20 Settembre 2019 / / Blog Arredamento

Il bagno è ormai uno degli spazi più preziosi della casa. È qui che si sviluppano le idee più innovative e di tendenza di designer e architetti che solo fino a poco tempo fa vedevano questa stanza semplicemente come uno spazio di servizio.
Guai a definire oggi il bagno in questo modo o a pensare che non ci sia niente oltre quello che si vede. Ogni scelta di design ha la sua storia che nasconde una atmosfera ben precisa, una diversa e importante personalità della casa e di chi la abita. Sì, perché la casa e gli arredamenti rispecchiano i suoi abitanti, esattamente come la scelta di un abito che racconta molto della personalità di chi lo indossa.
Ogni stagione ha le proprie tendenze, questo non è un segreto. Ciò che a volte risulta difficile è unire con armonia i propri gusti con ciò che il mondo del design definisce di tendenza in quel preciso momento. Per farlo però, basta essere minimalisti, essenziali. Scelta che nell’arredo bagno di Arcshop, così come negli altri, risulta essere la mossa vincente. Questo perché l’essenziale è eleganza.

Tendenze arredo bagno

Anche in questo autunno/inverno, la moda in fatto di arredo bagno è chiara. Questa stanza è la più preziosa, la più raffinata, per questo motivo ogni elemento deve essere scelto con attenzione. I mobili saranno flessibili e pensati per durare nel tempo. Ciò significa che non ci saranno sistemazioni fisse, ma sarà tutto libero di essere pensato esattamente come lo desidera chi lo vivrà ogni giorno. Mobili che potranno essere sospesi o posizionati a terra, questo non è un dettaglio che interessa queste nuove tendenze dell’arredamento.
I colori saranno accesi, tonalità come il verde smeraldo, l’azzurro, il giallo e il rosa nelle sue versioni fluo e antico. Si tratta di un nuovo ingresso nel design delle stanze da bagno che fino a poco tempo fa sembrava stonare. Eccolo che, invece, si rivela la scelta vincente.
Se non si è appassionati di colore si potrà optare per il bianco che però non sarà un total white, passato di moda, ma una leggera sfumatura di nuance che trasmetteranno una sensazione di calore, nonostante si tratti di tonalità fredde.

Il ritorno delle piastrelle

Parlare di piastrelle nel bagno, soltanto un anno fa era considerato out. Facevano pensare ai bagni coloratissimi e caotici degli anni 70 che, piacevano sì, ma restavano in quell’immaginario, lontano dagli anni alle porte del 2020, sicuramente meno audaci in fatto di mix di colori e forme.
Cos’è cambiato? Difficile a dirsi, probabilmente lo scenario. Anche perché, se è vero che le piastrelle son tornate di moda, è anche vero che si tratta di elementi minimal con colori essenziali che sono il bianco e il nero. L’unica eccezione può essere quella del verde che potrà essere scuro o smeraldo. Torna anche qui l’essenziale, come a confermare che non serve aggiungere per dare carattere a un ambiente.
La caratteristica di questo ritorno è la differenza di dimensione. Le piastrelle, infatti, possono essere di diverse dimensioni per regalare quel tocco glam e creativo a una stanza tradizionale per definizione.

19 Settembre 2019 / / BlogArredamento Aziende

Sei alla ricerca di un armadio per la camera da letto e ti trovi di fronte al dilemma: BATTENTE O SCORREVOLE?

Come capire quale modello fa al caso tuo? Meglio uno o l’altro?


Leggi la GUIDA COMPLETA >>
L’armadio è un pezzo fondamentale dell’arredamento della zona notte e non è certo un mobile che si cambia spesso. Rappresenta una spesa che incide sul budget ma è anche uno tra gli arredi basilari di cui non possiamo assolutamente fare a meno. Un armadio “ragionato” prima di comprarlo si rivelerà un prezioso alleato per una migliore organizzazione della camera da letto, ma anche del resto della casa. Già, perché se si progettano bene dimensioni e interni questo mobile può diventare multifunzione: un guardaroba per abiti ma anche uno spazio in cui riporre biancheria, borse, scarpe, valigie e il cambio di stagione.

La grandezza della camera influisce sicuramente sulla scelta tra armadio scorrevole e armadio battente. Ma tra i vari fattori ci sono anche l’altezza del soffitto, il modo in cui si usa l’armadio, le esigenze progettuali personali…per questo motivo è molto importante conoscere tutte le caratteristiche che contraddistinguono e differenziano queste due tipologie di armadiatura.

Solo informandosi dei vari pregi e difetti sarà possibile comprare un armadio di qualità rispettando il proprio budget

Cosa troverò nella guida?

Scoprirai:

  • prezzi
  • differenze di utilizzo
  • profondità e altezza
  • flessibilità progettuale
  • estetica
  • pulizia

Insomma, tutto quello che devi sapere per scegliere consapevolmente l’armadio perfetto per le tue esigenze specifiche.

17 Settembre 2019 / / Blogger Ospiti

Al Gorgeous George Boutique Hotel di Cape Town si danno appuntamento influssi africani e design contemporaneo. Il progetto del designer Tristan Plessis si avvale di elementi dello stile industriale e colori forti negli interni, e di quelli di architettura vittoriana negli esterni.

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balizroom-interiorblog-gorgeousgeorge-hotel-entrance.jpgA sentirlo così, potrebbe suonare come un mix azzardato. Ma sono proprio i contrasti inaspettati a rendere il Gorgeous George Boutique Hotel indimenticabile. A partire dall’entrata. La doppia porta intarsiata, non grandissima ma di impatto per i suoi decori elaborati, non lascia immaginare cosa ci aspetti al di là.

Una grande mappa di Cape Town, composta da centinaia di piastrelle dipinte a mano dall’artista Lucie de Moyencourt occupa un’intera parete della lobby, dichiarando fin da subito il carattere eclettico del Gorgeous George. Lo stile delle famose ceramiche di Delft, con disegni azzurri su sfondo bianco, è un chiaro richiamo al patrimonio olandese della città africana.

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Nella sezione dedicata all’hotel un deciso pattern floreale riveste i pavimenti dei corridoi, per poi lasciare il testimone a palette più neutrali nelle camere, ravvivate da tappeti multicolori. Il Gorgeous George Hotel offre ai suoi ospiti 20 stanze e 12 suite, al cui interno sfumature di blu e di verde, combinate con colori chiari, gridano alla contemporaneità senza dimenticare l’estetica africana. Infine, il tocco di “uncompleted” dato dalle travi in cemento a vista, completa il quadro studiato dall’interior designer Tristan Plessis.

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balizroom-interiorblog-gorgeousgeorge-hotel-suite-desk.jpgIl Gigi Rooftop Bar & Restaurant è l’alter ego estroso di Gorgeous George. Un vero salotto a cielo aperto, dove ospiti e visitatori possono godersi la golden hour, davanti a un drink personalizzato e immersi in una giungla in miniatura allestita sul tetto.balizroom-interiorblog-gorgeousgeorge-hotel-gigi-rooftop-terrace.jpg

balizroom-interiorblog-gorgeousgeorge-hotel-pool-gigi-rooftop.jpgPer chi ama la tintarella, la pedana del solarium e una spiritosa piscina outdoor rivestita a righe bianche e verdi sono una tappa obbligata. Di un incantevole verde petrolio è anche il soffitto del ristorante, in cui ritroviamo le ceramiche di Lucie de Moyencourt a decorare i tavoli, stavolta rappresentando eventi legati alla storia della città.balizroom-interiorblog-gorgeousgeorge-hotel-restaurant-tables.jpg

balizroom-interiorblog-gorgeousgeorge-hotel-restaurant-bookshelf.jpgScelte estetiche quasi irriverenti e nuove interpretazioni della tradizione africana conducono l’ospite attraverso un’esperienza di soggiorno che va oltre i canoni convenzionali.  Con il Gorgeous George Boutique Hotel, Cape Town alza senza dubbio l’asticella dell’hospitality a un nuovo livello.

 

 

 

 

9 Settembre 2019 / / Blog Arredamento

Decidere di cambiare lavoro, casa o nazione, non è mai una scelta semplice, non solo per lo stress emotivo e affettivo che questo comporta, ma anche per l’impegno che ci vuole per avviare tutti i lavori di trasloco. Tuttavia, sono molte le persone che decidono di cambiare paese, a volte per questioni lavorative, altre volte per approfondire una lingua o una cultura, altre ancora per motivi di studio e, in tutti i casi, è possibile che non si sappia da dove iniziare.
Può succedere che, anche nello stesso anno, si sia costretti a effettuare più traslochi, anche in continenti diversi, ed è necessario, quindi, sapersi organizzare.

Foto di Free-Photos da Pixabay

Come è più opportuno comportarsi? È meglio fare tutto da sé o provvedere a chiamare una ditta esperta in traslochi all’estero? Predisporre e sistemare tutto il necessario richiede una buona organizzazione, un investimento economico significativo, ma anche un lavoro fisico non indifferente.
È per questa ragione che si può fare riferimento ad una ditta di traslochi internazionale che provvederà a gestire i lavori senza che il diretto interessato debba investire tempo prezioso. Una ditta esperta nel settore, inoltre, si preoccuperebbe anche di sbrigare tutte le questioni burocratiche e si prenderebbe cura della merce che si vuole trasportare.

Cosa serve sapere per poter organizzare un trasloco all’estero?

Nel predisporre un trasloco all’estero, la prima cosa da considerare è relativa al tipo di viaggio: bisogna trasferirsi fuori dal continente europeo o all’interno dei paesi europei? Il primo caso richiede un impegno maggiore soprattutto dal punto di vista economico. Si può traslocare servendosi di:

  • un container che, riempito degli oggetti necessari, può essere inviato a destinazione con un aereo o con una nave;
  • un tir, più frequentemente utilizzato per i viaggi in Europa.

I container possono essere di tipo diverso, soprattutto in base alla dimensione che varia a seconda del tipo di mezzo sul quale verrà trasportato. Per esempio, se si deciderà di utilizzare l’aereo, il tipo di container varierà in base al tipo di aeromobile.
Con le navi il problema non si presenta. Il container è la soluzione migliore quando si hanno molti oggetti da trasportare soprattutto oltre oceano.
Il costo, in base alla grandezza e alla distanza, può variare da 2500 a 5000 €.

Decidere se utilizzare l’aereo o la nave è una scelta del tutto personale e connessa ad esigenze concrete. Se si ha fretta o il viaggio è stato deciso all’ultimo momento e non c’è tempo per organizzare tutto, l’aereo è la scelta più semplice anche se non è la più economica né tantomeno la più ecologica. Tuttavia, nell’arco di 10, massimo 15 giorni, il trasloco sarà stato effettuato.

È opportuno specificare che per quanto queste siano le modalità non solo più pratiche, ma anche le più comuni per effettuare un trasloco, il disbrigo delle pratiche burocratiche non è un affare semplice, per cui è importante fare riferimento – se si dovesse scegliere di non optare per una ditta di traslochi – a esperti che garantiscano l’arrivo a destinazione dei bagagli.
Diversamente, se si dovesse scegliere di affidarsi a una ditta di traslochi esperta, questo compito sarebbe solo una loro preoccupazione.

Quanto tempo prima è opportuno organizzarsi per un trasloco?

Se il trasloco è già in programma, è bene organizzarsi con adeguata calma affinché:

  • si abbia il tempo per smontare tutto ciò che si decide di portare con sé;
  • non ci si dimentichi nulla di importante;
  • non si sia costretti a fare tutto all’ultimo momento con il rischio di stancarsi troppo e di non fare tutte le cose nel modo corretto.

È bene, dunque, cominciare con almeno due mesi di anticipo imballando o facendo imballare prima gli oggetti che si usano con meno frequenza e, successivamente, quelli che sono necessari giornalmente. Una buona ditta di traslochi si avvarrà sempre di una pellicola da imballaggio per gli oggetti più delicati e per evitare che i mobili, nel trasporto, si graffino o si rovinino. Allo stesso modo è opportuno procedere con l’acquisto delle soluzioni per l’imballo di Poliplast, nel caso in cui si decida di fare tutto da sé.

Questa potrebbe essere una buona occasione per ripulire la propria casa buttando, regalando o vendendo su Internet oggetti che non si usano più e che sarebbero solo di intralcio nella nuova casa. È fondamentale, dunque, essere pragmatici e concreti senza lasciarsi andare a troppi sentimentalismi. Infatti, sebbene non sia semplice procedere ad una scelta così radicale che porta un cambiamento di vita, è importante restare lucidi e fare le giuste scelte per evitare che sorgano imprevisti a peggiorare la situazione.

È per questo che diventa una priorità scegliere l’azienda adatta alle proprie esigenze, ma soprattutto scegliere una ditta che sia certificata, riconosciuta e affidabile cosicché si eviteranno spiacevoli imprevisti. È necessario tenere conto del fatto che un trasloco all’estero richiede un investimento economico abbastanza consistente che, tuttavia, può variare in base alla distanza, alla quantità di merce da trasportare, in base ai tempi di percorrenza e al tipo di mezzo che si decide di utilizzare.

In rete si troveranno, certamente, prezzi concorrenziali, ma una spesa eccessivamente contenuta potrebbe far pensare ad una truffa, per cui è importante tenere gli occhi aperti. Valutare in maniera oggettiva tutte le possibilità e le alternative richiede un po’ di pazienza e ricerca, ma è l’unico modo sicuro per organizzare, da soli o con una ditta, un trasloco all’estero che dia poco spazio a problemi e sorprese.

Conclusioni

Decidere di allontanarsi dalla propria casa, dalla propria città, dalla propria nazione, dalla propria famiglia e dei propri amici non è sempre una scelta facile, ma a volte è necessaria. Per questo evitare complicazioni almeno per il trasloco è il miglior modo per partire ed affrontare le novità in tutta in serenità. Affidarsi a degli esperti è un modo per gestire con minore ansia il cambiamento e conservare le energie per affrontare la nuova avventura e la nuova vita all’estero.
Buon trasloco e buona permanenza.

2 Settembre 2019 / / Architettura

Architettura, struttura, elementi di design. Sono tutti dettagli che fanno la differenza in una casa così come in un palazzo storico, ma non sono certo gli unici. L’illuminazione gioca un ruolo determinante nel definire le linee di equilibrio di edifici e strutture, le nuove tendenze di interior design lo confermano.

Si tratta però di scelte che vanno ponderate con attenzione perché è davvero facile trasformare un elemento suggestivo come quello delle luci sui palazzi storici, in qualcosa di poco piacevole alla vista. Per evitare questo è necessario rivolgersi a un esperto di illuminazione di palazzi storici come il light designer Marco Petrucci, che ci ha indicato i 5 palazzi storici dall’illuminazione più bella e suggestiva di cui parleremo in questo articolo.
Palazzi dall’architettura già suggestiva e imponente di per sé, che con la scelta della luce giusta mostrano uno stile ancora più bello e unico.
Quali sono? Il Palazzo Klotild a Budapest, il Teatro dell’opera di Vienna, la Fortezza di San Juan de Ulua a Veracruz, il Palazzo Vetus di Alessandria, il Palazzo Venezia a Roma.
Andiamo a vedere insieme come si sviluppa la scelta dell’illuminazione in questi suggestivi palazzi storici trasformati in qualcosa di ancora più affascinante.
Foto di sosinda da Pixabay

Quali palazzi?

Abbiamo già citato i palazzi storici dall’illuminazione più bella e suggestiva, ma qui ne parleremo nel dettaglio per capire come la scelta delle luci possa trasformarsi in un elemento a dir poco indispensabile.

Il Palazzo Klotild a Budapest ha un progetto di illuminazione che vede protagonisti proiettori con diverse aperture di fasci di luce, collocati direttamente sulla facciata. In questo modo si mette in risalto l’intera architettura del palazzo.
Una retroilluminazione impreziosisce i balconi in ferro battuto che corrono su tutti i quattro lati dell’edificio.

Nel teatro dell’opera di Vienna, in stile neo rinascimentale, sono illuminati tutti i lati, precisamente i punti luce sono oltre 470. Non solo l’illuminazione della facciata, in questo edificio viene messo in risalto anche il tetto con luci appositamente studiate.

La Fortezza di San Juan de Ulua a Veracruz, è un esempio di come anche la luce più lieve, se progettata nel dettaglio, possa rendere unico in luogo. Qui è stato deciso di posizionare batterie di proiettori remoti per l’illuminazione del complesso architettonico con luce riflessa dallo specchio d’acqua, per rispettare la costruzione e i materiali.

Il Palazzo Vetus di Alessandria ha un’illuminazione ben progettata nei minimi dettagli. Quella della facciata viene data dalle sole finestre, ci sono apparecchi a LED con ottica a lama, posti sul davanzale, che illuminano in modo uniforme stipiti e architrave delle finestre.

Il Palazzo Venezia a Roma ha una batteria di 23 proiettori con sorgenti al sodio alloggiati sotto tetto dell’antistante palazzo delle Assicurazioni Generali. Il risultato è a dir poco suggestivo.

Altri esempi di illuminazione ben progettata

Ci sono anche molti altri palazzi storici che hanno un’illuminazione degna di nota. Tra questi non si possono non citare il Grand Theatre di Tianjin, in Cina. Si tratta di un palazzo illuminato con luci a led integrate nella struttura della facciata. Il risultato è qualcosa di veramente unico.