24 Luglio 2020 / / Design

Scegliere il materiale per il top della cucina è una cosa da non sottovalutare:

  • tagliare
  • lavare
  • impastare
  • appoggiare

Quante azioni svolgiamo sul piano di lavoro? Almeno l’80% di quelle che compiamo in cucina.

Esistono tanti materiali, ognuno con pro e contro,

alcuni presenti sul mercato da sempre, altri che utilizzano nuove tecnologie,

insomma, ce ne per tutti i gusti.

Escludendo quelli più comuni come il top in laminato e il top in quarzo ,

oggi vi darò qualche dritta su quale materiale scegliere tra questi top cucina:

  • KERLITE
  • CORIAN®
  • KRION®

top cucina quale materiale scegliere?

Kerlite

Frutto di un’innovativa tecnologia,

la KERLITE è un impasto di gres porcellanato formato da argille e materie prime pregiate,

Prodotta in lastre da 300×100 cm in spessore da 3 mm e 5 mm, e nella versione on demand a 7mm ,

la KERLITE ha tra le su principali caratteristiche la resistenza a:

  • calore
  • macchie
  • graffi

peculiarità uguali al gres

infatti, è tra i migliori materiali da scegliere per i top cucina .

Ci si può appoggiare la pentola calda perchè è resistente alle alte temperature e non teme i graffi di coltelli e utensili vari.

La sua superficie è inassorbente,

pertanto ,

sporco, funghi e batteri, non possono penetrare all’interno della prodotto.

Per la pulizia quotidiana si possono utilizzare detergenti neutri e panni in microfibra.

La Kerlite, dato il suo spessore, è utilizzabile nei piani da cucina se incollata su idoneo supporto, che in genere è quarzo.

In conclusioni

tanti pro,

l’unico contro,

il prezzo abbastanza elevato.

CORIAN®

Il CORIAN® è un materiale impermeabile, non poroso e modellabile a piacimento.

Formato da 2/3 di idrossido di alluminio e 1/3 di resina acrilica, ecco i suoi vantaggi:

  • versatile
  • modellabile
  • senza fughe e giunture
  • rinnovabile

il CORIAN®può essere ripristinato direttamente in loco, nel caso di danni dovuti ad urti,

è mediamente resistente al calore, ma non è possibile appogiarci la pentola calda se non con un sotto pentola,

è trasformabile e libero da vincoli di progettazione,

Inoltre,

con un basso assorbimento di umidità, non favorsice la crescita di funghi e batteri.

Per la pulizia basta utilizzare un panno umido con una crema abrasiva leggera o un comune detergente.

Con CORIAN® il top della cucina può integrare il lavello,

per quest’ultimo ,

bisognerebbe fare un trattamento di bellezza una o due volte alla settimana, spruzzando una soluzione composta da 3/4 di candeggina e 1/4 di acqua, da lasciar agire qualche ora o durante la notte, per poi sciacquare e pulire con un panno umido .

I contro di questo materiale:

  • poco resistente ai graffi
  • poco resistente al calore

KRION®

Il KRION® è una superficie solida , sviluppata da SYSTEMPOOL, azienda del Gruppo Porcelanosa

Si tratta di un composto , formato da due terzi di minerali naturali e da una percentuale di resine ad alta resistenza. 

Tra le peculiarità di  KRION® :

  • non poroso
  • antibatterico
  • duro
  • resistente
  • ridotta manutenzione
  • riparazione e pulizia semplici. 
  • ecologico (può essere riciclato al 100%)

E’ disponibile in una vasta gamma di colori.

I suoi contro:

  • non è immune ai graffi
  • non sopporta il calore estremo (la pentola calda va appoggiata con il sottopentola)
  • va pulito rapidamente se a contatto con prodotti chimici per scarichi o con solventi

Top cucina quale materiale scegliere?

Vi lascio una galleria di immagini in cui sono stati usati questi materiali per i top cucina

Avete le idee più chiare o siete ancora confusi?

se volete un consiglio per scegliere il materiale più adatto al top della vostra cucina contattatemi

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24 Luglio 2020 / / Idee

Report sulla settimana della moda digitale

Conclusa lo scorso 17 luglio, la Milano Digital Fashion week è stata la risposta online ufficiale al Covid-19. Presentata virtualmente dal 14 al 17 luglio, la Camera Nazionale della Moda Italiana ha reso accessibile al pubblico l’esibizione Milanese.

Nata dalla collaborazione tra Accenture e Microsoft, la piattaforma dedicata alla manifestazione ha ospitato 41 marchi.

Le collezioni uomo S/S 2021 e le pre-collezioni uomo e donna sono state rese disponibili attraverso specifici canali digitali.

Se si esclude la piattaforma dedicata alla manifestazione, i social media sono stati uno dei canali diretti alla Milano Digital Fashion Week.

Tra gli altri, le collaborazioni tra CNMI con il New York Times e Urban Vision. Se il primo tra i due ha proposto in esclusiva i video delle collezioni, il secondo ha trasferito la manifestazione nelle piazze principali di Milano attraverso maxi-led, offrendo in diretta streaming uno spettacolo metropolitano immersivo.

Ma come è stata proposta la manifestazione? È stata apprezzata la Milano Digital Fashion Week? Quali maisons hanno segnato l’evento? Scopriamolo insieme.

Come per la Paris Haute Couture Week, i cambiamenti sono stati radicali. Molti dei marchi in calendario hanno deciso di posporre le sfilate. In tal senso i brands hanno implementato video sotto forma di fashion film, interviste e documentari.

Rispetto all’esibizione parigina, la manifestazione digitale di Milano non è stata ampiamente apprezzata. A tal proposito se nella Paris Haute Couture Week i marchi hanno dato spazio all’artigianalità, le maisons di Milano sembrano aver messo in secondo piano questo importante elemento.

Nello specifico, i buyer non hanno approvato i video prodotti per la manifestazione.

Troppo mainstream e poco strumentali, le video presentazioni effetto spot sembrano aver sminuito le potenzialità delle collezioni.

Un esperimento da riformulare ma nel quale molti dei brands in calendario hanno provato a lasciare il proprio segno.

14 luglio 2020.

Ad inaugurare l’evento, la delicatezza della natura contrapposta al rigore.

Se Plan C e Vivetta sembrano aver unito tecnologia e natura, Prada ha formulato una collezione minimale dal design puro. Filmata da cinque artisti differenti, la presentazione esprime senza ombra di dubbio la filosofia del marchio.  

15 luglio 2020.

I protagonisti del secondo giorno?

Sicuramente Etro e Dolce & Gabbana, i quali non hanno rinunciato a sfilare. Lo spirito caldo e materico di Etro contrapposto a quello freddo e candido di D&G, hanno creato un connubio perfetto ad alimentare le aspettative sulla manifestazione.

Da nominare infine Santoni. Le origini del marchio, sembrano essere state trasposte sapientemente nella collezione dove artigianalità ed eredità del marchio sono elegantemente unite.

16 luglio 2020.

Proseguendo, nel terzo e penultimo giorno di manifestazione consiglio la visione del fashion film del brand Simona Marziali ed il docu-film del marchio Tod’s. Marchi simboli di un’artigianalità ricercata, sembrano oscillare finemente tra creatività e rigore.

17 luglio 2020.

A concludere la Milano Digital Fashion Week, il designer sperimentale Gall ed il brand Gucci. Se il primo attraverso la propria collezione sembra trasportarci nella natura selvaggia in cui è l’uomo a doversi adattare alla stessa e non viceversa, il secondo sembra portare avanti il concetto di cambiamento. Un lavoro empirico in cui esprimersi pienamente e senza obbligo alcuno.

Concludo ricordando l’appuntamento con la Milano Moda donna e uomo dal 22 al 28 Settembre prossimi.


B.

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24 Luglio 2020 / / La Gatta Sul Tetto

Da fattoria abbandonata a splendida villa con piscina: il progetto dell’interior designer Mireia Pla l’ha trasformata in una delle più belle case d’Ibiza.

progetto fattoria abbandonata a Ibiza

La rigogliosa natura mediterranea, il sole e il mare, e le case dipinte a calce ricoperte di bouganville, questa è Ibiza, una delle più belle isole al largo della Spagna.

In questo paradiso una fattoria ormai abbandonata è stata riportata alla vita dall’interior designer Mireia Pla, basata a Barcellona.

I nuovi proprietari, amanti dell’isola e da anni alla ricerca della loro casa ideale, l’hanno trovata in questo vero gioiello circondato da pini e ginepri e con una vista spettacolare

Da fattoria abbandonata a splendida villa

Gli interventi strutturali hanno comportato il rifacimento del tetto in legno e la modifica delle partizioni interne.

Per godere al massimo della vista incantevole, la designer ha aperto grandi varchi nelle pareti della zona giorno, che comprende cucina e living.

progetto fattoria abbandonata a Ibiza
progetto fattoria abbandonata a Ibiza

All’esterno Mireia Pla ha poi creato verande ombreggiate, vialetti di accesso e una piscina sul terreno più in basso.

progetto fattoria abbandonata a Ibiza
progetto fattoria abbandonata a Ibiza
progetto fattoria abbandonata a Ibiza
progetto fattoria abbandonata a Ibiza

Fedele alla sua funzione originale, lo stile è rustico anche se non mancano elementi di ispirazione comtemporanea, come il bagno a vista nella camera e doccia walk in.

progetto fattoria abbandonata a Ibiza
progetto fattoria abbandonata a Ibiza
progetto fattoria abbandonata a Ibiza

La designer ha fatto un massiccio uso della muratura per creare sedute, armadi, mensole e soprattutto la vasta cucina, dotata di ante in pino invecchiato.

La stile rustico e spartano non deve ingannare: la casa è dotata di tutti i confort di un moderno appartamento cittadino.

I pavimenti in cemento lucido coprono tutte le stanze, e le pareti bianche si affiancano in un piacevole contrasto con le travi e le porte in legno.

Mobili e complementi in materiali naturali impregnano questa casa per ricordarci che la semplicità è ancora alla base di un buon design d’interni.

Progetto: Mireia Pla // Ph: Jordi Canosa // Stylist: Daniela Cavestany

Leggi tutti i post della rubrica House Tour e visita altre bellissime case.


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23 Luglio 2020 / / Architettura

villa lussuosa a Los Angeles

Questa lussuosa villa a Tanager Way a Los Angeles è nata dalla collaborazione dell’architetto Emanuele Svetti con Mary Ta e Lars Hypko, proprietari istrionici di Mass Beverly e Minotti LA.

Ci sono occasioni speciali nella vita e questa residenza a Los Angeles in Tanager Way è stata il consacramento della mia storica amicizia con Mary Ta e Lars Hypko, gli istrionici proprietari di Mass Beverly e Minotti LA” racconta l’architetto Emanuele Svetti.

L’architettura di McClean Design sulle colline di Hollywood né è stata il santuario:  ampie pareti vetrate, con la luce che filtra in ogni direzione, una piscina a sfioro che si affaccia su Down Town con una vista mozzafiato, questi gli ingredienti principali, le “materie prime” su cui abbiamo basato il progetto “TR-102”, una lussuosa residenza privata situata a Los Angeles, nell’esclusivo quartiere West Hollywood, le cui parole chiave sono appunto: luce e leggerezza” – conclude l’architetto.

La villa è letteralmente “incastonata” in una sorta di cul-de-sac, dove la vista la fa da padrona, il compito dello Studio Svetti era valorizzare gli spazi, sapientemente tagliati da McClean, con l’eclettismo che li contraddice, cercando di definire ogni singola area creando armonia nell’architettura open-space.

piscina a sfioro villa lussuosa a Los Angeles

living open space villa lussuosa a Los Angeles

Si entra da un portale, definito da due setti murari rivestiti in marmo e subito si apre lo spettacolare living definito da sole pareti vetrate a cui si accede tramite una passerella che conduce all’interno camminando sopra specchi d’acqua presenti al piano inferiore.

ingresso villa lussuosa a Los Angeles

esterno villa lussuosa a Los Angeles

esterno villa lussuosa a Los Angeles

Partendo da questa filosofia di spettacolarizzazione “hollywodiana” prestata all’architettura, le aree living di Minotti sono state integrate con la cucina di Ernesto Meda in Gray Stone, facendo fare da collante alle lampade in metallo di Henge, in un susseguirsi materico dalla palette cromatica tenue che rende agli spazi una nuance sofisticata, dove gli unici “eccessi” sono le selezioni d’arte che accompagnano in maniera armoniosa lo sguardo del committente, regalando un effetto “wow” all’ospite di turno.

zona pranzo villa lussuosa a Los Angeles

living open space villa lussuosa a Los Angeles

cucina Ernesto Meda villa lussuosa a Los Angeles

L’articolazione degli spazi interni celebra elegantemente il forte connubio che si crea tra indoor ed outdoor in questa residenza, dove l’essenzialità delle linee architettoniche della casa sfruttano al massimo la veduta su Down Town e quella diretta sulla piscina, che si protrae su tutto il fronte principale, valorizzando la terrazza esterna con un ampio uso di pareti di vetro scorrevoli che consentono di massimizzare il contatto con l’ambiente esterno.

esterno villa lussuosa a Los Angeles

pareti vetrate villa lussuosa a Los Angeles

Nelle aree di intrattenimento, posizionate al piano inferiore, continua il dialogo stretto tra interno ed esterno, infatti anche questo piano contiene un proprio spazio verde, ricco di specchi d’acqua, rotti da una cascata artificiale, che regala piacevoli, quanto inaspettate emozioni durante il suo lento fluire; ed è proprio all’interno di questa isola d’acqua posizionata su un doppio volume che fanno mostra di sé arredi out-door iconici, per regalare ai proprietari un’esperienza immersiva ogni volta che né sentiranno il bisogno.

bar lounge villa lussuosa a Los Angeles

sala multimediale villa lussuosa a Los Angeles

Nello stesso spazio fa bella mostra di sé la bar-lounge, con un banco realizzato a disegno, rivestito con pietra di fossena “graffiata e martellata” ed una bancalina realizzata in vetro stop-sol retroverniciato. Allo stesso piano troviamo anche una sala multimediale per i momenti di svago o le serate con amici, durante le quali potersi godere un film o una partita come se si fosse al cinema o allo stadio, considerata la dotazione tecnologica scelta ed il livello di insonorizzazione a cui si è guardato in fase di progetto.

garage Villa lussuosa a Los Angeles

Chiude il Garage, che in realtà è stato pensato per essere una Galleria d’Arte, un caveau dove poter contemplare la collezione d’auto e di opere d’arte di proprietà dell’illustre proprietario, un indizio?…le iniziali: CK.

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23 Luglio 2020 / / Design

Sorgedil è N°1 in Italia per le finestre antirumore, infatti, se nella tua casa vi sono una moltitudine di rumori provenienti dall’esterno la soluzione è sostituire le finestre per realizzare un isolamento acustico.
Le finestre antirumore sono essenziali affinché tu possa avere una quotidianità serena senza doverti preoccupare del traffico o delle chiacchiere dei passanti ancor più fastidiose nelle ore notturne.
Logicamente, in base alla problematica specifica vi sarà una soluzione diversa. Infatti, Sorgedil studia il problema prima di realizzare qualsiasi tipo di intervento e poi offre la possibilità di effettuare un preventivo immediato, totalmente gratuito.
Per ottenere il comfort tanto desiderato ed ottenere benefici concreti è necessario rivolgersi a professionisti del settore. Infatti, l’isolamento acustico fai da te è altamente sconsigliato, poiché senza esperienza rischieremo di non risolvere il problema e allo stesso tempo spenderemo denaro inutilmente.

Varie tipologie di finestre antirumore

Esistono vari tipi di finestre isolanti:

  • Finestre antirumore in legno. Il legno è uno materiale che conferisce all’ambiente abitativo calore ed eleganza. In commercio vi sono soluzioni varie di finestre antirumore in legno
  • Finestre antirumore in PVC. Per PVC si intende cloruro di polivinile, cioè un materiale termoplastico che proviene da materie prime naturali, caratterizzato per versatilità nell’impiego e costi ridotti
  • Finestre antirumore in alluminio. Un materiale come l’alluminio è in grado di fornire un isolamento acustico eccellente di grande qualità e allo stesso tempo dura a lungo.

Bonifica acustica dei serramenti

In alternativa alla sostituzione delle finestre, per ottenere un isolamento acustico è possibile ricorrere alla bonifica acustica. Trattasi di un intervento tecnico finalizzato ad eliminare tutti quei rumori che provengono dall’esterno e che tanto ci infastidiscono, senza dover sostituire le finestre ed i telai. Infatti, si provvederà ad isolare acusticamente tutte le guarnizioni delle finestre, comprensivamente di tutte le sue aderenze con la parete.

Infissi antirumore

Per risolvere il problema dell’inquinamento acustico nella propria abitazione è possibile sostituire le finestre con infissi nuovi dotati di vetrocamera. Una soluzione immediata, data la loro struttura a strati che è in grado di neutralizzare rumori fino a 50 decibel. Per installarli è necessario l’intervento di persone esperte che dovranno far sì che le guarnizioni abbiano tutti i punti di contatto con il muro circostante.

Sostituzione vetri con modelli fonoisolanti

Sorgedil finestre antirumore è N°1 in Italia, infatti, anche se le finestre sono del tutto nuove, perché appena sostituite, ma, tuttavia, generano problemi acustici, provvede a sostituire solamente il vetro o, se c’è, il doppio vetro.
Questo procedimento consente di ottenere ottime prestazioni dal punto di vista acustico ad un prezzo molto più basso rispetto a quello previsto per la sostituzione della finestra.
Viene installata una nuova vetrocamera che andrà a sostituire quella già presente e problematica. Essa è realizzata con due vetri trattati con pellicole acusticamente isolanti, separati da una camera d’aria. La pellicola, la quale può essere trasparente, colorata o anti-abrasione viene applicata sulla superficie esterna o interna del vetro, a seconda delle esigenze. Essa aiuta a ridurre il calore provocato dai raggi del sole che penetrano attraverso la finestra. Lo spessore dei vetri può oscillare tra i 45 e i 50 mm, quindi installabili su serramenti idonei.

Inoltre, vi è la possibilità di scelta tra doppio o triplo vetro. Il doppio vetro produce risultati soddisfacenti, il triplo vetro, invece, può presentare anche alcuni svantaggi.
Questo perché i costi saranno nettamente maggiori sia per l’acquisto, sia per l’installazione.
Tuttavia, è logico che un vetro così spesso garantirà un miglior isolamento e allo stesso tempo maggior protezione, data la difficoltà per un eventuale ladro di rompere tre vetri.
Oltre alla sostituzione dei vetri, però, è assolutamente necessario un processo di bonifica del serramento. Infatti, dovranno essere controllate ed isolate tutte le guarnizioni e le aderenze alla parete interessata.

Installazione doppie finestre antirumore

Vi è la possibilità di scegliere se installare doppie finestre. Tale scelta viene presa in considerazione in situazioni per le quali vi è l’impossibilità di sostituire i vecchi infissi per i motivi più vari, si pensi a quelli paesaggistici, oppure perché il rumore proveniente dall’esterno è così intenso che richiede una “barriera” più spessa.
Le due finestre vengono installate rispettando la distanza di 10/30 cm l’una dall’altra, in questo modo, lo spazio vuoto che c’è tra le stesse garantisce un contenimento sicuramente migliore dei rumori provenienti dal caos esterno. Ovviamente l’efficienza acustica sarà maggiore se gli infissi di entrambe le finestre saranno dotate di capacità di abbattimento acustico, in tale modo potranno lavorare in sinergia.

Finestre antirumore: caratteristiche

Affinché l’isolamento acustico sia di ottima qualità è necessario che le finestre abbiano determinate caratteristiche:
– i profili devono essere in gomma affinché la loro chiusura si perfettamente ermetica
– i vetri devono necessariamente essere doppi e distanziati al fine di assorbire tutti i rumori
– il telaio deve essere realizzato in legno o PVC
Oltre al ruolo essenziale svolto dalle finestre antirumore, per ottenere un isolamento acustico completo è necessario provvedere alla insonorizzazione delle pareti tramite pannelli fonoassorbenti (possono essere in fibra di poliestere, lana di roccia e lana di vetro).

Vantaggi finestre antirumore

Scegliere di installare finestre antirumore porta ad una serie di vantaggi. Quello principale consiste nel garantire finalmente quella pace e quella tranquillità tanto desiderata nel proprio ambiente domestico. Si avranno conseguenze evidenti sul proprio umore e certamente si riuscirà a riposare meglio, visto che le voci notturne saranno neutralizzate. Oltre a questo, le finestre antirumore permetteranno di risparmiare in modo significativo sul riscaldamento, data la loro capacità termoisolante. Quindi sarà opportuno reimpostare sia l’impianto di riscaldamento che quello di raffreddamento che, dati gli interventi apportati e dunque la minor dispersione di temperatura, saranno molto più efficienti.
Infine, sarà possibile ottenere detrazioni fiscali sull’acquisto di queste tipologie di finestre, il 50%.

Prezzi e costi per la posa delle finestre antirumore

Il prezzo non è certo un problema, data la possibilità di rinvenire sul mercato una vasta scelta di finestre antirumore, dalle più economiche a quelle più dispendiose.
Per qualsiasi informazione è possibile contattare gli esperti di Sorgedil N°1 in Italia per le finestre antirumore. Saranno in grado di proporre le soluzioni più adeguate al vostro caso specifico.

Opinioni sulle finestre antirumore

Gli utenti hanno rilasciato una serie di recensioni positive sulle finestre antirumore Sorgedil. Infatti, estremamente efficienti e soprattutto funzionali nell’impedire ai rumori esterni di entrare in casa. Restituiscono quel comfort desiderato nel luogo più importante: la propria casa. Vivere in un luogo in cui il disturbo acustico supera i 55 decibel risulta molto dannoso per la salute, causa di stress e malessere fino a giungere a patologie anche più spiacevoli.
Installare finestre antirumore garantirà un effetto fonoassorbente di circa l’80% dei fastidi esterni e permetterà di rispettare quelli che sono i termini stimati dalla legge, tra i 45 decibel durante la notte e 55 decibel durante il giorno. Dunque, per vivere bene è fondamentale prendere in considerazione l’installazione di queste finestre e rivolgersi a Sorgedil per le finestre antirumore.

Per ulteriori informazioni: sorgedil.it

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23 Luglio 2020 / / Decor

tappeto artigianale giallo Selce

Studio Salaris disegna la collezione di tappeti Selce per Carpet Edition

La collezione di tappeti Selce, disegnata dallo Studio Salaris per Carpet Edition, è ispirata alle selci millenarie, pietre simbolo dell’evoluzione della civiltà e dello straordinario e incessante lavoro del tempo sull’ambiente che ci circonda.

tappeto artigianale Selce

Come le sostanze organiche e chimiche si accumulano e si stratificano fino a creare rocce dalle forme variegate, e per questo uniche, così Carpet Edition e lo Studio Salaris hanno lavorato alla progettazione dei tappeti della collezione Selce. Perimetri irregolari, figure geometriche scomposte e filati diversi si accostano e sovrappongono in cinque combinazioni, differenti tra loro nella forma e nel colore.

tappeto artigianale selce

Materiali pregiati come la Lana Nuova Zelanda, l’Hardtwist, il lino e il Tencel (quest’ultimo ecologico, ricavato dalle piante di Eucalipto), vengono taftati a mano e mixati insieme per un risultato armonioso, sorprendente alla vista e al tatto. Ne risultano infatti tappeti compositi, in cui ognuna delle parti che definisce il disegno propone anche una diversa texture, con un pelo ora più lungo, ora più corto, ora più liscio, ora più bouclé. Altrettanto interessante l’equilibrio creato dalla scelta dei colori, tra accostamenti ton-sur-ton e dettagli che creano contrasti mai banali.

tappeto artigianale Selce

Carpet Edition ha messo a disposizione dello Studio Salaris, che si è cimentato per la prima volta nella realizzazione di una linea di tappeti, una consolidata esperienza nella  produzione artigianale, instaurando così un’efficace collaborazione. Alessandra Salaris e il suo team, attingendo a valori importanti per l’azienda, hanno potuto esprimere al meglio la propria creatività: se la collezione Selce è un richiamo al mondo naturale, l’attenzione all’ecosostenibilità è evidente anche nella scelta dei materiali e nelle tecniche di lavorazione, a bassissimo impatto ambientale.

tappeto artigianale Selce

Carpet Edition ha ampliato l’offerta della sua linea Hand Made, proponendo, con l’aiuto dello Studio Salaris, una collezione eterogenea ma dal carattere ben definito, unica e riconoscibile, ideale per rispondere alle diverse esigenze di mercato con una serie di tappeti forti e identitari.

www.carpetedition.com

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23 Luglio 2020 / / Design

Mathilde Oscar Odalisca 2020

La fotografa francese Mathilde Oscar si ispira ai maestri della pittura per i suoi ritratti fotografici che reinterpretano il passato in chiave pop e contemporanea

Mathilde Oscar è nata a Parigi nel 1980, vive e lavora a Cannes. La fotografia è il suo secondo amore, perchè il primo (mai dimenticato) è stato la pittura.
Ha studiato storia dell’arte, decorazione murale, grafica, prima di fondare il suo studio fotografico a Cannes nel 2013.
Grazie ai suoi studi di Storia dell’Arte, che la accompagnano costantemente, le sue immagini sono fortemente intrise dell’estetica rinascimentale e barocca della pittura europea, del romanticismo e del neoclassicismo. E questa atmosfera è il tratto distintivo dei suoi ritratti fotografici.

Mathilde Oscar Odalische

Jean Auguste Dominique Ingres, La Grande Odalisque, 1814

Jean Auguste Dominique Ingres, La Grande Odalisque, 1814

L’artista riesce a fondere i molteplici riferimenti alla storia dell’arte con la fotografia e la manipolazione digitale per un risultato che lascia incuriositi e sorpresi

Mathilde Oscar prende ispirazione dai maestri del passato, studiandoli e appropriandosi dei loro codici di rappresentazione e poi compone le sue immagini allo stesso modo di un pittore, curando le ambientazioni, la composizione, la luce ed ogni singolo dettaglio degli oggetti di scena, per ottenere l’effetto desiderato.

L’universo che crea è immerso nel surrealismo pop ed ogni ritratto racconta una storia “dipinta” assemblando elementi diversi, studiati nei minimi dettagli: decori, accessori, costumi, trucco e acconciature sono pensati e personalizzati dall’artista in base alle esigenze narrative di ogni immagine.

Le sue fotografie sono la versione contemporanea dei dipinti classici, in cui il tempo sembra sospeso fin quando non iniziamo a notare i dettagli: sigarette, smartphone, playstation, pacchetti di patatine fritte, auricolari… il momento in cui si crea lo scarto fra antico e moderno e realizziamo che il tempo è relativo.

Scoprite di più sull’artista visitando il suo sito web o il suo profilo Instagram.

Mathilde Oscar Fotografia come Pittura

Mathilde Oscar – La versione contemporanea della “Madonna dell’uva” di Pierre Mignard

Mathilde Oscar Ritratti come Opere d'Arte

Ritratti ispirati a la “Belle Ferronière” di Leonardo da Vinci e alla “Ragazza con l’orecchino di perla” di Jan Vermeer

Mathilde Oscar Ritratti come Opere d'Arte

Mathilde Oscar Little FRIDA

Little Frida

• LEGGI ANCHE: Ritratti fotografici di Zhang Jingna che sembrano quadri classici

22 Luglio 2020 / / Design

pavimento in parquet

Scegliere il pavimento giusto per la propria abitazione è fondamentale al fine di conferirle l’aspetto e lo stile che più si desidera. A differenza di una parete che può sempre essere tinteggiata, individuare i pavimenti più adatti deve avvenire in maniera scrupolosa. In caso di ripensamenti infatti, la loro sostituzione può rappresentare un lavoro dispendioso in termini di tempo e di denaro. La scelta dei pavimenti Trento deve essere ponderata e dovrà tenere conto non solamente delle necessità estetiche, ma anche e soprattutto di esigenze strutturali. Per i tuoi rivestimenti a Trento, un buon punto di riferimento è di sicuro lo showroom SVAI, dove avrai la possibilità di trovare prodotti veramente eccezionali per quanto riguarda la pavimentazione di case, esterni ed uffici.

Ma quali sono i materiali più richiesti per i pavimenti?

Pavimenti in legno

Il parquet si rivela sempre una scelta vincente, che coniuga classe, calore e praticità. Avere in casa dei pavimenti naturali è il sogno di tutti: non per niente Trento è rinomata per i suoi rigogliosi boschi. Scegliere dei pavimenti in legno rappresenta l’opzione più adatta affinché la tua casa sia il massimo della vivibilità. Non si discute sulla bellezza, sull’eleganza e sull’accoglienza che è in grado di trasmettere un parquet in legno. Infatti questo materiale è capace di rendere unico e memorabile l’ambiente di casa: le stanze più grandi appaiono più raccolte ed accoglienti, tutto ciò grazie al legno; quelle più piccole invece, assumono un carattere sicuro e deciso. Una scelta che, seppur classica saprà conferire alla tua casa un aspetto vintage con un fascino irresistibile.

pavimento in laminato

Pavimenti in laminato

Nel momento in cui si desidera un pavimento flottante in grado di imitare il legno e che abbia caratteristiche simili al parquet, praticamente si è alla ricerca dei pavimenti in laminato. Il laminato rappresenta l’alternativa perfetta per chi desidera una soluzione differente al legno. Questo materiale si presta ad assumere senza problemi, le sembianze dei pavimenti più amati e richiesti in commercio, appunto i parquet in legno, ma con una carattere molto più resistente. Il laminato è in grado di sopportare maggiormente l’umidità e lo sporco, consentendo di ottenere un notevole risparmio economico e una bassissima manutenzione, a fronte di un livello di resistenza molto più alto rispetto al parquet vero e proprio.

pavimento in resina bianco

Pavimenti in resina

Oltre al legno, la resina sta conquistando, a poco a poco, il podio tra i materiali più apprezzati per pavimenti e rivestimenti. Caratterizzate da elementi sintetici in grado di conferirle un altissimo grado di resistenza, le superfici in resina possono essere calpestate di continuo senza riportare nemmeno un graffio. Il successo di questi pavimenti è dovuto per la facilità di poter rinnovare completamente e facilmente l’immagine dei propri spazi, senza dover effettuare opere di smantellamento. Per la sua posa in opera non è infatti necessario rimuovere piastrelle o fare lavori di muratura. Ciò rappresenta un risparmio interessante, sia in termini economici che di tempo. Questi rivestimenti si adattano perfettamente ad appartamenti e loft, open space dal gusto metropolitano e contemporaneo.

Per avere maggiori informazioni sui pavimenti che più si adattano alla tua abitazione, o per ricevere un preventivo personalizzato, non esitare a contattare SVAI.

L’articolo Affidati a SVAI per la scelta dei pavimenti più adatti per la tua casa proviene da Dettagli Home Decor.

22 Luglio 2020 / / Dettagli Home Decor

piscina ad acqua salata

Quello della piscina è ormai diventato uno status symbol da sfatare. Se ne trovano in commercio di tutti i tipi e ad ogni portata concedendo ai più di potersi godere il benessere di una nuotata o almeno una rinfrescata nel giardino di casa. Affidarsi ad un esperto è comunque la scelta migliore per un buon compromesso tra stile e prezzo incluso tutto il necessario per i completamenti e la manutenzione. Qui entra in campo prontopiscine.it che ha tutto ciò che serve per una realizzazione e manutenzione completa delle nostre attuali o future piscine.

Per chi cerca il dettaglio si può arricchire la piscina con giochi d’acqua, luci, idromassaggi e finiture personalizzate per rendere la propria area benessere davvero unica.

E allora perché non pensare ad una piscina salata? Un tuffo nell’acqua del mare e quella salsedine sulla pelle, wow!

In verità non si tratta di un semplice vezzo sensoriale quello dell’uso di acqua salata bensì un trattamento per migliorarne la qualità e la disinfezione: evita lo stoccaggio di prodotti chimici pericolosi e semplifica la manutenzione della piscina, con le possibilità offerte da un sistema di trattamento sicuro.

Piscina salata, come funziona

L’uso del sale è un esempio di sistema di disinfezione efficiente e sostenibile: le piscine con acqua salata, infatti, sono considerate più naturali in quanto limitano l’utilizzo di prodotti chimici con un impatto sull’ambiente notevole, decisamente più sano.

Una volta installato l’apparecchio, basta solamente versare il sale granulare o in pastiglie direttamente nella vasca e si converte una tradizionale piscina a “cloro” nella sua gemella ad acqua salata. Il processo elettrolitico avviene immediatamente con la scomposizione della molecola di cloruro di sodio e consente una disinfezione costante, mentre la sonda per il pH ne monitora il valore, sempre da tenere sotto controllo per evitare eccessi di granulosità o corrosioni.

Grazie al minor utilizzo di prodotti chimici specifici e alla automazione del sistema, la manutenzione delle piscine ad acqua salata permette un sensibile risparmio economico.

Inoltre l’acqua salata in piscina, che è comune nei centri benessere per la thalassoterapia, viene impiegata a scopi cosmetici e curativi, perché non sfruttare le proprietà terapeutiche anche a casa? Quando si esce dalla piscina trattata con acqua salata, la pelle risulta più liscia e rilassata e senza odore di cloro.  Inoltre, la piscina con acqua salata mantiene alcuni benefici propri dell’acqua di mare come, per esempio, l’effetto antisettico che elimina gli agenti patogeni della pelle, oltre che offrire una migliore galleggiabilità quando ci si immerge in piscina.

piscina in villa moderna

Vantaggi della piscina ad acqua salata

Se stai pensando di acquistare una piscina, il consiglio è di valutare prima con attenzione i vantaggi che si hanno nello scegliere un sistema ad acqua salata:

  • richiede meno manutenzione con conseguente risparmio economico
  • riduzione nell’utilizzo di prodotti chimici, in questo modo, l’impatto sull’ambiente e sull’uomo è decisamente più sano e sostenibile;
  • concentrazione di cloro minore nell’acqua, con conseguente riduzione dei danni per la pelle e gli occhi dei bagnanti, specialmente dei soggetti allergici, dei bambini e delle persone anziane;
  • produzione continua e dosaggio automatico del cloro;
  • la leggera salinità della piscina ad acqua salata ricorda molto l’acqua di mare, mentre l’assenza di odore di cloro renderà il bagno più confortevole;
  • risparmio notevole, in quanto viene utilizzato del sale stabilizzato in pastiglie;
  • alcuni clorinatori per piscina moderni permettono la ionizzazione del rame, con il rilascio di ioni dal potere battericida e alghicida;
  • grazie ad un minore utilizzo di prodotti chimici, la durata di una piscina ad acqua salata sarà più longeva.

Articolo di Silvia Fabris

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22 Luglio 2020 / / Design

 

poltrona rossa in giardino

L’estate si tinge di toni pastello o di colori accesi grazie a comode sedute dalle forme avvolgenti e dal design moderno.

Poltrone, daybed, amache o divani per rilassarsi all’aperto, al riparo tra gli alberi, a bordo piscina o all’ombra di un patio. Lasciati ispirare dalla nostra selezione.

Intrecci mediterranei

poltroncine gialle in giardino

Dal carattere mediterraneo anche Nansa, la collezione di arredi per esterni disegnata dallo Studio Santiago Sevillano per Musola. Composta da sedia, tavolino, divani, poltrona e cuscini presenta linee inedite che si ispirano alle tipiche trappole da pesca dell’Albufera, un parco naturale vicino a Valencia. Il telaio, realizzato con tubi piegati, dona una sensazione di stabilità e affidabilità nel tempo agli arredi, mentre i cuscini morbidi e lavabili garantiscono comfort e praticità.

poltrona rossa in giardino

Divano modulare dal design ricercato

divano a bordo piscina

Il divano componibile Salinas, ideato dallo Studio Santiago Sevillano per il brand spagnolo di arredo outdoor Musola, si ispira al profilo della costa mediterranea. Deve il suo nome al parco naturale Salinas de Santa Pola, un luogo ricco di contrasti situato ad Alicante. Le forme del sistema modulare si ispirano infatti al paesaggio che muta e sono combinabili in numerose combinazioni. Il design ricercato di Salinas è stato premiato con il Grand Prix de l’Innovation 2019 a Espritmeuble di Parigi.

Sedute multicolor

daybed in giardino

Tropicalia è la collezione disegnata da Patricia Urquiola per Moroso. La struttura in tubolare di acciaio del progetto diventa la falsariga sulla quale la designer, attraverso un make-up creativo, traveste il telaio, lo trasforma, facendo assumere alle sedute personalità diverse a seconda del materiale utilizzato. Il giro di filo è simile a un colpo di matita, marca una superficie che è contemporaneamente grafica e strutturale, diventa gesto costruttivo e forma d’identità: giocoso con la plastica dei cordoncini lavorata a due o tre colori, raffinato se monocromatico, elegante con il cuoio. Il materasso del Day bed è in poliuretano espanso adatto per l’esterno; i cuscini sono in fibra poliestere per uso esterno. La collezione viene fornita di cuscini.

poltroncine e tavolo da giardino

La collezione include anche poltroncine con braccioli da abbinare a un semplice tavolo bianco.

Amaca o dondolo per cullarsi all’ombra

amaca di design verde

Amaca realizzata completamente in tessuto.  L’amaca Farniente di Paola Lenti può essere sospesa a un’apposita struttura in acciaio inox disponibile verniciata opaca in colore avorio o nei colori grafite, mora, ruggine, sottobosco, oliva o foresta o anche verniciata lucida. La struttura è completa di piastre di base per il fissaggio a superfici portanti. Il prodotto può essere utilizzato anche in ambienti interni.

dondolo da giardino intrecciato

Il dondolo della collezione Wabi di Paola Lenti ha la struttura in legno di sassafrasso. Telaio di seduta in acciaio inox, molleggio su cinghie elastiche. Rivestimento struttura: fisso, intrecciato a mano con un profilo di silicone impermeabile rivestito con filato Rope o Aquatech. Cuscino di seduta removibile, in poliuretano indeformabile per l’interno, con ulteriore trattamento idrorepellente per l’esterno. Cuscini sfoderabili nei tessuti Luz, Rope T, Brio o Thea. Corde di sospensione in filato Rope, certificate e munite di fermacavi in acciaio inox. Consiglio: sono necessari cuscini di schienale e di appoggio disponibili negli stessi tessuti di rivestimento del cuscino di seduta.  Le corde  sono fornite per un’altezza di sospensione standard di circa cm 260/270, calcolata dall’anello di sostegno alla base del divano. E possibile richiedere corde di lunghezza diversa.

Sedute informali e colorate per ogni esigenza

arredo giardino in metallo giallo

Serie di sedute e tavoli, la famiglia Star è ormai un evergreen dei prodotti EMU. Essenzialità delle forme, colore e versatilità caratterizzano questa collezione dalle linee morbide e classiche, ideale per molteplici situazioni ed ambienti. La collezione Star comprende sedie, poltroncine, sgabelli e tavoli di diverse dimensioni. Coloratissima ed informale, la serie Star è la soluzione perfetta per donare personalità e stile a balconi o giardini dal gusto essenziale e moderno.

sedute da esterno in metallo blu

Le sedute della collezione Riviera di EMU, disegnate da Lucidi/Pevere, è composta da sedia, poltroncina, lounge e sgabello; caratteristica principale è segno grafico minimale e raffinato; la struttura interamente saldata, è realizzata in tubolare e barre con profilo arrotondato di acciaio Fe360 con rivestimento in Emu-Coat (cataforesi + verniciatura).

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