L'articolo Smart working, come organizzare l’home office. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.
Smart working, o se preferite in italiano lavoro agile, riguarda la possibilità di svolgere delle attività lavorative da casa. Venuto alla ribalta con l’emergenza Covid-19, molti si sono dovuti adattare a questa realtà. Se anche voi, a causa della pandemia, siete diventati uno smart worker, significa che trascorrete gran parte della vostra giornata seduto di fronte ad uno schermo di computer. Certamente in questa particolare condizione di lavoro vi sarete resi conto come seduta e piano di lavoro possono influire sul vostro rendimento lavorativo e sul vostro benessere psico-fisico.
Smart Working e Home Office.
Lo strumento di lavoro conosciuto come Smart Working, a livello giuridico è inteso come rapporto di lavoro subordinato, svolto per mezzo di strumenti tecnologici senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro (articolo 18 della Legge n.81/2017). Molti di noi lo hanno scoperto solo adesso a causa dell’emergenza in corso, apprezzandone il vantaggio di poter svolgere il proprio lavoro direttamente da casa in base alle proprie tempistiche personali. Tuttavia si tratta di una condizione lavorativa non priva di rischi. Tralasciando quelli di natura sociale, oggetto di diverse inchieste giornalistiche, vi sono certamente da tenere in debito conto quelli legati alla salute e al benessere dello smart worker.
Spesso per l’attività di smart working si utilizzano gli arredi che si hanno a disposizione all’interno delle mura domestiche: il tavolo della cucina come scrivania, la sedia della sala da pranzo invece di una poltrona adeguata e così via. Tutte cose che possono portare a problemi di salute spesso sottovalutati.
Lo spazio di lavoro adatto.
Mi spiego meglio con degli esempi: il tavolo da pranzo, ad esempio è molto più alto di una scrivania, che invece ha un’altezza adatta allo scopo per cui è stata concepita, e anche la sedia della cucina non è pensata per starci seduti a lavorare 8 ore al giorno.
Un ruolo fondamentale per fare bene il proprio lavoro da casa è svolto dall’Home office, ovvero quell’angolo di casa trasformato in un ufficio vero e proprio con tanto di postazione PC.
Certo esiste in molti casi la necessità di dover inserire una postazione lavoro in ambiti di metratura ridotta. Tuttavia non è impossibile potersi adattare agli spazi di un normale appartamento impiegando un arredamento per ufficio compatto. Qui alcune idee su come e dove ricavare un ufficio in casa.
Rendere Smart il proprio ufficio domestico.
Avete individuato lo spazio dove realizzare il vostro Home Office? Bene, passiamo ad analizzare gli elementi necessari per organizzarlo.
L’ambiente di lavoro, anche quando si tratta di un ufficio domestico, deve essere tale da facilitare lo svolgimento dell’attività da compiere. Bastano una scrivania, una sedia, un computer e poco altro per poter lavorare da casa, ma è fondamentale scegliere questi strumenti di lavoro con criterio, tenendo conto di alcune specifiche fondamentali per rendere più produttiva, comoda e confortevole la postazione di smart working.
Fondamentale è assumere posizioni corrette mentre si è seduti davanti al PC. Sopratutto per quanto riguarda per la salute della schiena è necessaria una corretta postura, cioè quella posizione del corpo che garantisce una condizione di stabilità col minor sforzo muscolare possibile.
Scrivania ideale.
Scegliete per il vostro ufficio domestico una scrivania robusta e solida. Fondamentale è che essa abbia un’altezza da terra compresa tra i 72 – 76 cm. Indipendentemente dallo stile e dall’estetica della scrivania è bene che sia di materiali e colori non riflettenti. Naturalmente, la presenza di mensole e cassetti ne aumenterà la funzionalità.
Queste quelle che vi consiglio, scelte tra quelle adatte ad un piccolo studio casalingo.
Sobria, elegante e dimensioni contenute.
Dim. 123 x 57 x 79 cm
WOLTU TSG26hei Scrivania per Computer
Essenziale e funzionale di dimensioni contenute.
Dim. 123 x 57 x 79 cm
Sedia ergonomica
Per quanto riguarda la seduta, non ci sono dubbi, dovrete sceglierne una di tipo ergonomico con una buona seduta e che consenta di mantenere la schiena eretta. Anche se il suo acquisto è generalmente abbastanza oneroso, se si lavora tante ore seduto è indispensabile!
Tenete conto che una buona sedia ergonomica, concepita per dare un buon supporto lombare, contribuirà a ridurre l’insorgere di mal di schiena e a mantenere una maggiore concentrazione con un conseguente aumento della produttività.
È importante che la sedia abbia la possibilità d’impostare a proprio piacimento l’altezza della seduta. Meglio se si può regolare anche l’inclinazione dello schienale perché ciò permette di avere una seduta più comoda. Impostando la giusta inclinazione, non si è costretti ad inarcare in maniera sbagliata i muscoli del collo per vedere meglio il monitor del computer.
Tra le tante disponibili in commercio vi segnalo queste in particolare.
Migliore sedia ergonomica perfetta per prevenire il mal di schiena.
Migliore sedia ergonomica posturale per una seduta attiva e dinamica.
Migliore sedia ergonomica dal rapporto prezzo qualità.
La scelta alternativa di questa particolare seduta è senza dubbio la PROCOMFORT MIRUS ricca di tante regolazioni impossibile non trovare quella più comoda adatta alla propria corporatura.
Alternativa a questa sedia posturale è un’altro progetto di sedia rivoluzionario: la Varier THATSIT evoluzione della sedia Varier Variable di cui ho fatto una completa recensione qui.
Un prodotto adatto alle “tasche più piccole”, (io uso questa) affidabile e di qualità. Se si vuole spendere ancora meno alternativa valida che vi consiglio è la sedia ergonomica Femor.
Vi consiglio di completare la coppia scrivania – sedia con un poggia piedi da posizionare sotto il piano di lavoro. Questo conferisce maggiore sollievo a gambe e schiena. La minor pressione esercitata sulle gambe aiuta la circolazione del sangue e riduce la pressione sulla parte bassa della schiena e delle ginocchia.
Lampada da scrivania
La lampada da scrivania fa parte della dotazione essenziale della postazione di smart working, visto che l’illuminazione dello spazio di lavoro è un altro punto fondamentale da curare con attenzione.
Lavorare con la sola luce del lampadario o della finestra non è sempre una buona scelta- Tra l’altro lavorare in ambienti poco illuminati, con il monitor come principale fonte di luce, affatica la vista al punto da arrecare stanchezza, mal di testa e visione offuscata.
Meglio acquistare per il vostro ufficio domestico anche una lampada da scrivania. Una fonte di luce soffusa, oltre a non affaticare gli occhi rende il lavoro meno stressante.
Io ho acquistato su Amazon quella di TaoTronics. Pratica da utilizzare, fa una bella luce con 6 modalità di illuminazione e 5 livelli di luminosità da poter selezionare a proprio piacimento ed è anche dotata di spegnimento automatico programmabile e di una pratica presa per la ricarica del cellulare. Eccellente!
Monitor PC e protezioni per la vista.
Per proteggere gli occhi è necessario anche l’acquisto di un buon monitor. Lavorare davanti allo schermo può essere molto stancante se utilizzate un monitor non idoneo.
Gli elementi di cui tenere conto sono; la giusta risoluzione e le dimensioni dello schermo. Riguardo quest’ultimo, vi dico che un monitor di dimensioni più grandi è indispensabile solo se si utilizzano più programmi contemporaneamente.
Altra importante caratteristica è la presenza di un filtro per la luce blu per ridurre l’affaticamento degli occhi. Consigliatissimo il monitor da 27″ BenQ GW2780 dotato di display IPS full HD e regolazione intelligente della luminosità a seconda dei contenuti a schermo e delle condizioni di luce ambientali. In oltre la tecnologia eye-care filtra la luce blu in modo adeguato.
L’acquisto di un monitor di questo tipo è veramente consigliato per chi fa smart working, ma se volete utilizzare il vecchio monitor che avete perché ancora buono, vi consiglio di comprare un paio di occhiali da computer per proteggere gli occhi dalla luce blu. Pratici e performanti quelli che ho scelto per me, facili da inforcare sulle lenti da vista che porto.
Altre dotazioni per tutelare la salute dello smart worker.
Naturalmente esistono poi una serie di accessori adatti a risolvere diversi problemi che possono causare danni come ad esempio il famigerato tunnel carpale che affligge comunemente gli “utilizzatori intensivi” di mouse e tastiere.
Lo stress del polso e causa di dolori e infiammazioni che rendono la vita dello smart worker difficile. I poggia-polsi sono utili per porvi rimedio con una piccola spesa. esistono quelli integrati al tappetino del mouse e quelli da applicare alle più comuni tastiere. Vi consiglio di acquistarli in coppia!
Nonostante l’uso dei poggia-polsi lo spettro delle infiammazioni ai tendini, in chi usa tanto mouse e tastiera, è tutt’altro che scongiurato se non si adoperano delle periferiche ergonomiche. Consigliatissimi sono i mouse verticali, o quelli con trackball, e le tastiere con disposizione ergonomica dei tasti.
Io per me ho scelto il mouse verticale MX di Logitec, essendo questa marca una sicurezza. Pile ricaricabili che durano tantissimo, tanti setting possibili e facili da mettere a punto, ed un eccellente ergonomia, almeno “per la mia manona”, queste le caratteristiche.
Il mouse l’ho abbinato ad un tappetino con cuscinetto in gel, mentre per la tastiera mi sono orientato su quella di Microsoft, una delle poche aziende rimaste a produrre tastiere veramente ergonomiche e con layout italiano, forse perché in Italia sono poco richieste per la loro forma strana e per un ingombro non proprio minimale.
Le tastiere ergonomiche sono davvero utili per chi scrive tantissimo. Dopo aver fatto l’abitudine alla loro strana disposizione dei tasti, ci si rende conto di subire un minor affaticamento di polsi e mani e di acquisire una maggiore velocità di scrittura. Insomma sono salutari e produttive!
Se, piuttosto che un PC fisso, utilizzate per il vostro lavoro un laptop sentirete la necessità di sollevarlo per portare il suo display ad “altezza occhi”. Per questo è necessario un lap-desk, cioè di un supporto che solleva il portatile alla giusta altezza. Questa se ben regolata permette di evitarvi problemi alla cervicale.
Poiché, come appena detto, lavorare con lo schermo posizionato più in basso dello sguardo può dare problemi di cervicale, per chi lavora al PC anche stando in piedi è raccomandato l’uso di Standing Desk Converter, un accessorio che permette di alzare lo schermo e la tastiera del PC per poterci lavorare anche in piedi. Tale rialzo regolabile è comunque consigliato a tutti, visto che stare troppe ore seduti è deleterio per la salute.
Oltre a quanto detto fin qui, non possono mancare per completare una buona postazione per lo smart working:
Una stampante, meglio se multifunzione, cioè che stampa, fotocopia e scannerizza! Possibilmente anche dotate di wifi-direct per poter stampare da qualsiasi dispositivo. La mia scelta: una Epson Expression Home XP-3100 preferita per la qualità di stampa e per la gestione semplice.
Una webcam per le chiamate su Skype o le conferenze su Zoom, possibilmente con un buon microfono incorporato e qualità video full HD. Ho scelto la Logitech C925-E Business Webcam perché dotata di un copri-obbiettivo che permette di tutelare la privacy dell’ambiente familiare.
In ultimo delle cuffie per isolarsi da altri abitanti della casa che possono disturbare la concentrazione, non è una cattiva idea Poiché mi piace ascoltare musica quando scrivo ed ho una discreta libreria di file flac ad alta definizione ho preferito le cuffie wireless Sennheiser HD 4.50BTNC.
Manca niente? Non mi pare, possiamo cominciare il nostro smart working.
L'articolo Smart working, come organizzare l’home office. è stato scritto da Biagio Barraco e si trova su Questioni di Arredamento.