verticale che le racchiudono, oppure nascondere una striscia LED sotto la parte sporgente della pedata. Quest’ultima soluzione evidenzierà i singoli gradini facendoli sembrare sospesi.
3) Rendete protagonista la facciata
Anche la parete dove è posizionato l’ingresso alla casa deve essere valorizzata. Può essere illuminata con dei proiettori che emettono luce al di sopra, al di sotto o su entrambi i lati, a volte anche con due fasci asimmetrici. In alternativa, potete incassare dei faretti a terra in modo da illuminarla da basso verso l’alto.
Come illuminare il giardino in modo scenografico
Per sapere come illuminare il giardino mettendo in risalto gli elementi più suggestivi, ecco altre 3 idee.
1) Curate l’illuminazione degli alberi
Un elemento potenzialmente molto scenico sono proprio gli alberi. Un’illuminazione dal basso verso l’alto, mediante faretti o proiettori a terra ai piedi dell’albero, evidenzia la rugosità del tronco e il fogliame, generando particolari chiaroscuri.
2) Giocate con i riflessi sull’acqua
Se avete un giardino con piscina o con degli specchi d’acqua, è possibile posizionare all’interno della vasca dei corpi illuminanti a immersione. A questi potete aggiungere un sistema di illuminazione esterno, con delle luci a pavimento che ne delimitano il perimetro.
3) Inserite arredi luminosi
Solitamente in polietilene, gli arredi luminosi contribuiscono a creare atmosfera. Si trovano in forme sempre più diverse, a volte solamente decorative – come delle grandi lampade da terra o delle sfere – altre con la funzione di vaso, seduta o sgabello.
Se avete bisogno di una progettazione illuminotecnica per il vostro giardino, consultate il sito https://zeumadesign.com.
Mirage Gstaad, sulle Alpi svizzere, è un’illusione ottica, un miraggio che si fonde e scompare nel mutevole paesaggio circostante
È più che normale vedere uno chalet sulle Alpi svizzere… un po’ meno imbattersi in uno chalet riflettente completamente rivestito di specchi. Mirage Gstaad è in realtà un intervento di Land Art realizzato dall’artista Doug Aitken, un’installazione temporanea nell’ambito del Festival “ELEVATION 1049: Frequencies” che sarà visibile solo per due anni, da Febbraio 2019 fino a Gennaio 2021.
Doug Aitken è un artista californiano che spazia dalla fotografia alla video art, dalla scultura alla live performance fino a interventi architettonici e installazioni site specific. L’artista non è nuovo a questo genere di installazioni; ha già realizzato due precedenti versioni di Mirage nel deserto di Palm Springs nel 2017 e all’interno della State Savings Bank, uno storico edificio di Detroit, nel 2018.
La struttura di Mirage Gstaad è modellata sulle case ranch degli anni ’20 e ’30 della California di Aitken, che fondono le idee dell’architetto modernista Frank Lloyd Wright con le tradizionali case ranch del West americano. Questo stile archetipico della casa suburbana americana del XX secolo, riflette tuttavia uno stile diffuso anche sulle Alpi dove questi edifici bassi sono costruiti per resistere alle nevicate.
Un miraggio fra le montagne
Mirage Gstaad è un edificio a un solo piano, completamente rivestito di pannelli di alluminio lucidato a specchio – a parte il pavimento – e riflette nel tempo l’ambiente circostante e le sue infinite variazioni giornaliere, stagionali e meteorologiche, interagendo con il paesaggio e le montagne circostanti in costante mutamento.
All’esterno, il volume della casa sembra quasi scomparire, mimetizzandosi nel paesaggio in una spiazzante illlusione ottica. All’interno, lo spazio è suddiviso in diversi ambienti, tutti aperti verso l’esterno, e il gioco di specchi crea infinite riflessioni che danno vita a un caleidoscopio in movimento di luci e colori. Lo spettatore può tornare a visitare lo chalet in stagioni diverse, con la neve o con i verdi pascoli estivi, sotto il sole o durante un temporale, trovando uno scenario sempre diverso.
Mirage Gstaad è aperta al pubblico e chiunque può visitarla liberamente raggiungendola con una breve passeggiata a piedi. Ecco la mappa per arrivarci.
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