Per la rubrica shopping di questo mese incontriamo di nuovo Kave Home che adoriamo per il suo stile e la sua creatività. Ormai leader per l’arredo distribuisce in 80 Paesi con il distintivo carattere anticonformista che punta alla perfezione di ogni dettaglio. Ed è così per ogni collezione perché coordina ogni accessorio con precisione e gusto estetico. Ecco le collezioni per la nuova stagione 2023.
Kave Home, collezione Urban Blue
Forme organiche nella decorazione, pezzi in edizione limitata e tessuti in blu abbinati al bianco sono di tendenza questa stagione. Il colore blu per Kave Home diventa protagonista assoluto soprattutto per quanto riguarda i tessili come con il divano Neom dagli elementi componibili e completamenti dipinti di questa tonalità rilassante; ogni pezzo modulare ed esclusivo permette di godere del suo comfort speciale. Rovere e acciaio sono finiture che si uniscono per dare forma alla collezione che si abbinano all’ Urban Blue con un’esplosione unica di colore e personalità. Anche l’ iconica poltrona Gamer incarna le tendenze attuali e diventa un elemento chiave della casa.
Per armonizzare lo spazio complementi troviamo la lampada Shiva in metallo con finiture verniciate blu e bianche e il set di vasi Pubol, anch’ essi in metallo blu. Infine dipinti e tele dal design astratto accennano la sfumatura predominante della linea.
About Comfort
Credenze, mobili TV, cassettiere ma anche divani e piccoli complementi che ispirano calma grazie al loro stile minimalista (anche in questo caso), finitura in rovere e tessuti 100% cotone. Questa volta l’ispirazione di Kave Home è naturale e mediterranea per la realizzazione del mood definito About Comfort.
Le sue forme organiche e arrotondate si ispirano ai ciottoli e alle pietre di fiume che si uniscono a realizzati in vetro, metallo o cemento. Alcuni esempi: Nina, la sedia in legno massello di acacia e corda nera, realizzata con materiali naturali, appunto, e lavorazioni artigianali; Garbet, il tavolino da caffè rotondo in cemento, ottimo anche per gli esterni. E poi accessori per soggiorni come la lampada Canapost in tonalità terracotta, per riprendere i toni della terra mentre in cucina la tavola imbandita con le tovagliette Palau in fibre intrecciate che ricordano le palme al vento. L’artigianalità come sempre si caratterizza dal pezzo unico, ogni elemento non sarà mai identico ad un altro, ma è proprio questo il bello!
Prepariamoci all‘ Outdoor
Uniamo gli stili precedenti per spostarci all’ esterno, ormai è giunto il momento! Così Kave Home propone una nuova linea dedicata all’ Outdoor 2023 tra forme geometriche nell’arredamento, pezzi in legno massiccio ed oggetti in ceramica. Una collezione che si adatta perfettamente a qualsiasi spazio per i momenti all’aria aperta e che dosata può essere inserita anche negli interni
Ecco alcune proposte: i set modulari Portitxol ad esempio, composti da poltrone e tavolini in massiccio di teak, i lettini sdraio da esterno Sulamita in legno massello di acacia, tutti realizzata in legno appunto con vernice trasparente per una lunga durata e resistenza ai raggi UV.
Divertentissima la poltrona sospesa Cira con finitura naturale e per completare con i tessili Vilanant, i runner da tavola con frange.
Saper organizzare un letto contenitore è un’ottima opportunità per sfruttare tutto lo spazio a disposizione, specie quando armadi e cassettiere sono piccoli o già saturi di cose.
Come e perché scegliere un letto contenitore
Il letto contenitore si abbina perfettamente sia a una camera da letto in stile classico, che in quelle super moderne.
Se invece hai una camera dalle dimensioni ridotte e non la vuoi rendere troppo piena, o se ne hai una con una lavorazione particolare sulle pareti e non vuoi coprirla, sono perfetti i letti senza testata
La caratteristica fondamentale di questo letto, a mio avviso, è che abbia un ampio vano e piuttosto robusto, la vera salvezza se hai tante cose da sistemare.
Un aspetto che non va assolutamente tralasciato, considerata l’importanza e l’utilizzo del letto, è che sia un prodotto di buon livello, meglio ancora se artigianale. Oltre alla garanzia di materiali di qualità, puoi puntare anche sul “su misura”, sia per il materiale di rivestimento che per le dimensioni.
Altra caratteristica importante è il meccanismo di apertura del letto contenitore.
Ne esistono di tre tipi:
Meccanismo ad apertura standard, con l’alzata della rete dai piedi del letto,
Meccanismo ad apertura laterale, con l’alzata dal lato lungo del letto, ideali per i letti che poggiano contro la parete, nella cameretta dei ragazzi, ad esempio,
Meccanismo a doppia alzata orizzontale, che prevede sia l’apertura standard, che la posizione orizzontale parallela sollevata dal giroletto, per semplificare ed aiutare la schiena durante il rifacimento del letto, o per avere un accesso facilitato al vano sottostante.
Come organizzare un letto con contenitore
Ora che hai scelto il modello più adatto alle tue esigenze, è finalmente arrivato il momento di organizzarlo.
Per quanto ci si impegni nelle pulizie, la polvere arriva ugualmente, perciò è importante preservare il più possibile tutto ciò che vuoi posizionare nel vano. Via libera, quindi, a custodie, scatole, contenitori (meglio se con la chiusura zip in alto, così sono più semplici da aprire , senza neppure il bisogno di toglierle dal vano).
Ricorda sempre di prendere le misure, così eviterai acquisti sbagliati.
Ogni contenitore avrà bisogno di un’etichetta visibile, così da avere ben chiaro cosa c’è al suo interno ed evitare la caccia al tesoro ogni volta che ti occorre qualcosa.
In ultima battuta, ricorda di suddividere per categoria quello che vuoi inserire nelle varie scatole: tutte le lenzuola, con rispettive federe insieme, le tovaglie coi tovaglioli ed eventuali strofinacci da cucina di scorta, il cambio stagione, l’abbigliamento sportivo non in uso. Pensa alla comodità di avere un’unica scatola con costumi, parei e teli mare, oppure con calzemaglia, pile e maglie termiche.
Organizzare per associazione è un metodo super utile, che fa in modo che tu riesca a trovare tutto quello che ti occorre, per un determinato scopo, in un unico punto. Ovviamente, lo stesso principio vale anche per riporre i capi, il famoso “posto per ogni cosa”.
Per completare il tutto, palline o foglietti antitarme, oppure un buon profumatore, conserveranno al meglio i tuoi tessuti.
Piccole grandi soluzioni
I sacchetti per il sottovuoto sono una grande soluzione per ottimizzare al massimo lo spazio, specie per cose voluminose come piumoni e cuscini.
Nelle scatole, invece, posiziona i capi in verticale, uno a fianco all’altro per intenderci, così recupererai spazio e avrai una visione molto più completa di quello che c’è. Un errore che si commette molto spesso è di inserire troppi capi rispetto allo spazio a disposizione che, inevitabilmente, si stropicceranno tantissimo. Ricordalo quando sarà il momento del cambio stagione.
Nel vano del letto, sistema nella zona più distante tutto quello che viene utilizzato di rado, o il cambio stagione, mentre tieni più a portata di mano borse, lenzuola, asciugamani, e tutto quello che utilizzi con maggiore frequenza.
Per organizzare un letto contenitore basta qualche piccolo accorgimento e tu avrai davvero tanto spazio in più per le tue cose.
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Studio noa* ridisegna lo storico hotel partendo dal tetto, che diventa luogo di sport e divertimento dove sciare, pattinare o passeggiare in mezzo alla natura alpina.
Un albergo di gande successo che vuole rinnovarsi, senza perdere la propria identità, nell’estetica, nella sostenibilità e nei servizi. È questo il tema affrontato dallo studio noa* nel progetto di ridisegno del Falkensteiner Family Resort Lido di Casteldarne, in val Pusteria.
Sorto nel 1957 ai margini del villaggio sulla riva di un piccolo lago, il family resort si è progressivamente ingrandito rivolgendosi a un target ben definito, quello delle famiglie con bambini. L’obiettivo dell’intervento era aggiungere nuovi spazi e funzioni che rafforzassero questa vocazione. L’idea era di creare una sorta di parco giochi per i piccoli ospiti e, al contempo, un luogo di relax per i genitori. Il tutto armoniosamente inserito nello splendido contesto alpino.
La soluzione di noa* a sorpresa è partita dal tetto. La tradizionale copertura a falda del vecchio edificio è stata sostituita da un’ampia struttura a onda che riveste edifici nuovi e preesistenti. La nuova copertura scende sui due lati fino a sparire nel terreno. Una sorta di collina, quindi, che si integra con il paesaggio coprendosi di vegetazione. In questo modo diventa pista da sci, di pattinaggio, campo da gioco, parco avventura, zona di svago e di ricreazione.
Il progetto dello studio noa*
“Volevamo unire vecchio e nuovo in un insieme uniforme”, spiega l’architetto Andreas Profanter “La nuova copertura ci ha consentito di raccordare tra loro i vari edifici del complesso e di collegarli con la natura circostante. Ma anche di inventare nuovi spazi, come la pista da sci, che arricchiscono l’offerta alle famiglie”.
Il tetto dei divertimenti
La copertura progettata da noa* si estende per una lunghezza di 300 metri su una superficie di 4.900 metri quadrati. Nella parte centrale raggiunge un’altezza di 18 metri. È un elemento di forte innovazione, dunque, per forma, dimensioni e materiali utilizzati. La struttura è stata realizzata in cemento armato nella parte di nuova costruzione. Dove si appoggia all’edificio preesistente si è adottato un sistema di travi d’acciaio e legno. È rivestita da scandole metalliche che, come una seconda pelle, seguono perfettamente le curvature e le ondulazioni della copertura.
Su questo grande tetto trova posto un parco ricreativo che offre diverse stazioni per lo sport e il divertimento. Uno dei due declivi, quello verso est, è in parte occupato dalla pista da sci, lunga 163 metri, dotata di tappeto per risalita. Aperta a tutti gli ospiti del resort, è particolarmente adatta ai bambini. Infatti, i piccoli possono imparare a sciare guidati da un maestro senza muoversi dall’albergo. Inoltre, il fondo artificiale, ne consente l’uso tutto l’anno. Anche la pista di pattinaggio, che si trova nel punto più alto della copertura, è fruibile tutto l’anno. Sull’altro versante, affacciato ad ovest, si collocano un’ampia zona fitness per tutta la famiglia, una pista bobby car e un mini parco avventure sopraelevato. Al di sotto trova spazio un campo per calcio, basket e altre attività.
Qui, un acquascivolo lungo 120 metri, si snoda sopra il lago fino a raggiungere un’area del piano interrato occupata da altri spazi-gioco e dalla piscina: con le sue spirali color giallo acceso, lo scivolo si staglia sul paesaggio e diventa il simbolo di una struttura tutta dedicata allo svago e all’avventura dei suoi piccoli ospiti.
Su tutta la superficie, agli spazi ricreativi si alternano aree verdi che creano una continuità con i boschi della valle. “Abbiamo fatto letteralmente salire la natura sul tetto”, osserva Andreas Profanter. “L’obiettivo, infatti, era rafforzare il legame tra la struttura e il paesaggio, senza consumare terreno, ma anzi creando nuovo valore e sostenibilità”.
Un’estetica nuova
“La nostra idea era anche quella di rinnovare l’aspetto della struttura originale” continua l’architetto Wolfgang Heinz. “Non ci siamo quindi limitati a racchiudere sotto un’unica copertura le parti nuove e quelle preesistenti del resort. Infatti, abbiamo anche lavorato sulle facciate per rendere omogenei i diversi elementi architettonici”.
Significativa, oltre alla scelta di un unico colore per tutte le strutture murarie, l’adozione di pattern geometrici in legno naturale che scandiscono la costruzione, evocando i vecchi fienili alpini.
Anche il rapporto tra il resort e il piccolo lago su cui si affaccia è stato “ridisegnato”, con la creazione di una collina artificiale lungo una riva, sotto la quale trova spazio la spa per adulti. Una nuova ampia terrazza si apre sul fronte lago e la piscina, in parte coperta, si prolunga a sfioro sullo specchio d’acqua, regalando agli ospiti l’esperienza di un’autentica immersione nella natura.
Natura e gioco per gli interni firmati studio noa*
Il team di noa* firma gli interni del resort, non solo nelle parti nuove, ma anche in quelle esistenti, che sono state ridisegnate e in qualche caso ampliate.
Il ristorante, ampliato e dotato di un terrazzo e di una zona giochi per i bambini, è stato organizzato su tre livelli per consentire a tutti i commensali di condividere la vista del lago. “A ogni livello, l’arredo cambia: si passa dai motivi ispirati al bosco della zona più interna alle sedute a forma di ninfea della zona intermedia, al canneto richiamato dalla particolare forma delle lampade che illuminano i tavoli vicini al terrazzo” spiega l’interior designer Barbara Runggatscher.
Nella zona buffet, realizzata ex novo, si è ricreata, invece, l’atmosfera vivace di un mercatino, con una varietà di stazioni di forma diversa, che assumano le sembianze ora di casette ora di carrelli in legno su ruote: altezze differenziate consentono l’accesso ai bambini e un’ampia visibilità degli spazi cucina e quindi delle attività di preparazione dei cibi.
L’ingresso e la zona reception dell’albergo mantengono il layout originale ma vengono rinnovati nell’estetica. Qui, la presenza di numerosi pilastri ha ispirato un nuovo arredo caratterizzato da forme rotonde, colori vivaci e decorazioni che richiamano la flora e la fauna della foresta. Infine, uno spazio accogliente con giostre a altalene per i più piccoli si affianca a una lounge tutta dedicata ai genitori.
Un nido nella stanza
Il progetto di noa* ha anche consentito di aggiungere 36 nuove camere alle 82 esistenti. È stata l’occasione per definire una nuova tipologia di stanza rivolta alle famiglie e declinata in diverse varianti. Le camere comprendono una zona per i genitori e una zona per i figli. I due spazi sono separati da un divisorio scorrevole. Ogni stanza dispone di un ampio bagno con lavabi a diversa altezza.
Gli ambienti semplici, armonici e luminosi tipici dell’arredamento nordico si incontrano con gli elementi naturali ed accattivanti caratteristici dell’arredo Boho: ecco che nasce lo stile Scandi Boho.
Caratteristiche dello stile Scandi Boho
Cosa rende unico un ambiente? Dai colori, ai rivestimenti, ai materiali dell’arredo tutto contribuisce a creare un’atmosfera originale, ma sono sempre i dettagli a fare la differenza. L’ arredamento Scandi Boho mira a coniugare due stili diversi in un unico gioco di combinazioni, creando una linea di tendenza particolare e ricercata. Colori tenui e chiari e forme semplici e minimal si accostano a una scelta di materiali naturali e di impatto visivo che donano un tocco di creatività originale.
I colori e i materiali
Scegliendo una palette di colori neutra, dal bianco all’avorio per le pareti e i rivestimenti principali, potrete poi aggiungere toni più scuri, ma sempre naturali, nei dettagli: tinte sabbia o terra per coperte, tappeti o set di quadri. Giocate poi su toni più accesi, ma sempre delicati come il verde delle piante (si preferiscono piante a foglia larga) o rifiniture dorate per gli specchi. I mobili principali dovranno essere pochi e semplici, inseriti con dolcezza nell’ambiente senza appesantirlo, mantenendo le tonalità di colori scelte precedentemente. I dettagli, soprattutto in stile Boho, daranno poi vitalità alle vostre stanze: rattan e vimini sono tra i materiali più consigliati per ceste e lampadari, come così i tessili in cotone e lino. Potete qui variare con le texture e i colori, creando un equilibrato contrasto.
I dettagli per una casa Scandi Boho
Come abbiamo visto sono i dettagli a fare la differenza in ogni ambiente ed ecco alcuni consigli per l’arredamento in stile Scandi Boho. Per l’arredo camera da letto vanno bene tessili morbidi e voluminosi che creino un’atmosfera avvolgente, le coperte possono avere le frange come così i tappeti possono essere in rattan o in corda intrecciata. Per il soggiorno scegliete un tavolino dal design particolare e ricercato e un divano o delle poltrone dalle linee sinuose e tondeggianti.
Lo stile Scandi Boho con il riciclo creativo
Sicuramente azzeccati per lo stile Scandi Boho sono elementi realizzati con il fai da te utilizzando materiali di riciclo e una buona dose di creatività. Mobiletti, scaffali o tavolini realizzati con vecchi bancali, vecchie ceste della nonna sistemate e usate per il soggiorno; scale a pioli in legno che decapate e sistemate in bagno renderanno il vostro ambiente semplice, ma particolare. Anche mobili vintage, come un divano in pelle, possono inserirsi bene nel contesto, come così tutto ciò che può ricordare qualcosa di esotico o lontano.
Una casa ordinata
Le caratteristiche principali dell’arredamento Scandi Boho rendono gli ambienti freschi, puliti e ordinati donando un senso di armonia e benessere alla vostra casa, luogo di pace e tranquillità.
Nel nord dell’Ontario, in Canada, StudioAC ha progettato Devil’s Glen ispirandosi agli edifici agricoli della zona.
In questa paradiso naturale, un picnic ha finito per suggerire l’idea di progettare una casa di 1.500 mq sfruttando tutti i vantaggi ambientali e naturali del luogo.
“Il progetto è iniziato con due fissazioni, una con la casa situata esattamente a nord, sud, est e ovest, per sfruttare il percorso solare durante il giorno, la vista sull’acqua e per evitare di disturbare gran parte del naturale habitat possibile“, ha affermato il team dello StudioAC. “La seconda fissazione era che il tetto fungesse da dispositivo per modellare la luce, i livelli di intimità e i punti di osservazione verso le cime degli alberi, l’acqua e il cielo oltre“.
La costruzione
Con questo in mente, gli architetti hanno costruito la casa attorno a due “fasce lineari”, una che ospita le camere da letto e l’altra gli spazi aperti per vivere. Le due costruzione si completano con una copertura apparentemente semplice, che risponde strutturalmente e formalmente come protezione per le abbondanti nevicate.
L’assenza di colore sulla facciata esterna aumenta la robustezza e riflette le sfumature del paesaggio e del cielo durante tutta la giornata.
I due padiglioni si basano sulla semplice geometria del rettangolo. Ma attraverso una semplice modifica, sono stati realizzati un terrazzo coperto rivolto verso l’acqua e un portico coperto all’ingresso, aumentando la privacy sia per la camera padronale che per i bagni secondari.
Gli interni di Devil’s Glen
All’interno, è stato creato un ambiente minimalista caraterizzato da muri a secco dipinti di bianco e rivestimenti in legno di compensato. Il risultato è uno spazio che invita al relax. Nella zona giorno, grandi tende bianche proteggono la parete di vetro per regolare l’ingresso della luce naturale. In perfetta sintonia con la sobrietà degli esterni, in casa prevale il minimalismo puro e non viene fatta alcuna concessione al colore. Il paesaggio circostante è visibile dall’interno della casa attraverso le aperture laterali che si affacciano sulla foresta. La vista sul lago, invece, è possibile grazie all’ampia parete di vetro della zona giorno.
Gli architetti hanno inserito un dettaglio chiave nel progetto della casa. Si tratta di una piattaforma per osservare il cielo grazie a un’amaca di rete sospesa all’interno della grondaia della casa. Durante il giorno da questo punto si ha una vista sulle cime degli alberi . Di notte, invece, diventa il punto perfetto per osservare le stelle.
Da mini appartamenti studiati al centimetro, all’uso di armadiature nascoste fino a soluzioni su come separare le zone in modo funzionale, questo articolo è pieno di consigli, trucchi ed idee intelligenti studiate apposta dagli architetti e designer d’interni per ottimizzare lo spazio nei monolocali. [credit photo: Hemnet]
COS’È UN MONOLOCALE?
I monolocali sono piccoli appartamenti, solitamente sotto i 50 mq, in cui soggiorno, cucina e camera da letto sono riuniti in un unico ambiente. Possiamo anche rivolgerci alla legge: la norma urbanistica italiana di riferimento è il dm 5 luglio 1975, che prevede non si possa scendere sotto i 38 mq calpestabili per un monolocale destinato a due persone, 28 mq se è un monolocale per una sola persona.
COME ARREDARE UN MONOLOCALE
Arredare un monolocale significa prendere le giuste decisioni progettuali e trovare la soluzione ottimale per poter organizzare le principali funzionalità di un appartamento: cucina, camera da letto, zona pranzo, soggiorno e anche home office (dove serve). Il bagno in un monolocale, generalmente, ha già una sua collocazione ben precisa, dovuta alla posizione degli impianti.
Progettare l’arredo di un piccolo appartamento non dovrebbe essere vista come una
difficoltà, ma piuttosto un’opportunità.
COSE DA CONSIDERARE QUANDO SI ARREDA UN MONOLOCALE
Queste sono solo alcune delle cose da valutare quando si progetta l’arredo di un ambiente open space e che vedremo in questo articolo:
separare visivamente le aree funzionali l’una dall’altra
studiare lo spazio per armadi e contenitori
scegliere una combinazione di colori che possa esaltare lo spazio
comprare arredi adatti al piccolo open space
La progettazione di un monolocale intelligente sfrutta al massimo lo spazio disponibile, studiando ogni angolo in base alla funzionalità. Di seguito abbiamo elencato i nostri suggerimenti accompagnati da ispirazioni, per l’arredamento d’interni di monolocali. Abbiamo cercato di includere sia soluzioni funzionali, sia semplici scelte di restyling che possono essere utili anche per le case in affitto, per i giovani proprietari o per i piccoli appartamenti di vacanzao destinati all’affitto breve.
Il monolocale per definizione è formato da un ambiente unico, escluso il bagno. Il layout del tuo monolocale dipenderà molto dalla planimetria, ma con alcune soluzioni personalizzate, puoi far funzionare meglio la distribuzione. Ecco perché per arredare un monolocale, non si può prescindere da un progetto e da uno studio planimetrico preciso.
In un piccolo appartamento, vale la pena dedicare del tempo a pianificare dove posizionare i mobili. Sebbene lo spazio disponibile possa limitare le tue soluzioni, il layout giusto può far sembrare uno monolocale più grande di quanto non sia in realtà.
Una buona regola, che vale sempre, anche per gli spazi più grandi: assicurati di misurare tutto fin dall’inizio, dalla posizione degli impianti a quella di travi e pilastri. Non ci possono essere improvvisazioni e non puoi permetterti errori. Questo è importante per poter sfruttare tutto lo spazio disponibile, anche in verticale. Con una pianta precisa e in scala puoi iniziare a capire quanto spazio occupa un letto o un armadio e dove è meglio posizionarli.
Tieni conto che in un appartamento piccolo dal locale unico, è inevitabile raggiungere dei compromessi. Hai presente la coperta, che come si tira è sempre troppo corta? Ecco, considerando la metratura calpestabile, occorre fare delle scelte in base anche alla praticità e all’utilizzo. Ad esempio, puoi ridurre all’essenziale lo spazio intorno al letto, per garantire una cucina più ampia o una zona soggiorno più adatta a ricevere gli amici.
2 | Differenziazione visiva #1 | Quinta per separare la zona notte dalla zona giorno
In un unico ambiente è importante poter cercare di separare gli spazi funzionali, senza “separare” visivamente. Avere il letto in disordine nella stessa stanza dove si trova la cucina, non è il massimo se arriva un ospite inatteso e dover rinunciare alla comodità di un letto per un divano letto, forse è qualcosa che si può evitare, se lo spazio lo consente.
Una quinta in cartongesso (come quella della mansarda qui sopra) può essere di aiuto per separare lo spazio della zona letto dalla zona del divano. Si può anche farla realizzare in modo che non arrivi fino a soffitto, così da lasciar passare comunque un po’ di luce. La stessa cosa lo può fare una libreria passante o una quinta decorativa (a listelli di legno, rete metallica ecc.).
Tuttavia, secondo noi, la scelta migliore, rispetto ad una quinta opaca, è un serramento in ferro e vetro o in legno e vetro, da far realizzare su misura da un artigiano, come nell’esempio della foto d’ apertura dell’articolo. Una quinta vetrata è una delle migliori soluzioni su cui investire nei piccoli appartamenti, in quanto crea una divisione senza formare un ostacolo visivo. Delle tende possono garantire la privacy in caso di bisogno.
3 | Differenziazione visiva #2 | Pannelli scorrevoli per separare la zona notte dalla zona giorno
Ci sono monolocali con due finestre. In questi casi, si può ottenere una divisione che non risulti opprimente (ma che sia comunque rimovibile senza interventi murari) con una doppia porta scorrevole a tutta altezza o un solo pannello più ampio. La parete divisoria scorrevole offrirà anche un isolamento acustico in caso di necessità, se ad esempio hai ospiti che dormono in soggiorno o se si vive in due in casa.
Se vuoi davvero fare la differenza, la parete con porta scorrevole può anche essere completamente vetrata (stile industriale o più contemporaneo) come nell’immagine qui sopra. In questo modo, la porta a tutta altezza potrà essere chiusa per separare gli ambienti, senza dover costruire un muro che renda lo spazio visivamente più ristretto. La parete in vetro permetterà alla luce naturale di fluire, mantenendo la luminosità proveniente dalle due finestre. Anche in questo caso, puoi posizionare una tenda dietro il serramento in vetro, che può essere chiusa per una completa privacy, quando occorre.
4 | Differenziazione visiva #3 | Tenda per separare la zona notte dalla zona giorno
Se lo spazio è davvero poco o il budget non consente altre soluzioni, una tenda riesce sempre a svolgere la funzione di separazione temporanea di due zone in uno spazio unico. Una tenda, come nell’esempio qui sopra, definirà visivamente un’altra stanza, creerà la privacy se necessario e oscurerà anche maggiormente la zona notte. Questa è una di quelle idee facili e poco costose, ma che possono avere anche un grande effetto decorativo. In questo caso i tessuti scelti, avendo una grande presenza, possono fare la differenza. Se il letto si trova in una nicchia basta applicare a soffitto la tenda a chiusura della rientranza. Se invece il letto si trova semplicemente in un angolo della stanza, un binario che corre su due lati potrà rendere riservata e in ordine questa zona.
credito photo: Micasa revista | Guarda tutta la casa qui
5 | Differenziazione visiva #4 | Letto a baldacchino per separare la zona notte dalla zona giorno
Un’altra idea per raggiungere privacy e ordine è quella di comprare un letto a baldacchino o ancora meglio, realizzare sopra il letto un baldacchino. Come nel monolocale della foto sopra, le due zone saranno visivamente più separate, le tende del baldacchino possono nascondere il letto se serve e l’area dove è posizionato il letto diventa anche più accogliente e scenografica, il che non guasta.
6 | Differenziazione visiva #5 |Soppalco per separare la zona notte dalla zona giorno
Un soppalco in un monolocale, crea spazio aggiuntivo rispetto alla metratura calpestabile effettiva, oltre a consentire di poter differenziare le zone. Per cui, quando devi pianificare la ristrutturazione di un appartamento molto piccolo, ma puoi lavorare con soffitti alti (superiori ai 4 metri), l’ideale è far costruire un soppalco in modo da poter creare un altro “piano” abitabile. Ci vuole un professionista abilitato (architetto, geometra ecc.) per la stesura della pratica edilizia, poichè ci sono anche delle norme da conoscere e rispettare, che non vanno affatto trascurate, se in futuro vorrai rivendere l’appartamento.
Dal punto di vista della distribuzione, la cosa più semplice è destinare alla zona sopra il soppalco la “camera da letto” (vedi esempio nella foto sopra) mentre sotto può trovar posto la cucina o il divano, ma anche l’angolo studio se lavori a casa. Se l’altezza lo consente, una zona notte soppalcata può essere progettata sopra il bagno (che per la normativa italiana può essere alto non meno di 2,40 metri). Inoltre, la scala che porta al soppalco, può avere dei gradini contenitori o si può sfruttare il sottoscala con armadiature ad hoc.
credit photo: Krista Keltanen per Yit – styling by Laura Seppanen
7 | Arredi trasformabili e mobili a ribalta
Come arredare un monolocale dipenderà molto dallo spazio disponibile e dalle funzionalità di cui avrai bisogno nell’ambiente stesso. Quello che è certo è che avrai necessità di mantenere il tuo monolocale ordinato ed organizzato.
Le soluzioni ideali su cui puntare sono quelle intelligenti: arredi multifunzione per risparmiare spazio, elementi a scomparsa, mobili su misura ecc. Un divano letto o un letto ribaltabile è una soluzione estrema, adatta agli spazi molto piccoli, ma ci sono tanti altri mobili versatili che possono essere ottimi compagni in una casa piccola: sedie pieghevoli, tavolo a scomparsa, retro-letto con vano porta oggetti, consolle trasformabile in tavolo, cassapanca, letto contenitore, per citarne alcuni. Nella foto sopra, vediamo uno scaffale con tavolo ribaltabile.
Anche un divano componibile nella zona giorno, può essere di aiuto se occorre fare spazio ad un tavolo per cenare con gli amici e inoltre potrà anche essere ampliato con altri moduli una volta che ci si trasferisce in un appartamento più grande.
credit photo: Cote Maison – Marie-Sophie Donnedieu
8 | Giocare con il colore
Quando si tratta di arredare un piccolo appartamento, è importante considerare attentamente la combinazione dei colori. Puoi ottenere ottimi risultati nel tuo monolocale solo scegliendo le tonalità giuste: ricorda che la coesione è fondamentale negli open space, perché con uno sguardo ti accorgi subito di ciò che è fuori posto. Anche se lo spazio disponibile in un monolocale è limitato, la combinazione di coloristudiata a priori, può farlo sembrare più ampio e con più personalità.
Un trucco da esperti di interior design: dipingendo le pareti dello stesso colore di mobili o armadi, si ottiene un effetto molto uniforme, che allarga lo spazio. Puoi vedere un esempio qui sotto, dove i mobili Ivar di Ikea sono stati dipinti della stessa tonalità delle pareti.
Sebbene il bianco sia la scelta più ovvia, potresti anche optare per una palette di colori neutri, che in combinazione con materiali naturali, rendono qualsiasi ambiente più accogliente. Scegli una palette di colori chiara se vuoi che lo spazio appaia più grande e luminoso.
Spesso, quando si tratta di arredare un monolocale, devi pensare un po’ fuori dagli schemi. Se vuoi che la tua piccola casa abbia un aspetto unico e non banale, potresti fare alcune scelte ardite, come prediligere colori più decisi per aggiungere carattere. Infatti, una nota di colorepiù vivace o più scura aggiunge grinta, profondità e personalità ai monolocali, soprattutto se sono per loro natura luminosi. Un esempio nella foto sopra, dove si è dipinto di verde la parete dell’ingresso che mimetizza la porta e rende più accogliente la zona pranzo.
Potresti dipingere una parete che fungerà da punto focale oppure dipingi determinati muri o porzioni di soffitto per separare visivamente le aree l’una dall’altra, come la zona letto qui sopra dipinta tutta di azzurro. Anche la carta da parati può portare una nota di colore e decorazione più personale, come vediamo nell’esempio qui sotto.
Le nuove tecniche digitali ti possono permettere di far realizzare carte da parati con un disegno studiato a misura per la tua parete. In questo caso un tono su tono o disegni naturalistici o prospettici possono essere di grande aiuto in un monolocale.
9 | Studiare bene lo spazio per armadi e contenitori
Niente come il disordine, fa sembrare più piccola una casa. Il compito più arduo in un monolocale è:
trovare lo spazio per contenere abiti, elettrodomestici e oggetti di uso comune
mantenere tutto ordinato, senza al contempo creare un ambiente soffocante
Per questo, è meglio investire in armadi e mobili contenitori anche con soluzioni su misura. Nelle progettazioni più dettagliate che realizziamo per i nostri clienti, un armadio/mini-ripostiglio chiuso da due ante scorrevoli o a libro, può persino nascondere una zona lavanderia con lavatrice e asciugatrice.
Dove lo spazio non consente l’apertura delle ante a battente, le ante scorrevoli e quelle a libro sono una buona soluzione. Inoltre ricorda, che nei piccoli spazi per gli armadi e mobili della cucina, le linee pulite, moderne e semplici funzionano meglio. Da scegliere preferibilmente anche con pomoli o con maniglie a gola, in modo che queste armadiature si integrino al meglio nel tuo monolocale open space.
credit photo: Ikea
10 | Sfruttare lo spazio in verticale
Quando si vive in un piccolo spazio o in un monolocale, come fanno in tanti, devi trovare soluzioni per renderlo funzionale e sfruttare lo spazio il più possibile. Anche se l’altezza non consente di costruire un vero soppalco, si può trasformare la piccola casa in uno scrigno di soluzioni intelligenti salvaspazio, ottimizzando la distribuzione con mobili che sfruttano lo spazio in verticale.
Una doppia fila di pensili aiuta a riporre tutti gli oggetti di uso comune, nonostante lo superficie ristretta.
Anche delle semplici mensole, possono consentirti di mantenere l’ordine e decorare una parete sopra il letto o il divano, sfruttando quindi la verticalità.
credit photo: Fantastic Frank
11 | Aggiungere uno Specchio per ingannare l’occhio
Gli specchi sono una di quelle facili idee di interior design per monolocali che aiutano a trasformare visivamente gli spazi. Un semplice specchio appoggiato a terra accanto alla finestra, riflette sia la prospettiva che la luce: un ottimo trucco per far sembrare più grande e luminoso un piccolo spazio.
Un armadio con ante a specchio può risultare, senza dubbio, meno opprimente oltre ad ingannare il nostro occhio, che percepirà un ambiente più dilatato. Ma gli specchi anticati o le superfici lucide riflettenti possono essere usati anche in altri modi, come per rivestire la parete e la porta del bagno o dell’ingresso.
Per esperienza nel nostro lavoro di architetto ed interior design, sappiamo che nessuno pensa mai a fondo all’impianto elettrico. Uno dei più grandi errori che vediamo fare. In un piccolo appartamento ancora meno. E’ inutile che ti diciamo che l’illuminazione artificiale è fondamentale per avere spazi accoglienti e funzionali. Le luci (punti luce e prese) vanno di pari passo con l’arredamento. Quindi, una volta che hai studiato in pianta la distribuzione dei tuoi mobili, pensa anche se l’illuminazione avrà bisogno di essere rivista. Diversamente ti ritroverai con un unico punto luce in mezzo alla stanza, prese in punti che non ti servono e zone buie o con coni d’ombra poco confortevoli. Fai predisporre diversi punti luce (da soffitto, da tavolo, da terra) e prediligi lampade con intensità regolabile a seconda delle situazioni che la vita quotidiana impone.
L’acquisto di un mobile per un monolocale è qualcosa che va ben
ponderato. Comunque la giri, in una metratura limitata non si
dovrebbe mai intralciare o rendere difficoltosi i percorsi
quotidiani. Ecco perché quando arredi il tuo piccolo appartamento, dovresti cercare mobili
con curve per compensare tutti gli spigoli che si possono incontrare
in uno spazio ristretto. Il nostro occhio percepisce maggiormente gli spigoli come ostacoli, rispetto alle forme arrotondate. Un tavolo rotondo ammorbidisce l’aspetto di
questa piccola zona pranzo (foto sopra). Se il
tavolo è ampliabile, si può abbinare a due sedie fisse e ad altre
pieghevoli, che possono essere riposte in cantina o garage, quando
non vengono utilizzate. Se desideri mostrare un po’ di personalità nel tuo monolocale, abbina un tavolo antico a sedie moderne, magari in metallo o in
policarbonato trasparente (come le iconiche Ghost di Kartell).
Anche sgabelli, comodini e piccoli pouf tondi renderanno più accogliente un piccolo spazio. Arredare un monolocale con mobili curvi darà un aspetto non solo più ampio, ma anche più elegante.
credit photo: Paul Bowyer
14 | Scegli mobili “leggeri”
La chiave per arredare un monolocale è sfruttare al massimo ogni centimetro disponibile, ma dare anche delle “illusioni ottiche” affinché chiunque entri nell’appartamento percepisca un luogo più grande di quello che è in realtà. Questo è il motivo per cui dovresti scegliere arredi sospesi, trasparenti, in metallo o con gambe lunghe e affusolate. Questo contribuirà a dare un senso di maggiore spazio, perché maggiore sarà la porzione di pavimento percepita dal nostro occhio. E’ un trucco da interior design infallibile, che noi consigliamo sempre ai nostri clienti. Molti bei pezzi in stile anni ‘50, di design francese o scandinavo, hanno gambe lunghe e affusolate; da tavolini, cassettiere, comodini, a divani, riusciranno tutti a lasciare il pavimento in bella mostra.
Se stai cercando altre idee per monolocali leggi la nostra rubrica dedicata ai Piccoli spazi.
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La stagione calda è finalmente arrivata ed è tempo di arredare l’outdoor. Il ritorno delle giornate soleggiate ci invoglia a passare più tempo all’aperto e quale miglior modo per rilassarsi a casa se non nel nostro giardino, terrazzo o balcone?
Come scegliere l’arredo outdoor
Per scegliere gli arredi più adatti per un terrazzo il primo passo è stabilire quale attività si desidera svolgere all’aperto. Per pranzi e cene en plein air sono sicuramente necessari un tavolo e delle sedute.
Quando gli spazi sono estremamente ridotti, terrazze e balconi possono essere sfruttati al meglio scegliendo arredi pieghevoli ed estensibili. In questo modo, a fine stagione, si potranno chiudere e riporre occupando poco spazio. Perfetti per mangiare in due, molto carini e soprattutto funzionali, grazie alle loro dimensioni ridotte, sono i classici tavoli pieghevoli tipo bistrot.
Per le sedute, oltre alle classiche sedie impilabili o pieghevoli, da riporre quando non utilizzate per liberare spazio, ci si può rivolgere verso arredi fissi, come ad esempio panche in legno o metallo, che siano in più anche contenitive, da utilizzare come seduta con gli appositi cuscini da esterno e in più da riempire con quanto necessario per il giardinaggio, anche sui balconi.
Per chi invece preferisce leggere o rilassarsi all’aperto, bere un drink o conversare, per allestire un vero e proprio angolo di relax basta appoggiare a terra cuscini da esterno, realizzati in appositi tessuti restistenti all’acqua e alle radiazioni solari oppure una classica sedia a sdraio in legno e telo o magari, se lo spazio lo consente, un’amaca appesa; per completare, un tavolo basso da caffè, da scegliere ad esempio in legno di teak o semplicemente riciclando un pallet per creare uno stile boho o un’atmosfera esotica.
Come illuminare gli spazi esterni
Per illuminare giardini, balconi e terrazzi creando un’atmosfera piacevole e rilassata, sarebbe ideale posizionare una lampada a sospensione o una plafoniera sul tavolo; se il balcone non è coperto, si può ricorrere a piantane da esterni, trasportabili quando sono spente.
In occasioni di particolari eventi poi, o per creare un’atmosfera più intima, candele e lanterne rappresentano una soluzione classica ma efficace; se poi le candele sono profumate alla citronella, riescono anche a tener lontano insetti fastidiosi come le zanzare.
3 idee per arredare l’outdoor
Qualsiasi sia lo spazio a disposizione, ecco 3 idee firmate Westwing per creare il perfetto spazio esterno secondo il proprio stile preferito.
Stile moderno
collezione giardino Westwing
Silhouette lineari, materiali eleganti come il legno e accenti a contrasto sono gli elementi chiave per personalizzare l’outdoor con un look moderno. Il divano è il protagonista del comfort e crea l’ambiente perfetto per rilassarsi con stile. Un pouf da pavimento è sempre un’ottima aggiunta per prevedere una seduta in più o un piano d’appoggio.
Tessuti e stampe colorate sono un tocco originale per vivacizzare lo spazio e possono essere facilmente rinnovati ad ogni stagione.
Stile Bohemien
Per ricreare un lounge con un richiamo più creativo in stile bohémien, si prediligono materiali naturali come la juta e il legno che conferiscono un animo rustico e mediterraneo allo spazio.
arredo esterno Westwing
L’abbinamento è perfetto con colori chiari, come il bianco e il beige, da pensare per i complementi d’arredo come vasi e cuscini. L’aggiunta di lanterne permetterà di creare un ambiente accogliente e rilassato, perfetto per vivere lo spazio esterno durante le serate estive.
Essenziale
Poco spazio a disposizione? Anche i piccoli balconi possono trasformarsi in oasi di pace dove rilassarsi.
arredi e complementi outdoor Westwing
Sugli spazi più piccoli, come balconi e terrazzi, optare per uno stile essenziale è la soluzione migliore. Scegliendo una tipologia di arredamento più funzionale, come i tavolini da balcone, è possibile allestire un ambiente piccolo e sfruttare al meglio lo spazio a disposizione. Una poltrona sacco da esterno o un pouf creeranno il perfetto angolo relax.
Consiglio. Quando lo spazio a disposizione è ridotto occorre essere molto ordinati nella disposizione degli oggetti ed evitare di trasformare il balcone in una sorta di ripostiglio all’aperto dove confinare tutto ciò che abbiamo per la casa. In questo casi è importante studiare la posizione più congeniale di scaffali e ripostigli per mantenere in ordine il balcone e godersi anche questo spazio della casa.
Il brand coreano RE;CODE in collaborazione con DEKASEGI saranno protagonisti della mostra Re;collective Milan dedicata alla sostenibilità e all’upcycling tra moda e design.
I problemi che il nostro pianeta sta affrontando oggi non possono essere risolti da un solo attore. Per questo RE;CODE, brand che promuove una moda sostenibile, si fa promotore di un’iniziativa sostenibile al prossimo FuoriSalone, in collaborazione con DEKASEGI, la design unit giapponese. Insieme hanno selezionato nove gruppi di designer asiatici (Giappone, Corea e Cina) che perseguono la sostenibilità nei rispettivi ambiti.
Dalla moda all’industrial design, passando al furniture design, spaziando da sedute, arredi urbani, illuminazione, fino ad abiti che parlano di dettagli haute-couture e sartorialità. Il tema del riutilizzo degli scarti industriali viene affrontato con creatività e immaginazione attraverso i 12 progetti in esposizione.
La mostra si svolge dal 15 al 23 Aprile, dalle 10 alle 18, nel suggestivo scenario di Dropcity, il nuovo centro per l’architettura e il design che nascerà lungo via Sammartini a Milano, all’interno dei Magazzini Raccordati della Stazione Centrale.
RE;CODE
L’azienda coreana KOLON ha lanciato RE;CODE nel 2012, con lo scopo di creare un brand di moda sostenibile in grado di porsi come alternativa al fast fashion, fondato sul circolo virtuoso di risorse limitate e valori etici. RE;CODE è un marchio “conscious” che mira a progettare e produrre creazioni sartoriali dai dettagli ricercati. Risultato del sapiente know-how di artigiani e designer, che hanno saputo rivalutare i materiali di scarto e i campionari a magazzino delle aziende di moda, mettendo in primo piano il valore della ‘Solidarietà’.
Tutte le creazioni di RE;CODE sono uniche e raccontano storie diverse ad un pubblico sempre più internazionale. Dalla sua nascita, RE;CODE ha presentato i propri abiti ricchi di infinite ispirazioni in contesti artistici internazionali, forum ambientali e sfilate di moda.
L’ultima creazione, STACKING CUSHION, presentata alla mostra Re;collective Milan, incarna l’essenza del metodo di upcycling di Re;Code raccontando storie di blazer trasformati.
DEKASAGI per la mostra Re;collective Milan
L’allestimento della mostra Re;Collective, disegnato e realizzato da DEKASEGI, si compone di tavoli comuni, panche e lampade realizzati con oggetti di scarto, dove, durante un ricco calendario di workshop, ai visitatori viene data la possibilità di sperimentare il recupero di oggetti, con l’idea che la solidarietà per un mondo sostenibile possa diventare ancora più forte ed ampia nel futuro.
Per la mostra DEKASEGI ha studiato arredi e elementi d’allestimento realizzati con legno e materiali di riuso. I tavoli, realizzati in legno giapponese di recupero, sono accompagnati da vecchie sedie levigate: riempiendo i fori, lo stucco rende la superficie piatta e sottolinea la caratteristica giunzione a mortasa e tenone degli arredi in legno di una volta. L’illuminazione con luci a palloncino, realizzate con sacchetti di plastica, consumano una piccola quantità di energia. Gli espositori e il bancone sono realizzati in compensato. I mobili utilizzati nella mostra, alla sua conclusione, diventeranno arredi permanenti di DROPCITY.
HYESUN LEE
Da quando, nel 2016, ha partecipato ad una mostra collettiva per la creazione di opere con i rifiuti marini raccolti dalla spiaggia di Jeju, l’artista Hyesun Lee ha reso boe, reti da pesca e galleggianti abbandonati i protagonisti della sua arte. Tra le sue opere più famose ci sono una serie di lanterne di diversa forma chiamate HAND LIGHTHOUSE, ovvero fari portatili.
Realizzate con i rifiuti provenienti dal mare, le lanterne descrivono il circolo virtuoso tramite il quale gli scarti assumono una nuova funzione importante ed essenziale.
Il processo di realizzazione delle lampade consiste nel recarsi direttamente sulla spiaggia e nel ricercare nella sabbia dei rifiuti plastici abbandonati in mare. La plastica che si è arenata sulla spiaggia dopo un lungo galleggiare tra le onde, assume un nuovo aspetto dato da colori sbiaditi dalla luce del sole e superfici frantumate e graffiate. Hyesun Lee realizza quindi varie forme di metallo utilizzando tecniche artigianali come l’argentatura, la saldatura e la giuntatura a vite e a freddo. Infine, completa le singole opere combinandole correttamente con i rifiuti plastici marini lucidati.
Gli oggetti di illuminazione in plastica di scarto del mare, rinati dalle mani dell’artista, non solo diminuiscono e riciclano i rifiuti marini di plastica, ma offrono anche una nuova opportunità e soluzione su come riutilizzare i rifiuti abbandonati e consumati.
EUNHA KIM
Le opere di Kim Eunha nascono su una riflessione sulla società moderna e sul valore che attribuito agli indumenti, visti come contenitore di ricordi ed emozioni.
Raccogliendo abiti contenenti vari ricordi, l’artista si concentrata su colori, stampe e texture uniche, combinandole per creare forme nuove. Ne risultano oggetti nuovi che si presentano al pubblico con tonalità vivaci, come fossero realtà dimenticate e riscoperte, una contraddizione tra qualcosa di apparentemente sconosciuto che è in realtà familiare.
FLUFFY TREE STUMP è uno sgabello realizzato con vestiti, etichette, bottoni, cerniere cucite tra loro. L’opera è imbottita e si presenta nelle sfumature di nero e bianco. L’oggetto a forma di fungo costituisce un elemento a sé che può essere separato dall’opera principale.
KWANGHO LEE in mostra a Re;collective Milan
Il designer Kwangho Lee vive e lavora a Seoul, in Corea del Sud, dopo aver conseguito la laurea in arte nel 2007 presso la Hongik University, specializzandosi in arte del metallo e design. Fare le cose a mano è stata la sua passione fin da bambino. Apprezzando il modo in cui guardava gli oggetti di tutti i giorni con nuovi occhi, iniziò ad avvicinarsi alle cose in modo simile, con lo scopo di trovarne nuovi significati e funzioni. Oggi, Lee lavora continuamente a nuove serie, in cui materiali diversi si uniscono uno all’altro.
NYLON STOOL. Estensione del lavoro più famoso di Lee Kwang-ho, le KNOT SERIES, un volume tridimensionale viene creato riciclando corde da alpinismo appositamente prodotte per questa mostra nelle industrie Kolon.
La mostra si svolge dal 15 al 23 Aprile, dalle 10 alle 18, nel suggestivo scenario di Dropcity, il nuovo centro per l’architettura e il design che nascerà lungo via Sammartini a Milano, all’interno dei Magazzini Raccordati della Stazione Centrale.
Organizzare una camera piccola, trovare un’alternativa al comodino o dare un tocco glamour all’ambiente: scegliere un letto con testiera contenitore può rispondere a mille necessità d’arredo.
Arricchite da pannelli di boiserie, comodini sospesi, mensole incorporate, ripiani, nicchie o scomparti, le spalliere attrezzate rispondono alla sfida degli spazi ridotti senza rinunciare a un’eleganza impeccabile.
Scopri nell’articolo le nostre idee d’arredo.
Letti con testiera portaoggetti: 13 modelli
Letto con testiera alta e ripiani
Una testiera imbottita che diventa protagonista della stanza con le sue ali laterali, due pannelli lignei leggermente incurvati che creano una sensazione di protezione con la loro forma arrotondata.
In queste piccole alcove trovano posto contenitori dal fascino esclusivo: mensole-comodino con o senza cassetto, rifinite a mano e inserite nella spalliera all’interno di una fresata verticale decorativa.
Curati nei minimi dettagli, gli elementi portaoggetti svelano funzionalità inaspettate: la mensola può girare fino a sormontare il letto per un uso più agevole, mentre il cassetto si estrae per rotazione per recuperare facilmente gli oggetti al suo interno.
Una panca imbottita, un ripiano in vetro o due mensole con LED: tanti sono gli accessori che arricchiscono la testiera bassa e minimal del letto Jalisco.
Ultra personalizzabile per colori, materiali e dimensioni, questa spalliera lineare si merita anche il titolo di arredo componibile grazie alla possibilità di arricchire i pannelli con uno o più complementi a piacere.
La funzionalità, resa esponenziale dalla combinazione di piani d’appoggio diversi, non rinnega tuttavia l’estetica. Tanto la panca imbottita quanto i ripiani in vetro restituiscono un effetto di leggerezza visiva senza pari.
Letto con testiera arrotondata e tavolini integrati
Con le sue forme arrotondate, le linee morbide e gli angoli smussati, questo letto su piedini non poteva che essere ispirato al profilo levigato dei ciottoli di fiume.
Un design accattivante, che strizza l’occhio alle tendenze moderne senza dimenticare le esigenze degli spazi abitativi contemporanei, sempre più attenti a combinare praticità e resa estetica.
Ne sono la prova i tavolini-comodini, fissati al giroletto per sembrare parte integrante dell’originale testiera arrotondata.
Muniti di doppio ripiano per un effetto bimaterico, oppure dotati di vassoio girevole e contenitore incorporato, uniscono l’utile al dilettevole per arredare una camera da letto estremamente elegante.
Letto con testiera imbottita componibile e scomparti
Mai sentito parlare di testiera modulare o a boiserie? È uno speciale modello di spalliera, costituito da pannelli singoli da abbinare liberamente per creare una composizione personalizzata per dimensioni, accessori e resa cromatica.
Spesso impiegate in abbinamento a sommier (ovvero letti che nascono senza spalliera), le testiere componibili sono la scelta ideale per realizzare una soluzione d’arredo su misura e dotata degli elementi portaoggetti più adatti alle proprie esigenze.
Vani a giorno, cassetti, scomparti con ripiano-vassoio, mensole in vetro: con una simile gamma di accessori, il potenziale di customizzazione di questa testiera contenitore è veramente illimitato.
Stile minimal, effetti materici e quel tocco di calore che solo il legno può apportare. Tanto basta a differenziare i pannelli imbottiti dalla boiserie non rivestita, diversa nell’aspetto ma non nella praticità.
Il principio di funzionamento è lo stesso: composta da moduli lisci o in essenza, la spalliera del letto diventa la superficie d’appoggio su cui innestare vani a giorno, comodini sospesi, mensole con schienale e divisori.
Lato design, l’abbinamento di laccature, finiture effetto legno o tinte metallizzate dà il là a rese estetiche di grande carattere. Dal rovere chiaro d’ispirazione nordica alle preziose tinte rame, ottone e bronzo, le combinazioni soddisfano qualsiasi esigenza d’arredo.
Imponente, scenografica, extra large: chi cerca una testiera originale ma elegante allo stesso tempo non rimarrà deluso. Questo letto matrimoniale integra una doppia spalliera: una grande cuscinatura trapuntata incorniciata da un pannello in legno decorato da una marcata scanalatura.
È questo il contesto che accoglie due piccoli cassetti sospesi, integrati nella testiera e installati accanto al giroletto. Indispensabili per appoggiare abat-jour e lampade da tavolo di dimensioni ridotte, i comodini diventano contenitori pratici ma discreti dove custodire un libro, un’agenda o qualche altro accessorio personale.
Funzionalità sì, ma anche l’occhio vuole la sua parte. Finiture di pregio come il noce canaletto sono accostate a dettagli di valore che ne esaltano il design, perché nessun dettaglio è lasciato al caso.
Il grande pannello in noce è rifinito nella stessa laccatura color bronzo dei frontali, mentre i cassetti sospesi sono accompagnati da un piano d’appoggio di forte spessore.
Quando si dice: il design al servizio della funzionalità. Gli adepti del minimalismo chic apprezzeranno la semplicità di questa testiera slim, che nonostante la profondità ridotta non rinuncia alla praticità di due comodini bassi laterali.
Essenziale solo in apparenza, la spalliera è il risultato di un preciso gioco di sovrapposizioni. Il pannello sottile è sormontato centralmente da due cuscinetti imbottiti, e al contempo il giroletto sembra sovrastare le basi a terra.
Elemento discreto ma di carattere, la testiera incorpora i due comodini senza sacrificare la pulizia formale. Rifinita anche sul retro, consente il posizionamento del letto a centro stanza.
Forma rotonda e spalliera ad angolo, silhouette sinuose e spigoli vivi: questo letto punta sugli opposti per restituire una soluzione d’arredo unica nel suo genere. Se parte dello stupore deriva dall’insolita geometria del piano di riposo tondo, è la testiera bassa a diventare protagonista indiscussa dell’insieme.
Proponendosi come elemento salvaspazio da collocare in una zona difficile, riesce infatti a unire utile e dilettevole, rispondendo contemporaneamente a necessità di ordine dimensionale, pratico ed estetico.
La testata angolare, che funge da comodino integrato, offre un piano d’appoggio indispensabile per sistemare riviste, libri e oggetti utili al risveglio. Il suo design contemporaneo, all’apparenza rigoroso e formale, si rivela essere invece avvolgente e caloroso.
Un letto dalla forma rotonda, che non rinuncia a una testiera dalla tradizionale forma rettangolare per arredare una camera matrimoniale estremamente sofisticata. Supportata da un attento progetto formale, la piattaforma tonda ad effetto sospeso trova nella spalliera attrezzata il suo naturale completamento.
Lo schienale del letto ha una struttura a L composta da due pannelli, posizionati perpendicolarmente per dare corpo a una panca imbottita con pannello posteriore.
Qui si innestano due mensole in vetro illuminate da una striscia LED, allo stesso tempo discrete e versatili per abbinarsi a qualsiasi colore o rivestimento scelto per il letto.
Letto a effetto sospeso con testiera modulare e cubi
La componibilità fatta testiera. Non lascia spazio all’immaginazione questo letto con pannelli di boiserie altamente personalizzabili per soddisfare qualsiasi esigenza d’arredo. Giroletto e piano di riposo si protraggono idealmente sulla parete, rivestita da moduli lignei dall’indiscusso potere decorativo.
Soluzione di design dalla personalizzazione illimitata, la testiera componibile può essere utilizzata per creare configurazioni su misura lineari o angolari, monocolore o bicolore, fissate su un muro o due pareti contigue.
I pannelli di boiserie si prestano ad accogliere nicchie e vani aperti, cassetti sospesi o gruppi letto, oltre a strisce LED che restituiscono una luminosità diffusa.
Testiera attrezzata o boiserie decorativa? L’una e l’altra, insieme. Il letto Lounge vuole stupire con volumi imponenti e forme morbide restituendo una grande spalliera imbottita personalizzabile per dimensioni, rivestimenti e accessori. La sontuosità della testata, frammentata da profonde cuciture verticali, è equilibrata dalla semplicità del giroletto liscio.
Disponibile anche in versione slim, la lunga testiera è attrezzabile con una gamma selezionata di accessori che ne attualizzano l’aspetto. Faretti, luce LED, prese USB, interruttori, caricatori wireless ne fanno un complemento moderno e ricercato.
Un arredo particolarissimo, una vera oasi di benessere in cui il piano di riposo è incastonato in una grande e scenografica penisola imbottita.
Un letto piattaforma, per dirla in altri termini, dove il giroletto diventa a tutti gli effetti un’originale base portaoggetti per qualche rivista, il vassoio della colazione o la vestaglia da camera.
Di grande impatto estetico – e dimensionale – la struttura imbottita integra una testiera bassa che funge da comodino, tavolino, base d’appoggio e, perché no, elemento divisorio nel caso di sistemazione del letto nel bel mezzo della camera.
Letto con testiera slim e mensola-tavolino laterale
Portavoce della filosofia salvaspazio, il letto Charme riduce gli ingombri senza rinunciare alla funzionalità. Ha un giroletto sottile e una testiera ultra slim che rispondono alle esigenze degli spazi ridotti, dalle camere matrimoniali piccole ai monolocali contemporanei in cui la zona notte a vista diventa un’occasione d’arredo da non perdere.
In virtù della sua profondità ridotta, la testiera non è attrezzata. Questo non preclude però la possibilità di accessoriare il letto con una mensola in metallo fissata alla struttura.
Da usare come alternativa al comodino, il piano d’appoggio laterale è ben più che un semplice elemento opzionale: disponibile in colori d’accento, può essere abbinato alla testiera per realizzare un concept estetico coordinato.
Non solo testiere portaoggetti: i letti contenitore
Accessorio originale e funzionale, le testiere attrezzate sono solo l’ultima frontiera dell’arredamento salvaspazio destinato alla camera da letto.
Prendono infatti ispirazione da precessori celebri, che nel tempo hanno plasmato il loro design per restituire soluzioni pratiche, utili ed esteticamente impeccabili.
In altre parole, i letti contenitore nella loro accezione più comune, ovvero con un vano vuoto incorporato sotto la rete.
Equipaggiati con rete alzabile o cassettoni, i letti con contenitore hanno un solo obiettivo: disporre di uno spazio contenitivo dove sistemare – o nascondere – lenzuola, plaid, coperte, cuscini, scatole, vestiti, accessori e molto altro.
A seconda del letto e delle funzionalità previste, il design del contenitore assume forme e sembianze diverse.
Dalle classiche varianti con box sottorete a quelle con cassetti integrati nel giroletto, passando per i vani contenitore ad apertura laterale, i modelli sono tanto variegati quanto eterogenee sono le necessità della zona notte.
Vediamo nel dettaglio.
Letti con box contenitore
Letto con contenitore ad alzata verticale o singola
Rappresenta il meccanismo di apertura più comune e conosciuto. La manipolazione della rete avviene grazie a una maniglia posta ai piedi del letto, da afferrare saldamente per sollevare il piano di riposo in posizione inclinata, quasi perpendicolare al pavimento.
Il movimento non coinvolge la rete nella sua totalità: infatti, la porzione di letto a ridosso della testiera non è sollevabile. Questo non preclude tuttavia l’utilizzo del vano contenitore, che può essere raggiunto facilmente per sistemare parure di lenzuola, cuscini, biancheria o scatole.
Letto con contenitore ad alzata singola o doppia
È un sistema di apertura evoluto, che sta prendendo piede grazie alla sua estrema funzionalità e comodità d’utilizzo. La movimentazione del piano di riposo avviene in due fasi, con rete e materasso che si spostano in posizione verticale, prima, e orizzontale, poi.
Il primo movimento è preso in prestito dai letti con apertura singola: con l’aiuto di una manopola tessile, si afferra la rete e la si porta in posizione inclinata. Ma è il secondo movimento a creare la magia: la rete lascia l’assetto verticale per sistemarsi in orizzontale, parallela al pavimento.
La doppia alzata è ideale per semplificare il rifacimento del letto, il cambio delle lenzuola e, ovviamente, l’accesso al vano contenitore.
Letto con contenitore ad apertura laterale
Il sistema di apertura trasversale agisce su un asse di rotazione laterale. Per accedere al vano contenitore, è indispensabile afferrare la rete e sollevarla facendola inclinare su se stessa.
Una volta alzato, il piano di riposo consente di ispezionare il vano contenitore in totale agio, anche se il letto interamente accostato alla parete.
Letti con cassetti
Letto con cassettoni a vista
È uno degli accessori più amati nelle camerette o nelle stanze singole, a patto che siano grandi a sufficienza per dedicare abbastanza spazio alla movimentazione dei contenitori scorrevoli.
Di solito presenti in coppia, i cassetti estraibili sono progettati per contenere biancheria, piccoli accessori e giocattoli.
Letto con cassettoni nascosti
Variazione sul tema, i letti con cassetti nascosti sono un’evoluzione del classico modello di giroletto a cassettoni.
A parità di funzionalità, quello che cambia è la resa estetica del giroletto stesso. Nel primo caso, i cassetti sono visibili anche da chiusi; nel secondo, un pannello di finitura si occupa di nascondere i frontali dei contenitori, che appaiono così celati alla vista.
Una scarsa qualità di vita può derivare da una mancanza di organizzazione in casa. Difatti un problema riguardante l’ordine causa stress anche se in apparenza sembra irrilevante. Chi è abituato al fatto che qualcun altro se ne occupi, sicuramente non ne risente. Bisogna dire invece che l’attività di mettere ordine in casa migliora la qualità di vita, in quanto crea fiducia in se stessi e aiuta a sentirsi indipendenti. Pulire e organizzare è un modo per ridurre l’ansia e dà nuova energia.
La soluzione ideale per mettere fine al disordine è stata proposta dalla nota scrittrice Marie Kondo che ha inventato il metodo KonMari. È una tecnica basata sull’ordine per categoria di oggetti. Si elimina tutto ciò che è superfluo in casa e si smistano gli oggetti per categoria, in modo da poter valutare il volume indispensabile per riporli. È un metodo da utilizzare stanza per stanza, decidendo quali siano gli effetti personali che non forniscono emozioni di cui sbarazzarsi. Marie Kondo dopo la maternità ha fatto un passo indietro rispetto alle sue affermazioni sull’ordine. In un articolo su Nostro Figlio viene precisato che il metodo KonMari non funziona quando ci sono figli. Infatti, secondo l’autrice, avere uno spazio apposta per ogni oggetto o tipologia di oggetti aiuta a risparmiare tempo quando si pulisce. Inoltre, avere un po’ di caos va benissimo quando si hanno dei figli.
Quando l’ordine è ossessione
Una lieve ossessione per l’ordine e la pulizia non rappresenta un problema, fino a che riduce i livelli di ansia. Se le attività di questo tipo occupano sempre più spazio nella vita quotidiana e portano a una maggiore ansia dovuta alla perdita di controllo sulla pulizia e sull’ordine, può trattarsi di un disturbo ossessivo compulsivo. È facile che questo disturbo influenzi le interazioni sociali e comporti l’interruzione di altre attività quotidiane per portare a termine tutto ciò che riguarda la pulizia e l’ordine.
È importante consultare uno psicologo per poter curare questo disturbo e tornare a una vita normale. Il centro medico Serenis ha una piattaforma online in cui sono presenti terapeuti specializzati nel trattamento del Disturbo Ossessivo Compulsivo e la terapia online è la modalità in cui sono organizzate le sedute. Il paziente compila un questionario in cui vengono identificati i suoi bisogni per poter assegnare uno psicologo tra i profili qualificati. La prima seduta è gratuita ed è un incontro conoscitivo per valutare la possibilità di iniziare un percorso per il raggiungimento del benessere mentale.
Suggerimenti per riordinare
A volte, visto che è un compito faticoso e lungo, si preferisce rimandare il momento in cui fare ordine nelle varie stanze della casa. È fattibile riordinare, limitando la stanchezza e provando una sensazione di leggerezza. Prima di tutto non occorre affrettarsi a concludere tutto in poco tempo. Si può suddividere l’attività di riordino stanza per stanza e si continua secondo il ritmo ideale, giorno per giorno. Gli oggetti vanno catalogati; non è utile tenere tutto per qualsiasi evenienza, ad esempio vestiti che non si indosseranno mai o accessori che non servono. Non sono altro che ingombro in una casa.
L’ordine non deve essere confinato al fine settimana, ogni giorno si può adottare lo stesso schema. È una buona abitudine da mantenere, per sconfiggere il caos. Finire la giornata e avere ancora da concludere una serie di attività poco gradevoli è stressante e spinge a rimandare. Intanto le cose da fare si moltiplicano e si insinua la sensazione di fallimento legata al fatto di non aver iniziato subito a portare a termine le incombenze. È possibile vincere la tendenza a procrastinare con la regola dei cinque secondi. La realizzazione di un obiettivo, nato da un’idea, va compiuta entro i cinque secondi dal pensiero. Se si esita, la mente ferma l’attuazione.