Se esci di casa, chiudi la porta, e ti dimentichi le chiavi all’interno dell’abitazione, potresti suonare il campanello e farti aprire da un eventuale familiare. Ma se vivi da solo, oppure le persone con cui abiti sono fuori città per un qualche motivo, come puoi ovviare all’inconveniente?
Se risiedi in Lombardia, per esempio, puoi contattare un fabbro a Milano tramite un servizio di pronto intervento fabbro: in questo modo, un incaricato risolverà la situazione in un tempo ragionevole, senza danneggiare la porta.
Esistono però, anche dei trucchetti che potrebbero aiutarti a ovviare all’inconveniente in autonomia. Non sempre si riesce a cavarsela con gli escamotage che spieghiamo nel prossimo paragrafo, tuttavia tentare non nuoce.
Aprire la porta blindata da solo: come fare?
Per aprire la tua porta blindata da solo, qualora avessi dimenticato le chiavi dentro casa, ci sono vari trucchetti fai da te che possono essere adoperati. Per funzionare, è importante che la porta non sia stata chiusa a chiave, altrimenti non avranno alcun effetto.
Uno dei metodi più conosciuti è quello della scheda telefonica. Solo che, siccome oggigiorno sono in pochi ad averle, si può ricorre anche alla carta di credito o ad altri tipi di carte simili (mi viene in mente, ad esempio, la carta del bancomat, la carta d’identità elettronica, la tessera sanitaria, o qualunque carta plastificata simile nella composizione). Ti conviene fare attenzione a non rovinare l’oggetto utilizzato, se ancora ti serve per il suo uso canonico.
Si tratta di mettere la scheda o un oggetto simile, all’interno della porta, con lo scopo di sollevare l’incastro della serratura. Per fare questo, devi piegare la scheda o la carta adattandola al profilo della porta, e quindi tentare varie volte a strisciarla sopra e sotto, fino a quando la porta non si aprirà.
Un altro sistema, che ti dà anche la certezza di non rovinare carte di credito, di identità, tessera sanitaria o altro, consiste nell’uso di una bottiglia di plastica vuota: tagliala a metà, e da una delle due ottieni una striscia di plastica, effettuando un secondo taglio. Devi poi inserirla nella fessura della porta, facendola scorrere verso il basso finché non potrai più muoverla, cioè più o meno fino all’altezza della serratura. L’obiettivo è quello di spingere verso l’interno il perno di chiusura della porta, chiamato anche scrocco, allo scopo di aprire la tua porta blindata. Si tratta di un’operazione da eseguire rapidamente e con fermezza.
Un altro sistema valido è chiamato lock picking. Probabilmente non ne hai mai sentito parlare, e tra l’altro è anche piuttosto difficile da applicare. Consiste nell’usare due pistoncini, le cui punte dei loro lati più sottili vanno inserite nella serratura, e allineate in modo tale da far risultare che sia stata introdotta la chiave della porta.
Se, dopo aver fatto vari tentativi con uno o più dei metodi qui suggeriti, non fossi ancora riuscito ad aprire la porta, puoi procurarti un trapano e perforare il cilindro in cui va inserita la chiave. In questo caso, devi distruggere tutte le parti interne di tale cilindro, così che poi non ti rimanga altro da fare che introdurre un cacciavite a taglio, o una qualsiasi altra chiave, per aprire la porta.
Se però vorresti evitare di danneggiare la serratura, non disperare: chiama un pronto intervento fabbro, e aspetta l’arrivo e l’intervento di un tecnico specializzato, che saprà esattamente cosa fare.
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