28 Marzo 2020 / / Architettura

Carlo Ratti Associati con Italo Rota, in collaborazione con un team internazionale di esperti, ha sviluppato il progetto CURA trasformando dei container in nuove unità di terapia intensiva.

Mentre prosegue la pandemia di COVID-19, un gruppo internazionale di designer, ingegneri, medici ed esperti militari ha unito le proprie forze per lavorare a CURA: un progetto open-source per rendere più efficiente la costruzione di nuove unità di terapia intensiva. Il primo prototipo del sistema CURA (acronimo per “Connected Units for Respiratory Ailments”, ovvero “Unità connesse per le malattie respiratorie”) è in corso di sviluppo a Milano, grazie al sostegno di UniCredit. Il progetto utilizza container riconvertiti per creare stanze di biocontenimento trasportabili in qualsiasi città del mondo, così da rispondere con prontezza alla propagazione della malattia e alla carenza di postazioni nelle terapie intensive degli ospedali.

CURA consiste in una unità compatta di terapia intensiva per pazienti con malattie respiratorie, alloggiata all’interno di un container intermodale a biocontenimento (grazie a un sistema a pressione negativa), della lunghezza di circa 6 metri. Ogni unità funziona in autonomia e può essere spedita ovunque. I container sono connessi da una struttura gonfiabile e possono generare configurazioni modulari multiple (da 4 a oltre 40 posti letto). Alcune unità potrebbero essere posizionate in prossimità di un ospedale (ad esempio in un parcheggio) per aumentare il numero di postazioni di terapia intensiva. Altre unità potrebbero essere utilizzate per creare infrastrutture autonome di dimensioni variabili.

CURA punta a migliorare l’efficienza delle attuali soluzioni per la progettazione di ospedali da campo, adattandole ai bisogni della pandemia da coronavirus. Nelle ultime settimane, di fronte alla crescita del numero di pazienti con gravi sindromi respiratorie, spesso con bisogno di ventilatori polmonari, molti ospedali nei paesi più colpiti dal COVID-19, dalla Cina all’Italia, dalla Spagna agli Stati Uniti, si sono trovati in difficoltà ad accrescere il numero delle postazioni in terapia intensiva. Comunque si evolva la pandemia nei prossimi mesi, si prevede che a livello internazionale sarà necessario un numero aggiuntivo di unità di terapia intensiva.

Il sistema CURA punta a essere rapido da installare come una tenda ospedaliera, ma sicuro per le attività mediche come un reparto di isolamento di un ospedale, grazie a dispositivi di biocontenimento. Il progetto segue le linee guida rilasciate dalle autorità cinesi per la lotta al COVID-19 negli ospedali, al contempo rendendone più veloce l’esecuzione. Ogni container CURA sarà dotato di tutte le strumentazioni mediche necessarie per accogliere due pazienti affetti da coronavirus in terapia intensiva, inclusi ventilatori polmonari e supporti per fluidi endovenosi.

Il progetto CURA è sviluppato senza scopo di lucro e secondo una modalità open-source, e invita ad ulteriori contributi e suggerimenti

Di seguito la lista di coloro che hanno contribuito fino ad oggi, in ordine cronologico:

CRA-Carlo Ratti Associati con Italo Rota (Design e innovazione), Istituto Clinico Humanitas (Ingegneria medica), Policlinico di Milano (Consulenza medica), Jacobs (Alberto Riva – Master Planning, design, costruzione e servizi di supporto logistico), studio FM milano (Identità visiva & graphic design), Squint/opera (Digital media), Alex Neame – Team Rubicon UK (Logistica), Ivan Pavanello per Projema (Ingegneria MEP), Dr. Maurizio Lanfranco – Ospedale Cottolengo (Consulenza medica).

CURA è supportato dal World Economic Forum, attraverso le piattaforme COVID-19 e Cities, Infrastructure and Urban Services.

Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.CURApods.org

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28 Marzo 2020 / / Nell'Essenziale

Aggiornato al 29 Marzo, 2020 -

Certi contrasti sono irresistibili, come quello che caratterizza lo stile country industrial, ovvero la contaminazione tra  stile country e stile industrial.  Rilassato e vintage il primo, moderno e urbano il secondo.

Le origini country dello stile industrial

Il country è uno stile caldo e invitante che predilige il legno, i colori pastello, motivi floreali e tessuti corposi. È uno stile con un’anima femminile e decorativa. L’arredamento industrial è invece l’esatto opposto: ha un’anima più maschile, con materiali freddi e colori scuri.

Le origini dello stile industrial risalgono agli anni ’60 e ’70 del Novecento. L’ispirazione sono i primi loft degli artisti americani, con un mood allo stesso tempo contemporaneo e vintage. Le abitazioni-studio, ricavate proprio da ambienti industriali o commerciali dismessi conservavano caratteristiche della struttura originaria, come, per esempio, le tubature a vista.

In tempi più recenti si sono iniziate a sperimentare contaminazioni dell’industrial con il country e il risultato ha riscosso un immediato successo. Per quanto opposti, questi due stili di arredo funzionano alla perfezione insieme. Cio avviene grazie alla loro capacità di bilanciare i contrasti sia a livello materico che cromatico. Una sfida intrigante che può regalare grandi soddisfazioni!

Colori, tessuti e fantasie dello stile country industrial

Lo stile industrial è caratterizzato da colori scuri o neutri come il grigio, il nero, il grafite, o tinte piene come il verde scuro. Le finiture sono perlopiù opache ed è molto tipico l’effetto cemento o ruggine.

Quando l’industrial si mischia al country la durezza dei colori viene stemperata grazie all’introduzione nell’ambiente di elementi in colori pastello. I toni tendono ad essere naturali e attenuati, non c’è niente di eccessivamente luminoso o audace.

Nel country industrial un ruolo importante è giocato dai tessuti, con la presenza di tappeti, cuscini e tende magari in fibre naturali come lo juta, il lino, il sisal, comunque niente di troppo delicato.

Come è facile immaginare, nell’arredamento country industrial non trovano posto i motivi leziosi o floreali del country più classico, ma si privilegeranno ad esempio decori a strisce o a quadri. Spesso si troveranno cuscini in pelliccia o con pattern che richiamano gli animali (ad esempio lo zebrato o il maculato), che grazie al richiamo della natura danno un immediato tocco stravagante all’ambiente.

cucina industrial astra
Fonte: Cucina industrial Astra

L’arredamento e i materiali utilizzati (legno, mobili, pavimenti)

Lo stile industrial è caratterizzato da spazi aperti e minimal, con soffitti alti e spaziosi tipici dei loft.
Le forme sono geometriche, spesso spigolose, e i materiali duri, grezzi ed esposti. Il metallo è il materiale industrial per eccellenza – dalla latta all’alluminio, dal ferro all’acciaio – e spesso viene abbinato a mattoni a vista.

Quando l’industrial si fonde il country, il freddo del metallo viene stemperato dal legno. In questo modo si crea quella connessione con la natura che è l’elemento tipico del country. Così in una casa in questo stile non possono mancare pezzi in legno grezzo: ad esempio un tavolo in legno di recupero, magari caratterizzato da un elemento originale come un dettaglio in ferro battuto o una ruota.
Le forme dure e squadrate dell’industrial sono ammorbidite dall’incontro con quelle più morbide e tondeggianti del country, e si declinano in cassettiere, madie e carrelli in legno e metallo.

Per il salotto si può puntare sia su un divano snello e minimal con piedi in metallo, sia, per un effetto più accogliente, su un divano grande e tradizionale.

cucina stosa country industrial moderno
Cucina Stosa in stile country industrial.

Decorazioni in stile country industrial (fiori, soprammobili)

Per dare subito un tocco di country al tuo loft industrial puoi utilizzare un tappeto dal pattern fantasioso e dalla texture corposa: una certa varietà di trame rende subito lo spazio più accogliente e caldo.

Punta inoltre su soprammobili dalle forme tondeggianti per stemperare la geometria tagliente dei mobili industrial: ad esempio una lampada da tavolo dalle forme morbide o un semplice vaso con i tuoi fiori preferiti.

Anche lo stile country-industrial ama le grandi librerie a parete, magari con una scaletta di metallo per raggiungere i libri collocati più in alto.

Rispetto agli altri tipi di arredamento country, nel decor country industrial il caos e la mescolanza sono meno casuali e più bilanciati: è importante che caldo e freddo, legno e metallo, morbido e duro, insomma le due anime femminile e maschile, yin e yang di questi due stili siano sempre bilanciate a dovere. Il risultato sarà una casa piena di carattere e assolutamente unica.

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