È online la guida definitiva all’abbinamento sedia-tavolo
Se lo stai facendo sai di cosa stiamo parlando.
Trovare gli abbinamenti perfetti tra gli arredi può essere una vera sfida. Soprattutto se sei alle prese con l’arredamento di una nuova casa e, noi lo sappiamo, hai in testa mille cose. Ci sono i pavimenti, le piastrelle, il colore delle pareti, i serramenti, il box doccia, per non parlare della burocrazia, del trasloco da organizzare…e chi più ne ha più ne metta.
Ma i mobili sono il cuore pulsante di ogni ambiente e quindi bisogna dedicarsi a loro con particolare attenzione.
Per questo stiamo creando tantissime guide per darti una mano nelle varie fasi di scelta.
Cosa troverò nella guida?
Scoprirai quali sono le linee guida seguite dagli interior designers per trovare gli accostamenti migliori partendo da:
Ricorda: non esistono regole, quelle che trovi nella guida sono idee che possono aiutare ad orientarsi verso una scelta più consapevole. Le scelte che farai dovranno riflettere la tua personalità e non quella di un venditore.
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In questo articolo vi svelerò tutti i segreti del rococò, un movimento artistico che si sviluppò in Francia nel periodo della Reggenza e proseguì fino ai primi anni del regno di Luigi XVI.
Il periodo in cui si sviluppò e dominò il rococò si può dividere in tre periodi: la Reggenza, dal 1715 al 1723, gli anni del regno di Luigi XV, dal 1723 al 1774, e i primi anni del regno di Luigi XVI (fino al 1785). Parallelamente, in Italia si sviluppò una corrente simile, il barocchetto, mentre in Inghilterra imperversavano i mobili Chippendale (ne parlerò in modo specifico in un altro post). Il rococò si diffuse con successo anche nel sud della Germania, in Austria e in Russia.
Il rococò è movimento artistico che traeva ispirazione dal barocco, con le sue linee curve, le serpentine, le spirali, senza le atmosfere cupe e la pesantezza. Dal barocco eredita le decorazioni sovraccariche ma le alleggerisce con colori chiari e nuance pastello come il rosa, l’azzurro, il verde acqua.
Il rococò rappresenta il canto del cigno della classe aristocratica, che, forse percependo la fine imminente del proprio potere assoluto, si aggrappa alla frivolezza e all’edonismo. Visto da un’altra ottica, il rococò è anche espressione del senso di liberazione dell’ambiente artistico rispetto ai rigidi codici imposti dall’Assolutismo di Luigi XIV. In questo articolo vi parlerò del periodo della Reggenza e della nascita del rococò.
Il contesto storico
Alla scomparsa del Re Sole, nel 1715 l’unico successore maschio sopravvissuto era un bimbo di 5 anni, che ereditò il trono del bisnonno, diventando Re Luigi XV di Borbone.
Insieme a Luigi XIV scomparve, quasi immediatamente, anche il suo tanto amato stile. Il reggente al trono, il duca Filippo d’Orléans, volle dare un taglio netto con il passato, con l’opulenza e il rigido cerimoniale che imperversavano a Versailles. Per questo trasferì la corte a Parigi, al Palais des Tuileries. Scomparsi i saloni di rappresentanza, con le parate e le feste sontuose, i salotti parigini divennero il centro della mondanità. All’ostentazione e alla magnificenza si sostituirono l’eleganza e la ricercatezza.
I primi anni del Settecento furono un periodo di transizione, che vide lo sviluppo della potenza economica della classe borghese. Questo ebbe conseguenze importantissime sulla storia del mobile. I ricchi borghesi, che cominciavano ad abitare in appartamenti di pregio nei nuovi palazzi parigini, desideravano mobili di qualità e nello stesso stile di quelli che arredavano le dimore aristocratiche. Non si tratta di una situazione inedita nella storia, ma in questo caso è il numero che fa la differenza: i commercianti, gli artigiani e i professionisti prosperi erano molto numerosi e la domanda di arredi salì alle stelle. Si può dire che l’industrializzazione del mobile cominciò in questo periodo.
Nel campo della pittura si diffondono scene che ritraggono la vita quotidiana in interni borghesi, di cui il maggiore esponente fu il pittore veneziano Pietro Longhi.
Sul piano culturale, è il momento l’Illuminismo, movimento che condannava lo strapotere della monarchia e della Chiesa in favore della ragione e della scienza. In generale si respirava un clima più liberale e aperto, anche se sul finire del regno di Luigi XV la crisi economica pose le basi della Rivoluzione Francese. In ambito internazionale, paesi come l’Italia, la Francia e i Paesi Bassi persero prestigio a favore dell’Inghilterra e della Russia, potenza emergente.
Nascita e sviluppo del rococò e dello stile Reggenza
Durante il periodo della Reggenza lo stile Luigi XIV, come ho già accennato, lascia spazio ad una nuova estetica, che va sotto il nome di stile Reggenza. I mobili divennero più pratici e confortevoli, le dimensioni si ridussero notevolmente, per adattarsi agli spazi più contenuti. E’ in questo clima che si sviluppa il Rococò, una corrente stilistica il cui nome, attribuito molti anni dopo, deriva da Rocaille, un tipo di decorazione da esterno composta da pietre irregolari e conchiglie assemblate con della malta. Questo tipo di decorazione era già in voga all’epoca del Re Sole ed era utilizzata per grotte, fontane, percorsi.
L’architetto e designer più rappresentativo di questo periodo è Gilles Marie Oppenord, grande ammiratore di Bernini e Borromini, la cui opera ebbe modo di vedere in Italia.
L’opera dei due maestri influenzò l’architetto, che integrò la linea curva nei progetti architettonici e decorativi. Figlio di un ebanista, progettò mobili nel nuovo stile, affidandone la realizzazione allo scultore ed ebanista Charles Cressent. Il Reggente affidò i lavori di rinnovamento della sua residenza, il Palais Royal a Parigi.
I mobili in stile Reggenza
I mobili in stile Reggenza sostituiscono alla pesantezza e alla rigidità di quelli in stile Luigi XIV la ricercatezza e la leggerezza. Cassettoni, tavoli e scrivanie si alleggeriscono grazie al profilo bombato e alle gambe en cabriole. Questa particolare gamba, che si ispira alle zampe posteriori degli animali, ha una forma tipica a S, che rende immediatamente riconoscibili i mobili Regénce e Luigi XV.
Le poltrone diventano l’arredo attorno al quale si organizza tutto l’arredamento, grazie al fatto che la vita mondana, più intima e raccolta, si svolgeva nei salotti (boudoir). L’influenza femminile diventa molto importante: le acconciature elaborate e la foggia degli abiti dell’epoca costringono gli ebanisti ad abbassare gli schienali, ad arretrare i braccioli e ad allargare le sedute.
La seduta più usata in questo periodo è la poltrona à la Reine, molto più confortevole delle poltrone del secolo passato, caratterizzata da uno schienale dritto e braccioli aerei. Il profilo superiore dello schienale presenta una leggera curva con una gobba al centro, e sono ancora presenti le traverse a forma di X, anche se verso il 1720 compaiono poltrone prive di questo elemento. Altra caratteristica è lo schienale separato dal sedile.
Oltre alle sedute, i mobili più importanti sono i cassettoni, che poteva essere un commode à la Régence, con tre cassetti e gambe corte, oppure un cassettone con due o quattro cassetti montati su due file e lunghe gambe affusolate. Una variante molto in voga era l’encoignure, un mobile contenitore, a volte chiuso con vetrine, alto o basso, che grazie alla forma triangolare si poteva collocare agli angoli delle stanze.
Da segnalare i mobili incannicciati, una grande novità dell’epoca. Importati dall’Asia, ebbero subito successo grazie alla maggiore leggerezza e alla maggiore economicità rispetto ai mobili rivestiti in tessuto.
Un’altra novità è la diffusione della pendola, fino ad allora riservata ai più abbienti. L’orologio a pendolo, sviluppato nel secolo precedente grazie agli studi di Galileo e di Huygens, che depositò il brevetto, cominciò ad essere più accessibile. Gli orologi a pendolo erano dei veri e propri mobili nei quali erano inserito il meccanismo e il quadrante. Si diffusero anche le varianti a pendolo corto da appoggio, realizzate in bronzo dorato e finemente decorate.
Le decorazioni dei mobili e degli interni rococò
La decorazione riveste una particolare importanza nello stile Rococò, e segue un codice ben preciso. Generalmente la decorazione rococò è sovrabbondante ed esuberante, dominata da linee curve e sinuose, forme rotonde o ovali.
Scompaiono i leoni e i simboli di guerra a favore di teste femminili, motivi floreali, foglie d’acanto, nastri e soprattutto le conchiglie Saint Jacques, che simboleggiavano Venere.
Le decorazioni, spesso asimmetriche, sono realizzate con intarsi, con delicati intagli, con motivi dipinti o con applicazioni in bronzo dorato agli angoli e intorno a maniglie e serrature. I piani in marmo sono ancora in voga, come pure gli intarsi à Boulle in materiali preziosi come l’avorio, la tartaruga, l’argento, le pietre dure, anche se meno diffusi rispetto al periodo del Re Sole.
Le pareti meritano un’attenzione particolare e si ricoprono di decorazioni, ormai diventate imprescindibili. Fioriscono intricate decorazioni a stucco su pareti e soffitti, dipinte poi di bianco o rivestite in foglia d’oro. Il doratore diviene una figura centrale tra i decoratori, in quanto l’oro veniva usato spesso per ricoprire materiali meno nobili.
Molto popolare il rivestimento con pannelli di legno dipinti e decorati, cui spesso erano integrate porte che conducevano a passaggi segreti.
Gli specchi sono un altro elemento fondamentale della decorazione rococò. Oltre ad adornare la parte superiore dei camini, spesso vengono usati per rivestire intere pareti.
Gabinetto ottagonale con specchi – Palazzo Isnardi -Torino – 1739 Foto tratta dal volume “Il mobile italiano”- Helen Costantino Fioratti – Giunti – 2004
I colori privilegiati sono le delicate nuance pastello, anche se in certi casi si ricorre a giochi di contrasto con tinte più intense, come il rosso, il verde o il blu Cina.
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Carte da parati disegnate da artisti che interpretano il mondo e le tematiche contemporanee. Con Ambientha puoi donare una nuova identità ai diversi ambienti della tua casa creando atmosfere suggestive e nuove emozioni.
Il progetto Ambientha nasce nel 2019 dall’idea di un papà e di sua figlia, Maurizio e Alessandra Nazzari, ma ha una lunga storia alle spalle, iniziata negli anni ‘60 nella grafica e nella comunicazione fieristica e congressuale, come fornitore ufficiale della Fiera di Milano, per poi approdare all’interior design. La passione degli artigiani unita alle più innovative tecnologie di stampa, la cura meticolosa dei progetti e la dedizione si uniscono oggi alla creatività di tanti giovani artisti e designer affermati per creare ambienti unici ed emozionali. Ambientha propone carte da parati stampate con inchiostri ecologici e tagliate su misura. Supporti professionali per qualsiasi ambiente, residenziale o ad alto traffico. Design di grande formato per rispondere a ogni esigenza di ambientazione.
Ambientha – Times square Portrait by Lauren Wan
Ogni illustrazione racconta una storia
Un disegno si sceglie per tanti motivi: perché ci risuona dentro, perché evoca un momento o un mutamento della nostra vita, perché ispira le nostre azioni e il nostro posto nel futuro che verrà o perché, semplicemente, ci fa stare bene. Per questo Ambientha, ogni settimana, commissiona un nuovo wallpaper ad artisti, italiani e stranieri, di rilevanza internazionale. Per attingere all’inesauribile fonte di creatività che ci unisce e che parla del mondo in cui viviamo, per darne una lettura originale, vista dai loro occhi, come ad esempio Wonderland di Chiara Dattola, ispirata alle favole.
Ambientha – Wonderland by Chiara Dattola
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Tulip Trace by Ambientha
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Prenditi il tempo di cui hai bisogno, lo sconto di benvenuto non ha scadenze, e se avrai delle domande sui materiali o vorrai chiedere dei consigli, potrai contattare il team di Ambientha attraverso la chat o inviando una mail.
Ambientha – Wind of Change by Klara Hawkins
Ambientha è partner di Decor Lab
Scegliere la decorazione ideale per la casa o per un progetto di interni commerciale, richiede tempo e valutazioni. Affidarsi al consiglio dei professionisti del settore permette di arrivare alla scelta ottimale con più sicurezza, per questo Ambientha oltre alla vendita online, ha scelto di presentare dal vivo le carte da parati e i servizi di personalizzazione al Decor Lab a Milano.
Situato in via Tortona, cuore della Milan Design Week, all’interno di uno spazio post-industriale di 400 mq, Decor Lab è un laboratorio, un punto di incontro per conoscere e comprendere le potenzialità oggi offerte dal digitale nella decorazione di interni, che si tratti di una parete, un pavimento, un mobile. L’idea è di offrire la possibilità di toccare con mano prodotti e soluzioni di decorazione a progettisti e clienti finali, di conoscere le varie tecniche e tecnologie, ma anche i materiali con le loro diverse possibilità di personalizzazione, per sviluppare progetti unici e creativi.
Abbiamo deciso di fare shopping da Kave Home per arredare gli esterni di casa, per chi ha un terrazzo o meglio ancora un ampio giardino, per allestire la zona all’aperto dove potersi rilassare, mangiare o prendere il sole. Quest’estate ce la godremo forse più del solito.
Shopping da Kave Home, cos’è?
Kave home non è solo un portale ma un vero marchio d’arredamento che si rivolge al pubblico hipster alla ricerca di originalità. Si definisce perfezionista che cura il dettaglio, scommette sul cambiamento Kave Home e viaggia sulle onde dell’anticonformismo. Ecco la nostra proposta selezionata per il vostro carrello online.
Una Poltrona
La poltrona Wivina è una creazione del designer Tapio Anttia realizzata in poliestere intrecciato che si adatta perfettamente come poltrona estetica negli interni di casa ed è ottima per gli esterni a livello materico grazie anche all’acciaio zincato. Abbinato anche un cuscino impermeabile.
Un set divano e tavolini
Il set Viridis è composto da poltrone e tavoli, componibile a piacimento ed in legno di acacia trattato appositamente per resistere sotto il sole e la pioggia grazie alla laccatura protettiva, con cuscini rimovibili e resistenti all’acqua. Ideale da stare all’aperto, poiché il legno è trattato per tollerare i raggi UV e ha una laccatura PU di lunga durata.
Un lettino sdraio
La sdraio Shann ha la seduta e lo schienale in corda nera con struttura in acciaio zincato verniciato nero mediante polverizzazione e nel pacchetto include il cuscino. Questo lettino non è specificatamente per esterni, meglio sistemarlo in aree coperte.
Un tavolo
Il tavolo Yukari è una creazione del designer Tapio Anttila, realizzato in legno massello di acacia, con finitura effetto legno di teak. Resistente alla ruggine e ai raggi UV è amico dell’ambiente perchè il legno proviene da foreste con abbattimento sostenibile, certificate.
Uno scaffale
Scaffale con struttura in legno massello e vassoi in cemento. Essendo materiali naturali, ogni pezzo è esclusivo, con i suoi toni, striature e trame unici derivati dal legno e dai materiali stessi. Il suo design si adatta a qualsiasi ambiente e con materiali resistenti anche per l’esterno.
La cucina chiama, diotti.com risponde: è nato Kitchen Lab, il programma personalizzabile per cucine di alta qualità dallo stile moderno e dal design contemporaneo.
Non una semplice collezione di arredi, ma una gamma di soluzioni innovative, performanti e dal taglio sartoriale, realizzate su misura e modellate sul tuo ambiente.
Cosa rende speciale una cucina su misura Kitchen Lab?
L’unione di bellezza, funzionalità, comfort ed ergonomia.
Un connubio felice, da cui nascono soluzioni architettoniche progettate per rendere l’ambiente accogliente e funzionale. Ogni elemento è progettato per organizzare lo spazio in maniera efficace ed ergonomica, per integrarsi nell’ambiente domestico e riflettere lo stile di chi la abita.
L’unicità.
Ogni Kitchen Lab è un pezzo unico, una cucina personalizzata e plasmata sulle esigenze della vita moderna. È un ambiente al tuo servizio, un luogo dove cucinare diventa un’esperienza estetica da vivere ogni giorno.
Cucine da sogno dove i dettagli fanno la differenza
Kitchen Lab è un concept nuovo, che rivoluziona la classica idea di cucina trasformandola in un habitat altamente innovativo e all’avanguardia.
Stile e performance si ritrovano incarnati in materiali di valore, accessori preziosi, attrezzature funzionali ed elettrodomestici di ultima generazione.
Tipologie d’apertura
Kitchen Lab predilige il design lineare. Per questo, la maggior parte della collezione propone ante senza maniglie. Il frontale diventa così protagonista indiscusso della scena, esteticamente semplice ma declinabile in numerosi colori e finiture.
Quando la maniglia c’è, è ridotta al minimo. Presente ma non visibile, prende le sembianze di profili in alluminio, gole o tagli a 30°, discretamente integrati nella parte superiore, inferiore o laterale dei pannelli.
Ante e Cassetti
Celano, nascondono, proteggono. Ante e cassetti sono il tratto distintivo di queste cucine di alta gamma. Basi e pensili sono attrezzati con ante a ribalta, basculanti o a pacchetto che, oltre ad offrire svariate possibilità di progettazione, garantiscono il massimo contenimento e la migliore ergonomia.
Protagonisti assoluti diventano i materiali, che determinano il carattere e il mood dell’ambiente: legno ed essenze, laccati lucidi e opachi, vetro specchiato, Fenix TMX.
Top e Piani di lavoro
Il cuore della cucina è il suo piano di lavoro. I top proposti sono la summa di praticità, igiene ed estetica formale. La collezione si fonda sull’estrema duttilità del progetto, che consente di ampliare le superfici di lavoro con top estraibili e tavoli girevoli integrati. A questo si aggiunge la profondità, maggiore rispetto allo standard per garantire una fruizione agevole delle zone operative.
Customizzazione e resistenza, bellezza e praticità: i piani sono realizzati in Fenix, Hanex, quarzo, marmo, porfido, acciaio, vetro e laminati innovativi.
Attrezzature e Accessori
L’attenzione per i dettagli si concretizza in interni attrezzati con ferramenta selezionata e accessori innovativi. Ne sono la prova le cerniere Salice, testate per 120 mila cicli di chiusura; le guide Blum, che garantiscono aperture assistite, graduali e silenziose; i cesti Lemans, che insieme a vassoi girevoli e ripiani scorrevoli per angolo ottimizzano anche gli spazi più piccoli.
Optional come schienali attrezzati, portarotoli, porta spezie, taglieri, porta coltelli e porta piatti sono studiati per personalizzare un ambiente a misura di utilizzo quotidiano.
Elettrodomestici
Apparecchiature di lusso, che combinano risultati di cottura ottimali alle funzionalità green. Ai classici piani cottura a gas in acciaio e ghisa si affiancano piani elettrici a induzione hi-tech in vetroceramica, completati da cappe integrate nel piano o a scomparsa e forni a vapore o ventilati.
La conservazione dei cibi è affidata a frigoriferi e congelatori A+++, quella delle bevande a cantine per vini a zone di temperatura regolabili.
Cucine complete Kitchen Lab: esempi di configurazione
KLab 1 è una cucina a ferro di cavallo in effetto marmo, realizzata su misura con sviluppo su tre lati. Integra colonne forno e microonde, cantina refrigerata, piano a induzione e lavello integrato nel top.
KLab 2 è una cucina a penisola con piano snack in legno incorporato. Una soluzione su misura completa di top con lavello, dispensa, pensili con illuminazione integrata e basi con ripiani estraibili.
KLab 3 è una cucina con isola attrezzata con piano cottura, lavello e grande spazio di contenimento. Zona di lavoro, forno e cantina a vini restano nascosti dietro grandi ante a scomparsa laterale.
KLab 4 è una cucina con grande isola centrale divisa tra piano snack con sgabelli alti e lavello integrato. Dispensa, colonna forno e piano a induzione organizzano una pratica zona di lavoro dedicata alla cottura.