È possibile tenere in considerazione, fin dalla fase preliminare del progetto, la multidisciplinarità delle tematiche che contribuiscono a rendere sostenibile un edificio? Come può il gesto compositivo non essere sottoposto a revisioni radicali durante lo sviluppo successivo del progetto?
È forse la domanda che qualunque progettista si è sempre fatto. L’orientamento della struttura, l’adeguamento al contesto, il numero e la posizione delle aperture, la verifica delle superfici minime, la distribuzione interna, sono solo alcuni dei fattori che incidono sull’efficacia del progetto. Il design computazionale cerca di rispondere a quest’esigenza, e le possibilità odierne dimostrano che sia già impiegato in ambiente BIM con successo. Da un lato i software di progettazione specialistica e analisi: Mold, Therm, EnergyPlus, Daysim, Radiance etc., dall’altra il desiderio e la necessità di rispondere nel modo migliore a domande di carattere estetico-funzionale.
La funzionalità è determinata dalla sostenibilità della struttura: ridotto consumo di materiali, di energia per riscaldamento e raffrescamento, basse emissioni, riduzione della CO2 prodotta, ciclo vita a basso impatto, sono solo alcuni degli aspetti che vengono definiti fin dal principio, durante la genesi del progetto. Le certificazioni, Leed, Bream e in generale di sostenibilità, dipendono sì dall’ingegnerizzazione del progetto, ma sono strettamente correlate alla capacità del progettista di tener conto delle peculiarità dell’ambiente in cui inserire la struttura.
La scelta è oggi mutuabile, orientabile fin dal principio attraverso processi iterativi, euristici o evolutivi, attraverso software specifici. Il design computazionale rende variabile la forma e la correla alle analisi che possono essere svolte con i software di simulazione. Il link che lega la prestazione registrata alla scelta progettale è resa possibile attraverso queste tecniche. Revit e Dynamo integrano questa possibilità per ampliare le metodologie di controllo e valutazione già dalle prime decisioni progettuali. I Loop di ottimizzazione permettono di valutare le configurazioni migliori fissando target obbiettivo precisi. Questo approccio è stato alla base di quanto poi approfondito nelle successive fasi progettuali che hanno permesso al centro Umberto Forti, progettato dallo studio pisano ATIProject, di raggiungere la certificazione Leed Gold rendendolo un esempio di sostenibilità e integrazione con il contesto.