Casa Hoyos, a boutique hotel in San Miguel De Allende, has been owned by the same Hoyos family for 4 generations. The hotel occupies a typical colonial Spanish manor in one of the most historical city in Mexico and it has been designed by AG Studio.
The 16 rooms hotel focus around the courtyard and its archways tiled with the colours of the family shield, black and peach, contrasted by walls tiled in a pungent yellow.
The choice of furniture is original, the colours and shapes of the pieces, many of which were custom designed for this project, are sapiently mixed. The result manages to be innovative and traditional at the same time, preserving the spirit of the place.
Questo loft si trova a Kansas City ed è davvero particolare sia per i materiali utilizzati che per gli spazi creati. Luminoso e ampio, l’open space contiene una zona giorno composta da una spettacolare cucina, un living e una zona dining. La vocazione industriale dell’ambiente è sottolineata da alcune pareti con mattoni a vista, dal pavimento in resina, a tratti integrato con parquet in legno naturale, dalle imponenti canalizzazioni a soffitto per l’aria condizionata. La presenza di verde, con piante in ogni angolo, ingentilisce l’ambiente e gli dona un tocco tropicale.
Tutti pazzi per le mini-case? Scegliere una casa di piccole dimensioni è l’ultimo trend nord americano. Le tiny house sono a volte veri concentrati di architettura e design in pochi metri quadrati. Queste piccole abitazioni sono in grado di offrire una vita più semplice, sostenibile e a contatto con la natura. Oggi ne vediamo alcuni esempi.
Nel Nord America abitare nelle mini case o nelle case containerè diventato un vero movimento: The Tiny House Movement. Una nuova filosofia abitativa, legata strettamente al Minimalism, dove si sostiene che si possa vivere meglio con meno e in modo più sostenibile (c’è anche un documentario su Netflix, se vuoi approfondire: “The Minimalism”).
Alla base di questo movimento c’è la convinzione che possediamo troppi oggetti, lavoriamo duramente e in modo stressante per acquistarne sempre di nuovi, ma questi non ci danno la felicità. I fondamenti culturali e filosofici derivano dal minimalismo giapponese tipico delle scuole filosofiche e religiose Zen, dove si aspira alla costante e progressiva eliminazione del superfluo.
Quindi anche la vita nelle mini case è più parsimoniosa e rispettosa dell’ambiente. Non solo i piccoli spazi sono più economici da costruire, acquistare o affittare, ma tendono anche a ridurre i costi di manutenzione, i consumi e le bollette.
La generazione dei Millennials ha radicato una certa consapevolezza ambientale ed ecologica, per cui trovano le case di piccole dimensioni più attraenti, dato il loro impatto minimo. Di solito, infatti, queste mini case sono costruite con materiali ecosostenibili o riciclabili e utilizzano spesso energie rinnovabili. Le loro dimensioni non superano i 40 mq. La questione dello spazio permette di sbarazzarsi del superfluo, vivere con poco e abbracciare il “minimalismo” dei consumi.
Spesso in Europa, le case di così piccole dimensioni sono utilizzate per brevi periodi, come seconde case per le vacanze nelle zone in cui il contatto con la natura ti permette di vivere molto tempo all’aperto, in modo da ampliare la zona giorno all’esterno.
Tuttavia, tantissima gente nelle grandi città italiane ed europee abita in monolocali minuscoli, che spesso non sono nemmeno lontanamente così funzionali e soprattutto non hanno uno spazio esterno da poter utilizzare nelle stagioni più miti. Quindi ben vengano le mini case, le tiny house, le case container che possono essere costruite o installate in aree verdi e con materiali ed impianti ecosostenibili.
Architetti e designer d’interni possono cercare di progettare questi piccoli mondi con tutti i comfort di una casa normale, anche se con dimensioni più contenute.
Tiny house su ruote in Canada
La prima mini casa di 30 mq che visitiamo, si trova in Canada ed ospita una famiglia di 4 persone. La giovane coppia con due bambine piccole ha scelto di vivere in una casa di dimensioni minime, ma confortevole grazie alle camere da letto situate nei soppalchi e al grande giardino, dove trascorrono la maggior parte delle loro giornate.
Arredata in stile Farmhouse, uno stile molto popolare in Nord America, da White Orchad Interiors, offre spazi multifunzionali e pratici.
La piccola casa bianca è montata su ruote, quindi trasportabile. Ma la famiglia Braun è felice di lasciarla esattamente dove si trova, su un lotto di terra ai piedi di un bosco di proprietà della famiglia di origine. Un modo perfetto per godersi la vita all’aria aperta.
La cucina a forma di U è piccola ma funzionale. Il bagno, di dimensioni normali, ha una lavatrice e asciugatrice impilate e una vasca. Le camere da letto nei due soppalchi, hanno piccoli contenitori per i vestiti.
Questa piccola casa è di soli 20 mq, anche se sembra più spaziosa. Merito della vista a 360° sulla regione del Galles del Sud in Australia o del colore bianco dominante. La mini casa con il suo arredo contemporaneo (un po’ scandinavo) è piena di luce.
Può essere affittata per le vacanze, per 2-4 persone che potranno vivere lontano dal trambusto della città e godere una lunga e pigra colazione sulla veranda. Un posto ideale per vivere a contatto con la natura, avendo a disposizione tutto il comfort moderno in pochi metri quadrati. Ha una cucina completamente funzionante e un ampio bagno.
Progettare una casa container è una sfida per molti architetti. Anche noi, ai tempi dell’università, ci siamo cimentati con questa tipologia di abitazione.
Costruita in Brasile, Pocket House è una casa container di soli 27 mq. È stata progettata utilizzando un container che, dopo l’isolamento e il rivestimento delle pareti ora misura 11,80 x 2,34 m.
Ha ampie porte finestre vetrate scorrevoli per godersi il verde circostante e un arredamento contemporaneo studiato nei minimi particolari. Non manca nulla, c’è una cucina, una zona pranzo, un soggiorno, un bagno e una camera da letto.
Il divano è il protagonista del nostro salotto. Sceglierlo per arredare casa non è facile; occorre valutare bene alcuni fattori come gli spazi, il proprio stile di arredamento, ma anche le nostre necessità per non cadere in errore e finire con l’acquistare un prodotto non adatto a noi.
Dàmeda, fabbrica divani su misura
La Brianza è famosa per essere la patria del divano. In questa terra meravigliosa ha sede Dàmeda, una fabbrica divani che realizza prodotti artigianali con caratteristiche uniche, che nascono da una lunga esperienza capace di scegliere con cura le materie prime e realizzare prodotti duraturi fatti secondo i canoni estetici dettati dalla moda, ma con al centro sempre il comfort e la qualità che ciascuno di noi si aspetta.
Il vero “su misura” lo puoi trovare solo da Dàmeda che, grazie al suo laboratorio specializzato di tappezzeria sartoriale e ad una affiatata squadra di designer, artigiani e mastri tappezzieri, realizzano divani personalizzati che soddisfano in pieno le nostre richieste.
Quando parliamo di produzione divani in Brianza ci riferiamo a produttori che mettono al centro delle loro realizzazioni le esigenze dei clienti, cioè tengono conto di tutti i fattori che influenzano la scelta di un imbottito.
Un divano serve per rilassarsi, ma potrebbe essere vantaggioso un divano letto che all’occorrenza accoglierà i nostri ospiti, soprattutto se la nostra casa non è molto grande e non si dispone di stanze in più.
Se vi sono bambini o animali in casa, il divano dovrà avere anche altre qualità da non sottovalutare come la robustezza, i rivestimenti in tessuti anti macchia che ne garantiscano la bellezza nel tempo.
Non dimentichiamo che il divano deve essere comodo e se abbiamo problemi di schiena o di circolazione, dobbiamo optare per sedute non troppo morbide, che abbiano imbottiture adatte a sostenere bene la zona lombare ed eventualmente meccanismi relax che permettano di sollevare le gambe o reclinare gli schienali.
Tutti questi elementi sono difficili da trovare in un solo divano quando si guarda a prodotti industriali, che hanno sì linee accattivanti, ma a discapito di molte nostre necessità.
Come nasce un divano “su misura” di design
Tutti prodotti Dàmeda nascono nella fabbrica divani in Brianza. Si tratta di divani di design, curati nei minimi dettagli. Presso la nostra sede si trovano il laboratorio di produzione divani che lo Showroom, in cui è possibile vedere e provare molti divani in pronta consegna.
Pezzo forte della nostra Collezione è il tuo divano, quello che insieme a te stiamo per realizzare: un divano unico, che ha forma e dimensioni adatte al tuo salotto, che nasce da un disegno realizzato in ogni suo particolare grazie alle tue indicazioni.
Dopo aver deciso il modello più adatto, con o senza penisola, oppure un divano angolare o un divano letto su misura, occorrerà valutare tra divani classici o divani moderni, con rivestimenti in morbida pelle o in tessuti pregiati, nei colori che preferisci.
Un divano che duri nel tempo deve avere una struttura in legno massello e non in truciolare, in modo da garantire una solidità con il passare degli anni. L’imbottitura per divani può essere realizzata con diversi materiali, solitamente è in poliuretano espanso per la sua resistenza alla deformazione, in alternativa può essere usata la gomma piuma o il lattice. I divani comodi spesso frutto di una sapiente combinazione di materiali differenti: piuma d’oca con inserto in poliuretano espanso a livelli differenziati.
Potrete avere un divano dotato di meccanismi relax, ma anche di options unici come vani portaoggetti, postazioni lettura con punti luce a Led o prese USB per ricaricare i tuoi dispositivi e averli sempre vicini a te.
Per maggiori informazioni contatta Dàmeta al numero di telefono 0362 050456, oppure scrivi una mail a info@dameda.it o, ancora vai sul nostro sito internet (https://dameda.it/) per visionare l’intera Collezione.
Porte a riquadri, lisce o decorate, che hanno come base il vetro e come dettaglio l’acciaio verniciato; soluzioni uniche per personalizzare ambienti ricercati ed esclusivi. Firmate FritsJurgens.
Le cerniere Fritsjurgens cambiano il modo di apertura e chiusura delle porte a bilico. E rendono ancora più accattivanti quelle realizzate in vetro e acciaio verniciato
Negli ambienti indoor – dagli studi medici agli uffici, dai negozi alle abitazioni – e in quelli outdoor – verande su giardini e centri sportivi – può rappresentare un valore aggiunto disporre di porte e portoncini d’ingresso in grado di aprirsi facilmente al passaggio delle persone.
Le porte, parte integrante e determinante dell’arredamento di un ambiente, devono rispecchiare sempre più canoni estetici e funzionali al passo coi tempi. Quando si pensa a porte performanti e dal design versatile, è naturale prendere in considerazione le porte a bilico, vera rivoluzione tra i complementi d’arredo.
Le porte a bilico hanno le caratteristiche di una comune porta a battente, ma è il sistema di apertura e chiusura che le rende uniche. Questo tipo di porte, infatti, si basano su un sistema di rotazione pivotante che ne caratterizza l’estrema versatilità. Non necessitano di cornici né stipiti e possono dunque integrarsi perfettamente ad ogni tipo di parete, di qualsiasi spessore e materiale.
Una porta a bilico può quindi trascendere la semplice funzione di porta per assurgere al ruolo di vero e proprio manifesto di stile. Pressoché invisibili, le cerniere pivot FritsJurgens consentono di minimizzare lo sfioro perimetrale tra porta e parete, rendendo possibile la realizzazione di porte in grado di portare fino a 500 kg senza alcuna limitazione a livello di design.
Il montaggio di una porta a bilico dotata di cerniera FritsJurgens si articola in quattro semplici passi: misurazione, montaggio della piastra a pavimento, montaggio della piastra a soffitto e, infine, posa della porta.
Una volta installata la cerniera, qui consideriamo il versatile modello System M, il movimento dell’anta può essere accuratamente registrato a piacimento, grazie alla pratica funzione di ammortizzazione regolabile in chiusura e apertura che permette di avere il pieno controllo dell’intensità di azione del freno idraulico e della funzione soft-close.
Il controllo totale del movimento dell’anta è garantito dalla presenza di un cuore tecnologico brevettato. Tutte le cerniere pivot progettate dall’azienda olandese, si celano a scomparsa all’interno dell’anta e possono essere montate su qualsiasi porta, nuova o meno nuova, anche in presenza di eventuali impianti di riscaldamento a pavimento. Se necessario, possono essere insonorizzate o rese conformi ad eventuali esigenze antincendio.
In particolare, le porte a bilico con cerniere pivot FritsJurgens possono essere realizzate in vetro e acciaio verniciato ma anche in altri materiali. Il vetro è da sempre considerato un materiale “difficile” per realizzare porte e portoni di ingresso. Ma con le cerniere pivot FritsJurgens che sono in grado di portare porte di peso compreso tra 20 e 500 kg, è possibile dare vita a soluzioni architettoniche mai realizzate prime.
Le belle case su Instagram sono davvero tante e attraverso questi home tour cerco di esplorare, trovare ispirazione e idee di design da condividere con voi.
Con la rubrica “Case su Instagram” oggi andiamo a casa di Giulia (su Instagram @_hollyandherworld), dove insieme al suo compagno vive dal 2014. Lei è un’appassionata di arredamento, bassotti (ne ha tre) e le piante. Infatti, la sua passione per l’arredamento si nota dal fatto che le piace cambiare il look della casa e rinnovare spesso. Solo sei anni fa, la casa aveva un aspetto totalmente diverso, stile shabby e colori sui toni del beige e tortora.
Il suo appartamento fa parte di una villa anni 70 dove Giulia è cresciuta. Nel 2013 hanno ristrutturato, ampliato e diviso in tre unità. L’appartamento è composto da una zona living open space spaziosa, due bagni e due camere. Mentre nel seminterrato c’è un ampio garage e lavanderia che però non sono stati ancora ristrutturati. In tutta la casa hanno deciso di mettere Il pavimento in parquet a doghe toscane. Doghe Toscane è un tavolato di grandi dimensioni dal fascino classico e con un’enorme duttilità che lo rende adatto ad ogni ambiente. Mentre in uno dei bagni c’è una ceramica simile alla pietra di ardesia (detta anche pietra di Lavagna).
La cucina
Cucina Essebi modello azimut con il top in granito nero opaco. Gli sgabelli sono di Colico con la seduta dalla forma semplice ed accogliente è realizzata in polipropilene soft touch. Il tavolo é in legno ed è fatto da un parente artigiano, le sedie invece in stile scandivano sono di Westwing.
Il camino a legna incassato nel cartongesso divide un pò la zona living dalla cucina.
Sempre nella zona soggiorno c’è un divano Semeraro color nero e il mobile tv Ikea. A completare la zona giorno c’è un tavolino realizzato artigianalmente con il granito nero e il ferro.
Se volete vedere in diretta questa bella casa oggi venerdì 12 giugno alle 15:30 facciamo una diretta Instagram e l’Home tour insieme a Giulia.
Vuoi vedere la tua casa sul mio blog? Puoi contattarmi e inviarmi le foto.
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La guida definitiva alla scelta tra cabina e armadio
Non sempre si ha la fortuna di avere un’intera stanza da adibire a cabina armadio, ma questo non significa che dobbiamo rinunciare al nostro guardaroba da sogno.
In molte occasioni può capitare di essere indecisi tra arredare uno spazio con un sistema modulare per cabine, oppure optare per un “normale” armadio scorrevole o con ante a battente. Il dilemma può presentarsi in particolare quando la camera da letto non è abbastanza grande, quando lo spazio che intendiamo allestire è davvero micro, oppure ancora quando abbiamo delle nicchie in ambienti come il corridoio, il soggiorno o un ingresso.
Per quanto piccoli, stretti, improbabili o apparentemente impossibili da organizzare…per tutti questi spazi c’è una soluzione.
Cosa troverò nella guida?
Troverai consigli pratici ed esempi di progetto per decidere qual è la migliore soluzione per organizzare il tuo spazio.
Si parla di:
arredare una stanza guardaroba
ricavare una cabina in camera da letto: sì, no, come?
Ricorda: non esistono regole, nella guida vogliamo solo darti delle idee che derivano dall’esperienza pratica dei nostri interior designers. Ogni progetto è unico e personale, riflette gusti, esigenze di budget e bisogni specifici.
Hai bisogno del consiglio di un arredatore esperto? Clicca qui sotto e raccontaci cosa stai cercando.
L’architetto Jesús Colao sceglie la cucina Atelier di Abimis, in una versione a isola, per la sua residenza a Palma di Maiorca
Progettata dal suo stesso proprietario, l’architetto madrileno Jesús Colao, l’elegante residenza sorge lungo la costa dell’affascinante capoluogo dell’isola di Maiorca. La struttura e la divisione degli ambienti dell’abitazione nascono dall’idea di utilizzare la casa non solo come residenza privata, ma come showroom. Un laboratorio di idee, quindi, ricco di oggetti originali e arredi in stile vintage e non solo, che possono essere fonte d’ispirazione per gli ospiti e le loro future realizzazioni.
Il mood dei singoli spazi abitativi si relaziona al paesaggio circostante, creando una sensazione di continuità che trasmette freschezza ed eleganza.
La cucina, che ospita una versione a isola di Atelier, costruita sulle specifiche esigenze dell’architetto, è un luogo caldo, accogliente e spensierato, che sa di benessere. Uno spazio ampio e moderno che si esprime attraverso le diverse tonalità del bianco, risultando così straordinariamente luminoso.
Personalizzata con elettrodomestici integrati e ripiani a vista, la configurazione a isola comporta diversi vantaggi. Consente libertà visiva e di movimento, così da poter organizzare in modo ottimale tutte le attività quotidiane e rendere confortevole sia l’atto del cucinare sia i momenti della convivialità: il piano di lavoro, resistente e privo di fughe per assicurare la migliore praticità e la massima igiene, si estende, infatti, fino a creare una pratica penisola snack.
Dos Architects reinterpreta in chiave contemporanea l’architettura pugliese progettando la sua casa vacanze con una torre bianca alta 12 metri da cui si può godere di una splendida vista sul mare.
In un piccolo paese della Puglia, a Gagliano del Capo, nel Salento, una nuova proprietà gioca con lo stile dell’edificio locale. La Torre Bianca si trova su un piccolo appezzamento dimenticato, scoperto dall’architetto Lorenzo Grifantini dopo molte ricerche. Grifantini, fondatore di DOS Architects con sede a Londra, ha progettato la casa di 230 mq per la sua famiglia con l’aiuto di sua moglie Allegra Figus.
Gli edifici circostanti sono un agglomerato di cubi dal tetto piatto e dai colori chiari. La casa è formata da una serie di volumi bassi che si aprono verso un cortile interno, insieme a una torre alta 12 metri che ospita cinque camere da letto, tutte dipinte di un bianco abbagliante. La forma del cortile, che ospita una piscina, è stata influenzata dai confini geometricamente irregolari della trama di 790 mq.
“Il cortile centrale è il vero cuore della casa“, afferma il progettista. “Un luogo di convivialità e gioco, dove la piscina e la vegetazione accuratamente selezionata riproducono la presenza di elementi naturali.”
La torre, in asse con la torre campanaria della chiesa di San Rocco, svetta sulla casa svolgendo una doppia funzione: offre da una parte un suggestivo accesso visivo al mare e dall’altra una reminiscenza delle torri di avvistamento di età Normanna, elemento tipico del paesaggio costiero del Salento.
La casa è stata inoltre costruita con grande attenzione a criteri architettonici e tecnologici mirati a raggiungere un benessere ambientale e minimizzare la dispersione termica.
L’architettura di Torre Bianca è volutamente austera per favorire una percezione degli spazi e degli ambienti che sia quasi spirituale, data dalla purezza della luce e delle ombre proiettate dai volumi. Ogni elemento architettonico è unito da un filo invisibile: i volumi, la pensilina, le fioriere e gli arredi interni incassati in muratura, la piscina, il camino e tutti gli altri dialogano fra loro creando un blocco unico architettonico.
Come arredare casa con poco? Spendere veramente poco per arredare con gusto i nostri spazi è possibile e di seguito vedremo come fare.
Quando decidiamo di trasferirci o prendere una casa in affitto, non importano le dimensioni dell’abitazione, andremo necessariamente incontro ad alcune spese per arredarla.
Anche nel caso che la nuova casa sia già arredata non sempre i mobili che troveremo saranno di nostro gusto e qualche spesa è inevitabile.
Spesso non si ha a disposizione un grosso budget per ammobiliare l’abitazione e questo può creare , soprattutto a persone giovani, qualche problema.
Consigli e idee per arredare casa con poco
Vediamo quindi tutti i consigli e le idee che reputo utili e che tutti quelli che non hanno grandi budget a disposizione dovrebbero seguire.
Non è necessario seguire tutte le indicazioni che troverete di seguito ma anche applicandone solo alcune è possibile risparmiare molto e creare degli ambienti piacevoli.
Costruire l’arredamento con il tempo
Uno dei consigli fondamentali che posso darvi per raggiungere l’obbiettivo di arredare casa con poco è quello di arredare dilatando le nostre spese nel tempo.
Sembrerà banale ma molte volte siamo spinti a credere di avere assoluta necessità di qualche mobile del quale potremmo fare benissimo a meno e avere, di conseguenza, il desiderio di comprare tutti i mobili per la nostra casa in una volta sola.
Dobbiamo concentrarci inizialmente su tutto ciò che è davvero fondamentale per vivere, limitarci ad acquistare prima di tutto lo stretto necessario.
Indicativamente le cose necessarie sono :
Cucina
Piani d’appoggio ( es:tavolo)
Sedie
Letto
Illuminazione
Per i primi tempi sarà possibile utilizzare, per esempio, degli scatoloni al posto di una cassettiera e riporli poi sotto il letto, oppure dei semplici stand appendi abiti al posto di un vero armadio.
Basta avere un po’ di spirito di adattamento e non abbattersi se non si può avere subito ciò che desideriamo, le cose buone vengono col tempo.
Crearsi quindi inizialmente un nuclo necessario di arredi e aggiungere e sostituire in un secondo momento, quando magari le nostra situazione economica ce lo permetterà
Partendo da questi semplici accorgimenti possiamo poi aggiungere tutto il resto e creare piano piano il nostro arredamento dilatando i costi nel tempo.
Comprare a rate
Per chi proprio non può aspettare per avere tutti i mobili nel proprio appartamento, magari perchè deve affittarlo, il miglior consiglio che posso dare è quello di acquistare a rate.
Spesso è possibile ottenere dei finanziamenti senza interessi e pagare comodamente a rate.
Per esperienza personale vi dico che anche in questo caso però è possibile risparmiare molto facendo scelte attente sui mobili che scegliamo.
Non molto tempo fa ho dovuto arredare da zero un appartamento completamente vuoto che avrei dovuto affittare, ho avuto quindi bisogno di arredarlo in tempi relativamente brevi.
Mi sono quindi recato da IKEA e ho acquistato tutto l’arredamento compresa tutta la cucina ed elettrodomestici con appena 1200 euro (confesso che avrei potuto spendere molto meno ma mi sono concesso qualche lusso).
Se il vostro appartamento dispone già di una cucina è possibile spendere ancora meno.
Con un finanziamento ad interesse zero, pagando appena 50 euro al mese sono riuscito ad arredare l’intero appartamento in pochi giorni.
Vi assicuro che anche scegliendo mobili poco costosi è possibile ottenere un effetto da rivista di arredamento, basta avere occhio ed essere coerenti nelle scelte.
Se comprate da IKEA non dimenticate mai di dare un occhiata al reparto dei resi, una volta riuscii a portarmi a casa una vetrina in acciaio verniciato a polvere, dal costo di 200 euro, per soli 90 euro.
Fai da te…e risparmi
Sul fai da te per arredare casa e spendere poco ci sarebbero da scrivere venti articoli, qui cercherò di essere sintetico.
Ridipingere
Non fa parte dell’arredamento ma sicuramente è un piccolo accorgimento fai da te da mettere in pratica in certe situazioni.
Spesso si pensa che per rimodernare un ambiente si debbano acquistare mobili nuovi, una mano di vernice o un cambio di colore delle pareti possono fare miracoli, senza così dover spendere per l’arredamento.
Fare da soli il più possibile
Un altro trucco fai da te per arredare casa spendendo poco è quello di fare da soli più lavori possibili.
Se si ha bisogno di un tavolo, si può pensare di acquistare del legno e crearselo da soli, non è impossibile e cercando su internet si trovano molti tutorial.
Nell’appartamento di cui parlavo prima , per esempio, ho installato da solo due lampadari che ho trovato nella soffitta dei miei genitori, ho creato un impianto a vista con cavi colorati, molto bello e d’effetto.
Acquistando i lampadari e rivolgendomi ad un elettricista, avrei speso troppi soldi, così facendo ho speso solo i soldi per acquistare i cavi.
Pellicole adesive
Un grande alleato quando si tratta di spendere poco sono e pellicole adesive.
Ne esitono di molti tipi, con centinaia di fantasie o monocromatiche, è possibile applicarle praticamente ovunque, porte, cucina, pareti o mobili.
Se la vostra cucina vi sembra datata, volete cambiare le vostre porte o volete sostituire un vecchio mobile, quella delle pellicole adesive è un opzione da tenere presente.
Permettono di dare un nuovo look a qualsiasi cosa ad un prezzo modesto.
Di seguito troverete alcune delle mie preferite, con i link per acquistarle.
Un mobile più funzioni
Un’ altra idea da non sottovalutare è quello di acquistare, inizialmente, mobili che possono svolgere più di una funzione.
Un tavolo può essere utilizzato non solo per mangiare ma anche come scrivania o come piano d’appoggio per la preparazione dei cibi mentre prepariamo la cena.
Invece di comprare un divano ed un letto si può pensare di comprare un divanoletto dove riposare fino a quando non potremo acquistare anche il lettto vero e proprio.
Le cassettiere possono essere utilizzate come mobili per la tv senza bisogno di comprare una console apposita per il televisore.
Potete pensare di utilizzare la credenza della cucina per riporre anche altri oggetti come libri o dvd così da evitare la spesa per una libreria.
Insomma con un po’ di fantasia e di coraggio nel creare ambienti ibridi si può riuscire a fare a meno di molti mobili e risparmiare.
Creare un punto focale
Un altro trucco per arredare casa con poco ma con stile è quello di creare un punto focale.
Non è necessario che tutti i mobili siano costosi per creare un arredamento d’effetto, è più importante giocare con gli abbinamenti.
Possiamo quindi pensare di arredare con uno stile neutro e valorizzare l’insieme con un elemento che attiri l’attenzione.
L’arredamento neutro e poco costoso diventerà quindi la cornice per quel unico elemento spettacolare.
Potrete quindi risparmiare su tutto e comprare un elemento più costoso o stravagante che focalizzi l’attenzione, tutti gli altri mobili passeranno in secondo piano.
Quadri, cornici, poster, disegni
Altri punti focali da prendere in considerazione per far apparire molto migliore una stanza distogliendo l’attenzione da mobili meno costosi sono quadri, cornici,poster e simili.
Se appesi alla giusta altezza e delle giuste dimensioni diventeranno un punto focale perfetto.
Non c’è bisogno che siano dei quadri costosi basta che risaltino nel contesto.
Su siti come Etsy o Society6 si trovano stampe, poster e quadri molto belli di vari artisti, spesso anche fatti a mano a prezzi davvero contenuti.
Cercate chi regala mobili
Molto più frequentemente di quello che si possa pensare le persone sono disposte a regalare i propri mobili che non utilizzano più.
Per arredare casa con poco una cosa intelligente da fare è cercare chi svuota casa: parenti che liberano cantine, vicini cambiano arredamento, negozi che cessano l’attività.
Vedrete che se vi informate un po’ sarà facile trovare qualcuno disposto a regalarvi un mobile, magari a patto che voi vi occupiate del ritiro, risolvendoli così il problema dello smaltimento.
Online, sui social media, esistono moltissimi gruppi di persone che pubblicano annunci completamente gratuiti o per cifre irrisorie pur di liberarsi dei propri mobili.
Se proprio non trovate chi regala qualcosa una buona idea è quella di recarsi a qualche mercatino dell’usato.
A volte si trovano elementi d’arredo, anche molto belli, a prezzi veramente bassi.
Riuso
Non mi stancherò mai di dirlo, il riuso fa risparmiare soldi e fa anche bene all’ambiente.