Ogni anno in Italia si pubblicano una media di oltre 100’000 gare d’appalto fra Lavori, Forniture e Servizi per un complessivo giro d’affari di quasi 140 miliardi di euro: è in questa sterminata galassia in continua evoluzione normativa (basti pensare all’ultimo D.L. “Sblocca Cantieri” che ha apportato importanti modifiche al Codice degli Appalti) e piena di opportunità (ma anche di competitors) che molte Imprese nel settore dell’edilizia e dei lavori civili costruiscono il proprio core business.
La redazione di un’offerta tecnica vincente sotto il punto di vista OEPV (“Offerta Economicamente Più Vantaggiosa”, parametro numerico finale determinante per le Amministrazioni aggiudicatrici) nasce da un trade-off fra qualità e costi grazie allo svolgimento di un’attività tecnica molto vicina alla progettazione ma con alcune e decisive particolarità come la capacità d’interpretazione delle richieste del Bando, l’accurata scelta di soluzione tecniche performanti nonché l’abilità nella presentazione e comunicazione grafico-descrittiva degli elaborati di Gara.
Vista la trasversalità delle capacità e delle figure professionali necessarie al fine della realizzazione di un prodotto tecnico veramente competitivo, da molti addetti ai lavori quest’attività è considerata quasi “un mestiere a parte” ed ATIProject la svolge da diverso tempo riscontrando importanti risultati: con oltre 200 appalti vinti e più del 40% di Success Rating, in questi anni lo Studio ha portato quasi 1,5 miliardi di euro di lavori nelle casse dei propri Clienti, molti dei quali hanno trovato sollievo da difficoltà economiche proprio grazie a queste vittorie rendendo così ATI ancor più orgogliosa dell’attività svolta.
La chiave di questi successi risiede nella grande multidisciplinarietà che caratterizza la composizione dei nostri Team di lavoro i quali hanno come milestones i concetti di ricerca, di innovazione e dal costante desiderio di miglioramento, con quest’ultimo che viene incoraggiato dallo stesso Studio tramite la formazione continua e l’organizzazione di corsi interni di approfondimento tecnico ed aggiornamento.
Progettazione architettonica, strutturale, impiantistica (meccanici, elettrici e speciali), illuminazione, sicurezza antincendio, organizzazione e gestione del cantiere, acustica, efficientamento energetico, certificazioni Leed e Breeam, sostenibilità ambientale, rispetto dei CAM, progetti gestionali e di manutenzione, rendering e communication design il tutto immerso in ambiente BIM al fine di avere il controllo della gestione e della qualità di tutti i processi: questa la “ricetta” che ATIProject mette sul tavolo per confezionare sempre un’offerta tecnica di massima qualità e per lanciare, in questa maniera, i propri Clienti alla conquista dell’universo delle gare d’appalto.
There are some materials that bring back memories, that carry some degree of intimacy, even if we don’t know what they are called. They change according to people’s experiences in life and some are also related to specific geographical areas. I am sure that many people who live or grew up in Lombardia associate with Ceppo stone for instance. Ceppo stone, extracted mainly from the area near Lago D’Iseo, is a natural sedimentary stone with a beautiful warm color often used in architecture and interiors all over the world.
Today, in tribute to Lombardia, a region that is being so badly affected by the disruptive force of Covid 19, we are going to look at some gorgeous designs by Tommaso Spinzi which for me evoke nostalgic feelings and have a very contemporary refinement.
Tommaso Spinzi is a young sophisticated Interior and Furniture designer with an international pedigree and a studio in Milan called Spinzi Design that offers Interior Design, Furniture Design and Art Direction services.
In 2019 he designed theOrigini Collection (Origini means Roots in English) using some recovered Ceppo stone and the frames of Mid- 20th Century Collection furniture.
The inspiration came when, having moved to Milan after many years abroad, Tommaso went for a ride on his motorcycle and saw some imposing historical architecture made from this elegant grey stone that looks like Conglomerate stone.
Origini is the result of this warm feeling of revival and procured nostalgia; the collection mixes different elements of stone, metal and brass with impressive character and uses original furniture legs from the 1950’s and blocks of recovered stone.
Each piece is unique, a statement and an investment.
(Photos courtesy Tommaso Spinzi, artwork on wall Dripping Face by Alessandro Paglia)
Mangiare, leggere, studiare, lavorare, stendere, prendersi cura di piante e fiori, riposarsi: sono solo alcune delle attività realizzabili grazie al nuova sistema modulare Urban Balcony di Unopiù
Unopiù presenta Urban Balcony, una nuova struttura in legno iroko accessoriabile che permette di vivere balconi e terrazzi a 360 gradi, in ogni momento.
Urban Balcony, creato grazie alla collaborazione con Meneghello Paolelli Associati, è un sistema modulare, versatile, personalizzabile e componibile, che interpre- ta l’abitare urbano con una nuova visione di qualità, permettendo di creare con pochi elementi combinabili diversi spazi funzionali, come lavanderia, angolo per ospitare piante e fiori o zona studio e lavoro.
Elemento architettonico dalle origini antiche, fonte d’ispirazione e di suggestione nell’arte e nella letteratura, ad esempio rappresentato in quadri come le “Majas al balcone” di Goya, divenuto luogo leggendario attraverso il teatro di William Shake- speare, o posizione privilegiata per lo sguardo come suggeriva Italo Calvino: la sto- ria, vera o immaginata, è costellata di balconi con un ruolo importante, dal punto di vista estetico, funzionale o simbolico.
Con Urban Balcony di Unopiù tutti i balconi e terrazzi possono diventare protagonisti di una nuova proposta progettuale dell’abitare, piccoli spazi esterni che si ridefiniscono e riorganizzano diventando sempre più prolungamenti della casa.
“La città vive e gli spazi pubblici e privati si evolvono. La fruizione degli ambienti si trasforma e Urban Balcony si pone l’opportunità di interpretare questo cambiamento aiutandoci a creare soluzioni multiple di micro-arredamento per una migliore fruizione dei balconi cittadini o di piccoli spazi outdoor. Urban Balcony è un sistema configurabile per terrazzi contemporanei. Mangiare, leggere, studiare, lavorare, stendere, prendersi cura di piante e fiori, riposarsi: sono solo alcune delle attività realizzabili in questo spazio ‘rinnovato’ che, per quanto piccolo possa essere, contiene un grandissimo valore“. Meneghello Paolelli Associati
Urban Balcony è costituito da una struttura modulare in iroko, un legno pregiato e di grande qualità, perfetto per un uso all’esterno grazie alle caratteristiche di estrema resistenza, fissabile a parete o soffitto, che fa da supporto ad una serie di accessori in alluminio bianco. Fioriere, vasi, armadietti, mensole, piani da lavoro, stendibiancheria, pannelli schermanti e coperture, sono configurabili a proprio piacimento al fine di rendere l’ambiente perfetto per le più svariate esigenze.
Urban Balcony sarà disponibile sui siti E-COMMERCE (www.unopiu.it) di Unopiù entro l’estate. Attualmente declinati in cinque lingue, per soddisfare la richiesta di Italia, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Spagna e resto d’Europa, gli e-shop Unopiù sono uno strumento pensato dall’azienda per stare ancora più vicina ai propri clienti.
L’isolamento delle pareti di un’abitazione potrebbe avere un grande impatto sulle bollette del riscaldamento annuali, ma richiede un’attenta valutazione prima dell’installazione a carico di tecnici esperti delle ristrutturazioni. Ma intanto iniziamo a farci qualche idea attraverso il nostro articolo; a tal proposito consigliamo anche di ampliare l’argomento consultando la guida approfondita scritta da specialisti del settore dell’isolamento termico interno della casa.
Mentre sia l’isolamento delle pareti esterne che di quelle interne potrebbero far risparmiare molto sulla quota del riscaldamento domestico, isolare le pareti interne sembra, al confronto, un’opzione più semplice ed economica. Innanzitutto l’isolamento esterno, nel caso di un edificio a più abitazioni come un condominio, deve essere una scelta condivisa da più persone, alcune delle quali potrebbero non essere d’accordo o non disponibili a versare la propria quota, e va considerato che è comunque un’operazione più costosa rispetto all’isolamento delle pareti interne.
Che cos’è l’isolamento interno delle pareti?
Questa tecnica comporta l’applicazione di un apposito pannello di isolamento sulla facciata interna delle pareti esterne al fine di migliorare le prestazioni termiche della proprietà. Esistono quattro metodi principali di installazione: il più comune (ma non sempre il più efficace) è la costruzione di una nuova parete e l’applicazione di viti prigioniere, a va aggiunto il pannello isolante.
La creazione di uno strato ermetico è vitale, esso può accelerare significativamente il tempo necessario per raggiungere la temperatura desiderata accendendo il sistema di riscaldamento. Il calore viene immediatamente bloccato dallo strato isolante e quindi l’interno della stanza si riscalda più velocemente e con un netto risparmio di carburante per questo scopo.
Il materiale isolante, lana di roccia – polietirene – sughero – fibra di legno, applicato internamente deve inoltre avere una resistenza meccanica in grado di “soddisfare” i requisiti di una parete interna: resistenza agli urti e possibilità di applicare ripiani, chiodi o altri oggetti.
Come installare l’isolamento interno delle pareti
Esistono tre metodi di base per l’installazione dell’isolamento interno delle pareti e il processo è sostanzialmente lo stesso per tutti e tre.
Controllare le condizioni del muro e intraprendere lavori di riparazione;
Chiedere al produttore del sistema di isolamento di controllare dove si verificherà il punto di rugiada con lo spessore di isolamento prescelto, o lasciare che sia il ristrutturatore a farlo;
Decidere quale dei tre metodi sarà il migliore, o lasciarsi consigliare dal tecnico esperto;
Decidere come gestire rivelazioni, vuoti del pavimento e altri potenziali ponti freddi;
Rimuovere tutto ciò che è fissato alle pareti da isolare: prese, interruttori della luce, binari per tende, radiatori, tubi, battiscopa, coperture, mobili da cucina, armadi a muro, ecc.
Eseguire qualsiasi lavoro di preparazione al muro (es. Eliminando il vecchio intonaco se danneggiato);
Costruire la nuova parete e/o fissare direttamente il pannello di isolamento;
Sigillare i giunti e rasare il cartongesso per finire;
Ripristinare interruttori della luce, prese, ecc.
Metodo 1: fissaggio dell’isolamento della parete interna direttamente alla parete
La prima opzione per l’installazione è quella in cui il pannello di isolamento viene fissato direttamente alla parete. Molte aziende offrono prodotti appositamente progettati per questo metodo, con isolamento incollato su cartongesso e con barriera al vapore.
Se il muro è relativamente liscio e in buone condizioni, questo può essere un metodo efficace e rapido. I pannelli possono essere incollati direttamente al muro con materiale specifico di cui è provvisto il kit di assemblamento. Se necessario, è possibile utilizzare anche fissaggi meccanici (viti). Gli spazi tra le assi, sul soffitto e sui bordi del pavimento, devono essere riempiti con mastice e sigillati prima della rasatura dell’intonaco per garantire la continuità della barriera al vapore.
Metodo 2: riparazione dell’isolamento delle pareti interne con listelli
La seconda opzione è quella di steccare sul muro. Ci sono due modi per farlo: attraverso il fissaggio dei listelli al muro per fornire un fissaggio più uniforme per l’isolamento oppure fissando le stecche sopra l’isolamento, noto come il metodo “stecca calda”. Entrambi userebbero listelli da 25x50mm.
Il primo metodo è il più comune e, quando il muro è molto irregolare, può essere l’opzione migliore. Tuttavia, l’isolamento sarà rigido e viene avvitato alle stecche, portando inevitabilmente a perforazioni nella barriera al vapore. Il metodo della stecca calda è meno comune ma presenta alcuni vantaggi distinti. In questo metodo, un foglio di lana di roccia semirigida viene posizionato contro il muro. I listelli opportunamente distanziati sono posizionati sulla parte superiore e le viti sono guidate attraverso il listello, attraverso l’isolamento e nel muro. L’isolamento rigido o semirigido può quindi essere installato tra i listelli con il cartongesso e installato. I vantaggi offerti dal metodo delle stecche calde sono che le stecche sono mantenute calde dall’isolamento e quindi hanno meno probabilità di marcire; le stecche sono accessibili direttamente sotto il cartongesso; inoltre è possibile installare listelli aggiuntivi per consentire il fissaggio di oggetti più pesanti come gli armadi da cucina.
Metodo 3: aggiunta dell’isolamento della parete interna con una parete del perno
L’opzione tre prevede la costruzione di un nuovo muro e l’applicazione di viti prigioniere, generalmente di 100 mm di spessore all’interno del muro esistente, con una cavità di 40 mm tra i due. Questa opzione occupa più spazio rispetto alle altre opzioni. È anche più costoso e non più efficace, tranne nel caso di pareti molto umide. La cavità tra la nuova parete e la parete esistente deve essere ventilata verso l’esterno in modo che l’eventuale umidità possa essere portata via, ma ciò influisce sulla tenuta all’aria.
“Ormai le case non hanno più l’ingresso, si entra direttamente in soggiorno”..quante volte avete sentito questa frase?
Io spesso, immancabilmente si da per scontato che la casa ne sia priva, ma in realtà per entrarci da qualche parte dobbiamo pur passare..
bene.. che lo vogliate o no questa parte si chiama ingresso.
Funzionalità e accoglienza L’ingresso è la prima parte della casa , che da l’iniziale impressione sulla nostra personalità, per cui è fondamentale renderlo accogliente e curato al di là delle dimensioni
Se siete tra quelli che per ragioni di spazio hanno sacrificato l’ingresso e la vostra porta d’entrata accede direttamente in cucina o in soggiorno,
ecco alcune idee da copiare
Linee geometriche, fascie cromatiche, se non abbiamo a dispozione nessuno spazio sfruttabile in profondità , non ci resta che arricchire l’ingresso con i colori
e perchè no ,aggiungere qualche accessorio funzionale come appendiabiti , quadri o specchi che decorano la parete
Se invece il vostro ingresso è un corridoio, dovremo arredarlo con elementi pratici e funzionali
Cosa serve all’ingresso?
se si tratta dell’unico ingresso di casa, serve uno scarpiera, un appendiabito e qualcosa per appoggiare borse, cappelli, chiavi
Se l’ingresso è un corridoio con pareti profonde , può essere sfruttato con gli armadi , elementi che in casa non sono mai in eccesso,
oppure con la cabina armadio , nel caso si volesse scegliare una soluzione più leggera e organizzata
L’ingresso è uno luogo di passaggio, il luogo in cui , chi , per la prima volta entra in casa nostra, prende confidenza con il nostro gusto,
Esporre i nostri i lbri, gli oggetti di decoro, le nostre foto, insomma il posto in cui comunichiamo chi siamo
Se entrando in casa ci troviamo di fronte delle scale e l’unica parete sfruttabile è proprio quella che le forma, allora possiamo rendere piacevole l’entrata con una seduta
una panca, un pouf una poltroncina ,
potremmo poi dare carattere alla parete con un colore diverso dal resto dell’ambiente o con della carta da partai
Questo tipo di architettura d’interni combina forme semplici e colori neutri con finiture morbide, stile giapponese e design scandinavo. L’ordine, la luminosità, i materiali naturali e le linee classiche sono le basi per la creazione di uno spazio ‘minimal’.
Basato sul principio del “less is more”, il design minimalista è caratterizzato da semplicità, linee raffinate, ordine tra elementi e sobrietà cromatica. È uno stile emerso negli anni ’90 e ha un obiettivo chiaro: creare un’armonia visiva attraverso colori neutri come il bianco, il beige, il marrone o il grigio.
Il minimalismo nasce come reazione al consumismo del decennio precedente ed è ispirato a quell’architettura ‘minimal’ che successe al Modernismo in risposta all’ostentazione e all’ornamentalismo del XIX secolo.
Elementi chiave del design minimalista
Anche se sembra semplice, l’architettura d’interni minimalista richiede la stessa creatività e lo stesso impegno di qualsiasi altro stile. Utilizzare colori neutri, puntare sul legno naturale e su un arredamento elegante e multifunzionale, inserire negli ambienti tessuti leggeri (cotone o lino) e sfruttare la luce esterna sono alcuni degli elementi chiave di questa corrente estetica.
Tipologie di mobili minimalisti
Un interior designer che punti a creare uno spazio minimalista dovrebbe selezionare con cura i mobili e combinarli con una decorazione coerente. Ciò implica intendere lo spazio come un tutto, che includa modelli architettonici, materiali, colori e texture.
Tra gli stili a cui si ispira questo genere di arredamento vi sono quello tradizionale giapponese e quello scandinavo. Le caratteristiche degli elementi di questo tipo sono colori solidi, finiture morbide, strutture multifunzionali e linee affusolate.
Come progettare un salotto minimalista
Il colore gioca un ruolo fondamentale nella creazione di un salotto minimalista. Uno degli aspetti principali è che le finiture delle pareti e dei mobili siano intonate alla gamma dei colori. Anche gli accessori e gli oggetti decorativi svolgono un ruolo importante. Ad esempio, la scelta del divano acquisisce particolare rilevanza, poiché consente di organizzare la disposizione dello spazio.
Arredamento minimalista
Quando si tratta di mobili in stile ‘minimal’, la cosa più importante è la qualità. È essenziale pensare a lungo termine, scegliere un buon tavolo da pranzo o sedie che possano durare una vita e mettere in risalto le loro qualità con colori neutri e linee classiche.
Una cucina ‘minimal’ dalle linee leggere e dai colori vivaci
I mobili da cucina possono rappresentare la metà del budget dell’interior design. Pertanto è consigliabile puntare su una cucina semplice e funzionale con strutture aperte e i migliori standard. È essenziale scegliere colori brillanti e semplici, evitando dissonanze ed eccessi decorativi.
Un altro elemento chiave per realizzare una cucina in stile minimalista è l’ordine. Di conseguenza, gli scaffali per condimenti e spezie, i ripiani e i cassetti con ante scorrevoli acquisiscono particolare rilevanza.
Pulizia e ordine in bagno
I bagni in stile minimalista sono caratterizzati da equilibrio architettonico e materiali leggeri. Anche l’ordine acquisisce un’importanza speciale grazie all’installazione di cassettiere, portaoggetti per la doccia o portasciugamani.
Per quanto riguarda la scelta dei sanitari, si consiglia d’inserire elementi semplici e geometrici che si integrino armoniosamente nello spazio.
In tutte le immagini, pavimenti e rivestimenti sono di Porcelanosa Grupo
La nostra casa è il luogo per eccellenza dove rilassarsi e stare bene, ma serve un aiuto concreto per vivere in un ambiente domestico sano. Scopri come purificare l’aria e l’acqua di casa da allergeni, batteri, virus e altri agenti inquinanti.
L'acqua e l'aria sono le risorse naturali più vitali per tutta la vita sulla Terra. Nel nostro vivere quotidiano utilizziamo un'enorme quantità di acqua e aria. L'acqua viene utilizzata per molti scopi come la preparazione dei cibi, bere, lavare ecc., mentre abbiamo bisogno dell'aria per respirare. La crescita della popolazione, l'espansione delle industrie, l’aumento di agenti chimici nell'acqua e nell'aria senza cure adeguate, ha portato l'inquinamento fuori e purtroppo, anche dentro le nostre case.
Proprio per questo, negli ultimi anni diverse persone hanno speso i loro soldi per acquistare sia un depuratore d'acqua domestica sia un purificatore d'aria. Tuttavia ora esistono strumenti innovativi che svolgono egregiamente entrambe le funzioni; elettrodomestici che offrono tanti benefici e vantaggi. Un apparecchio come l’ozonizzatore domestico sanifica l’aria e l’acqua della tua casa, per aumentare il livello di igiene, salute e benessere in casa e vivere una vita più sana e serena.
L'ozono, come si sa, ha grandi proprietà battericide e disinfettanti. L’azione biocida dell’ozono è particolarmente intensa: arriva a neutralizzare il 99,99% dei microrganismi a trasmissione aerea. Ecco perché la sanificazione con ozono della casa è un metodo affidabile e senza agenti chimici per igienizzare e pulire sia l’aria che l’acqua.
Tra i pochi modelli al momento in commercio in Italia abbiamo molto apprezzato Ozobox, un purificatore-sanificatore che funge da ozonizzatore per la sanificazione dell'acqua e la purificazione dell'aria. La duplice funzione è molto interessante, per evitare di dover acquistare due accessori. Facile da usare, senza ricariche, Ozobox non richiede installazione. Portatile, pratico ed ecologico al 100%, immette ozono sia nell’acqua sia nell’aria e ti aiuta a prenderti cura della tua famiglia e della tua casa in pochi semplici gesti.
Come purificare l'aria di casa
Ozobox è un ozonizzatore multifunzione che, al contrario della maggior parte dei purificatori in commercio, per funzionare non ha bisogno di alcun filtro, cartuccia, ricarica o detersivo, quindi nessuna spesa periodica per acquistare il ricambio e il suo smaltimento tra i rifiuti non riciclabili.
La tecnologia di Ozobox non si basa su filtri HEPA o simili, ma su tre molecole completamente naturali: ozono, ioni negativi e raggi UV. Tali molecole, portate in concentrazione nella stanza, agiscono direttamente sulla membrana cellulare e sulle parti interne dei batteri e dei virus, che per ossidazione vengono dissolte. I microrganismi presenti nell’aria, infatti, una volta entrati in contatto con l’ozono, vengono uccisi (batteri e allergeni come pollini dei fiori, acari e muffe) o inattivati (virus), rendendo gli ambienti più sani e anallergici.
Quindi, sfruttando la potenza biocida dell’ozono, l’aria non viene solamente depurata, ma totalmente sanificata.
A seconda del programma selezionato, è possibile scegliere se purificare l'aria, sanificare l’aria o semplicemente deodorare l’aria. Ozobox, infatti, sfrutta il potere disinfettante dell’ozono per eliminare anche i cattivi odori e rigenerare l’aria di casa.
Come purificare l’acqua di casa
Abbiamo già detto che Ozobox è un ozonizzatore multifunzione, infatti, esso funge anche da depuratore d'acqua domestica. Con lo stesso elettrodomestico è possibile quindi sanificare l'acqua, che diventa microbiologicamente pura, sana e leggera. Anche in questo caso la tecnologia è differente dai depuratori più comuni, che utilizzano filtri (quelli a carboni attivi, filtri a osmosi inversa, filtri magnetici ecc.). La sanificazione d'acqua con ozono è un metodo innovativo, che sfrutta un procedimento completamente ecologico. Non ci sono filtri, ma basta la molecola naturale dell’ozono, che possiede un'elevata efficacia biocida: uccide il 99,99% dei batteri presenti nell'acqua e annienta i virus e i microrganismi di qualsiasi dimensione, anche i più piccoli.
L’ozono immesso nell'acqua rimuove tutte le sostanze nocive (quali virus, batteri, funghi, muffe, fertilizzanti chimici, antiparassitari, cloro) che possono annidarsi nel percorso dall'acquedotto al rubinetto di casa tua. Non solo, allo stesso tempo, l’ozono mantiene intatte le caratteristiche organolettiche e i sali minerali presenti nell'acqua, preservando le proprietà benefiche. L'acqua ozonizzata è microbiologicamente pura e sana, perchè contiene solo le sostanze salutari per l'organismo.
Ozobox aiuta l'organismo a rigenerarsi e disinfetta con cura la frutta e la verdura, per il benessere e la sicurezza di tutta la famiglia.
L’ozonizzatore domestico Ozobox rappresenta la scelta ideale se stai cercando un apparecchio multifunzione semplice da usare, portatile, ecologico e capace di portare benessere in casa. Respirare dell'aria fresca e priva di microrganismi e allergeni, bere dell’acqua pura, sana e leggera sono infatti le chiavi per vivere una quotidianità casalinga più confortevole, migliorando la qualità delle tue giornate.
______________________________________ Anna e Marco DMstudio - CASE E INTERNI
In questo scorcio del 2020, per via dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus, molti di noi sono costretti a lavorare da casa. Ecco alcune idee e soluzioni cui ispirarvi per creare un angolo ufficio in casa.
Un ufficio in casa, ecco di cosa abbiamo bisogno in questo momento così difficile. Un angolo nel quale possiamo riporre tutto ciò che ci serve per lavorare: agende, quaderni, rubriche, penne e matite, dispositivi vari. Questo angolo deve anche garantirci una certa tranquillità, e se poi riusciamo anche a renderlo gradevole esteticamente, tanto meglio.
Pochi di noi, infatti, possono disporre di una stanza separata che funga da studio. La maggior parte delle persone è costretta ad utilizzare magari l’unico tavolo di casa, o a trasformare una parte del salotto o della camera da letto per creare questo benedetto ufficio in casa. Vediamo insieme qualche idea?
Ufficio in casa: cosa vi serve
Per creare un angolo ufficio in casa dovete procurarvi un piano d’appoggio che non sia il tavolo della sala da pranzo, così da non dover perdere tempo a spostare i vostri oggetti. Potete utilizzare una consolle o un tavolino che arredano l’ingresso o la camera da letto, oppure procurarvi un piano di legno e due semplici cavalletti (per i fortunati che riescono a farsi consegnare a casa).
Scegliete la sedia o la poltrona più comoda che avete in casa, sapendo che dovrete stare alla postazione parecchie ore.
Verificate che ci siano prese di corrente vicino al punto in cui installerete l’ufficio, indispensabili per alimentare il pc, ricaricare il telefono e collegare una lampada da scrivania. Prevedete una prolunga e una ciabatta multiprese per avere maggiore libertà d’azione.
Infine, procuratevi dei contenitori per riporre penne, matite, pennarelli e gli oggetti da cancelleria.
Soluzioni pratiche per lavorare da casa
Ecco alcune soluzioni pratiche per lavorare da casa. Se vi è possibile, scegliete di posizionare la scrivania di fronte ad una finestra. Questa soluzione vi aiuterà a distrarvi di quanto in quanto, e ad avere una gran quantità di luce naturale a disposizione.
Un’altra soluzione pratica può essere quella di nascondere l’intero ufficio o parti di esso in mobili già esistenti. Per esempio l’interno di un armadio può essere adattato ad ufficio a scomparsa. Una madia può contenere la stampante e le risme di carta che vi occorrono.
Idee fantasiose e creative
Per i creativi, non dev’essere difficile adattare un angolo di casa per creare un piccolo ma confortevole ufficio.
Qui vi presento le idee dei clienti di MuralsWallpaper, che spero possano ispirarvi.
Emily
Gloria
A sinistra, l’ufficio di Emily (@thewickerhouse) che ha scelto una carta da parati all’acquarello dalle tonalità calmanti del blu.
A destra, la postazione di lavoro di Gloria (@alwayscreating) che al contrario di Emily ha bisogno di essere circondata di fiori e di decorazioni per mantenersi produttiva e ispirata.
Katie
Kellie
A sinistra, lo spazio di Katie (@jkath_designbuild), che ama viaggiare. Si vede dalla carta da parati a tema planisfero che riveste la parete del suo home office. Per sognare di viaggi futuri o per ricordare quelli passati.
A destra, uno spazio dinamico e stimolante quello creato da Kellie (@kelliegibsondesign), che si occupa di disegno grafico.
Trovate altre idee dei clienti visitando il sito di MuralWallpaper.
Leggi altri articoli su come arredare al meglio lo spazio di lavoro.
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La primavera è arrivata e insieme ad essa una gran voglia di stare all’aperto e di riconnettersi con la natura. Perché non sfruttare questo desiderio di rinascita realizzando un piccolo orto o una piccola coltivazione in vaso sulla terrazza, magari coinvolgendo anche i vostri bimbi? E’ un piacevole passatempo, inoltre, con l’autoproduzione di verdure apporterete un contributo alla vostra economia domestica. Per non parlare del gusto, il piacere di un’insalata coltivata con le proprie mani e mangiata appena raccolta non ha eguali.
Scelta del terreno e del tipo di orto
Orto in vaso
Il tempo e la passione che si dedica alla cura dell’orto è più importante dello spazio che si ha disposizione, infatti, un piccolo spazio ben curato, costantemente ripulito da erbacce e da parassiti, dà un quantitativo maggiori di prodotti rispetto ad grande spazio ma trascurato.
Se si ha la fortuna di avere a disposizione un piccolo terreno molto soleggiato da dedicare alla coltivazione di piante, si può iniziare procedendo con la rimozione delle piante infestanti che hanno invaso il terreno incolto, va lavorata la terra con una zappa, vanno poi rimossi i grossi ciottoli e poi va rastrellato con cura il terreno.
Se invece si ha un lastricato all’esterno della propria abitazione o una terrazza, si può costruire un orto rialzato da terra con le cassette di legno, con dei vasi tradizionali o con gli assi di legno dei pallet, creando dei box garden alti circa 40 cm. E’ un sistema che offre il vantaggio alle piante di essere meno soggette a parassiti e a malattie. Sul fondo della vostra cassetta andrà posto un telo di nylon per isolarlo, poi dell’argilla espansa e del terriccio fertilizzato. La terra va levigata delicatamente con un rastrello senza pressarla, va irrigata e lasciata riposare per qualche giorno prima di seminare.
Qualche aspetto tecnico: la temperatura del terreno dovrebbe essere tra i 15° e i 35°; il PH del terreno dovrebbe essere tra 6 e 7; non dovrebbe essere troppo soggetto a vento diretto dato che il vento potrebbe danneggiare alcune piante, in questo caso sarebbe necessaria una recinzione o una siepe; non dovrebbero esserci zone in costante ombra.
Sistema di irrigazione
Sistema di irrigazione
Una volta preparato il terreno si inizia a pensare al sistema di irrigazione, dovremmo infatti prevedere almeno un tubo dell’acqua che raggiunga bene il nostro orto, dato che, soprattutto le coltivazioni estive, necessitano di essere irrigate tutte le sere.
Se si ha la possibilità, bisognerebbe realizzare un impianto di irrigazione, per garantire che le piante siano irrigate sempre alla stessa ora e con la giusta quantità di acqua. Con un impianto d’irrigazione temporizzato l’orto diventa di facile gestione e anche nel caso ci si assenti da casa per qualche giorno di vacanza, eviterete di far seccare le verdure dell’orto o di dover affidare questo lavoro a qualcuno.
L’irrigazione a goccia, detta anche irrigazione localizzata o microirrigazione, permette di irrigare in maniera costante o intermittente, risparmiando una grande quantità di acqua.
L’irrigazione a pioggia si effettua con piccoli getti di acqua spruzzati direttamente su grandi superfici e si realizza con pompa, tubazioni e irrigatori.
Come scegliere le piante per il vostro orto
Piantagione di pomodori
Fondamentale è scegliere bene il periodo dell’anno in cui piantare le vostre verdure, perché per ogni pianta c’è la stagiona giusta, ci sono dei veri e propri calendari di semina, per ogni mese dell’anno c’è la lista delle piante che si possono seminare.
La semina e i trapianti vanno svolti la mattina presto o la sera affinché le piantine non vengano colpite direttamente dal sole. Le piante si possono acquistare presso un vivaio, già pronte per essere piantate, oppure potete crearvi dei semenzai, ovvero in un luogo protetto potete piantare i semi, aspettare che si trasformino in piantine e poi trapiantarle nel vostro orto.
Le piante che danno subito soddisfazione sono quelle che offrono frutti abbondanti e per tutta l’estate come i pomodori, le zucchine e i peperoni, ma la scelta dipenderà molto anche dai gusti alimentari della famiglia. Da ricordare che, le piante più alte come pomodori, piselli, cetrioli, fagioli, sviluppandosi in altezza, vanno disposte sul lato nord dell’orto.
Piantumazione
Lavorazione della terra
Una volta che ci siamo procurati semi o piantine bisogna procedere alla creazione di solchisul terreno alti circa 20 cm, le piante vanno poste all’interno dei solchi alla distanza giusta l’uno dall’altra in base al tipo di pianta, al fine di lasciare che la pianta abbia lo spazio necessario per crescere. Le distanze da lasciare tra una pianta e l’altra sono indicativamente le seguenti:
120 cm per anguria, meloni e zucche
60 cm per la zucchine
40 cm per pomodori, peperoni, cetrioli, cavoli e melanzane
35 cm per le cicorie
25 cm bietole, sedani, finocchi e lattuga
10 cm per cipolle, porri, aglio, rucola
3 cm per carote, ravanelli, prezzemolo
Semina nei solchi
Inoltre tra una fila e l’altra di piante vanno lasciati almeno 40 cm per consentire il passaggio a piedi e poter curare, innaffiare e raccogliere i frutti. Una volta seminato o piantato, si ricoprono i solchi di terra e si procede con la prima irrigazione del terreno.
Dopo qualche anno è importante ruotare le coltivazioni da seminare per non rischiare carenze nutritive e ridurre il rischio malattie e parassiti.
Nutrire le piante
Raccolta insalata
Per avere un orto ricco e rigoglioso bisogna pensare anche ad arricchire il terreno con sostanze organiche; un metodo naturale e molto economico è il compost, vale a dire la macerazione e la successiva posa sul terreno di sostanze come fogliame, filtri di caffè e tè, gusci di uova triturati, residui di frutta e ortaggi, fiori secchi, materiali legnosi sminuzzati.
Un altro metodo per concimare in maniera naturale è la tecnica del sovescio che consiste nella coltivazione di piccole piante che invece di essere raccolte vengono interrate quando sono al massimo dello sviluppo, per svolgere la funzione di concime per altre piante, arricchendo il terreno di sostanze organiche.
A questo punto non c’è che da dedicare un po’ di tempo al vostro orto ed aspettare che la natura faccia il suo corso e se non ve la sentite di considerarvi già dei coltivatori agricoli provetti, avrete almeno trascorso un po’ di tempo a contatto con la natura, grande fonte di energia, di relax e di connessione con se stessi e con le nostre origini. Buon orto a tutti.
Quando arriva il momento di dedicarsi alla ristrutturazione della propria casa, oppure se è stata appena acquistata un’abitazione che necessita di qualche ritocco performante, l’isolamento termico è tra i principali aspetti dei quali bisogna tenere conto. Grazie ad esso potrà essere infatti migliorata la qualità dell’aria negli ambienti dove si passerà la maggior parte delle giornate: la casa è una seconda pelle e come tale occorre prendersene cura, in maniera profonda.
Tra i migliori materiali termoisolanti a disposizione nel campo della bioedilizia, la fibra di cellulosa merita un posto speciale. Si ottiene da carta di quotidiani riciclata (dunque di qualità), che poi viene trattata con sali minerali e resa resistente al fuoco oltre che repellente a insetti, muffe e roditori. Durante la produzione si eliminano le particelle in eccesso di polvere, per poi trasformare la carta in fiocchi di cellulosa (la cui caratteristica è un’elevata elasticità).
Risulta evidente dunque come scegliere di ricorrere a questo materiale isolante permetta di mettere a segno importanti risparmi in termini di processo produttivo, evitando di inquinare. E’ l’ideale per procedere al corretto isolamento sia di un appartamento che di una porzione di esso, oppure di un intero condominio (ma anche di capannoni o strutture di nuova costruzione). E’ ovvio che la fase cruciale di questo intervento è quella della progettazione, per la quale l’ideale sarà affidarsi all’esperienza di un’azienda come Cellulosa Brescia. La cellulosa viene impiegata da molti anni ormai come perfetto isolante dall’umidità, dal freddo e dal caldo: le tecnologie moderne permettono di puntare su un materiale salubre e dal costo contenuto, che si potrà utilizzare anche per una riqualificazione energetica degli edifici.
Le caratteristiche principali di questo termoisolante naturale
Sono molti gli aspetti positivi che rendono la fibra di cellulosa un materiale virtuoso, oltre che – come abbiamo visto – rispettoso dell’ambiente. Primo tra tutti il fatto di riuscire ad attutire e ‘gestire’ le differenze di temperatura tra il giorno e la notte nei diversi ambienti (consentendo un risparmio in bolletta). Un elemento decisivo per tutte le stagioni, ad esempio in estate è possibile mantenere la casa fresca assorbendo l’umidità di giorno e rilasciandola poi la notte, quando l’aria all’esterno è più fredda. In inverno entreranno in gioco altre valutazioni, dal momento che la fibra di cellulosa è in grado di assicurare la protezione degli ambienti interni dal freddo e scongiurare la formazione di ghiaccio.
Sarà poi utile precisare come, oltre a essere un isolante termico naturale, la fibra di cellulosa consenta di ottenere anche un buon isolamento acustico. Le moderne tecniche, frutto di una continua ricerca, hanno consentito e consentono di perfezionare le caratteristiche di resistenza della fibra di cellulosa: l’isolamento, insomma, è garantito per anni e la manutenzione richiesta è minima. La tecnica più semplice ed economica è quella dell’insufflaggio di cellulosa all’interno delle intercapedini dei muri di casa. Non è invasiva e anzi l’intervento è veloce, dal momento che è sufficiente una sola giornata di lavoro, inoltre l’ambiente non si sporca. Sarà utile fare infine anche mente locale sul fatto che – oltre ad avere un costo contenuto – per l’intervento di isolamento termico con fibra di cellulosa è possibile intercettare detrazioni fiscali.