Quando si ha in casa una persona disabile o un anziano con difficoltà motorie allora si ha il bisogno di trovare un’alternativa sicura che permetta a queste persone di spostarsi tra i vari piani dell’abitazione in totale sicurezza ed autonomia. Una normale rampa di scale, per chi ha difficoltà nel muoversi da solo, può diventare un vero e proprio ostacolo, obbligando a volte la persona a rimanere bloccata in un’unica zona della casa, a meno che non abbia qualcuno sempre pronto ad aiutarla a salire o scendere le scale o, in alternativa, installare un montascale a poltroncina.
I montascale ad oggi sono uno degli strumenti più utilizzati in casa per venire incontro proprio a questo problema, sono facili da installare e, grazie alle agevolazioni fiscali offerte dallo Stato, non si è costretti a spendere una fortuna.
Le agevolazioni fiscali relative ai montascale sono regolate nel nostro Paese dalla legge n. 13/1989, emanata per regolare l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Questa legge prevede che i disabili e le persone affette da menomazioni fisiche che impediscono loro di muoversi se non tramite l’ausilio di un accompagnatore o di strutture mobili specifiche, così come coloro che hanno a carico una persona affetta da uno di questi problemi, abbiano un’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di mezzi necessari alla deambulazione e al sollevamento dei disabili e per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici volti all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Inoltre, grazie al Bonus Casa 2019, le persone con handicap fisici hanno diritto ad un rimborso pubblico che copre fino al 50% della spesa sostenuta su una spesa massima di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare per l’installazione di un montascale o di altre strutture analoghe che hanno sempre lo scopo di abbattere le barriere architettoniche.
Il rimborso del 50%, può essere detratto dall’imposta sul reddito di persone fisiche, insieme all’IVA, sia per l’acquisto di un montascale che per la sua installazione.
Chi può usufruire delle detrazioni fiscali?
A poter usufruire delle detrazioni fiscali sono tutti i contribuenti soggetti al pagamento di imposte sui redditi, sia i proprietari dell’immobile, che i titolari di diritti di godimento, che coloro che ne sosterranno le spese dei lavori.
Anche gli edifici condominiali possono usufruire di una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute, purché i lavori in questione vengano effettuati su parti comuni del condominio (cioè il suolo su cui sorge l’edificio e le parti di cui è composto quest’ultimo, nonché i locali per la portineria, il riscaldamento centrale, ecc.).
Cosa occorre fare per ottenere la detrazione fiscale?
La procedura di richiesta della detrazione è stata semplificata sempre di più nel corso degli ultimi anni. Per ottenerla basterà infatti inserire nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile, gli estremi di registrazione dell’atto e tutti gli altri dati richiesti nella domanda che servono a controllare la detrazione.
Una volta effettuata la richiesta, deve essere comunicato all’Azienda Sanitaria Locale le generalità del committente dei lavori, il tipo di intervento da realizzare, i dati identificativi dell’impresa che effettuerà i lavori con esplicita assunzione di responsabilità e la data di inizio dei lavori di recupero tramite raccomandata o altre modalità richieste dalla Regione di residenza.
Inoltre, la Legge di Bilancio 2018 di cui fa parte il Bonus Ristrutturazioni, ha introdotto l’obbligo di comunicare all’Enea le informazioni sui lavori effettuati entro 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori tramite Enea.
Come si ottiene la detrazione fiscale?
È possibile ottenere la detrazione fiscale solo se i pagamenti vengono effettuati tramite bonifico bancario o postale, da cui devono risultare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e quello del beneficiario del pagamento (o la sua partita Iva).
Nel caso di edifici condominiali, in cui potrebbero esserci più soggetti a sostenere la spesa, i bonifici devono riportare i codici fiscali di tutte le persone interessate alla detrazione fiscale. Nel caso in cui gli interventi vengano realizzati su parti comuni condominiali, allora nei bonifici dovranno essere riportati il codice fiscale del condominio e quello dell’amministratore o di chi effettua il pagamento.
Le agevolazioni fiscali per l’installazione di un montascale, possono essere ottenute anche dai privati?
La Legge n. 13/1989 prevede delle agevolazioni fiscali anche per i privati per l’installazione di montascale per disabili, anche se in percentuale minore (cioè del 19%).
Inoltre, a differenza di altri interventi volti a modificare la struttura dell’immobile, come la costruzione di rampe o l’installazione di appositi ascensori per disabili, l’installazione di un montascale non richiede l’invio di alcuna domanda per la concessione edilizia, né la dichiarazione di inizio lavori per l’installazione.
Chi può usufruire della detrazione fiscale del 19%?
Ad usufruire del contributo del 19% possono essere tutte le persone portatrici di handicap o che abbiano delle limitazioni o menomazioni fisiche permanenti che compromettano in parte o totalmente la mobilità.
Non è necessario essere riconosciuti invalidi, purché si presenti una patologia tale da rendere impossibile l’utilizzo autonomo e sicuro di una rampa di scale o di altri ostacoli attestata da un certificato medico.
I portatori di handicap invalidi al 100% hanno il diritto di precedenza in graduatoria per l’ottenimento della detrazione fiscale.